Normandia e Bretagna: qualche consiglio
– La maggior parte dei passeggeri che arriva a Beauvais con Ryan prosegue in autobus verso la capitale, noi invece abbiamo passato la prima notte nella cittadina capoluogo dell’Oise (anche a causa dell’orario di arrivo del volo); Beauvais possiede un centro storico carino e pedonalizzato e un bel duomo gotico (o meglio solo una parte di esso, in quanto ha subito molti danni durante la 2° guerra mondiale) – da Beauvais potete proseguire verso Les Andelys, considerato uno dei più bei paesi sulla Senna ed in effetti è molto pittoresco, adagiato com’è su un’ansa del fiume, con un centro caratterizzato da case a gratticcio ed un imponente castello (per lo più rudere) che domina la valle e da cui si ha una splendida vista.
Da qui, passando per Lisieux (da visitare solo se devoti a Santa Teresa, altrimenti non è nulla di speciale), si può risalire verso il borgo rurale di Beuvron-en-Auge (uno dei tanti borghi protetti francesi), immerso in una splendida campagna e caratterizzato da case a gratticcio molto belle.
– Caen è una città che ha subito molti danni durante l’ultima guerra ma merita comunque una visita. Per mangiare provate il ristorante “Maitre Corbeau”, ove si gustano quasi esclusivamente pietanze a base di formaggi francesi (crepes e fondute in primis)… Una botta calorica!! – Dinan è una città che trasuda aria medioevale da tutti gli angoli. Quando l’abbiamo visitata, era in svolgimento una delle più famose feste medioevali della Bretagna, con la gente che gira in costumi tipici, bancarelle e moltro altro. Anche la giornata uggiosa (l’unica mattina brutta di tutta la vacanza) ha aiutato a ricreare una sorta di atmosfera bretone.
– Saint Malo merita una visita per quell’aria di città di mare che l’avvolge, con i gabbiani starnazzanti che volano ovunque e le case di mattoni che si ergono quasi a sfidare il mare. Certo, è turistica, ma si trova qualche angolo più tranquillo ove respirare a pieni polmoni l’aria salmastra e mangiare una buona crepe in uno dei tanti locali della città.
– per andare da Sain Malo a Le-Mont-Saint-Michel potete percorrere la strada lungo la costa che attraversa paesi dediti in primo luogo all’allevamento di ostriche e cozze. Noi abbiamo avuto la fortuna di capitare in mezzo ad una sagra di paese ove abbiamo mangiato ottime cozze ad un prezzo irrisorio.
– tutto si è già detto di Le-Mont-Saint-Michel, io consiglio di visitarla al pomeriggio, quando la gente comincia ad andare via. Magari, quando siete al paese di Pontorson, da cui inizia la diga che collega il monte con la terraferma, seguite le indicazioni per un mulino a vento (non ricordo il nome), molto pittoresco in mezzo ai campi di grano e da cui si ha una vista diversa e spettacolare dell’abbazia che sembra ergersi dai campi.
– se vi avanza tempo, una visita merita la citta di Granville, posta sopra uno sperone roccioso che si protende verso il mare. E’ una città di mare come ci si immagina quando si pensa a un porto normanno.
– la costa che va da Caen a Honfleur è piena di belle cittadine rivierasche. Dives-sur-Mer non è più sul mare (che si è ritirato di qualche chilometro) ma è molto carina; Deauville appare lussuosa e dedicata ad un turismo facoltoso essendo da sempre un luogo di villeggiatura per la Parigi bene, Trouville invece è più “vera”, è un porto dove la mattina si può comprare il pesce fresco direttamente dalle barche appena tornate dalla notte di lavoro. Honfleur è uno spettacolo, sicuramente è turistica ma possiede comunque un grande fascino – dopo aver attraversato lo spettacolare ponte di Normandia, Le Havre appare come una moderna città principalmente industriale oltre che importantissimo porto sull’Atlantico – Etretat è un borgo di mare identificato per le sue celebri scogliere e gli archi naturali creati dal vento. Vale assolutamente una visita (anche se in estate il paese è molto caotico ed può essere difficile trovare un posto per l’auto) e soprattutto la salita sopra le scogliere vale la fatica sotto il solleone. Da sopra lo spettacolo è mozzafiato! – Rouen è una città molto bella, ove è possibile camminare lungo le stradine lastricate tre splendide case a gratticcio e visitare l’imponente cattedrale gotica.
– se potete evitate autostrade o superstrade ma percorrete le strade normali che, tra continui e spettacolari saliscendi, percorrono la campagna della Normandia. Vi apparirà un terra veramente splendida, fatta di colline, campi coltivati e boschi, con borghi rurali immersi nel verde e mucche al pascolo ovunque (d’altra parte siamo in una delle zone di produzione dei migliori formaggi francesi) – assaggiate il sidro, bevanda “nazionale” di Normandia e Bretagna. Per chi non lo conosce, si tratta di una bevanda leggermente alcolica (circa 4.5°) derivata dalla fermentazione del succo di melette locali (ma nel nostro viaggio non abbiamo mai visto un meleto!). Ve ne sono di due tipi principalmente: dolce e dry. Se poi lo trovate (poichè è un po’ raro), provate il “poiree”, sidro di pere molto delicato.
Ciao F&S