NordKapp tra Norvegia e Finlandia

Tutto ha inizio alle ore 06.00 del 26/07/2005, la sveglia suona inesorabile, ma chi ha dormito!! Dopo tutti questi mesi l'ultima notte non avevo proprio voglia di farlo, ci alziamo di scatto io(Gianluca ) e Lorenzo, mio fedele e antico amico, le moto sono già tutte belle cariche giu' in garage e quindi non ci resta che darci una lavata con acqua...
Scritto da: GianlucaGuida
nordkapp tra norvegia e finlandia
Partenza il: 26/07/2005
Ritorno il: 16/08/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Tutto ha inizio alle ore 06.00 del 26/07/2005, la sveglia suona inesorabile, ma chi ha dormito!! Dopo tutti questi mesi l’ultima notte non avevo proprio voglia di farlo, ci alziamo di scatto io(Gianluca ) e Lorenzo, mio fedele e antico amico, le moto sono già tutte belle cariche giu’ in garage e quindi non ci resta che darci una lavata con acqua fredda e andare in cucina a fare una bella colazione in attesa che arrivi l’altro componente della spedizione, Nicola!!!! Sono le 09.00 quando finalmente, saliamo tutti e tre in sella alle nostre splendide cavalcature d’acciaio che riflettono il sole di fine-Luglio, un saluto con la mano ai miei o poi via gas aperto in direzione Casello di Roma-Nord, per imboccare l’A1 che ci porterà fino a Modena per poi prendere l’Autobrennero fino al confine con l’Austria, da qui si prosegue sulla A13 in Austria per arrivare alla nostra prima tappa Innsbruck dopo circa 770Km. Il nostro albergo è situato in una località nei pressi di Innsbruck, Igls, famosa per la pista di Bob!!! L’Hotel si chiama Romerhof, gestito da un simpatico signore di mezza età molto, accogliente con ristorante annesso, ottima cucina con piatti tipici tirolesi.. Le camere sono spaziose e accoglienti, molto pulite e ordinate! Ricordarsi prima di entrare in Austria, se si vuole percorrere l’autostrada di comprare l’adesivo di abbonamento che per la moto costa 4,30 Euro per 10gg. Dopo una bella dormita e un’ottima colazione, decidiamo di disdire la prenotazione per il 15/08 all’ostello di Innsbruck e prenotare qui dove abbiamo pernottato, considerate che il pernottamento con prima colazione piu’ la cena ovviamente tutto diviso 3, è costato 144,86 Euro. Ci rimettiamo in sella e si parte alla volta del mitico Fernpass che ci porterà in Germania, da Innsbruck prendiamo la SS 189 dir, Telfs fino a Obsteig, per poi prendere la 314 dir Fernpass e poi Reutte e Fussen in Germania, da qui si imbocca la SS310 fino a Nesselwang e poi finalmente sulla mitica Autobhan A7. Note: la strada che sale per il Fernpass è molto trafficata, specialmente in Estate, si consiglia di farla con tempo buono, noi l’avevamo gia percorsa due volte sotto la pioggia ed è un po’ un casino!! Una volta imboccata la A7 abbiamo abbassato la testa sotto il cupolino e aperto il gas, in quanto le autostrade tedesche non hanno limite per il 90% della percorrenza e quindi abbiamo la possibilità di dare sfogo ai cavalli. C’è da dire che queste strada sono eccezionali, larghissime e il traffico è molto disciplinato, quindi si viaggia in totale sicurezza. Continuiamo a percorrere la A7 verso Nord lungo tutta la Germania senza nessun problema fino a Hildesheim, dopo 728Km. Arriviamo qui verso le 17.00, trovare l’ostello è stato molto facile in quanto molto ben segnalato fin dall’uscita dell’autostrada! Arriviamo, e ci accorgiamo che lo stesso è situato su di una collinetta da dove si gode un panorama stupendo della città, la quale ha una cattedrale magnifica e un borgo antico da non perdere. Purtroppo la serata è rovinata da un temporale e siamo costretti a passarla dentro l’ostello, tra le altre cose molto accogliente con il personale disponibile al punto di chiamarci lo spidypizza per mangiare qualcosina!!!! La mattina seguente (28/07/2005) ci svegliamo sotto la pioggia e siamo costretti a ripartire con le tute da pioggia destinazione Kiel sempre sulla A7 dir. Nord. I km sono pochi, circa 275, nel frattempo le condizioni meteo migliorano esce un sole caldo e di conseguenza ci leviamo le tute da pioggia. Verso le 12.00 arriviamo a Kiel, trovare il porto è semplicissimo perché indicato ad ogni angolo della strada, addirittura i terminal sono divisi per destinazione, infatti da dove partiamo noi si và solo in Norvegia, se dovevamo andare in Finlandia avremmo dovuto cercare un altro terminal. L’imbarco è veloce, avevo già effettuato le prenotazioni dall’Italia, in un attimo sistemiamo le moto, prendiamo due cose da portare a bordo e andiamo a cercare le nostre poltrone!!!! Le troviamo in pochi minuti, grazie anche all’aiuto del gentilissimo personale di bordo, sono sul ponte n°10 e con nostro stupore su ogni poltrona assegnata c’è anche coperta e asciugamano, spettacolo!!!!Sistemiamo le nostre cose e iniziamo ad esplorare la nave, immensa! Il viaggio durerà circa 19 ore e puntualissimi alle ore 14.00 si parte, precisi. Il pomeriggio e la serata volano via tra una chiacchera e l’altra con altri motociclisti e verso le 24.00 decidiamo di andare a dormire!!! Chiudere gli occhi e addormentarsi è stato un attimo, ci risvegliamo la mattina seguente verso le 07.00 (29/07/2005) e gli occhi godono di uno spettacolo stupendo, infatti la nave sta navigando all’interno di un fiordo(Oslofjorden) dove al termine del quale si trova Oslo!!!! Ore 09.00 la nave è attraccata e noi siamo sbarcata in terra di Norvegia, andiamo in centro alla ricerca del ufficio turistico per prendere la cartina della città e fare la Oslo card la quale ci dà diritto a usare tutti i mezzi pubblici gratis e altre agevolazioni tipo musei, parcheggi e mostre varie, prezzo per 48ore per 3 persone è di 285 Corone pari a circa 110 Euro. Decidiamo di parcheggiare le moto alla stazione centrale, pessima idea, perché al nostro ritorno troviamo una multa per divieto di sosta. Il cartello c’è ma noi non lo abbiamo visto, precisi, prezzo 500 Corone norvegesi, pari a 64,20 Euro, iniziamo bene!!! Comunque poco di male,anche questo fa parte del viaggio. Abbiamo la cartina con la strada evidenziata per arrivare all’ostello(Haraldsheim) di Oslo e in una mezzora riusciamo trovarlo, bellissimo, è situato su di una collina che sovrasta la città, e quindi si gode di un ottimo panorama, immerso nel verde e molto pulito con la fermata del bus a pochi metri. Il tempo di fare una doccia e sistemare i bagagli e poi via verso la città. Arriviamo in centro e il primo monumento che becchiamo è il “Palazzo Reale”, bello il colpo d’occhio, perché si trova in cima ad un’altura in fondo ad un lunghissimo viale, il palazzo nn è niente di particolare, di rito la foto con le Guardie Reali. Attraversiamo il giardino e ci dirigiamo verso il famoso Vighelandpark, noto per le sue sensualissime statue in bronzo(dice la guida), sinceramente il parco è immenso e vasto, le statue sono interessanti, ma le norvegesi che prendono il sole lo sono molto di piu’ e questo particolare distrae la nostra mente!!!!La giornata scorre via veloce, visitiamo il cuore della città, il porto, tutta la zona degli ex-cantieri riconvertita a centro commerciale e shopping center ed infine il castello da dove si può perdere la vista lungo il fiordo della città. Qui le giornate sono molto piu’ lunghe e alla fine andiamo a mangiare alle 22.30 in una bisteccheria nella zona dello shopping, i piatti sono poco sostanziosi ma il conto no, 55 Euro per 200gr di carne con il dolce e Cocacola. Girelliamo ancora per la città fino a verso le 01.00 e poi rientriamo in ostello e ci affidiamo alle accoglienti braccia di Morfema. La mattina seguente ci svegliamo tardino, verso le 09.00 scendiamo e siamo a fare gli ultimi a fare colazione, prendiamo tutti i nostri ciottolini e ci fondiamo in centro per continuare la visita della città, prima tappa il museo nazionale dell’arte, che tra le arte cose è gratis, qui si trova di tutto da Caravaggio all’arte Moderna, passando per Munch, interessantissimo anche l’area ricavata per ospitare l’arte contemporanea, indubbiamente merita una visita. Seconda tappa è il trampolino Olimpico con museo annesso, situato su di una collina che sovrasta la città, ci si arriva comodamente con il tram e la fermata è Holmenkollen, da qui si gode una suggestiva panoramica di Oslo e del suo magnifico fiordo, per chi ha la Oslo card l’ingresso è gratuito. Ancora una volta siamo sfasati con l’orario e ci troviamo a pranzare, questa volta ad un fast food, alle 15.30, ma la città ci offre una sorpresa, qui l’ultimo week-end di Luglio si festeggia la fine delle vacanze, la festa si svolge il pomeriggio per le vie del centro e la sera nelle piazze piu’ importanti, dove principalmente si balla, si mangia e si beve, birra ovviamente!! Ci lasciamo coinvolgere nel vortice della festa e anche questa volta ceniamo alle 22.30 in una pizzeria molto americanizzante chiamata Peppe’s Pizza, ricordatevi il nome, vi servirà nei momenti difficili, qui per 45 Euro ci danno: una bruschetta, una pizza gigante a testa, acqua e l’immancabile Cocacola!! Rientriamo in ostello alle 01.00 come al solito e ci fondiamo a letto l’indomani ci aspettano 530Km e l’attraversamento della Trollstigen Road (Strada dei Troll). 31/07/2005 Sveglia ore 07.00 alle 07.30 siamo già sotto a fare colazione, questa volta abbondante, fuori piove a dirotto, carichiamo le moto ci bardiamo ben benino nelle tute antipioggia e imbocchiamo la E6 direzione Nord fino a Otta da qui lasciamo la strada principale per la N15 dove ci fermiamo a mangiare a Lom, cittadina interessante, dove vi è una delle piu’ antiche chiese in legno della Norvegia, da visitare anche per l’unicità dell’edificio. Riprendiamo la strada fino all’incrocio con la N63, qui la strada inizia a salire e fino ai ghiaccia perenni, alcune dei quali sono nella fase estiva dello scioglimento e si lasciano scivolare lungo le montagne fino ai laghi, spettacolo unico e indimenticabile da nn perdere. Si arriva finalmente al valico, situato a circa 1650 m.s.l.m. Intorno a noi solo il bianco dei ghiacciai. Inizia la discesa, il paesaggio cambia e l’aria si fa piu’ mite, ormai il verde è il colore che domina e proprio dietro una curva, un panorama mozzafiato, lo Storfjorden, che spettacolo le montagne che si tuffano direttamente nel mare. La strada termina, si aspetta il traghetto per passare dall’altra parte e iniziare la salita sulla Trollstigen. Qui in Norvegia i traghetti dei fiordi sono come i bus-navetta per le spiagge e costano anche relativamente poco, un passeggero e moto in media viene 7 Euro. Inizia la salita, il panorama è stupendo e il colore che domina è ancora il verde, ma all’improvviso tornano i ghiacciai, prima sparsi qua e là poi tutti di fronte a noi, si passa in valico a 1788 m.s.l.m Foto di rito, siamo nella terra dei Troll che emozione, sembra di vivere nel libro del “Il Signore degli Anelli”, incredibile. Si riprende la strada, sempre la N63, che inizia a scendere e finalmente arriviamo ad Andalsnes, metà di questa giornata. Troviamo in un attimo l’ostello, molto accogliente, una bella doccia e poi via a cenare, che forse ci riusciamo per le 21.30, il ristorante nn è un granchè, pseudo italianizzante(l’unico aperto) gestito da turchi o giu’ di lì, spesa totale 60Euro a cranio. 01/08/2005 Alle 09.00 siamo già belli pronti con colazione fatta e moto cariche, da Andalsnes prendiamo la N64 verso Molde. La strada scivola via veloce e inoltre oggi nn piove, il solito traghetto per attraversare il Langfjorden (panorama fantastico), un tunnel e finalmente a Molde. Da qui continuiamo sempre sulla N64 che diventa “Atlantic Road”, in pratica è una strada composta di tunnel (fino a 90 metri di profondità) e ponti che unisce 17 piccole isole che si affacciano sull’Oceano Atlantico, è un monumento stradale da nn perdere, veramente suggestivo. Si prosegue ancora sulla N64 fino all’ennesimo traghetto, questa volta per fare un piccolo tratto di Atlantico fino a Kristiansund, da qui sulla N70 che poi lasciamo per la E39-N65 direzione Trondheim dove arriviamo dopo poche ore attraversando paesaggi suggestivi!!! Entriamo in città verso le 16.30 del pomeriggio, è in festa, sempre per le celebrazioni di fine Estate, in poco tempo troviamo l’ostello, si trova nel famoso quartiere di Rosenborg, che dà il nome alla squadra di calcio!!La struttura è un po’ vecchiotta, ma dentro pulizia, cordialità e funzionalità nn mancano. Scarichiamo le moto, doccia veloce e poi via in centro a godere della festa, qui è ancora piu’ giorno che a Oslo, la città è animata nn piove e decidiamo di fare anche un giro culturale visitando la cattedrale, il porto con i suoi canali e il centro “storico”. La serata è veramente divertente e nn fa freddo, la gente è allegra e le ore passano veloci, verso le 24.00 decidiamo di andare a dormire per affrontare al meglio la tappa dell’indomani che ci porterà a Mosjoen. 02/08/2005 Oggi la sveglia è piu’ tardi, abbiamo deciso di prendercela comoda e nn riusciamo a partire prima delle 09.30, dopo aver fatto colazione. Da Trondheim prendiamo la E6 direzione Nord, nn ce ne sono altre, la giornata è stupenda e la strada è ottima, i km sfilano attraverso la vegetazione che la fa da padrona, si costeggia un fiume dove c’è anche una struttura che permette di ammirare la risalita dei Salmoni. Incontriamo dei camperisti Italiani che scendono da CapoNord e ci dicono che il tempo lassu’ nn è un granchè, ma noi ci siamo abituati, quindi testa bassa e gas aperto. Proseguendo sempre sulla E6 pochi km dopo il villaggio di Namsskogan attraversiamo la “Porta del Nord”, ovvero il confine che ci fa entrare nel Nordland Norvegese, ovviamente ci fermiamo per le solite foto di rito e un bibita, qui incontriamo dei ragazzi di Perugina che stanno facendo lo stesso nostro tragitto in macchina e vorrebbero arrivare in serata a Narvik, ovvero 800 e piu’ km a Nord, mentre noi siamo a soli 100Km dalla meta. Nel primo pomeriggio arriviamo a Mosjoen, ma scopriamo, grazie all’ufficio del turismo locale , che il nostro ostello è a 30Km dal paese, poco male, ci rimettiamo in sella e via. Giungiamo sul posto, la località è molto carina, l’ostello è una scuola adibita a ostello durante lo stop estivo, scopriamo con nostro piacere che c’è anche la piscina riscaldata e la sauna, quindi costume e via a rilassarsi con un bel bagno e a distendere i muscoli in sauna. Anche qui nn ci rendiamo conto dell’orario, il sole rimane alto e alla fine capiamo che è tardi solo dallo stomaco che borbotta, quindi doccia e poi via in paese completamente costruito in legno con palafitte che si affacciano sul Venfsnfjord, tutto molto suggestivo. Gironzoliamo ancora un po’ per il paese a fare qualche foto e poi come al solito, cena alle 22.30. Alle 24.00 mentre siamo di ritorno in ostello ci accorgiamo che è ancora giorno, il sole nn si vede ma il cielo è illuminato, riflettiamo su questa cosa è ci rendiamo conto che siamo proprio lontani da casa. 03/08/2005 La sveglia oggi è anticipata, nn possiamo fare tardi, alle 14.30 abbiamo la nave da Bodo per le Lofoten e quindi alle 08.15 siamo già in moto sulla E6. La strada continua in pianura per un po’, poi incomincia a salire dolcemente fino a che nn si stabilizza su di una radura dove, nonostante ci sia il sole, tira un vento freddo proveniente da Nord. Mentre viaggiamo, ad un certo punto, i miei occhi vengono colpiti da una struttura gigantesca in mezzo a questa radura, controllo il GPS e leggo “66°33’ Nord” dentro di me dico:”C…o ma siamo al Circolo Polare Artico”, faccio segno agli altri due e ci fermiamo, c’è un attimo di commozione nei nostri volti, quello che avevamo studiato solo sui libri di geografia adesso si stà realizzando, quindi foto di rito, Certificato di attraversamento e poi di nuovo in sella direzione Bodo. La strada dopo poco inizia a scendere di nuovo, torna la vegetazione di prima, aumentiamo un pò l’andatura, siamo in ritardo, ma purtroppo i nostri sforzi sono vani, arriviamo sul porto in orario ma sulla nave nn c’è posto. Un attimo di smarrimento, poi un tizio ci indica un altro traghetto che và alle Lofoten, per fare il biglietto ci dicono di salire a bordo. Una gentile signora ci accoglie e ci dice che c’è posto per noi e soprattutto per le moto, spesa totale a testa 472 Corone pari a circa 62Euro evviva. Ci caricano modello merce e le moto vengono sistemate in una specie di stiva dove ci sono altre merci di vario tipo, le fissano bene e ci invitano a salire nei saloni, nave elegantissima ci sono anche le cabine dove dormire, scopriamo alla fine che siamo sul famoso traghetto “Postale” che parte da Bergen e arriva a NordKapp, spettacolo!!!! Dopo circa 4 ore sbarchiamo nel porto di Stamsund, sulle Lofoten dichiarate dall’ UNESCO “Patrimonio dell’Umanità”. Sono le 19.00, ma sembrano le 15.00 del pomeriggio, qui il sole nn tramonta mai, prendiamo la E10 verso A i Lofoten, direzione sud, dove abbiamo l’ostello. Nel percorrere la strada attraversiamo paesaggi incantevoli, da fiaba e ci rendiamo conto del perché tutto questo sia un Patrimonio da conservare e nn deturpare con un ecosistema quasi intatto. Arriviamo all’ostello che sono le 21.00, ricavato all’interno di una vecchia casa di pescatori, molto rustico ma suggestivo e dotato di tutti i confort, niente da dire. Ci facciamo una doccia e poi via all’unico ristorante del paese a mettere qualcosa sotto i denti. Cena ottima a base di Salmone e Renna, relativamente poco costosa , considerando gli standard. A fine cena, alle 24.00 circa, decidiamo di fare due passi per il villaggio e assistiamo all’arrivo di un peschereccio carico di pescato, effettivamente la mercanzia è varia e di misure notevoli, notiamo che la proprietaria del ristorante è venuta subito sul porto a comprare il pesce, quindi è fresco anche quello che si mangia al ristorante. Facciamo due passi per il villaggio e poi a letto!! La mattina seguente, dopo aver preparato i bagagli facciamo colazione proprio fuori dall’ostello comprando degli ottimi dolci caldi con una tazza di caffè(americano) e latte, al forno del villaggio, ottimo. Saliamo in sella alle nostre amate e prendiamo la strada in direzione Nord. Imbocchiamo la E10 fino a Leknes, da qui si prosegue per Svolver, i paesaggi sono incantevoli e il tempo ci assiste, nn piove. Lungo il tragitto troviamo anche il Museo Vichingo delle Lofoten, da visitare, i quanto è un museo a cielo aperto, in pratica si viene trasportati indietro nel tempo in un villaggio vichingo con figuranti veri, si può anche remare a bordo di una caratteristica barca!!! Si prosegue ancora sulla E10 fino a Hanoy, da qui ennesimo traghetto per Kaljord, nn vi sono altre vie, e poi ancora sulla E10(N822), per poi svoltare sulla N850 fino a Flesnes, ancora un piccolo traghetto per attraversare il Gullesfjorden fino a Refsnes per poi, dopo 35Km giungere ad Harstad dopo circa 290Km. Sono circa le 17.00 quando troviamo l’ostello, molto molto pulito, le camere sono a due letti, infatti Nicola dorme solo. Ci facciamo una bella doccia, ci riposiamo un po’ e poi usciamo per fare un piccolo giro in città prima di andare a cena. Il sole è sempre presente, le ore passano e alla fine, come al solito, andiamo a cena alle 22.00!!!Quando finiamo sono le 23.30 ma la luce solare nn ci fa venire voglia di andare a dormire e quindi gironzoliamo ancora un po’ per il centro e ci facciamo anche una partita a biliardo prima di andare a dormire alle 02.00!!! L’indomanimattina la sveglia è di buonora, fuori diluvia, facciamo colazione all’ostello poi ci bardiamo bene bene e quindi via in direzione Tromso. Da qui si prende la N83 fino a che nn diventa E10 in direzione Bjerkvik, da qui si riprende la mitica E6, purtroppo nn possiamo godere del paesaggio perché continua a diluviare, le soste sono solo per i rifornimenti. Si prosegue sempre sulla E6 fino a Nordkjosbotn, qui si lascia la E6 per la E8 direzione Tromso dove giungiamo verso le 15.00 dopo circa 300Km. Continua piovere e qui abbiamo molti problemi a trovare l’ostello, ci giriamo intorno per circa un’ora prima di trovarlo per caso. Ci tocca anche aspettare sotto l’acqua che apra il ricevimento alle 16.20. La struttura è nuova, confortevole e dotata di ogni comodità. Scarichiamo le moto e ci facciamo una sospirata doccia, fuori continua a diluviare, si opta per rimanere dentro e cucinare noi, quindi io e Lorenzo prendiamo il coraggio a due mani, ci ribardiamo con la tuta da pioggia e a piedi ci rechiamo al vicino supermercato(10 min. A piedi) COOP. Ci riforniamo di varie cibarie tutte surgelate, tranne il pane, pronte per essere cucinate al micronde. Siamo in cucina e finalmente stasera si mangia ad un’ora decente, le 21.00, a tavola facciamo conoscenza con una ragazza tedesca e due tipi italiani divertentissimi, la serata passa in allegria e alla fine andiamo a dormire alle 01.00, ormai i ritmi biologici sono andati e comunque siamo emozionantissimi perché l’indomani abbiamo la tappa che ci porterà a CapoNord. Suona la sveglia, io nn ho praticamente dormito, troppo emozionato, ma guardando le facce dei miei incredibili compagni di viaggio credo che abbiamo avuto la mia stessa sorte. Stranamente siamo velocissimi a preparare il tutto e a fare colazione tanto è che alle 08.00 siamo già in sella, continua a piovere e si decide di tagliare un po’ di strada con due traghetti. Da Tromso riprendiamo la E8 in direzione Sud fino a Fagernes, da qui prendiamo la N91 fino a Breivikeidet. Primo traghetto per attraversare il Ullsfjorden fino a Svensby, da qui sempre sulla N91, si raggiunge Lyngseidet. Secondo traghetto, si attraversa il Kfjorden per sbarcare a Olderdalen, con questa manovra abbiamo risparmiato circa 130Km. Si ritorna sulla E6 in direzione Alta, il paesaggio è spettrale le nuvole sono basse e nn si capisce se piove o è umidità, ma si continua, la strada scorre sotto le ruote e il viaggio incomincia a prendere la dimensione dell’impresa. Finalmente a smesso di piovere, ma le nubi sono ancora minacciose, la strada curva leggermente a destra e proprio dietro un ponte ci troviamo di fronte delle Renne, dopo quasi 2000Km di cartelli, ci fermiamo, cerchiamo di fotografarle ma sono piu’ veloci di noi e quindi con le pile nel sacco riprendiamo il viaggio sepre sulla E6. Si arriva a Russenes, da qui si prosegue sulla E69, il paesaggio cambia ancora, nn ci sono alberi, sembra la Scozia. La strada si stringe ancora mentre costeggia il Porsangen, incontriamo ancora delle Renne, ci fermiamo ma questa volta sono tante e riusciamo a fare le mitiche foto, si prosegue, imbocchiamo il famoso NordKappTunnel, all’uscita si paga 68 Corone (circa 10 Euro), siamo a Honningsag, cerchiamo la GuestHouse, trovata in un attimo, il villaggio è veramente piccolo ma ha un ufficio del turismo fornitissimo e sempre aperto. Il locale è molto carino, posizionato su una collinetta che domina il villaggio gestito da un ragazzo ungherese, un soggetto. Scarichiamo i bagagli e poi verso le 21.30 risaliamo in moto per raggiungere la nostra meta, il paesaggio è bellissimo, la strada attraversa altopiani a strapiombo sul mare e poi dopo l’ultima curva il sospirato cartello “NordKapp”, qui c’è il pedaggio, 190 Corone (circa 28 Euro) per accedere alla località piu’ famosa d’Europa. Paghiamo, parcheggiamo, scendiamo dalla moto, ci guardiamo negli occhi e ci abbracciamo, le lacrime solcano i nostri volti un’emozione unica, si corre verso il mappamondo, come per magia il cielo si apre e finalmente si vede la palla infuocata di sole. Sono le 23.45 del 06/08/2005 e noi siamo fermi, imbambolati come tre statue ad ammirare tutto questo, il Mare Artico che si apre di fronte e nientaltro, qui la strada finisce e nn si può andare oltre, le domande che attraversano la mia mente sono infinite, chi sono, da dove vengo, dove vado, nn lo so, ma da oggi posso dire che “I LIMITI ESITONO SOLO NELLE NOSTRE MENTI”. Facciamo le foto, spediamo un po’ di cartoline e compriamo qualche regalino poi lentamente ritorniamo verso le moto per andare a dormire, ormai è tardissimo sono le 02.00. 07/08/2005 Dopo una notte praticamente in bianco per l’emozione, ci alziamo, prepariamo i bagagli e le moto, salutiamo il nostro amico ungherese che ci fa’ anche una foto-ricordo con il suo telefonino e andiamo a fare benzina ad un distributore della Shell dove facciamo anche colazione con dei dolcetti locali e un “cappuccino” fatto con la macchinetta automatica. Mente siamo al bar si avvicina un signore Italiano, che è arrivato fino a qua in camper e ci dice:”Ma voi siete venuti dall’Italia in moto??Bhe ragazzi, avete un fegato di 12kg, complimenti, ciao e arrivederci”. Ci guardiamo tutti e tre e nella nostra mente inizia a montare il fatto che forse abbiamo fatto qualcosa di veramente unico…….Che dire, molti altri italiani sono arrivati in moto fino a Caponord prima di noi….!!!! Ho scoperto durante il soggiorno a NordKapp che il primo turista privato ad arrivare fino a qua è stato proprio un Italiano……Incredibile……! E’ ora di ripartire, oggi nn piove e si viaggia verso sud, imbocchiamo la E69, ripassiamo il NordKappTunnel, si ripaga il pedaggio e proseguimo fino all’imbocco della E6 verso Lakselv, il paesaggio cambia ancora, tornano gli alberi. Si prosegue sempre verso sud fino al villaggio di Karasjok, da qui si prende la N92 che dopo pochi chilometri ci porta al confine con la Finlandia, ci fermiamo per le foto di rito e poi proseguiamo sempre sulla 92. Il paesaggio cambia di nuovo, la strada dritta attraversa un deserto verde, al posto dei cammelli branchi di renne che scorrazzano libere sulla strada, siamo in Lapponia. La strada prosegue sempre dritta e ondulante, i chilometri sfilano via, anche perchè in Finlandia i limiti sono piu’ alti, lasciamo al 92 per prender la E75-4, che dopo pochi chilometri ci porta nel villaggio di Kaamanen dove abbiamo prenotato il nostro ostello, a 26 Km da Inari, capitale della Lapponia Finlandese. L’ostello è molto carino composto da cottage di legno molto accoglienti e caldi, ma il villaggio è proprio un villaggio, una pompa di benzina, un bar ristorante, un chiosco che fa anche da ufficio postale e altri due campeggi-ostello. Il luogo ha anche un suo fascino il panorama intorno a noi è unico e il cielo ci offre colori spettacolari, anche qui il sole splende sempre. Si decide di andare a mangiare al ristorantino dell’ostello, antipasto e la mitica bistecca di renna, ottima da nn perdere, la serata la passiamo lì a parlare del nostro viaggio e delle nostre impressioni!Continuiamo ad ammirare il cielo e il “Non-tramonto” per un po’ e poi a letto, siamo stanchini. NOTE : In Finlandia l’ora è un’ora avanti alla nostra, qui la moneta corrente è fortunatamente l’Euro, i limiti sono 90/110 a seconda delle indicazioni e 50 in città. Portatevi lozioni contro le zanzare perché in Lapponia volano a sciami. 08/08/2005 La mattina ci svegliamo belli freschi e riposati, andiamo a fare colazione nel bar dell’ostello, nn male, carichiamo le moto e ci mettiamo sempre sulla E75-4 in direzione Inari, oggi piove nn possiamo godere del paesaggio ma si deve sempre fare attenzione alle renne, sono tante e attraversano la strada nn curanti dei pericoli. La strada prosegue dritta verso sud, dopo un paio di ore smette anche di piovere e quando arriviamo a Napapiiri c’è il sole, emozione, stiamo attraversando il Circolo Polare Artico per la seconda volta, tra le altre cose la località è anche sede della casa di BabboNatale e vi posso assicurare che esiste, ho anche la foto!!! Mangiamo al ristorante. Riprendiamo la strada e dopo 27Km arriviamo a Rovaniemi, dove si trova il nostro ostello, oggi abbiamo percorso solo 330Km. L’ostello(Ostel Rudolf) è praticamente un albergo, letti fatti, asciugamani e bagno in camera, tanto è vero che il check-in si fa c/o l’Hotel “Santa Claus” in pieno centro, a poche centinaia di metri dall’ostello stesso. Dopo una bella doccia facciamo un giro in centro, la cittadina in estate nn offre molto, ma credo che durante il periodo natalizio sia impossibile trovare un posto. Cena dall’immancabile McDonalds! Una curiosità, da questo punto della Finlandia in giu’, il sole lascia il posto ad una brevissima notte, ma la cosa nn ci disturba affatto e dormiamo come ghiri appena si tocca il letto. 09/08/2005 Oggi si parte presto perchè dobbiamo fare un po’ di chilometri, velocizziamo tutte le nostre operazioni e riusciamo a partire per le 09.00.Piove, si prosegue sempre sulla E75-4 in dir. Kemi, da qui sempre sulla stessa strada, si seguono le indicazioni per Oulu, nel frattempo smette anche di piovere e esce u piacevo sole che riscalda i nostri corpi. La strada scivola via fino a Pulkkila, da qui si devia sulla N19, il paesaggio cambia ancora, alle foreste si alternano distese di campi coltivati, attenzione alla Alci, sono grandi come cavalli e posso essere molto ingombranti. Arriviamo al villaggio Pyhanta, imbocchiamo la N88 fino a Lisalmi e poi sulla N5-E63 che dopo 504Km ci porta alla meta della nostra giornata di viaggio, Kuopio, la capitale della regione dei MilleLaghi. Trovare l’ostello qui è semplicissimo, basta seguire le indicazioni per Puijo, ovvero la collina che sovrasta la città. L’ambiente è molto carino e confortevole, anche qui letto fatto, asciugamani e bagno in camera, c’è anche la sauna, che spettacolo!!!! Doccia e poi cena sulla torre di Puijo, proprio accanto all’ostello, il ristorante girevole si trova all’ultimo piano e si gode un panorama stupendo disseminato da miriadi di laghi tutti comunicanti tra loro, unico. A fine serata facciamo due passi e visitiamo anche in trampolino olimpico. 10/08/2005 La mattina seguente ci svegliamo con molta calma e partiamo sornioni verso le 10.00 imboccando la E63-9 in direzione di Jyavaskyla dove ci fermiamo per una sosta e soprattutto per visitare il museo del noto architetto Alvaro Aalto, da nn perdere come anche l’università progettata e realizzata sempre da Aalto. Risaliamo in moto sempre sulla E63 verso Tampere, da qui imbocchiamo la N12 fino a Huittinen e da qui sempre sulla N12 giungiamo a Rauma dopo ben 458Km. Arriviamo sotto un diluvio universale, ma fortunatamente la cittadina è piccola e l’ostello, che si trova all’interno di un campeggio, è segnalato molto bene e quindi riusciamo a trovarlo con facilità. Caratteristica di questo ostello è che si trova dentro una casa completamente in legno senza luce ne acqua, ma niente paura per l’igiene personale si possono usare i bagni del campeggio, suggestivo. 11/08/2005 Il giorno dopo dedichiamo mezza giornata alla visita di Rauma, la cittadina è composta da casette tutte in legno decorate con colori vivacissimi, delizioso passeggiarvi, rilassa l’occhio e la mente. Finita la visita prendiamo la E8-8 in direzione di Turku, l’antica capitale della Finlandia, dove la guida dice che vi è “un impedibile castello”. Continua a piovere, ma fortunatamente le indicazioni sono chiare è troviamo il monumento in un attimo, la visita costa 6 Euro, ma sinceramente di “impedibile” nn ha proprio niente, insomma si può anche perdere. Continuiamo il viaggio sulla E18 per arrivare nel tardo pomeriggio a Helsinki dove ci aspetta il nostro Amico Stefano. Mentre cerchiamo la sua casa Lorenzo a un problema alla moto e siamo costretti a lasciarla per venire l’indoma a controllare il danno. Finalmente vediamo una faccia amica e italiana, scarichiamo i bagagli, due chiacchere di saluto, poi una bella doccia e finalmente tutti a tavola a gustare un delizioso piatto di italianissimi spaghetti al pesto, ottimi. Passiamo la notte in discoteca dove conosco una tipa, Maaret, che aveva studiato un anno in Italia e nel parlare mi dice che ha un amico che costruisce moto, ci accordiamo per risentirci il giorno dopo per far vedere la moto Lorenzo a questo tipo. 12/08/2005 Rientriamo la mattina alle 07.00 e alle 08.30 siamo tutti in piedi per risolvere il problema moto, telefoniamo a Maaret ci incontriamo con il suo amico meccanico alla moto di Lorenzo, il tipo vede il guasto e ci dice che può aggiustarlo ma li ci vuole tempo, noi nn abbiamo fredda e alle 16.00 ha sistemato la moto, Lorenzo decide di invitare tutti a cena. Passiamo ancora un’altra notte in discoteca in totale euforia anche per la riparazione lampo, ci divertiamo da morire ma alle 05,30 siamo costretti a rientrare perché alle 06.30 abbiamo la nave che ci porterà fino a Rostok via Tallin. 13/08/2005 Ore 06.30 siamo in fila sotto la pioggia per l’imbarco sul Superseecat per Tallin, alle ore 08.00 la nave parte puntualissima e alle 09.40 sbarchiamo in Estonia, il tempo per le formalità doganali e ci rimbarchiamo sulla nave vera e propria dove saremo ospiti per circa 26 ore. Anche questa nave è perfetta, alle 10.30 togli gli ormeggi, troviamo in un attimo la nostra cabina al ponte N°01, praticamente sotto il garage, piccola ma comodissima e dotata di lenzuola e asciugamani, i bagni sono in comune ma pulitissimi, facciamo un piccolo giro perlustrativi, la nave è una città, ma alle 11.30 siamo tutti e tre a letto per riposare dopo i bagordi di Helsinki. Ci risvegliamo verso le 20.30, facciamo una doccia e poi via a cenare al self-service, nn male. La serata la trascorriamo nel Disco-Pub tra una birra e la pista da ballo, anche questa notte facciamo le 05.00 del mattino, tanto per mantenere la media. 14/08/2005 Alle 10.00 del mattino un gentilissimo membro dell’equipaggio ci dice che è ora di alzarsi e noi “riposatissimi” balziamo giu’ dalle nostre cuccette e in un batter d’occhio siamo al bar per la colazione. Il tempo di mangiare qualcosa, bere un buon cappuccino e dire due cavolate che siamo nel porto di Rostock alle 12.00, puntuali come un orologio svizzero. Sbarchiamo e dopo il controllo passaporti prendiamo la A19-E55 fino a Wittstock, da qui la strada diventa la A24 in direzione di Berlino, poi si imbocca la A10 per andare a prendere la A9 verso Lipsia(Leipzig) per poi arrivare nel pomeriggio a Eisenberg (Km 417), piccola località turistica nel mezzo della Land Thuringen (ex DDR) famosa per il turismo naturalistico, infatti il nostro ostello si trova nel mezzo di una foresta tento è vero che ci ha dovuto accompagnare la Polizia perché nn riuscivamo a trovarlo!!! Facciamo una doccia veloce e poi subito a cena in una tipica locanda tedesca dove la padrona, una donna sulla sessantina che parlava solo il dialetto, ci ha servito degli ottimi piatti tipici molto gustosi. A mezzanotte siamo già nel letto. 15/08/2005 Ferragosto, solitamente in Italia ci facciamo i gavettoni, qui le secchiate arrivano dal cielo. Riprendiamo la A9 in direzione di Norinberga(Nurnberg) poi verso Monaco di Baviera(Munchen), da qui la A99 fino alla A8 fino all’innesto della A93 in direzione di Innsbruck, che poi una volta passato il confine Austriaco diventa la A12, ricordarsi di comprare l’adesivo per le autostrade austriache (Vignette). Arriviamo a Innsbruck dopo 530Km in prima serata, con precisione a Igls al mitico Hotel Romerhof, il proprietario ci stava aspettando e infatti appena entriamo ci saluta e ci offre una bella grappa, ci voleva proprio. Megadoccia e poi a cena nel ristorante dell’albergo che offre ottimi piatti tipici tirolesi, da gustare. Andiamo a letto presto il giorno seguente abbiamo l’ultima tappa di 760Km fino a Roma. 16/08/2005 Alle 08.00 siamo già tutti pronti per fare colazione, prima di partire però regaliamo al proprietario dell’albergo una maglietta del nostro viaggio, fuori piove ma il tipo ci dice che una volta superate le alpi c’è il sole e 30°, noi un po’ titubanti salutiamo e partiamo prendendo la A13 in direzione Brennero, qui si paga il passo e una volta attraversato il confine Italia ci si immette sulla A22 verso Modena. Incredibile ma ha smesso di piovere, è uscito il sole e ci sono 27°. Giungiamo allo svincolo con la A1 verso Bologna, i chilometri scorrono veloci, passiamo Firenze, nn c’è molto traffico e nel pomeriggio rientriamo, dopo 8700Km su strada piu’ due traghetti, a Roma. Notizie utili: I chilometri totali compresi gli spostamenti nelle città sono stati 8700 -Le moto usate: Aprilia SL Falco 1000 Gianluca BMW R1100R Lorenzo Yamaha TDM 850 Nicola -Il costo del viaggio compresi traghetti Kiel-Oslo e Helsinki-Rostok pagati dall’Italia anticipatamente è stato di 2500 Euro a testa. -Le prenotazioni per i traghetti di cui sopra sono state effettuate tramite la Agamare s.r.l di Milano. -Le compagnie sono la Color Line e la Silja line. -In Austria, Germania e Finlandia la moneta corrente è l’Euro, mentre in Norvegia c’è la Corona. -In Finlandia l’orario è +1 rispetto a noi. -Le prenotazione degli ostelli e degli alberghi sono state fatte privatamente via internet. -Non occorre Passaporto, basta la Carta d’Identità valida per l’espatrio, la Patente di Guida và bene la nostra modello Europeo. Ringraziamo Turisti per Caso, che ci ha dato la possibilità di raccontare la nostra avventura e tutti gli amici che hanno avuto la cortesia di leggere il nostro report di viaggio sperando che abbiate trovato qualcosa di utile e interessante. Ciao a tutti e a presto Gianluca, Lorenzo e Nicola


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