Nordest Brasile: arcobaleno di emozioni

Questa volta abbiamo perso due pezzi del nostro gruppone di viaggio ( Ilaria impegnata ad inseguire Vasco Rossi da nord a sud dell Italia e Luca ahimè impegnato invece a lavorare...)ma abbiamo guadagnato Stefano, compagno di questo meraviglioso viaggio nel nordest del Brasile. Arriviamo a Recife e ci trasferiamo subito ad Olinda dove alloggiamo...
Scritto da: Andrea Gatti
nordest brasile: arcobaleno di emozioni
Partenza il: 12/06/2004
Ritorno il: 26/06/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Questa volta abbiamo perso due pezzi del nostro gruppone di viaggio ( Ilaria impegnata ad inseguire Vasco Rossi da nord a sud dell Italia e Luca ahimè impegnato invece a lavorare…)ma abbiamo guadagnato Stefano, compagno di questo meraviglioso viaggio nel nordest del Brasile.

Arriviamo a Recife e ci trasferiamo subito ad Olinda dove alloggiamo nella simpatica Pousada da Peter, tedesco artista pazzoide che dopo aver fatto fortuna si è trasferito chissa dove. Nella Pousada conosciamo Graça, donna dai mille racconti che ci scarrozza di qua e di la.

Olinda è bellissima: uno dei primi insediamenti portoghesi nel Pernambuco, è un museo a cielo aperto, tra la foresta pluviale, banani, palme da cocco e tanto tanto verde. Chiese, musica per la strada ( il tipico forrò), capoeira e tanta allegria: questo sarà un primo assaggio di un brasile sorprendente.

I panorami della baia di Recife e dell’ oceano tolgono davvero il fiato, Olinda ( patrimonio dell Unesco) è un luogo ideale dove rilassarsi e vivere il nordest in modo piuttosto tranquillo. Passiamo le giornate a vagare tra il profuno dei cibi tipici, la brezza oceanica, la simpatia della gente e qualche tuffo in piscina.

Lasciamo a malincuore Olinda per dirigerci verso Porto de Galinhas grazie alla mitica Graça: il viaggio in auto dura due ore, passate tra le impressionanti favelas di Recife e il verde dei campi coltivati a canna da zucchero, verde di un intenso mai visto. Arriviamo a Porto: cittadina turistica certo ma abbiamo fortuna…È bassa stagione, spiagge deserte, pochi turisti in giro e prezzi da favola. Il nome galinhas ha una triste origine: dopo l’abolizione della schiavitù nel 1888, il mercato degli schiavi continuò per molto tempo. Quando arrivavano le navi dall Africa, si spargeva la voce di un carico di galline dell Angola per mascherare il turpe commercio…

Qui passiamo giornate all insegna del sole, delle piscine naturali generate dall incredibile moto delle maree, girando sul buggy in mezzo a dune di sabbia bianchissima e palme da cocco a perdita d’occhio…E siamo SOLIIIIIII!!! Conosciamo gente ospitale e simpatica, alloggiamo nella pousada Canto do Porto: stanzetta sul mare, amaca e panorami da sogno. Come succederà spesso, lasciamo con nostalgia anche Porto de Galinhas e ci dirigiamo in autobus verso Maceiò nello stato dell Alagoas. Tappa poco frequentata ma che consiglio viviamente: se possibile la gente di maceiò è ancora piu simpatica, coinvolgente e meravigliosa che in altri posti. La città è molto carina, le spiagge sono meravigliose, la cucina è ottima. Conosciamo Carlitos che ci propina due gite fuori città: la prima verso le spiagge a sud dove Stefano verrà assaltato da una terribile scimmietta e la seconda in giro per le lagune d’acqua dolce, tra casette di pescatori e fazende immense di coqueiros.

Cocco e canna da zucchero sono i due motori portanti dell economia di questo piccolo stato tutto da scoprire, da vivere in tranquillità, dove il ritmo di vita è scandito dalla musica forrò, dai sorrisi e dall’immancabile e fantasmagorica caipirinha.

Siamo estasiati da questo stile di vita tanto rilassato: un popolo sconosciuto e divertente che ti assale con una gentilezza che coinvolge…Ci chiediamo come faremo a riabituarci in Europa.

Ormai siamo in estasi: e ci manca il pezzo forte: Salvador! Arriviamo a Salvador alle prime luci dell’alba dopo una levataccia spaventosa: l’aspetto dell Hotel Arthemis fa rabbrividire ma verremo compensati, eccome!!! Consiglio vivavemente a tutti coloro che non si siano ancora stufati di leggere il mio racconto, di alloggiare almeno una notte nel vostro viaggio a Salvador presso l’Hotel Arthemis. Si trova in Praça da Sè nel pieno centro del Pelourinho a pochi passi dal Elevador Lacerda.

Qui conosciamo una grandissima donna: Jail, un libro aperto sulle mille storie di Salvador, della sua gente sbandata e dei mille problemi di questa straordinaria città. Salvador è difficilmente descivibile: una città poco brasiliana ma molto africana, dove il turbinio dei tamburi, i canti e i colori si sconvolgono l’anima. Passeremo giornate meravigliose in giro per le viuzze colorate a festa ( la festa di Sao Joao), ammirando i vestitoni bianchi delle mae de santo, partecipando a una suggestiva cerimonia di canomble, ammirando i volteggi di una scuola di capoeira e rilassandoci al sole sulle tranquille spiagge dell isola di Itaparica.

Il Terreiro de Jesus, cuore pulsante del centro storico, diventerà un po la nostra famiglia: dopo pochi giorni tutti ci salutano, ci chiedono come va e se abbiamo visitato questo o quello..

Poi arriverà la festa di Sao Joao e tutta Salvador risorge e ribolle durante lunghe notti, tra canti balli, torte dai mille gusti e tanta caipirinha. Non sto qui a ricordare i mille personaggi incontrati, tutti un po sbandati, un po pazzi ma tutti divertenti. Visiteremo di seguito Praia do Forte con il bel centro di preservazione delle gigantesche tartarughe marine e Morro de Sao Paulo: isoletta a sud, molto caratteristica, spiagge meravigliose e ambiente rilassato.

Ormai dobbiamo partire e ho raccontato solamente una piccola percentuale delle mille emozioni che Salvador ci ha lasciato. Jail e il suo Hotel rimarra sempre nel nostro cuore.

Buon viaggio in Brasile a tutti Atè a proxima Andrea



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