Nord Est USA
Info pratiche
- 17 giorni/16 notti
- Noleggio auto per 13 giorni. 2800 km percorsi.
- Costo totale per 3 persone: 6900 euro
Dettaglio:
Voli 1500 euro, motel 1780 euro, noleggio auto + EZ-Pass 790 euro, mezzi pubblici 190 euro, esta/assicurazione sanitaria/scheda SIM/patente internazionale 260 euro, benzina/cibo/ingressi/varie 2380 euro.
Indice dei contenuti
I voli sono stati prenotati con largo anticipo, su Expedia.it. Il mio sogno era di volare con Emirates sull’Airbus A380, quindi abbiamo speso circa 500 euro a testa A/R, ma cambiando compagnia ed aggiungendo uno scalo si possono trovare voli anche a 300 euro.
Ho prenotato tutti gli alloggi su Booking, circa 6 mesi prima. I prezzi in questa zona sono alti, ma rimanendo in zone periferiche ho trovato motel a prezzi convenienti, con colazione. Avendo l’auto, la soluzione del motel si è rivelata giusta, perché il parcheggio è gratuito (in zona parcheggiare è molto costoso!); lasciavamo l’auto tutto il giorno al motel senza pagare nulla, e ci spostavamo comodamente con i mezzi pubblici. Impensabile usare l’auto nelle città!
Ho scelto di non fare alcun pass per le attrazioni di NY, perché nessun pass comprendeva tutte le attrazioni che mi interessavano: avrei dovuto fare un pass e pagare a parte qualcosa, e a conti fatti mi è convenuto pagare le attrazioni singolarmente. Ma questo è molto soggettivo, dipende da quello che si vuole vedere.
Ho comprato un po’ di dollari presso la mia banca prima di partire, poi ho pagato con carta di credito o prelevato direttamente sul posto. Il costo delle commissioni per il prelievo è alto, quindi consiglio di acquistare i dollari sufficienti per le spese in contanti in Italia, poi pagare con la carta sul posto, ma di non prelevare dollari sul posto, se possibile.
Per il telefono: abbiamo acquistato una SIM americana su Amazon con giga illimitati, al costo di circa 42 euro per 21 giorni di validità, messa su un solo telefono, settato in hot spot, così ne abbiamo usufruito tutti e tre tramite wi-fi. Attenzione, solo le carte T-Mobile lo permettono, le AT&T non possono essere usate in Hot Spot, dovrete avere una scheda per ogni utenza.
Alcune strade e ponti sono a pagamento; in alcuni stati ci sono caselli virtuali ogni 10/20 miglia che prelevano qualche centesimo dall’abbonamento EZ-Pass (tipo telepass), in altri stati ci sono veri e propri caselli all’entrata e all’uscita , come in Italia, in cui è ancora possibile ritirare il biglietto all’entrata e poi pagare in contanti all’uscita. Consiglio fortemente di richiedere l’EZ-Pass quando noleggiate l’auto, vi eviterete scocciature, perché è tutto automatico e non pensate a nulla. Alla riconsegna dell’auto salderete il dovuto.
New York è molto cara, ma Philadelphia non lo è affatto!
Diario di viaggio
28 agosto 2019
Lunga giornata di viaggio. Partiamo da Malpensa alle 17, con un’ora di ritardo perché il volo, che proviene da Dubai, porta già con se questo regalino … poco male, il volo si rivela davvero confortevole, a parte il freddo assurdo che soffriamo a bordo!! Emirates è una compagnia favolosa, nulla da eccepire, l’offerta di intrattenimento a bordo è eccezionale, il cibo abbondante e buono, e 9 ore scivolano via..
Arriviamo a NY alle 20. Le formalità per l’immigrazione e il ritiro bagagli ci rubano un’ora di tempo (pensavo peggio …). Alle 21 circa siamo pronti per lasciare l’aeroporto. Ci aspettano nell’ordine: Air Train (che, ricordo, si paga all’uscita), la metro fino al Port Authority, e il bus per il New Jersey, perché per risparmiare abbiamo prenotato un motel a Jersey City, con navetta che ogni mattina ci porta a Manhattan attraverso il Lincoln Tunnel.
Appoggiamo finalmente la testa sul cuscino quando mezzanotte è già passata da qualche minuto. In Italia sono già le 6 del mattino … siamo stravolti e crolliamo in un baleno.
29 agosto
Il fuso orario non ci disturba, la notte è stata tranquilla. Meno male, perché oggi ci aspettano grandi cose! New York è la città più bella del mondo, lo confermo! Incasinata, rumorosa, viva, nuova, tutto il mondo la guarda e la copia. Sole stupendo e colazione a base di waffles, la prima attrazione della giornata è la Freedom Tower. Arriviamo con la metro, e sbuchiamo proprio all’Oculus, la bellissima e bianchissima stazione di Calatrava che spicca tra i grattacieli. Giusto il tempo di orientarci e di rivolgere un pensiero alle vittime dell’11 settembre alle Memorial Pools, che il nostro sguardo è rapito dall’altissima torre al One World Trade Center (Freedom Tower); abbiamo la salita prenotata per le 10.15, ma non possiamo aspettare e alle 9.45 siamo già all’ingresso. Essendoci poca gente ci fanno salire prima. Che emozione!! Già il velocissimo ascensore è un’esperienza fantastica, poi il filmato introduttivo e il colpo di scena finale: i pannelli che si aprono a svelare il panorama spettacolare!! Ragazzi, una cosa meravigliosa!!! Si vede tutto, ma proprio tutto!!
Rimaniamo in ammirazione per un po’, poi la voglia di scoprire la città è troppa e scendiamo. Ci spostiamo prima in metro poi a piedi, sempre con il naso all’insù, e vediamo nell’ordine la Trinity Church, Zuccotti Park, Wall Street, il Charging Bull.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Battery Park, da dove prendiamo il traghetto per la Statua della Libertà. Inutile dire, l’icona di NY, emozionante. Rimaniamo un po’ sull’isola a riposare i piedi e a mangiare un gelato, scattando milioni di foto allo skyline. Nel tardo pomeriggio attraversiamo tutto il Ponte di Brooklyn, e scendiamo fino al quartiere di Dumbo (down under Manhattan bridge overpass). Da Washington street vediamo lo scorcio famosissimo: l’Empire State Building che sbuca da sotto il Manhattan Bridge. Inutile dire che quello scatto è finito sulla parete del mio soggiorno… Tornati a Manhattan, ci dirigiamo verso la Ledder 8, la caserma dei pompieri (funzionante) set del film Ghostbuster. Facciamo qualche foto con i gentilissimi firefighters, e andiamo a Times Square per goderci un po’ di luci e una cena da Bubba Gump.
30 agosto
Iniziamo la giornata nel quartiere emergente di Hudson Yard; qui l’attrazione più famosa è The Vessel, un’istallazione fatta di scale che assomiglia ad un alveare gigantesco. Da qui facciamo 2 passi sulla High Line, una vecchia linea ferroviaria sopraelevata in disuso trasformata in parco. Ci dirigiamo poi verso la Grand Central Station, il Crysler Building, l’Empire State Building, il Flatiron, percorrendo a piedi la bellissima Park Avenue. Poi visitiamo Bryant Park, ci imbattiamo nella statua HOPE, il Rockfeller Center e Fao Shwartz, il negozio di giocattoli famoso per il pianoforte gigante che si suona con i piedi.
Al tramonto saliamo all’osservatorio del Rockfeller Center, per la vista più romantica della città. Facciamo milioni di foto anche qui, poi scendiamo quando lo stomaco reclama attenzioni …
31 agosto
Oggi colazione da Carlo’s, il mitico Buddy Valastro, Boss delle torte! Ottimi cupcake, ma un po’ cari anche per la media di NY… in ogni caso ne è valsa la pena. Ci dirigiamo alla funivia che porta sull’isola di Roosevelt Island, e raggiungiamo l’isola in questo modo insolito, costeggiando il Queensboro Bridge. L’isola è tranquilla, con un bel parco dedicato a Roosevelt, e da qui godiamo dello skyline perfetto!!
Nel pomeriggio ci rilassiamo (per modo di dire) a Central Park: le cose da vedere sono tantissime anche qui, e quindi gambe in spalla, vediamo nel’ordine: la statua di Balto, la statua di Alice in Wonderland, la Bethesda fountain, Cherry Hill, Strawberry Field, Belvedere Castle. Usciti dal parco visitiamo il museo di Storia Naturale, e per cena ci spostiamo a Little Italy, dove finalmente posso vedere coi miei occhi il bellissimo murales dedicato ad Audrey Hepburn.
01 settembre
Ci dirigiamo di buon mattino al JFK per ritirare l’auto. Abbiamo scelto di ritirarla qui per non pagare il supplemento che richiedono se si riconsegna l’auto in un luogo diverso dal ritiro, visto che al termine del viaggio ripartiremo da qui. Lasciamo NY e con lo skyline nello specchietto retrovisore ci dirigiamo carichi come molle verso nord, attraverso la I95, direzione Yale University! La fortuna non ci assiste, e perdiamo un po’ di tempo a causa di un incidente. Ma poco male, si rivelerà l’unico inconveniente del viaggio! Arriviamo a Yale per l’ora di pranzo. Visitiamo il campus e pranziamo. Ripresa l’auto ci spostiamo verso Cape Cod, dove abbiamo prenotato il motel per le prossime 2 notti. Arriviamo in tempo per una cena spettacolare a base di aragosta proprio in riva al mare! Quando ce vò …
02 settembre
Wellcome to Martha’s Vineyard! Di buon mattino prendiamo il traghetto per Martha’s, deliziosa isola famosa per le sue casette di legno colorate e per essere stata il set del film Lo Squalo, nonché per essere il buen retiro dei presidenti americani. Nel pomeriggio ci rilassiamo sulle spiagge di Cape Cod, cercando qua e là i fari più suggestivi da fotografare.
03 settembre
Ci spostiamo in direzione Boston , dove arriviamo velocemente, data la vicinanza. Lasciata l’auto, ci dirigiamo in centro con la metro. Percorriamo TUTTO il Freedom Trail, un percorso di mattoncini rossi che si snoda attraverso i luoghi storici della città, permettendo ai turisti di vivere facilmente la storia americana che qui ha avuto i suoi momenti più significativi. Anche Boston ci piace molto, una città che sa di Europa.
04 settembre
Sempre con la metro, ci spostiamo a Cambridge, cittadina inglobata nella città di Boston. Qui visitiamo i campus di Harvard e del MIT. Il pomeriggio lo dedichiamo al relax al Boston Common, il parco cittadino, per dare da mangiare agli scoiattoli che ormai viviamo come animali domestici, data la loro onnipresenza in ogni spazio verde! Prima di tornare in albergo facciamo 2 passi al porto, oltre il Quincy Market, altra zona da vedere assolutamente.
05 settembre
Oggi passiamo la giornata in auto… abbiamo davanti più di 700 km prima di raggiungere Niagara Falls. Il tragitto però si rivela piacevole, perché intramezzato da soste in cittadine davvero caratteristiche e poco turistiche, che ci hanno permesso di vedere la vera America al di fuori dai circuiti turistici. Arriviamo in Canada verso sera. Si in Canada, perché esistono 2 Niagara Falls, quella americana e quella canadese; in Canada i prezzi sono più bassi, si gode della vista migliore sulle cascate, e ci sono più attrazioni family-friendly. Ça va sans dir… abbiamo scelto di dormire 2 notti in Canada. Per passare il confine abbiamo esibito il nostro bel passaporto e risposto alle domande indiscrete dell’addetto alla dogana, ma nessun problema, e in breve siamo entrati nel nuovo stato da aggiungere alla lista!
Non so descrivere la bellezza delle cascate. Le abbiamo viste illuminate, la prima sera, e già ce ne siamo innamorati, ma il meglio doveva ancora venire..
06 settembre
Giornata alle cascate. Avevo prenotato l’escursione sul battello che porta fin sotto le cascate, che dal lato Usa si chiama Maid of the mist. Quello canadese è identico, parte solo dall’altro lato, e fornisce mantelline rosse anziché blu. Armati dunque di Go Pro con protezione per l’acqua e di mantelline, affrontiamo la furia della cascate, dapprima della cascata Velo di Sposa, e poi la cascata a Ferro di Cavallo. Il rumore e il vapore sovrastano tutto, siamo usciti zuppi, ma felicissimi per aver potuto vivere un’esperienza indimenticabile!
Nel corso della giornata ammiriamo le cascate da ogni prospettiva, da tutti i punti panoramici, ma il migliore sicuramente è dalla torre Skylon: da qui si vede benissimo tutto, e il colpo d’occhio è mozzafiato! Il lago Eire che si riversa nel lago Ontario, attraverso il fiume Niagara, che qui incontra il dislivello dando vita a questa meraviglia della natura. Anche questa foto è già finita sulla parete del mio soggiorno …
07 settembre
Anche oggi trascorriamo molto tempo in macchina, perché in serata raggiungeremo Washington DC. Ma non ci facciamo mancare alcune soste nelle zone rurali, tanto affascinanti. Il motel che abbiamo prenotato è ad Arlington, città al di fuori del DC ma separata da esso solo dal fiume Potomac. Facciamo in tempo a visitare il Cimitero di Arlington, con la tomba di JFK, e Iwo Jima, celebre monumento dedicato alla guerra di Korea.
08 settembre
Obiettivo della giornata: visitare quante più cose possibili sul National Mall! Cominciamo dal Campidoglio, che visitiamo solo dall’esterno, e poi scendiamo verso il Washingon Monument, il celebre obelisco, deviamo verso la Casa Bianca, attraversiamo il World War II memorial, passiamo accanto alla Reflecting Pool, raggiungiamo infine il bellissimo Lincoln Memorial. Da qui deviamo verso il Korean War Memorial, poi il Martin Luther King Jr Memorial. Finiamo la giornata a Georgetown, quartiere a nord ovest della città, dove troviamo un localino bellissimo per cenare.
09 settembre
Prima di tornare a Washington visitiamo il memoriale dell’11 settembre al Pentagono. Toccante, davvero coinvolgente. Lo sapete che i musei Smithsonian sono tutti gratis? Noi si, e quindi ce ne facciamo una bella scorpacciata! Nell’ordine: Museum of Natural History, museum of American History, Air and Space Museum, Zoo.
Un vero tour de force, ma ne è valsa decisamente la pena!
10 settembre
Oggi breve spostamento verso Philadelphia. Ma prima facciamo tappa nella Dutch County, lo zona della Pennsylvania dove vive una nutrita comunità Amish. Ci fermiamo per l’appunto a visitare una fattoria Amish, per capire qualcosa di più su questa cultura, che scopriamo più ricca e profonda di come ce la immaginavamo. Prima di raggiungere Philadelphia gironzoliamo per le campagne in cerca di caratteristici ponti coperti da fotografare, e vediamo anche molti Amish dediti ai loro umili lavori, che ci riportano in un tempo semplice e vero, lontanissimo dalle megalopoli della costa est.
11 settembre
Strano giorno per visitare Philadelphia. Ad ogni angolo ci sono commemorazioni, ricordi, manifestazioni. E noi ci sentiamo come di violare questo loro dolore. Ma poi capiamo che anche loro hanno piacere di condividere il fardello con chi ha a cuore la ricorrenza.
Philadelphia è davvero la città che non ti aspetti. I film ce l’hanno dipinta come sporca e pericolosa, ma non lo è affatto. Le periferie sono degradate, è vero, ma il centro è arioso, bello, pulito, moderno. La via più antica d’America che convive con i grattaceli più moderni. Ed è tutto in accordo. Ci è piaciuta molto. Dopo aver visitato il cuore storico della città e i luoghi dove ha visto la luce la Costituzione e dove sono nati gli Stati Uniti d’America, non ci facciamo mancare il museo d’Arte e la scalinata resa famosa dal film Rocky, dove si trova anche la statua del pugile in posizione esultante.
12 settembre
Ultimo giorno, stasera alle 22 parte il volo che ci riporterà a Milano. Ma non ci diamo per vinti, e decidiamo di sfruttare al massimo le ultime ore. Il percorso per l’aeroporto passa per Coney Island: è il destino che ci guida! Eccoci quindi a passare gli ultimi istanti di questo viaggio indimenticabile sulla Boardwalk più famosa del mondo ad ammirare le attrazioni del Luna Park da un lato e la spiaggia dall’altro, con i pescatori sul pontile e con un hot dog fumante tra le mani.
Come se ce ne fosse bisogno, gli Stati Uniti si sono confermati un luogo straordinario, pieno di contraddizioni, è vero, ma estremamente ammaliante. Non contiamo i “have a nice day guys” che perfetti sconosciuti ci hanno rivolto per strada, le meraviglie che la natura e le persone hanno da offrire. Ci portiamo a casa la bellezza, il loro patriottismo, i diners, il burro d’arachidi, i pancakes, l’aria condizionata a palla, le strade a 12 corsie, l’aragosta del New England, il rumore delle Cascate del Niagara, i roller coaster, le cassette della posta e le sedie a dondolo sotto i porticati.
Occhi a cuoricino e lacrimuccia di nostalgia…
See you soon…
Lara