Non solo una bola de nieve

Andate in Colombia! E’ un paese bellissimo, sotto moltissimi aspetti, e , per la mia esperienza, molto più sicuro di quanto si pensi! Sono stato in Colombia per un mese, visitando sia città che spiagge e parchi naturali. Prima tappa: Bogotà. E’ la sola città Sud Americana che conosco (perché non ritengo Buenos Aires propriamente tale),...
Scritto da: Filippo Messeri
non solo una bola de nieve
Partenza il: 01/01/2005
Ritorno il: 25/01/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
Andate in Colombia! E’ un paese bellissimo, sotto moltissimi aspetti, e , per la mia esperienza, molto più sicuro di quanto si pensi! Sono stato in Colombia per un mese, visitando sia città che spiagge e parchi naturali. Prima tappa: Bogotà. E’ la sola città Sud Americana che conosco (perché non ritengo Buenos Aires propriamente tale), per cui non so compararvela con altre, però l’ho trovata molto più vivibile di quanto mi avessero detto. E’ immensa, ma si gira bene, soprattutto per il nuovo sistema di autobus inaugurato un paio di anni fa (il Transmillenium).In oltre è sicura, almeno nei quartieri turisticamente interessanti, per la massiccia presenza di polizia e di controlli. Nei dintorni, consiglio vivamente di visitare la Catedral del Sal, a Zipaquira (una ora dal centro). Una miniera di sale abbandonata, riallestita con molto gusto da un team di architetti in una splendida cattedrale, con una splendida via crucis lungo le gallerie. Ripartito da Bogotà, mi sono spostato sulla costa. In Colombia praticamente non esistono treni, per cui il solo modo di viaggiare via terra è con autobus. Esistono numerose compagnie che, nonostante il biglietto costi per tutti uguale (circa 20 euro per 16 ore di viaggio), offrono servizi completamente differenti in quanto a comodità di poltrone, tv ed aria condizionata. Scegliete bene con chi viaggiare, perché è fondamentale. Per pura informazione, io ho viaggiato con Berlinas, e l’ho trovata molto valida. Prima tappa sulla costa Santa Marta, per andare al vicino parco di Tayrona. La città non è nulla di che… anzi. Giusto passando, dategli una occhiata, ma niente di più. Accanto a Santa Marta, praticamente attaccate, ci sono due spiagge (Rodadero e Taganga) con annessi paesi. Il primo, a mio avviso è da saltare in pieno. E’ un carnaio turistico stile Riccione. Il secondo è più carino: è un paese di pescatori appena riconvertito al turismo. Quello che invece è assolutamente impedibile, e da solo già vale un viaggio di 20.000 chilometri, è il parco nazionale di Tayrona. Tutto quello che uno può immaginarsi da un parco naturale tropicale… Lì c’è! Una vegetazione incredibile, animali, frutti e… spiagge incredibili. Ci sono una decina di baie dove poter andare ed accampare: una più bella dell’altra. Non provo nemmeno a descriverle, perché sono esclusivamente da vedere. Avvertenze: senza vaccino per la febbre gialla non fanno entrare (occorre fare vedere il libretto delle vaccinazioni), e senza un buon repellente per le zanzare non si sopravvive! Da Santa Marta, in tre ore di autobus, mi sono spostato a Cartagena. La città è una perla. Tutto il nucleo storico, coloniale, è completamente conservato e restaurato. I turisti qui sono molti (europei o nord americani), ma comunque due o tre giorni per godersi appieno della ciutad amurallada e del castello di San Felipe ci vogliono. Lasciate perdere invece tutta la parte di Bocagrande: sono solo alberghi per turisti e spiagge inutili! Da Cartagena è possibile (se non obbligatorio) andare a Playa Blanca. Ci sono vari modi per arrivare: da tour in barche che fanno prima vedere atolli vicini, a lance che vi ci portano direttamente .Il tutto per non più di 15 euro e due ore di navigazione. Lasciate stare l’accoppiata autobus+lancia: perdete un sacco di tempo per risparmiare due euro. Playa Blanca è la tipica spiaggia che si vede su tutte le cartoline che i vostri amici vi hanno inviato dai caraibi. Spiaggia (chiaramente) bianca, palme fino alla riva, mare azzurro, sole, vento e tranquillità. Normalmente chi vi porta lì vi riporta via a sera, ma o contrattando con il barcaiolo, o semplicemente non dicendo nulla, vale la pena restare a dormire sull’isola. C’è anche un campeggio, ma l’isola è talmente sicura e deserta che vale assolutamente la pena di montare la tenda (o l’amaca) proprio in riva al mare. Dalle quattro, ora in cui le barche ripartono, rimarrete praticamente soli con il mar dei caraibi. Sulla spiaggia resta solo qualche locale ed una decina di turisti. Non c’è corrente elettrica, non c’è acqua dolce, non c’è gas, per cui per la notte portate candele e qualcosa da mangiare, perché anche i ristorantini che di giorno sono aperti, alle cinque chiudono. Potrete provare l’emozione di dormire in un posto paradisiaco, nella tranquillità e sicurezza più assoluta (nell’isola c’è una postazione fissa di polizia). Detto questo… qualche informazione sulla Colombia. Sono sempre rimasto in zone più o meno turistiche, ed ho cercato di evitare inutili avventure, ma non mi sono mai, e ripeto, mai, trovato in situazioni spiacevoli! Sia per la presenza massiva di polizia ed esercito o per altro, mi sono sentito molto più tranquilli che in molte altre parti d’Europa o d’Italia. Guerrilla e paramilitari non vengono a cercare i turisti, e se voi non entrate nelle loro zone, loro vi lasciano assolutamente tranquilli, e per quanto riguarda piccoli furti… bhe… un qualsiasi autobus a Firenze è più pericoloso. Il clima nel periodo in cui sono stato io (gennaio), è perfetto. A Bogotà, per l’altitudine (2600 metri slm) siamo sui 22 gradi, con un sole che di giorno picchia duro. La costa è chiaramente più calda, ma gli Alisei rinfrescano bene. Occhio al Tayrona: ci sono lunghi periodi dell’anno in cui nel parco piove ininterrottamente. Informatevi. I prezzi sono assolutamente convenienti, come un po’ tutto il Sud America. Cartagena è un po’ più cara. Per qualsiasi informazione, non vi preoccupate a chiedere. La mia e-mail è: toscanyisnotitaly@hotmail.Com.


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