Non è mai la solita Parigi
Come tutti i nostri viaggi anche questo ha un budget limitato perciò siamo partiti da Roma Ciampino con un volo charter di Nouvelles Frontieres per l’aereoporto di Orly.
In tasca, oltre ai biglietti aerei ed al vaucher dell’albergo, avevamo i biglietti del bus che si trova davanti alla porta J dell’aereoporto e che ci avrebbe portato da Orly a Denfert Rochereau ed una tessera Paris Visit ciascuno.
Questa comodissima tessera di trasporto per mezzi pubblici, acquistata precedentemente nell’agenzia viaggi in Italia (si può comprare anche a Parigi) può essere richiesta in base alla durata del soggiorno (2,3 o 5 giorni) e alle zone nelle quali si vuole andare (da 1 a 3 per Parigi e la sua periferia oppure da 1 a 5 per raggiungere anche gli aereoporti di Charles-de-Gaulles o Orly, Versaille ed Eurodisney (da ricordare i mezzi pubblici funzionano dalle 5,30 alle 00,30 circa).
Un appunto sulla metro: ho usato spesso all’estero la metro del paese che mi ospitava però devo dire che quella Parigina è, secondo me, la più difficile da comprendere perchè ha i colori, le stazioni e i numeri, come le altre, ma quando arriva il convoglio mi chiedo sempre se si tratta della linea giusta o se il verso che ho preso non è quello sbagliato.
Ho provato anche a domandare ad una signora del posto di spiegarmi il meccanismo che la regola e la gentilissima donna mi ha risposto che lei si era trasferita da Lione a Parigi da circa 5 anni e che anche lei ancora incontrava delle difficoltà comunque mi consigliava di rimanere nei tratti di linea più vicini al centro così non c’era pericolo di perdermi.
Un consiglio nella scelta dell’orario di partenza del viaggio: il nostro soggiorno a Parigi è durato 4 giorni dal 27-6-97 al 30-6-97 purtroppo il 27-6, essendo partiti da Roma alle 18,25 ed arrivati ad Orly alle 22,20, siamo riusciti solo a prendere possesso della camera quadrupla a noi assegnata dall’albergo per poi pernottarvi.
Quindi il 27-6-97 è stata una giornata non utile al viaggio anche se ci è costata comunque il pernotto a Parigi perciò quando si ha poco tempo a disposizione ed un budget limitato si deve tener conto, nella ricerca di un volo a basso costo, anche degli orari di partenza ed arrivo dell’aereo, per esempio in un nostro viaggio a Londra siamo arrivati alle 7,30 del mattino e siamo riusciti, visto che avevamo al nostro seguito solo un piccolo borsone, ad andare in albergo la sera verso le 10,00 dopo aver visitato una buona parte della città. Giorno 27-6-2007 partenza da Ciampino ed arrivo a Parigi.
E’la prima volta che parto da Ciampino, secondo me è un aereoporto mal collegato.
Per evitare di pagare un taxi, abbastanza costoso, o di lasciare la nostra vettura incustodita per quattro giorni nel parcheggio dell’aerostazione ci siamo fatti accompagnare in auto da un parente. (per andare a Fiumicino avremmo preso il trenino che passa proprio vicino alla nostra casa).
All’interno di questa aereostazione gli addetti alla sorveglianza sono molto rilassati forse perchè rispetto al Leonardo da Vinci c’è meno pericolo di attentati infatti mia figlia di quattro anni, eludendo la sorveglianza mia e di mio marito, cade contro una porta antipanico con affaccio sulla pista di atterraggio che improvvisamente si apre e fa scattare l’allarme.
Ce la caviamo con un buffetto affettuoso dato dalla guardia addetta alla sorveglianza alla nostra bambina e delle scuse da parte nostra.
Arriviamo ad Orly come da orario e subito cerchiamo la fermata dell’Orly bus. Mostro i biglietti dell’Orly bus in nostro possesso (ci sono stati dati in omaggio dall’agenzia insieme ai biglietti aerei) al conducente del bus che con un cenno di capo ci invita a salire. Partiamo alla volta di Denfert Rochereau.
La tessera Paris visit ha validità per 3 giorni perciò contiamo di trovare nella stazione metro di Denfert Rochereau qualche macchinetta automatica per l’acquisto di biglietti. Naturalmente il distributore esiste ma è fuori servizio, non ci resta quindi che fermare un taxi per raggiungere l’albergo.
Dopo una buona trentina di minuti che ci sbracciamo per attirare l’attenzione dei taxi di passaggio si avvicina a noi un ragazzo francese sulla ventina, forse gli abbiamo fatto pena perchè data l’ora tarda mia figlia, nel frattempo, mi si è addormentata in braccio mentre il maschietto si è seduto sulla trolley più grande e ci guarda con il faccino assonnato chiedendoci di portarlo in albergo.
“Cercate un taxi?”, chiede.
Rispondo di si e lui ci invita a spostarci di qualche metro perchè a suo dire dove siamo noi i taxi non si fermano.
Non sono molto convinta delle affermazioni del ragazzo comunque seguiamo alla lettera il suo consiglio perchè a quest’ora mio marito ed io siamo disposti a tutto pur di arrivare in albergo.
Il ragazzo allunga la mano e dopo qualche minuto, come per magia, si ferma un taxi.
Lo ringrazio riconoscente ma lui mi saluta,apre la portiera del mezzo pubblico e dopo essersi accomodato al suo interno fornisce un indirizzo al tassista il quale parte senza degnarci di uno sguardo.
Rimango a bocca aperta ed in una frazione di secondo realizzo il da farsi: consegno mia figlia che ancora dorme a mio marito e mi sbraccio a più non posso per fermare, anche buttandomici sotto, il taxi che sta arrivando.
Il tassista si ferma, ci guarda squadrandoci dall’alto verso il basso poi sbatte letteralmente il giornale su sedile vicino al suo ed in un francese molto veloce ci invita a sederci tutti e quattro nel sedile posteriore dopo aver messo le nostre 2 trolley nel bagagliaio.
Pigiati come sardine e con mia figlia che ancora dorme in braccio a mio marito consegno il foglietto con l’indirizzo del nostro albergo al conducente del taxi, per fortuna il nostro hotel non è molto distante da dove ci troviamo perchè non vedo l’ora di mettermi a letto visto che è quasi mezzanotte passata! L’albergo, anche se sono stanca ed assonnata, mi sembra pulito, unico neo: la porta è difettosa e non si chiude perciò incastriamo una sedia sotto la maniglia e poggiamo sopra le nostre trolley ancora piene di vestiario. Questa specie di antifurto non impedirà ai malintenzionati di entrare però, qualora qualcuno proverà soltando a spingere un po’ la porta le trolley cadranno procurando un gran baccano.
Giorno 28-6-2007 visita della città.
Prendiamo la RER dal nostro hotel e scendiamo alla stazione Champ de Mars.
Usciamo dalla metro e, salendo le scale che ci portano in superfice, consulto la cartina cercando di capire da che parte sbucheremo rispetto alla Tour Eiffel mentre mio marito, che non parla il francese ma è più pratico di me, domanda ad un’anziana madame: “Pur la Tur Eiffelle?”.
Nonostante il linguaggio usato sia un miscuglio di spagnolo,italiano e francese la signora capisce ugualmente e risponde inicandola:”C’est la!”.
Era proprio davanti al nostro naso e non la vedevamo! E dire che è alta oltre 274 metri! Sono le 9,30 di mattina (ora di apertura della torre) e già si è formata una fila lunghissima per gli ascensori che ci fa desistere dal salire sulla cima anche perchè l’alternativa: intraprendere una scalata di 1652 gradini con due bambini al seguito ci sembra un’impresa impossibile.
“Au revoir, Tour Eiffel, a bientot”.
RER fino alla stazione Les Invalides dove nel Dome des Invalide (cappella privata di Luigi XIV) ci sono le spoglie di Napoleone traslato da S. Elena 19 anni dopo la sua morte perchè voleva essere sepolto lungo la Senna. Da vedere inoltre L’Hotel des Invalides aperto dalle 10 alle 17 e St. Louis des Invalides aperto dalle 10 alle 18.
Con la RER raggiungiamo Pont de L’Alma (diventato noto in seguito per l’incidente mortale accaduto a Diana Spencer principessa di Galles).
Riusciamo a prendere al volo il Bateaux Mouche (dalle 10,00 in poi ne parte uno ogni 30 minuti) una inaspettata pioggerellina fitta e fredda ci accompagna, per fortuna abbiamo con noi le giacche antipioggia altrimenti saremmo costretti a rimanere nelle parti coperte del battello invece di ammirare le sponde della Senna.
Il giro dura 1 ora e 45 minuti circa è lo consiglio caldamente a chi ha poco tempo a disposizione per visitare Parigi perchè dal Bateaux Mouche, che scorre lento lungo la Senna ,si possono ammirare i monumenti più importanti di questa città. Riprendiamo la RER fino alla stazione Charles de Gaulles Etoile per vedere l’Arc de Triomphe ed acquistare presso l’Ufficio del turismo in Avenue des Champs Elysée al nr. 127 (aperto dalle 9 alle 19,30) i biglietti per Eurodisney così l’indomani potremmo entrare direttamente nel parco senza fare la fila alle casse ed accedere ai numerosi giochi prima degli altri visitatori.
Giorno 29-6-2007 visita a Eurodisney.
Sulla visita al Parco nulla da segnalare. Da ricordare: – Acquistare i biglietti per Eurodisney il giorno prima per evitare file alle casse ed alle attrazioni.
– all’interno di Eurodisney non si possono portare bibite o cibi di vario genere comunque non è assolutamente necessario mangiare nei numerosi ristoranti a tema che si trovano nel parco, si possono comprare ugualmente panini e bibite dissetanti senza spendere un capitale.
-siamo andati con la RER fino a Marne-la-Vallèe usando la tessera Paris Visit zone da 1 a 5, due nostri connazionali invece (voglio credere senza malizia) con tessere per le zone da 1 a 3 sono arrivati alla stazione Marne-la Vallèe ma non sono riusciti ad uscire dai tornielli perchè la loro Paris Visit veniva rifiutata quindi sono stati costretti a tornare indietro per acquistare dei biglietti adatti visto che il distributore automatico era fuori servizio.
Giorno 30-6-2007 visita a Versaille.
Si parte con la metro Montparnasse (ogni 15 minuti) fino a Versailles-Chantier- Rive Gauche a 5 minuti dal castello.
Merita una visita il castello, il parco, il Gran Trianon ed il Petit Trianon, a dir la verità siamo arrivati fino a Versailles e li ci hanno comunicato che era chiuso per restauri perciò ci siamo recati solo nel parco con l’intenzione di tornarci la prossima volta che saremmo venuti a Parigi.
Per noi Versailles è sempre stato un’osso duro perchè la seconda volta che ci siamo recati a Parigi lo abbiamo trovato chiuso per riposo settimanale, finalmente la terza siamo riusciti ad ammirare questa stupenda Reggia.
Riprendiamo l’aereo per ciampino dopo aver visitato Notre Dame, Places des Voges ed esserci spostati sempre con la metro (Edgar Quinet) il cimitero di Montparnasse dove sono sepolti: Sartre, Simone de Beauvoir, Baudelaire e Guy de Maupassant, gli autori francesi da me amati al tempo del liceo.
“Au revoir, Paris, a bientot” Anche perchè non mi basterà una vita per scoprire tutto di te!