Noi due nell’ isola di smeraldo

Autori: Beatrice & Gabriele Periodo: 22 agosto - 07 settembre 2008 Volo andata: Milano Malpensa (21.00)-->Dublino (22:40) con Aer Lingus Volo ritorno: Dublino (16:50)-->Milano Malpensa (20:20) con Aer Lingus Noleggio auto: Hertz - Opel Astra nera 3p 1200 benzina dal 22.08 al 07.09 Km percorsiauto: 3653 Km Costo totale: 3000 euro in 2: 300 €...
Scritto da: piccolabea
noi due nell' isola di smeraldo
Partenza il: 22/08/2008
Ritorno il: 07/09/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Autori: Beatrice & Gabriele Periodo: 22 agosto – 07 settembre 2008 Volo andata: Milano Malpensa (21.00)–>Dublino (22:40) con Aer Lingus Volo ritorno: Dublino (16:50)–>Milano Malpensa (20:20) con Aer Lingus Noleggio auto: Hertz – Opel Astra nera 3p 1200 benzina dal 22.08 al 07.09 Km percorsiauto: 3653 Km Costo totale: 3000 euro in 2: 300 € biglietto aereo a/r; 450 € noleggio auto 17 gg con assicurazione scdw; il rimanente per b&b (circa 1150 €), benzina, cibo, varie.

ITINERARIO:

22 – Milano – Dublino 23 – Dublino 24 – Powerscourt – Wicklow Mountains – Glendalough 25 – Kilkenny – Blarney – Cork 26 – Cork – Old Head of Kinsale – Mizen Head – Blarney 27 – Ring of Beara – Ring of Kerry 28 – Ring of Kerry – Killarney 29 – Dingle Peninsula – Slea Drive – Loop Head – Lahinch 30 – Burren – Cliffs of Moher – Doolin – Galway 31 – Aran Islands 01 – Connemara – Clifden – Westport 02 – Achill Island – Sligo 03 – Donegal: Slieve Leagues – Malin More – Dawros Head – Dunfanaghy 04 – Horn Head – Fanad Peninsula – Inishowen peninsula – Malin Head 05 – Giant’s Causeway – Glenariff 06 – Carrick-a-Rede Rope Bridge – Belfast – Dundalk 07 – Malahide – Howth – Dublin airport – Milano

ALLOGGI: Gli alloggi sono elencati in ordine temporale ed i prezzi sono da intendersi a persona a notte in camera matrimoniale ensuite. Ogni b&b è stato pagato in contanti al momento della partenza. Ogni b&b aveva l’asciugacapelli in camera. Nessun b&b, eccetto il primo, era stato prenotato prima della partenza.

città: Santry nome: Flyover b&b address: 223 Swords Road, Santry, Dublin 9 tel: +353 1 8372632 web: www.flyoveronline.com prezzo: 40 euro descrizione: camera e bagno piccoli ma puliti, curati e funzionali: tv al plasma, lettore dvd con selezione di dvd in camera, asse e ferro da stiro, asciugacapelli, cassaforte. Internet free. Accoglienza gentile e disponibile nonostante l’arrivo in ora tarda (mezzanotte circa): ci ha cercato personalmente l’alloggio per il giorno seguente. A circa 30 minuti in autobus dal centro di Dublino e a 10 minuti dall’aeroporto. Colazione abbondante con latte, cereali di ogni tipo, burro, marmellata, toast, succo, latte, the, caffè e Irish breakfast classica (intendiamo uovo fritto, salsiccia, pancetta, pomodoro). Voto 4/5

città: Santry nome: Airport Lodge b&b address: 322 Swords Road, Santry, Dublin 9 tel: +353 1 8424848 web: www.airportlodge.ie prezzo: 40 euro descrizione: accoglienza gentile e cordiale. Locali un po’ vecchi con pavimento in legno che ormai aveva voglia di essere cambiato; camera abbastanza grande ma bagno piccolissimo con lavandino microscopico (per intenderci, di quelli in cui ti puoi lavare una sola mano per volta). Impianto idraulico del lavandino a vista, nel senso completamente smurato ma miracolosamente funzionante; qualche problema in più l’aveva il wc. Pulizia sufficiente. Tea and coffee facilities in ogni camera. A circa 30 minuti in autobus dal centro di Dublino e a 10 minuti dall’aeroporto; di fronte a un grosso centro commerciale. Colazione abbondante con latte, cereali di ogni tipo, burro, marmellata, toast, succo, latte, the, caffè, yogurt e Irish breakfast classica con anche fagioli.

Voto 2/5 – il voto così basso è dato dallo scarso livello di pulizia e dal fatto che, pur non essendo poi così terribile, rispetto agli altri in cui siamo stati è tra i peggiori.

città: Glendalough nome: Trooperstown Wood Lodge address: Annamoe, Glendalough tel: +353 404 45236 web: non pervenuto prezzo: 40 euro descrizione: B&b completamente nuovo e molto grande, inaugurato solo tre settimane prima. Sistemazione ideale per chi si trovasse a passare da Glendalough dopo aver percorso la bellissima Military Road. Camera pulita e bagno grande e molto curato, con power shower enorme e bagnochiuma e shampoo monouso. Graziosa guestroom con the, caffè, biscotti, sky tv, mazzo di carte, scacchi. Proprietario gentile anche se faceva un po’ il figo (io ho il ristorante, ho due b&b…). Poiché il b&b non è ancora completamente ultimato, la colazione viene fatta nel ristorante dello stesso proprietario nel centro del paese (2km circa – non adatto per chi non dispone di automobile): colazione ottima, così come la cena consumata lì la sera prima (ottima zuppa di pesce!): oltre a tutta la continental, c’era un’abbondantissima Irish con anche due pudding, patate e funghi). La simpatica vecchietta che la serve è “un po’ distratta”, al punto che quando siamo andati a pagare (20 minuti dopo) non ci ha riconosciuto e ci stava per servire nuovamente la colazione…

Voto 4/5

città: Blarney nome: Lanesville b&b address: Killard, Blarney tel: +353 21 4381813 web: http://www.lanesvilleBandB.com/ prezzo: 35 euro descrizione: B&b a gestione familiare: Brian, il gentile proprietario, ti riceve in calzini con tre figli intorno e si prodiga in lunghe chiacchierate ricche di utili consigli! Camera piccola ma pulita e confortevole e con tutti gli accessori utili, con tea/coffee facilities; noi abbiamo preso la classica colazione continentale e Irish (con pudding), ma c’era il menu. Nonostante lo standard non fosse particolarmente elevato, ci siamo sentiti molto a nostro agio.

Voto 3.5/5

città: Bantry nome: The Mill b&b address: Newtown , Bantry tel: +353 27 50278 web: www.the-mill.net prezzo: 37.50 euro descrizione: b&b grande e ricco di verde consigliato da guida Routard e Lonely Planet. Arredamento curato e particolare, quadri della proprietaria alle pareti e vari soprammobili animalosi (gatti, papere…) ovunque. Camera grande e bagno piccolo con dispenser di detergenti vari nella doccia; tv e radio in camera. Stanzetta adibita alla preparazione di the e caffè da degustare in veranda. Ampia sala colazione con breakast menu: per Bea continental con formaggi, Gabriele ricca Irish. L’unica cosa che ha rovinato un po’ il soggiorno è che nella camera, nonostante fosse pulita, c’erano alcuni ragni (forse per la ricca vegetazione che circondava il b&b) e Bea ne è terrorizzata, quindi ha faticato ad addormentarsi per paura di un attacco notturno da parte dei ragni. Che fortunatamente non si è verificato… Voto 4/5

città: Waterville nome: Atlantic View b&b address: Toor, Waterville tel: +353 66 9474335 web: non pervenuto mail: joecurranelect@eircom.net prezzo: 35 euro descrizione: prima di descrivere questo b&b, dobbiamo fare una divagazione di cui non andiamo molto fieri. Quellla sera, essendoci attardati, siamo arrivati a Waterville verso le 21.30 e preoccupati di non trovare posto a causa dell’orario, verso le 18 avevamo prenotato telefonicamente un b&b trovato sulla Routard (http://www.cliffordbandb.com/). Giunti lì alle 21, la ragazza che ci ha accolto (la figlia) non ne sapeva nulla, non sapeva il prezzo, non sapeva dove fossero le chiavi e ci ha portato in una stanza terribile con un lavandino di fianco al letto, la doccia in camera separata solo da una tendina di plastica e il water chiuso da solo in uno stanzino cieco di 1 mt (un sedere un po’ grosso non ci sarebbe stato e comunque sarebbe stato impossibile chiudere la porta a meno di tagliarsi le gambe). Volevamo rifiutare la camera ma visto l’orario temevamo di dover passare la notte in macchina, allora abbiamo preso le chiavi ma siamo andati a fare un giro per cercare qualcos’altro; una volta trovato l’Atlantic View, abbiamo subito riportato le chiavi al Clifford. Ed ecco che si prospetta tutto un altro scenario: camera immensa con un sacco di armadi, grande veranda privata in camera con vista oceano, giochi di società e libri, scaldaletto, poltrone, tea&coffee facilities, piccolo stanzino con un altro armadio, bagno con grande lavandino. Tutto pulito e confortevole (unica cosa, il posto sapeva un po’ di chiuso, le lenzuola non avevano odore di fresco, come se la proprietaria avesse fatto il letto già da qualche tempo e non ci avesse dormito nessuno – difatti eravamo gli unici in tutto il b&b, non esiste un sito internet, né chiare indicazioni sulla strada, noi l’abbiamo trovato proprio per caso). La proprietaria era cordiale ma freddina e non ci abbiamo praticamente mai parlato; il resto della famiglia non si è visto. Colazione continental e Irish classica. Voto 4.5/5

città: Milltown nome: Kilburn Farm House address: Callinafercy, Milltown tel: +353 66 9767364 web: http://www.stayatkilburn.com/ prezzo: 35 euro descrizione: anche quella sera eravamo in ritardo e dopo aver suonato alle 21.30 a casa di una cara signora che non aveva posto, la stessa ci ha detto che se ne sarebbe occupata lei, ha fatto una telefonata e dopo pochi minuti è arrivato il proprietario della Kilburn Farm House a prenderci; un tipo gentilissimo che nonostante l’ora, appena arrivati nella sua fattoria ci ha portato caffè e the caldi con biscotti in una confortevole ed accogliente guesthouse con tv, camino e vasta scelta di libri e dvd. La fattoria era piena di cavalli e mucche e c’era anche un dolcissimo cane – Billy – che si è fatto fare un sacco di coccole. La camera era grande e molto pulita, con coffee/tea facilities ma senza tv; bagno piccolo ma funzionale. Breakfast menu molto vario (c’era anche fish&chips!): oltre alla solita continental, Gabri ha preso una abbondante selezione di formaggi e Bea un enorme french toast con maple syrup.

Voto 4.5/5

città: Lahinch nome: Le Bord de Mer address: Cregg, Lahinch tel: +353 65 7081454 web: http://homepage.eircom.net/~annieobrien/ prezzo: 35 euro descrizione: questo è stato uno dei b&b in cui ci siamo trovati peggio perché l’abbiamo trovato sporco e l’accoglienza del proprietario francese è stata molto fredda, quasi scocciata. La camera era piccola e con ragni e ragnatele e non brillava per pulito: muri sporchi, letto sfondato, posto trasandato e trascurato. Colazione nella norma servita in una stanza piuttosto sciatta: oltre alla continental, Bea ha preso uova strapazzate con salmone e Gabriele la classica Irish. La moglie, più gentile, ci ha raccontato qualcosa della sua storia personale e ci ha informato che il marito era malato.

Voto 2/5

città: Spiddal nome: Briseadh Na Carraige address: Park, Spiddal tel: +353 91 553212 web: www.galwaybay.com prezzo: 34 euro descrizione: proprietaria molto gentile ma un po’ timida, che al nostro rientro alle 22.30 ci ha servito the, caffè e scones con burro e marmellata fatti da lei in una guesthouse con tv, libri e biliardo. Camera ampia e pulita, bagno piccolo ma grazioso e lavandino con miscelatore (!!!). Buona colazione con prodotti fatti in casa (scones, burro,marmellata, vari tipi di pane), frutta, yogurt ecc + la classica Irish.

Voto 4/5

città: Oughterard nome: River Walk House address: Riverside, Oughterard tel: +353 91 552788 web: www.riverwalkhouse.com prezzo: 35 euro descrizione: B&b molto curato con una proprietaria molto gentile e attenta ai particolari (copriletto, cuscini, piccola guida della città fatta da lei, bei quadri nelle stanze). Camera grande, molto pulita, profumata e graziosa, tv, tea/coffee facilities. Bagno un po’ piccolo ma pulito. Graziosa guestroom e possibilità di accedere gratuitamente ad internet. Lungo e curato breakfast menu con diverse possibilità; purtroppo la sera prima avevamo mangiato un po’ troppo e ci siamo limitati a una abbondantissima e varia colazione continentale che comprendeva anche dolcini, waffle potatoes, vari succhi (non solo il solito all’arancia) e yogurt.

Voto 5/5

città: Westport nome: Rockville House address: Moyhastin, Westport tel: +353 98 28949 web: www.rockvilleguesthouse.com prezzo: 35 euro descrizione: dopo aver vagato per un po’ di b&b tutti al completo, abbiamo trovato questo che veniva citato anche in più guide. La camera era grande e pulita, nonostante l’arredamento un po’ retrò e un’anta dell’armadio che non si poteva aprire. Niente tv né tea/coffee facilities (disponibili però in una veranda). Il giardino era molto grazioso e con una bella vista: troverete ad attendervi un bel gattone affettuoso con la coda mozzata. La signora però, che vive lassù sola, è un po’ inquietante: è gentile ma sembra una di quelle vecchiette (anche se avrà avuto max 60 anni) dei film horror, con lo sguardo un po’ allucinato e che ti aspetti che ti entri in camera di notte e ti uccida con una mannaia. Oltretutto era un po’ taccagna e lo si poteva evincere da alcuni particolari: nel bagno c’erano bagnoschiuma e shampoo già usati da più persone (ma quello è il meno), voleva 1 euro x l’uso di 15 min di internet (e c’era anche l’apposito cronometro), ci aveva riempito la caraffa del succo il minimo indispensabile per fare due bicchieri precisi, e la marmellata e il burro dovevi prenderteli dal vasetto nel quale era evidente che anche gli ospiti precedenti ci avevano messo le loro posate/mani (non il massimo dell’igiene,dunque!). Ciò nonostante, oltre alla solita continental, Gabriele ha mangiato un’ottima Irish breakfast e Bea una grossa omelette con yogurt miele e frutta fresca.

Voto 3/5

città: Sligo nome: Stradbrook b&b address: Pearse road, Sligo tel: +353 71 9169674 web: http://www.stradbrook.com/ prezzo: 34 euro descrizione: il b&b si trova all’inizio di una arteria piuttosto trafficata. Accoglienza calorosa del proprietario che ha scambiato qualche parola con noi e ci ha fatto scegliere fra due camere. Entrambe non erano un granchè, ma eravamo stufi di cercare e abbiamo optato per quella che dava sulla strada (comunque tranquilla e non rumorosa). Posto senza infamia e senza lode, non mancava niente ma non era nemmeno eclatante come pulizia, arredamento e particolari. Bagno un po’ squallidino, giusto lo stretto indispensabile. Anche la colazione (abbiamo preso solo la continentale) era nella norma, sebbene un po’ scarsa rispetto alla media.

Voto 3/5

città: Dunfanaghy nome: Rockhaven House b&b address: Kill, Dunfanaghy tel: +353 74 9136159 web: www.rockhavenhouse.com prezzo: 35 euro descrizione: il migliore, sia per accoglienza che per la qualità. L’unico in cui abbiamo soggiornato appartenente alla catena Family Homes of Ireland. Splendida vista dalla finestra sul promontorio di Horn Head. Posto veramente curato nel particolare. Il proprietario ci accoglie con gentilezza e mille premure, mostrandoci la camera, la casa, e i dintorni. Camera piuttosto piccola ma funzionale, curatissima e confortevole. Tv, tea/coffee facilities con biscotti vari. Ottima colazione: continental molto varia e poi per Gabri classica Irish con anche potato waffle, funghi e pudding e per Bea uova strapazzate con pancetta.

Voto 5/5

città: Malin Head nome: White Strand B&b address: Crega, Malin Head tel: +353 74 9370335 web: homepage.eircom.net/~whitestrand prezzo: 32 euro descrizione: il b&b si trova a pochi chilometri dalla punta estrema di Malin Head, quindi ha una splendida posizione e vista. Accoglienza gentilissima da parte della signora Mary che ci offre the caldo con scones di diverso tipo, burro, marmellata, torta e pane (tutto caldo e fatto in casa): praticamente abbiamo cenato! Ci mostra dei depliant con le cose da vedere in zona e la figlioletta un po’ grassoccia ci fa vedere una terribile danza irlandese che mette a dura prova il pavimento in legno… Camera molto grande (ci è toccata la family room) e non particolarmente lussuosa ma pulita, con tv. Bagno abbastanza grande con power shower e vari detergenti e saponette. Colazione molto buona: abbondantissima e varia continental con actimel, yogurt, scones, vari tipi di pane ecc. E poi per Gabri Irish e per Bea ottimi pancakes con maple syrup.

Voto 4.5/5

città: Glenariffe nome: Dieskirt Farm B&b address: 104 Glen Road, Glenariffe tel: +44 28 21771308 web: www.dieskirtfarm.co.uk prezzo: 32,50 euro descrizione: Splendida fattoria situata in zona un po’ fuori mano all’interno di un bosco (di proprietà del padrone della fattoria, il signor James). James e la moglie si dimostrano da subito gentilissimi e amanti dell’Italia (sono andati sette volte a Milano alla Bit e hanno comunque visitato più volte il nostro Paese), ci offrono the, caffè, cioccolata e biscotti e dopo una lunga chiacchierata ci accompagnano nella camera. La camera era graziosa e curata, con tv e quadri di pecore alle pareti, libri, bicchieri da vino e apribottiglie; bagno pulito, con cesta degli asciugamani (puliti e profumati), tappeti del bagno, detergenti, salviettine. Colazione molto abbondante: ampia tavolata da cui servirsi con la solita continental più frittata, tantissimi cereali di ogni tipo, torte, pane di ogni genere, yogurt, frutta fresca (buonissime fragole,mai assaggiate di così buone in vita nostra) e poi classica Irish per Gabriele.

Voto 5/5

città: Dundalk nome: Heritage address: Haynestown, Dundalk tel: +353 42 9335850 web: www.heritagedundalk.ie prezzo: 34 euro descrizione: il peggiore. Definito “casa lussuosa” su varie guide, ci ha lasciato perplessi sia come struttura che come accoglienza. All’arrivo il proprietario ci ha mandati in camera sbrigativamente senza mostrarci né la sala colazioni, né l’orario della stessa, né la guest room (in cui c’era anche internet free ma l’abbiamo scoperto il giorno dopo prima di andarcene). La stanza era piccola e abbastanza sporca, con tantissimi ragni e cadaveri di ragni e altri animali spiaccicati sulle pareti; tv, asse e ferro da stiro, riviste vetuste e tea/coffee facilities. Bagno molto piccolo con porta scorrevole che non scorreva se non uscendo dalle guide. Colazione molto scarsa, sia Irish che continental; la tovaglietta su cui erano appoggiati i cereali e le varie cose per la colazione era lercia e appiccicosa, nella brocca del succo sul tavolo c’era un moscerino morto.Voto 1.5/5

DIARIO GIORNALIERO:

VENERDI 22/08 Partiamo dall’aeroporto di Milano Malpensa alle ore 21.45 con un’ora di ritardo ma arriviamo a quello di Dublino alle 23. Dopo aver ripreso le valigie, ci dirigiamo al banco Hertz per prendere l’auto prenotata (avevamo prenotato una Opel Corsa, ma ci hanno dato una Opel Astra nera 3 porte con 12000 km). La procedura è stata un po’ sbrigativa e la cosa ci ha preoccupato non poco, perchè era la prima volta che noleggiavamo un’auto e temevamo ci fregassero con qualche assicurazione o franchigia strana. In realtà, con la scdw (circa 10 euro al giorno) si è liberi di distruggere l’autovettura (Gabriele si è limitato a uno specchietto…). La guida a sx all’inizio è traumatica e parecchio strana, ma dopo poche ore di guida ci si abitua facilmente. Ci dirigiamo verso il B&b prenotato a Santry (pochi km da Dublino e dall’aeroporto) e andiamo a nanna.

SABATO 23/08: Sveglia alle 8:30, ci prepariamo e andiamo giù per la colazione. Chiediamo al proprietario se ha una camera disponibile anche per la notte seguente: purtroppo il b&b è pieno, ma il gentile proprietario si preoccupa personalmente di telefonare a un altro b&b vicino e a prenotare per noi. Depositiamo quindi subito le nostre valigie nel nuovo b&b e dopo una breve tappa all’Omni Shopping Centre per un po’ di spesa, ci dirigiamo in autobus (circa 30 minuti) verso Dublino. Visitiamo prima la zona a nord del fiume Liffey, con il famoso Spire e poi a sud nei dintorni del fiume: Temple bar, il Trinity College, Grafton Street, St Stephen’s Green, St Patrick’s Cathedral, Christ Church Cathedral, Mational Museum e un po’ di shopping. Decidiamo di saltare il Guinness Storehouse…sarà per la prossima volta! Piove moltissimo e questo non ci permette di godere appieno della visita alla città, che comunque non ci è piaciuta molto. Dopo una cena in un ristorante indiano di Temple Bar (Parliament Street, 22.85 € in due), riprendiamo il bus e torniamo al b&b.

DOMENICA 24/08: Dopo la colazione, partiamo da Santry alla volta della Powerscourt Estate, dove visitiamo i bellissimi giardini. Ci sono due possibili itinerari da seguire, uno più breve, di 40 minuti e l’altro di un’ora. Molto carini i Japanese Gardens, la Pepperpot Tower e il cimitero degli animali, dove si possono vedere le tombe di mucche e affini. Dopo la visita ai giardini ci spostiamo di 7 km verso la Powerscourt Waterfall, la cascata più alta di Irlanda (circa 130 metri): oggi è una bellissima giornata e possiamo stare in maniche corte. Ci dirigiamo verso Glendalough passando attraverso la Military road e il Sally Gap: questa bellissima e stretta strada (molto difficile da trovare) attraversa le Wicklow Mountains offrendo una stupenda panoramica di colline e brughiere ricoperte di erica viola. Giunti a Glendalough, abbiamo fatto un breve giro intorno all’Upper Lake e siamo andati a cena al ristorante del proprietario del b&b, il Wicklow Heather, dove abbiamo cenato con zuppa di pesce e zuppa di verdura, un dolce al limone e un crumble alla mela e mirtilli (27€ in due). Dopo una camomilla con biscotti in camera, andiamo a nanna.

LUNEDI 25/08: Dopo la colazione, partiamo alla volta di Kilkenny, graziosa città medievale (che a Gabriele non è piaciuta). Durante il tragitto ci fermiamo ad ammirare il Browne’s Hill Dolmen, vicino alla città di Carlow. A Kilkenny visitiamo il paese, alcune chiese, come la St. Canice’s Cathedral con all’esterno una torre rotonda e molte lapidi, e il castello (stanno facendo dei lavori e non si riesce a fotografarlo molto bene). Il programma della giornata è molto vasto e ci obbligherà a passare diverse ore in macchina: dobbiamo arrivare a Cork. Nel tardo pomeriggio arriviamo alla meta, ma decidiamo di visitarla domani e di passare la notte nel vicino paese di Blarney, sede di un famoso castello (quello della pietra da baciare): è già chiuso al nostro arrivo, ma ciò che ci colpisce è che è impossibile vedere l’esterno del castello da qualsiasi angolazione,perchè circondato in ogni parte da alberi altissimi che ne coprono la visuale; il proprietario del b&b ci sconsiglia di visitarlo, giudicandolo niente di particolare. In compenso ci consiglia di visitare il giorno seguente il Cork City Gaol, riproduzione di una prigione irlandese. Ceniamo al Mackey’s Bistro nel centro di Blarney (chili cheese, insalata mista, torta al rabarbaro e torta di mele, birra e acqua, 33,30€) e poi andiamo a dormire.

MARTEDI 26/08: Come consigliatoci, ci dirigiamo al Cork City Gaol: il museo costa intorno ai 5 €, è un po’ piccolo e si visita con un’ audioguida che descrive ogni stanza della prigione. Non ci ha entusiasmato. Poi andiamo a Cork, un po’ prevenuti a causa dei giudizi negativi che avevamo letto a proposito; in realtà a noi è piaciuta parecchio (è stata la città che abbiamo preferito tra quelle che abbiamo visitato). Abbiamo fatto un po’ di shopping e visitato la St Finbarre’s Cathedral (che a noi ha vagamente ricordato Notre Dame), prima di ripartire verso Kinsale. Attraversiamo il coloratissimo paesino di Cobh per arrivare a Old Head of Kinsale e a Mizen Head, i nostri primi promontori e le nostre prime scogliere! Lì abbiamo incontrato una specie di pazzo che si sporgeva dagli scogli rischiando la vita e per la prima volta abbiamo assistito a un fenomeno che si ripeterà più e più volte durante il viaggio: la nebulizzazione! Questa specie di bassa e fitta nebbia bagnata che dura non troppo a lungo, ma sempre abbastanza per bagnarti completamente e per coprirti ogni tipo di panorama e visuale. Purtroppo la punta più estrema del promontorio non è visitabile perchè occupata da un campo da golf per ricchi… Ripartiamo verso Bantry, troviamo il b&b per la notte e andiamo a cena al Brick Oven, un locale nel centro del paese dove ceniamo con un quesadilla cheese and chicken e una zuppa di pesce, acqua e birra (21,20 €). E poi a nanna!

MERCOLEDI 27/08: La nebulizzazione oggi è fittissima, ma noi imperterriti decidiamo di visitare la penisola Sheep’s Head, dove però non riusciamo a vedere praticamente nulla. Ci spostiamo allora verso il Ring of Beara fino a capo Dursey, dove passeggiamo tra le pecore fino in cima a una collina e riusciamo a fare un po’ di foto prima di essere nuovamente avvolti dalla nebbia. Oggi è proprio una brutta giornata. Ci dirigiamo verso Kenmare per una breve visita e per la cena passando per il Glendale Lake, famoso per la minuscola isola al centro (talmente minuscola che noi non l’abbiamo vista); ceniamo in una pizzeria con pizza hawaiana e zuppa di pesce, birra e acqua (22,60€). Partiamo alla volta del Ring of Kerry e decidiamo di fermarci a Waterville a dormire. Qui vogliamo ribadire quanto scritto sopra, nel’elenco dei b&b: la guida Routard (che ci ha accompagnato per tutto il viaggio insieme alla Lonely Planet – di gran lunga più affidabile) consigliava di dormire al b&b Clifden e vista la tarda ora in cui saremmo arrivati (22 circa) abbiamo telefonato verso le 18 per prenotare. Giunti lì verso le 21.30 abbiamo trovato ad attenderci una ragazza giovane (probabilmente la figlia) che non sapeva niente di niente (nemmeno dove fossero le chiavi) e ci ha mostrato la camera…una roba fatiscente, con un lavandino piccolissimo a fianco al letto, la doccia in camera, separata solo da una tendina e il water in camera chiuso solo dentro una porta senza finestra (non era possibile sedercisi chiudendo anche la porta tanto era piccolo). A quel punto abbiamo fatto una cosa di cui ci vergogniamo ma non avevamo scelta…siccome il posto era terribile ma era tardi, diluviava e il paesino era molto piccolo, abbiamo accettato ma siamo usciti subito senza scaricare i bagagli per vedere se trovavamo qualcos’altro. Dopo pochi km, imboscatissimo, ci è apparso come un miraggio il b&b di cui abbiamo parlato sopra…per fortuna avevano posto (eravamo gli unici clienti), abbiamo scaricato i bagagli e siamo tornati di nascosto nell’altro b&b a lasciare le chiavi nell’ingresso senza farci vedere, prima di andare a dormire…

GIOVEDI 28/08: In mezzo alla nebbia partiamo per il Ring of Kerry: purtroppo il tempo inclemente non ci permette di vedere le meraviglie tanto decantate. Ci siamo fermati però a Ballinskelligs, dove abbiamo visitato una piccola rovina (Chapel Ruin) e tra la nebbia, abbiamo intravisto Valentia Island. Per fortuna verso mezzogiorno la nebbia si è diradata permettendoci di recarci al Killarney National Park: a piedi visitiamo la Muckross Abbey e la Muckross House con i suoi giardini, passeggiamo intorno al Lough Lake e raggiungiamo le Torc Waterfall. Qui incontriamo una coppia di israeliani che si unisce a noi e ci accompagna in macchina fino al panoramico punto di Ladies View (davvero splendido), dove ci fermiamo ad ammirare il panorama di laghi e montagne e a bere un caffè. Ci spostiamo verso le Heights of Aghadoe e il Ross Castle. Ci rechiamo poi verso la città di Killarney, facciamo la spesa da Tesco e ceniamo da Mac (due hamburger, insalata e patatine fritte, birra e acqua, 26€). A tarda sera, senza avere prenotato, arriviamo in una splendida fattoria dove il proprietario, estremamente gentile, nonostante l’ora, ci ha servito the caldo e biscotti e andiamo a dormire.

VENERDI 29/08: Lasciamo Killarney per raggiungere la penisola di Dingle. Visitiamo la città del delfino (lui non si è visto però…) e parte della penisola; anche questa città, che a molti è piaciuta, non ci ha colpito più di tanto, ma abbiamo soddisfatto la voglia di shopping comprando qualche cartolina e una tazza e ci fermiamo lungo il tragitto a visitare una rovina orribile di cui non ricordiamo il nome tanto era brutta e insulsa ma che costava ben 3, 50€. Percorriamo la Slea Drive per giungere a Tarbert dove dobbiamo prendere il traghetto che ci porterà a Killimer dall’altra parte del fiume Shannon; la traversata è piuttosto breve e piacevole e arrivati a destinazione decidiamo di fare una deviazione non prevista dal nostro itinerario verso il Loop Head; questo è stato in assoluto il luogo che ci è piaciuto di più: poco turistico (c’eravamo solo noi e un altro piccolo gruppo) perchè poco citato dalle guide (la Routard non ne parla e c’è un breve trafiletto sulla Lonely) ed estremamente tranquillo. Da Kilkee si vede un cartello che indica “Scenic View” e decidiamo di seguirlo: dopo circa 10 km si arriva a questo splendido promontorio con un panorama spettacolare e delle scogliere impressionanti. L’atmosfera di pace e di quiete è rilassantissima e vorremmo fermarci qui molto più a lungo. In più l’erba è stranissima, crea dei piccoli avvallamenti si quali è divertente saltare perchè si rimbalza e da lì abbiamo coniato il nome di “erba rimbalzina” (la ritroveremo spesso!). A un certo punto, dalle scogliere vediamo qualcosa che galleggia in mare…all’inizio temiamo che sia una persona che è caduta ma poi ci accorgiamo che è una foca! Nonostante sapessimo che è possibile avvistarle, vederne una per la prima volta è strano e inaspettato e ti riempie di emozione. Lasciamo a malincuore questo luogo da sogno e ci facciamo fregare ancora una volta della Routard, che dà un più che buono giudizio del b&b francese “Le Bord de Mer”, (vd sopra), ma che è sporco, sciatto e trasandato (ragnatele ovunque) e con proprietari quasi scocciati della nostra presenza. Ceniamo in camera con pane e salmone e uno yogurt acquistati nel pomeriggio e andiamo a dormire.

SABATO 30/08: Dopo la colazione, prima della visita alle Cliffs, facciamo un rapido giro nel Burren, questa zona rocciosa ricca di formazioni calcaree di origine carsica e sulle cui rocce è facile scivolare (specialmente se ha piovuto da poco); ovunque vediamo tombe antiche e rovine medievali. Ritorniamo indietro passando da Doolin, paesino costituito da tre piccoli villaggi l’uno adiacente all’altro da cui partono le imbarcazioni dirette alle isole Aran. Ed eccoci arrivati alle Cliffs of Moher: bellissime! Purtroppo sono molto turistiche e c’è tantissima gente. Questo non permette, ahimè, di goderne appieno, ma lo spettacolo è comunque degno di nota. Come già si è letto un po’ ovunque, queste sono le scogliere più lunghe e sono alte più di 200 metri, ma, sarà per la folla, i negozietti di souvenir e il bar, noi abbiamo preferito il Loop Head. Consigliamo di non pagare il parcheggio, costa ben 8 euro e basta fare una camminata di 15 minuti per trovare dei posti in cui mettere l’auto poco lontano. 8 euro ci è sembrato un po’ un furto. Lì alle Cliffs abbiamo seguito l’itinerario prestabilito per un po’ ma poi Gabriele ha avuto la brillante idea di andare dove non si poteva andare (cioè all’interno dei campi degli allevatori, pieni di mucche e relativa cacca) passando attraverso fili spinati ecc. Per poter fare foto migliori e riuscire a riprendere le Cliffs anche da altre angolazioni. Rimaniamo lì a lungo e poi ci spostiamo verso Galway alla ricerca di un b&b. Dopo averlo trovato a pochi km, decidiamo di andare a visitare la città. Il centro è piuttosto piccolo e si sviluppa intorno al fiume Corrib (il più corto d’Europa)ma c’è in giro un sacco di gente; giriamo un po’ lì intorno, ceniamo al Mc Donald’s perchè i ristoranti e i pub sono piuttosto cari e guardiamo da fuori alcuni dei (pochi) monumenti della città: lo Spanish Arch, le mura medievali e la Eyre Square. Andiamo da Tesco a fare un po’ di spesa (è aperto 24/24!) e poi di nuovo al b&b per la nanna.

DOMENICA 31/08: Quest’oggi andiamo alle isole Aran, in particolare a Inish More, la più grande delle tre. Dopo una ricca colazione ci avviamo con la macchina a Rossaveal dove prenderemo il traghetto. Riusciamo a pagare come studenti (quindi 20 euro a/r) e parcheggiamo la macchina anche se siamo un po’ preoccupati per il fatto che dovremo lasciare la macchina con tutte le nostre cose (valigie, zaini ecc) incustodite in un parcheggio, ma non abbiamo altra scelta: stasera dormiremo in un altro b&b. Dopo una traversata di 40 minuti (un po’ pesante se soffrite il mal di mare…ancor più se poco prima avete fatto la Irish breakfast…), eccoci arrivare all’isola: la immaginavamo molto più piccola, specialmente dal fatto che tutti ci dicevano che in 4 ore si riusciva a visitarla tutta. In realtà noi abbiamo preso il traghetto delle 10 e siamo ritornati con quello delle 17 ma non siamo riusciti a vedere tutto. Appena arrivati abbiamo preso a noleggio una bicicletta (lo fanno tutti ed è l’unico modo per visitare l’isola perchè a piedi è troppo troppo grande) e ci siamo accorti (che sfiga terribile) che la macchina fotografica era scarica…dopo una serie di imprecazioni ci siamo messi il cuore in pace e abbiamo sfruttato al meglio la videocamera, anche se sarebbe stato bellissimo immortalare quegli splendidi paesaggi. Percorriamo l’isola in senso antiorario e la prima cosa che vediamo è una bellissima spiaggia piena di conchiglie proprio di fronte a una piccola fattoria dove tre piccoli maialini se le danno di santa ragione. A questo punto facciamo un incontro che modificherà un po’ la nostra giornata: un ragazzino italiano che ha perso gli amici (o l’hanno mollato di proposito?, ci siamo chiesti dopo averlo conosciuto) ci chiede se può venire con noi e trascorrere la giornata insieme (gli “amici” avevano anche il suo pranzo e il suo biglietto di ritorno). Gabriele non ne vuole sapere e cerca in tutti i modi di allontanarlo (che stronzo!): gli dice che ha visto lui i suoi amici e che sono “là” (indicando un ipotetico punto vicino), che siamo in luna di miele (non è vero!), che noi vogliamo fare un giro particolare dell’isola e lui si annoierebbe, ecc, ma il ragazzino non demorde e la Bea dal cuor d’oro gli dice di unirsi (mi faceva pena!). Grande errore! Questo ragazzo non era in grado nemmeno di andare in bici, ci stava appiccicatissimo quando camminavamo, ha scambiato un uccello piccolissimo per una foca, rimaneva indietro ed era stanco dopo 5 minuti di pedalata. In più continuava a prendere Bea da parte e a dirle che Gabriele era bellissimo (lui non gli rivolgeva nemmeno la parola tanto era incazzato che avevamo sta palla al piede…). Finalmente, dopo un po’, con una scusa siamo riusciti ad allontanarlo (lui era stanco di pedalare e non ce la faceva più, forse per questo se n’è andato senza troppe storie, anche se prima ci ha chiesto se lo accompagnavamo indietro a prendere il traghetto – eravamo a più di metà isola!). Tornando all’isola, Inish More è piena di animali bellissimi, ci sono anche le foche (quelle vere) e una parte da non perdere, nonostante la fatica delle salite a volte molto ripide, è l’estremità: non c’era quasi nessuno e noi abbiamo pranzato lì con i nostri panini e le nostre tortine in completa solitudine allietati da una dolce brezza, il profumo del mare e della salsedine e il rumore degli uccelli. Sulla via del ritorno abbiamo visitato il Dùn Aengus, un forte in pietra risalente a 2000 anni fa che si eleva a picco sul mare dalle scogliere. E poi una folle corsa verso l’imbarco dei traghetti perchè eravamo follemente in ritardo. Dopo la traversata abbiamo recuperato la macchina e ci siamo spostati verso Oughterard. In quella zona comincia il Connemara, a nostro avviso la parte più bella dell’Irlanda. Il villaggio è veramente molto grazioso, troviamo il b&b e andiamo a visitare un po’ il paese: il villaggio è veramente grazioso, visitiamo l’Aughanure Castle e il Quiet Man Bridge, dove è stato girato un film con John Wayne negli anni ’50. Ceniamo in un affollato locale (piatti molto buoni e abbastanza economici) con pizza enorme e piena di formaggio, pollo e insalata e con un’insalata di salmone e kipper, birra e acqua. Tutto buonissimo, circa 30 euro. Ancora un giretto e poi a nanna: questa è stata proprio una bella giornata!

LUNEDI 01/09: Dopo una bella dormita e un’abbondante colazione in quello che è stato uno dei b&b più belli di tutto il viaggio, abbiamo fatto ancora un giro nel villaggio di Oughterard per comprare al post office i francobolli per le nostre cartoline e al supermercato per comprare l’acqua (rigorosamente nel barilotto da 5 litri altrimenti costava troppo!) e siamo andati a visitare il Lough Corrib, il lago più grande d’Irlanda, famoso in tutto il mondo per il salmone e la pesca. Ci dirigiamo verso l’ovest di Oughterard per addentrarci nel Connemara attraverso la R344, una strada panoramica bellissima che attraversa un vasto panorama di laghi, montagne e torbiere fino ad arrivare a Clifden (per arrivare qui ci siamo un po’ persi nella zona di Roundstone, a causa di lavori in corso non segnalati che ci hanno fatto perdere un bel po’ di tempo e sprecare chilometri…). Clifden è considerata la capitale del Connemara e domina l’estremità settentrionale di una baia. Dalla Market Square della città (dove ci fermiamo a comprare delle pile usa e getta al supermarket visto che la nostra macchina fotografica fa le bizze anche oggi) si dirige verso ovest la Sky Road, un circuito spettacolare che passa per un paesaggio costiero straordinario. Facciamo una sosta a Dog’s Bay, una spiaggia bianchissima dove Bea ha bagnato i piedi congelandosi perchè l’acqua era troppo invitante e limpida. Continuiamo per tutto il resto della giornata a vagare su e giù per il Connemara ammirando i Lake Derryclare e Inagh e la Lake Inagh Valley: sul lato occidentale è possibile vedere la catena montuosa delle Twelve Bens, le 12 cime di Irlanda. E’ proprio vero quello molti dicono: il Connemara presenta alcuni tra i più bei paesaggi di Irlanda (e forse del mondo). Ci dirigiamo verso la contea di Mayo e più precisamente a Westport dove passeremo la notte passando per Claddaghduff, Cleggan e Leenane. All’arrivo i b&b sono tutti pieni, nonostante sia lunedì, siamo già a settembre e il paese non sia ‘sta meraviglia e ci fermiamo un po’ fuori del paese. Arriviamo al b& b e lasciamo giù le nostre cose e ci avviamo verso il centro del paese per cenare: è tutto chiuso e non c’è in giro nessuno, troviamo aperto solo un Subway dove prendiamo due orrendi panini che mangiamo nella nostra camera e andiamo a dormire.

MARTEDI’ 02/09: Oggi partiamo da Westport verso Achill Island: questa è l’isola più grande di Irlanda ed è collegata alla costa tramite un ponte che la rende raggiungibile con la macchina. Nonostante sia così facilmente raggiungibile, quest’isola non è molto frequentata, infatti incrociamo veramente poche persone. Achill è abbastanza bella, selvaggia e suggestiva ma a parer nostro non offre gli stessi panorami stupefacenti che abbiamo potuto ammirare durante il viaggio. Oggi c’è una pioggia continua e incessante intervallata da sprazzi di sole che ci obbligherà a toglierci e rimetterci di continuo felpa e impermeabile. Sull’isola visitiamo il “villaggio fantasma” ai piedi della Slievemore Mountain, che sono in realtà cumuli di rocce e di ruderi abbandonati dai loro abitanti dopo che nel XIX secolo la Grande Carestia li costrinse ad avvicinarsi maggiormente al mare per potersi rifornire almeno di pesce. A fianco c’è un piccolo cimitero dove alcune persone stavano portando dei fiori. Ci spostiamo dal villaggio abbandonato per visitare ancora l’isola, ricca di baie, incantevoli spiagge sabbiose e scogliere. Nel pomeriggio ci allontaniamo dall’isola per raggiungere Sligo, dove stasera pernotteremo; attraversiamo quindi una parte interna dell’Irlanda e facciamo una breve tappa a Ballina (non c’è niente di che da vedere) per mangiarci un muffin. A Sligo, dopo avere trovato il b&b per la notte, decidiamo di visitare il Lough Gill e di vedere la famosa Isle of Innisfree decantata da Yeats e la Dooney Rock, una grossa rupe di roccia calcarea sulla sponda del lago; il tempo continua a non essere clemente, ma ci permette di vedere uno dei più belli arcobaleni mai visti nella nostra vita. Facciamo quattro passi nel bosco circostante e andiamo a mangiare al Pizza Hut (una pizza margherita e una all’ananas + birra e acqua, circa 30 euro) prima di andare a dormire.

MERCOLEDI’ 03/09: Dopo una colazione per la verità un po’ scarsina, decidiamo di fare un giro per Sligo. Facciamo un po’ di spesa al supermercato e visitiamo la Sligo Abbey prima i prendere la macchina e proseguire verso nord, in prossimità di Rosses Point, una località di villeggiatura a pochi km dalla città dove ci fermiamo ad ammirare un gruppo di surfisti veramente bravissimi. Continuiamo percorrendo la costa verso il Donegal fino a Slieve League, le scogliere più alte d’Europa. Arriviamo al parcheggio da cui parte un breve sentiero che percorre la scogliera in modo quasi verticale fino a raggiungere il One Man’s Pass. Le scogliere sono molto belle, ma nonostante l’altezza vertiginosa non hanno niente a che vedere con quelle del Loop Head e con le già ultracitate Cliffs of Moher. Proseguiamo verso Dunfanaghy, dove trascorreremo la notte e lungo il tragitto visitiamo Malin More e Malin Beg, due insenature di sabbia rossa, e il piccolo villaggio di Glencolumbkille; sostiamo anche a Dawros Head, la propaggine estrema della Loughrea Peninsula circondata di laghetti e colline prima dell’arrivo. Dunfanaghy è un grazioso villaggio con una vista mozzafiato sui promontori che vedremo domani, in particolare su Horn Head. Ci facciamo un panino in camera con il salmone acquistato stamattina al Tesco di Sligo e dopo una puntata di Desperate Housewives beccata per caso in tv (come sono indietro rispetto a noi!) andiamo a dormire.

GIOVEDI 04/09 Oggi è la nostra ultima giornata nella Repubblica d’Irlanda e ci dedicheremo alla visita di tutti i promontori a nord, fino ad arrivare alla punta settentrionale estrema delll’Irlanda, Malin Head e di partire domani verso l’Irlanda del Nord. Dopo una ricca colazione ci mettiamo subito in cammino per raggiungere la prima tappa, Horn Head, un maestoso promontorio con alte scogliere che offe scorci meravigliosi. Poi è la volta della Rosguill peninsula, che raggiungiamo attraversando l’Atlantic Drive, ricca di spiagge appartate e della Fand peninsula, fino a Fanad Head, la seconda punta più settentrionale di Irlanda, dove ci fermiamo a fare un po’ di foto e ad ammirare il faro e le pecore che qui hanno un aspetto un po’ diverso rispetto a tutte le altre incontrate: hanno una specie di imbottitura di pelo sul cervello (scopriremo poi che si tratta di “pecore francesi”). Facciamo una breve sosta rifornimento di cibo al Super Valu della piccola cittadina di Buncrana e andiamo ala ricerca di un b&b. Dopo averlo trovato decidiamo di andare subito a Malin Head e qui assistiamo a un tramonto indimenticabile: questo è uno dei luoghi che più ci rimarrà impresso, riusciamo anche a vedere le coste della Scozia grazie alla giornata limpida. In cima alla punta settentrionale del promontorio c’è la torre Banba’s Crown e accanto al forte un sentiero che porta allo strapiombo chiamato Hell’s Hole. Questa sera non abbiamo fame perchè alle 18 al nostro arrivo la proprietaria del b&b ci ha riempito di torte e scones e quindi aggiorniamo il nostro diario di viaggio, ci connettiamo un po’ ad Internet e andiamo a dormire.

VENERDI 05/09 Partiamo di buon ora da Malin, dopo aver fatto un ultimo breve giro della penisola per arrivare a Greencastle e prendere il traghetto che ci porterà a Magilligan Point in Irlanda del Nord (€ 15 solo andata). Appena arriviamo, nonostante abbiamo attraversato solo pochi km, notiamo subito un cambio di paesaggio e di atmosfera, forse dovuto alla zona militare che si trova proprio all’ingresso dello Stato. Sulla strada per raggiungere la Giant’s Causeway visitiamo le suggestive rovine del Dunluce Castle e, guardando all’orizzonte, sono visibili le coste della Scozia! Comincia a piovere e una pioggia e un vento incessanti ci accompagneranno per tutta la giornata; decidiamo comunque di visitare questa formazione rocciosa fatta di 40.000 blocchetti di basalto di forma esagonale che formano delle incredibili gradinate. Anche questa volta non paghiamo il parcheggio ma lasciamo la macchina un km indietro e ci facciamo la strada a piedi. Nonostante il maltempo ci sono moltissimi turisti; purtroppo parte dei sentieri è chiusa al pubblico per la troppa pioggia, quindi riusciamo a malapena a vedere alcune formazioni, comel’organo e l’arpa, ma non riusciamo ad andare oltre. Ci dirigiamo così verso il Carrick-a-Rede Rope Bridge, ammirando dalla strada il Dunseverick Castle, ma per il troppo vento il ponte è chiuso. Facciamo una breve sosta in alcuni punti panoramici, tra cui Torr Head, ma non riusciamo a vedere niente e decidiamo di andare a cercare il b&b per la notte. Giunti a destinazione, facciamo una lunga e piacevole chiacchierata con James il proprietario, uomo che ama l’Italia e che ogni anno viene alla Bit, mangiamo qualcosa in camera, cazzeggiamo un po’ e andiamo a dormire.

SABATO 06/09 Questa mattina restiamo ancora a parlare un po’ col signor James, che ci mostra la sua fattoria e i suoi animali (a cui ci fa anche dare da mangiare!) e poi torniamo di nuovo indietro al Carrick-a-Rede Rope Bridge, il ponte di corda che unisce la terraferma a un isolotto: questa volta riusciamo a percorrerlo! Pensavamo facesse più paura dalle foto, in realtà il tragitto è molto breve e il ponte si trova a pochi metri di altezza: comunque una bella esperienza. Poi partiamo alla volta di Belfast; parcheggiamo nel parcheggio di un centro commerciale in cui facciamo un po’ di shopping e iniziamo a visitare la città. L’impressione che ne abbiamo è quella di una città diversa da quelle della Repubblica di Irlanda, molto inglese e con un bel centro, che sta rinascendo dopo gli anni duri dei Troubles. Il tempo a disposizione è poco, domani si ritorna in Italia e ci rassegniamo a dover prendere uno di quei sightseeing tour buses, che personalmente odiamo e riteniamo una trappola per turisti, ma che in questo momento è l’unica opportunità per poter vedere qualcosa della città. Il bus fa il giro dei monumenti più famosi, tra cui la maestosa City Hall e St. Anne Cathedral e si dirige poi nei Falls e nel quartiere di Shankill, le zone maggiormente colpite dagli anni di guerra. I segni dei conflitti sono ancora visibili nei murales, che raccontano la guerra sulle pareti delle case, nella Peace Line, un muro che divide la comunità cattolica da quella protestante: l’area è visibilmente più degradata e più “sofferente” del resto di Belfast, ma pare stia rinascendo. In serata riprendiamo la macchina e ritorniamo in Irlanda per dormire a Dundalk, facendo una breve sosta a Downpatrick per vedere la cattedrale. E’ bello ritornare all’atmosfera lasciata due giorni prima…ma è bruttissimo sapere che domani si riparte per l’Italia…

DOMENICA 07/09 Questo è l’ultimo giorno che ci svegliamo in Irlanda ed è anche la nostra ultima colazione. Purtroppo sarà anche la peggiore (vd descrizione b&b)…Abbandoniamo in fretta questo posto e partiamo verso Dublino; c’è un bel po’ di tempo prima di dovere andare all’aeroporto e quindi andiamo a vedere il castello di Malahide e il suo bel parco e il villaggio di Howth dove nel porto ci sono tantissime foche!E’ la prima volta che le vediamo così da vicino e cominciamo a scattare foto e a fare riprese senza accorgersi del tempo che passa…Siamo in ritardo!!! La strada per l’aeroporto è molto trafficata, dobbiamo ancora fare benzina e ci sono i lavori in corso. Gabriele sclera e comincia a insultare la povera Bea (che sta scrivendo tutto questo diario) accusandola di essere la responsabile del ritardo per essersi attardata con le foche. Quindi cominciamo a litigare…intanto si avvicina sempre più anche l’ora della riconsegna della macchina e capiamo che non faremo mai in tempo. Per fortuna nonostante più di mezz’ora di ritardo, quelli della Hertz non se ne accorgono nemmeno e riprendono la macchina senza fare nessun tipo di problema, neppure per lo specchietto anteriore che avevamo frantumato nei primi giorni di guida a sinistra (avevamo fatto la Scdw per fortuna). Tra l’altro vi consigliamo di fare il pieno di benzina un po’ prima di arrivare nelle vicinanze dell’aeroporto perchè i benzinai della zona se ne approfittano moltissimo e applicano delle tariffe di gran lunga maggiori rispetto agli altri. Giunti in aeroporto, facciamo il check-in, un po’ di shopping e di pappa e saliamo sull’aereo che, nonostante l’imbarco in perfetto orario, partirà con più di un’ora di ritardo a causa di un problema elettrico poi (fortunatamente) risolto.

Speriamo che leggere il nostro diario di viaggio non vi abbia annoiato e possa esservi utile. Per qualsiasi domanda: beaegabri@libero.it

Ciao!

Beatrice e Gabriele



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche