Noi cercavamo i Caraibi

2 protagonisti: io e il mio fidanzato (32enni) Soggiorno: 7 notti diventate 8 notti causa ritardo di 30 ore della compagnia Livingston. A noi è andata bene, 1 giorno in più gratis…mai capitato in tutta la nostra vita. Il Viva Dominicus Beach, bocciato: troppa gente, troppi lettini, troppo grande, TROPPO! I bungalow vista mare, tutti con la...
Scritto da: nibabe
noi cercavamo i caraibi
Partenza il: 01/03/2008
Ritorno il: 10/03/2008
Viaggiatori: in coppia
2 protagonisti: io e il mio fidanzato (32enni) Soggiorno: 7 notti diventate 8 notti causa ritardo di 30 ore della compagnia Livingston. A noi è andata bene, 1 giorno in più gratis…Mai capitato in tutta la nostra vita.

Il Viva Dominicus Beach, bocciato: troppa gente, troppi lettini, troppo grande, TROPPO! I bungalow vista mare, tutti con la loro verandina, sono davvero belli per la posizione: ti svegli e vedi il mare, esci dalla porta e sei in spiaggia… in compenso all’interno sono decisamente piccoli, più spartani e meno puliti delle stanze nei palazzi/condomini con ascensore senza vista mare. E’ un peccato! Il villaggio ha un’urbanistica dicotomica: passi dai bungalow col tetto in paglia e non si sa cos’altro, al palazzo, senza che ci sia linea di continuità. E’ un’ammucchiata di stili… il risultato è piuttosto penoso! Il verde è curato, ma potrebbe essere più rigoglioso. Dal mare le palme non mostrano i palazzi, ma se cammini per i vialetti del villaggio, ti sembra di passeggiare in un qualunque paese di mare… non ai Carabi! Il ristorante principale sembra una mensa aziendale… ahhhhh che dolore! Però se ti svegli presto e hai voglia di metterti in fila alle 8.00 del mattino (alle 8.15-8.30 hanno già esaurito tutti i posti!) per prenotare un posto in uno degli altri 4 ristoranti a disposizione su prenotazione per la cena, è fatta! ti godi la tua serata in riva al mare o in una location messicaneggiante.

Il mare invece è davvero gran bello, cristallino, basso in prossimità del bagnasciuga… la sabbia è bianchissima… evoca le spiagge della Sardegna, che non ha nulla da invidiare ai Caraibi… le ore migliori dalle 12.00 alle 14.00-15.00, quando tutti sono a mangiare… la spiaggia si svuota, il mare pure, e inizi ad apprezzare quello che hai: uno splendido mare e il tuo spazio vitale! Decisamente belli i tramonti: te li puoi godere sui lettoni a baldacchino bianchi, che restano stranamente liberi a quel ora… lo scenario è stupendo: il mare limpido ed il sole che tramonta esattamente in mezzo al mare con il cielo che si colora di tutte le sfumature del tramonto! Ci viene quasi da dire che è più bello di quello di Oia a Santorini, dove spesso trovi foschia, a Bayahibe no! Molto carine le feste OPEN BAR dopo lo spettacolo serale, peccato che finissero rigorosamente alle 24.30 per non disturbare troppo la quiete pubblica… Meno male che ci sono gli americani ad animare le serate con il loro esibizionismo cosmico.

I nostri giretti: 1. Isola di Saona 2. Escursione sui buggy e quad per i villaggi haitiani e campi di canna da zucchero 3. Punta Cana 4. Santo Domingo Saona.

Fortunatamente eravamo solo una ventina quel giorno e la giornata è stata stupenda. Abbiamo viste le stelle marine… ci dicono che si posso toccare, basta non tirale fuori dal mare… peccato che la maggior parte delle persone ha una foto con delle faccine sorridenti affiancate da una stella marina sollevata ad un palmo sul livello del mare… vabbè! Si passa poi dall’isola della pubblicità della Bacardi… ma accidenti, non si fa una sosta… l’intera spiaggia sembra deserta e l’aspetto è davvero quello che ci si aspetta dai carabi… poi si passa tra le mangrovie… ed infine si sbarca sull’isola di Saona. 5 minuti di passeggiatina tra gli alberi e le palme, ci è piaciuto farla scalzi, finalmente un po’ di senso di libertà, ed eccoci sulla spiaggia bianchissima, con le palme sul mare. E’ stato molto bello allontanarsi dal gruppetto di viaggio, dai venditori di olio di cocco e collanine e iniziare a camminare sulla spiaggia deserta e ritagliarci un posticino solo per noi all’ombra di una palma nana. Sabbia bianchissima, il mare caldo, le palme e nessuno, nessuno accanto a noi! peccato sia durato solo un’ora e mezza, perché l’escursione prevedeva il pranzo in un’altra zona dell’isola… abbiamo avuto giusto il tempo, andando via di vedere lo sbarco di una decina di lance, lì dove noi avevamo trovato il nostro angolo di paradiso.

Riposino all’ombra delle palme, senza nessun altro intorno… passeggiatina verso il mercatino dei batik ed eccoci di nuovo sulla lancia, direzione Viva, ma con sosta “vitamina R” e giochetto di gruppo! Buggy e quad pomeriggio uggioso, ha piovuto durante il pranzo e con un grande punto di domanda sulla testa saliamo sul pulmino coloratissimo che ci porta a prendere i super-power mezzi su 4 ruote! Noi iniziamo col quad… una nostra passione… ragazzi, quad da 150cc, mica pizza e fichi. Facciamo il giretto di prova, per verificare il livello di scioltezza nell’uso del mezzo… le guide ci spiegano cosa fare e procurano, per i furbacchioni che si presentano alle escursioni con le infradito, paia di scarpe anni ‘40 stile contadino… davvero “terribboli”… le lacrime agli occhi dalle risate e si parte, primi della fila! Saliscendi di stradine sterrate, qualche pianta di cotone (sono stupende!), villaggi di haitiani, sosta al fiume dove… ooooooooooohhhhh è stato girato RAMBO2, non so se mi spiego, no?!? … piantagioni di canna da zucchero a perdita d’occhio, i binari della ferrovia per il trasporto della stessa.

Inizia a piovere, arriva sui buggy il secondo gruppetto con i quali ci scambiamo il mezzo… vediamo di fronte a noi persone che sembrano essere uscite da una lotta nel fango, buggy stracolmi di fango, la pioggia dall’alto… intanto piccoli haitiani ci aiutano a pulire i buggy dal fango, ci chiedono caramelle, soldi, qualsiasi cosa per loro ha valore… ripartiamo e uno di questi piccolini si attacca al nostro buggy, come facevano secoli fa i ragazzini con le diligenze… ce ne accorgiamo in tempo, perché avevamo preso velocità e lui aveva paura di scendere… rallentiamo ci fermiamo e lo facciamo scendere… mi inizia a venire un nodo in gola.

Passiamo un altro villaggio e questa volta fiumane di bambini ci corrono dietro, alcuni sono scalzi e corrono velocissimi come Forrest Gump (una bimba ciccionissima, che correva più veloce degli altri, ha preso un intero pacchetto di tic tac e non lo ha nemmeno diviso con i suoi amichetti!!!), alcuni hanno la divisa della scuola, sono tanti e belli e corrono… ed il nodo alla gola aumenta! I loro villaggi sono un miscuglio di casecapanne, o cubotti in muratura, molte hanno i tetti in amianto, alcune le grate e i cancelli, segno della paura… i bambini che escono dalle scuole hanno le divise, quelle delle scuole pubbliche hanno gli stessi colori della divisa di blockbuster.

Punta Cana E’ il nostro sfizio, la curiosità di vederla dopo 10 anni. Abbiamo notato (essendo astuti come le volpi) che i dominicani guidano come dei pazzi su strade disseminate da buche (“le strade a santo domingo respirano”) e pochi segnali stradali… Quindi niente macchina a noleggio. Noi abbiamo fatto conoscenza con un ragazzo dominicano, con l’aria furbetta e che a qualsiasi richiesta era in grado di trovare risposta: una gita in barca solo per due persone a 250 euro, un tour per Santo Domingo, un batik naif (epperchè solo uno?!?!? meglio 3, 4… facciamo 5, dai, il 6° è omaggio!), un ristorante dove mangiare l’aragosta… lui, cellulare e calcolatrice alla mano trovava tutto, al “giusto” prezzo… naturalmente…Na purga assicurata! Quindi chiediamo di portarci (35 euro a testa… il “giusto” prezzo, considerando la benzina, la perdita del guadagno del suo negozio, l’usura delle ruote… è proprio un dritto e noi siamo in vacanza!). Arriviamo dopo circa un paio d’ore in macchina, aggrappati alle maniglie degli sportelli, con lo stomaco un po’ capovolto per via della velocità, delle strade e di questa stravagante guida suicida che abbiamo fatto fatica a digerire.

Lo spettacolo era completamente diverso: quella spiaggia lunga, larga e 10 anni fa anche abbastanza deserta, adesso è sempre lunga, forse un po’ meno larga, ma decisamente trafficata… il mare è sempre quello, l’oceano, con le sue onde e la mancanza di trasparenza. Fenomeno particolare quello dei “butta dentro il resort”… ci sono gruppetti di dominicani con tanto di cartellino che ti invitano a vedere il resort, a fare un giro e poi ad andare dal direttore a definire le modalità per usufruire di una settimana FREE, tutto in cambio di un’ora del nostro tempo… non abbiamo voluto approfondire vuoi perché avevano 3 ore da spendere a Punta Cana e vuoi perché c’è sempre la fregatura!!!! Santo Domingo un viaggio di più di 4 ore tra andata e ritorno, con la guida un signore dominicano gentilissimo e preparato che ha raccontato del suo paese ininterrottamente per tutto i viaggio.

Lo stile della città vede i monumenti legati alla dominazione aragonese da una parte e il retaggio della cultura povera in fase di crescita economica. Affianco al palazzo del figlio di Cristoforo Colombo ci sono quartieri dove la regola sono le grate alle finestre, ai balconi, alle verande… sembrano delle uccelliere! Affianco ai macchinoni all’americana vedi in giro ancora il carretto della frutta tirato dal ciucchino o dalla bicicletta.

Il servizio di taxi su 4 ruote è affiancato da quello a 2 ruote. Sono molte le moto che effettuano il servizio di taxi ad un prezzo più ragionevole della macchina e più economico per il taxista che risparmia in benzina e nel costo d’acquisto del mezzo. Il mercato della città dove avremmo dovuto fare shopping ha la parte all’aperto per gli alimenti e la parte al chiuso per tutto il resto. Questa parte del mercato è stata una delusione: grande bazar, un po’ oppressivo, un labirinto dove tutti i venditori ti invitano, insistentemente ad entrare per vedere, comprare. Molto meglio, le capannine sulla spiaggia di Bayahibe, con il mare di fronte! Bello lo spettacolo del locale “El Conuco” dove ci hanno mangiato pure Angelina Jolie, Brad Pitt, Matt Damon. A fine pranzo due coppie di ballerini ci hanno dilettato con un balletto in bilico su una bottiglia di rum… mo-olto Bravi! In città ci sono anche 3 grotte naturali , chiamate i “3 occhi”, con le stalattiti e le stalagmiti… meglio le “Grotte delle Zinzuluse” in Puglia…Mòò! La nostra impressione è stata che della natura incontaminata della Repubblica Dominicana forse è rimasto poco, sommerso dai resort, dai lettini, dalle escursioni di massa, dal turismo che, ha portato sicuramente benessere a questa splendida isola, ma le sta anche togliendo, a nostro avviso, la sua selvaggia e originaria bellezza.

Il cielo invece è rimasto stupendo: godetevelo! Al prossimo viaggio e alla prossima esperienza.

Ciao, FD&6MdM INFORMAZIONI: Periodo del viaggio: dal 1 al 10 marzo Tempo: un giorno si ed uno no ha piovuto, in genere per un’oretta e poi di nuovo il sole. Compagnia viaggi: Press Tour. Purtroppo, non ci siamo trovati bene soprattutto a causa della nostra operatrice inutile e sgarbata. Escursioni: Affidatevi ai ragazzi locali… costano meno e sono più caratteristiche.



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