New York: sapori e sogni
Arrivati al JFK per raggiungere la nostra destinazione abbiamo preso l’AIRTRAIN.
Praticamene è un trenino monorotaia che fa il giro dei terminal e che poi termina la corsa in due stazioni: Jamaica station (la nostra) oppure Howard Beach. E’ molto facile da prendere. Ci sono le indicazioni all’uscita dell’aeroporto. Per andare in zona Times Square è sufficiente prendere l’airtrain per Jamaica Station e li poi prendere la metro.
Quando si sale su l’airtrain le fermate sono segnalate sia in un pannello che da una voce. Arrivati a Jamaica, si paga un biglietto di 5$. (tempo medio circa 30/40 minuti) Se non sapete come fare per i distributori automatici è sufficiente chiedere aiuto agli addetti, saranno ben lieti di aiutarvi. Per informazioni, mappe ecc il sito è : www.Kennedyairport.Com/airtrain/index.Html Arrivate a Jamaica abbiamo preso la metro e fatto l’abbonamento per 7 gg al costo di 24$ (valido anche per gli autobus) che conviene anche se rimante 4 gg a new york visto che ogni corsa in metro costa 2 $ e autobus 1$.
Tramite il sito di expedia abbiamo prenotato all’hotel Pickwick arms hotel 230E 51st Street, hotel di 14 piani, zona centralissima, camere piccole (veramente piccole) ma pulite, cambio biancheria tutti i giorni e molto funzionali. L’hotel è in ristrutturazione e quindi nella hall non è molto bella, ma vi assicuro che le camere erano ok dato che sono appena state rinnovate e i rumori della ristrutturazione non si sentono.
Pronti via, la mia testa è stata quasi sempre rivolta al cielo. Grattacieli mozzafiato, grandi come li vedi in tv, anzi forse di più. Strade giganti, il loro marciapiede è grande come la strada che ho davanti casa. La mia strada preferita è la Park. Strada a doppio senso divisa dall’aiuola. Li tutte le street o le avenue sono a senso unico, quindi è abbastanza facile girare per la città.
Dato che abbiamo perso il nostro primo giorno a Mestre e ci dirigiamo subito verso la zona di Soho, Little Italy, chinatown. Li assolutamente da non perdere è il Bar 89 in Mercer Street ovviamente al n.89, andateci e chiedete da bere L’apple martini anche se mi pare non ci sia nel listino ma si dice in giro che sia il migliore di Manhattan! Poi ci dirigiamo verso sera a Times square, un insieme di luci, colori da perdere il fiato. Tappa obbligatoria da Toys’ il negozio di giocattoli più grande al mondo, con dentro una ruota panoramica su 2 piani. Arriva il momento della nostra prima cena! Dovete dimenticarvi tutto ciò che mangiate in Italia e sbizzarrire la vostra fantasia, siamo a New York, il paese dei film, dei sogni… Dicevo prima cena al Saigon Grill (Vietnamese Cooking) 93 University Place Between 11th & 12th st) Da provare, io ho preso i nodle, veramente fantastici, sono tipo spaghetti di riso o di soia, con condimenti vari e poi a scelta o carne o verdure. Praticamente la cena è costata circa 15$ a testa mancia compresa. Ah ricordatevi sempre la mancia, li è un’istituzione. Per calcolare velocemente la mancia e non fare brutte figure è sufficiente calcolare i doppio delle tasse che trovate su ogni scontrino. Poco davanti a Union square ho fatto una foto con i vigili del fuoco che erano fermi ad ascoltare un gruppo jazz.
La nostra giornata veramente non finiva mai, con il fuso orario che ci stava tormentando.
Ultima tappa obbligatoria, Rockefeller Center, di sera tutto illuminato con l’angelo e la fontana. Poi a piedi siamo ritornate al nostro hotel.
Ore 5.30 del mattino Paola sveglia per colpa del jet lag, io invece sembravo un orso in letargo. Sveglia alle 7.30.
Inizia bene il nostro secondo giorno e piove! Ombrellino acquistato a 5 $ nei baracchini e via. Ma ormai nulla ci spaventa! (Tutti gli altri giorni invece ha sempre fatto caldo, la felpa la usavamo solo per andare a cena dove l’aria condizionata è a 1000 oppure per viaggiare in metro) Colazione da “Le pain Quotidien” è una catena belga, carino, ma un furto per i turisti. Una volta è comunque da provare. Girovaghiamo sotto la pioggia in attesa dell’apertura dei negozi o dei musei, li aprono verso le 10 ma fanno continuato fino a sera (anche le 21, dipende dalla zona e dal giorno).
Andiamo al Guggenhei Musem, bella la costruzione ma per le collezioni mi aspettavo qualcosa di meglio. Prendere l’ascensore e l’audio guida (che nei musei è gratis) e salite fino all’ultimo piano del museo e poi scendete dolcemente per la costruzione a spirale faticando molto meno di chi incontrerete che fa la strada in salita.
Pranzo da Chioda Sushi 16E 41st Street. Pranzo take-away nelle confezioni di plastica trasparenti, sushi veramente ottimo.
Il nostro giro inizio subito dopo pranzo nella Grand Central Station, è una stazione, ma sembra una città. Ristoranti, negozi spazi immensi con una volta che offre la suggestiva visione di un cielo notturno punteggiato da 2500 stelle. Proseguiamo fino al palazzo dell’ONU e poi al flatiron building e (intanto è uscito il sole) per la mitica fifth avenue. Negozi, negozi quello più incredibile è il negozio della apple, di fronte al plaza hotel. Praticamente un cubo di vetro con al centro la mela e poi una scalinata trasparente per scendere nel sotterraneo. Vicino c’è il negozio di giocattoli Fao Swartz, molto bello, tanti peluche, ma portatevi il piumino, freddissimo.
Cena da Smith & Wollensky, catena di Steak & Chop House. Sono rimasta delusa. Mi hanno chiesto che tipo di cottura volevo e poi mi hanno portato un bisteccone con l’osso ma invece che cotto alla brace, sembrava brasato o lesso…Nemmeno Paola è rimasta molto contenta.
Questa mattina abbiamo fatto colazione in un locale aperto 24h all’angolo della nostra strada.
Abbiamo ordinato pancakes e french toast con sciroppo d’acero, buonissimo ma avevamo circa 5000 calorie a testa in corpo! Vista la bella giornata decidiamo di andare all’Empire State Building. All’entrata non è specificato quanta visibilità c’è, ma forse ce ne era cosi tanta da non scriverlo.
Saliti in velocità fino all’80 piano (ascensore che segna i piani di 10 in 10) e poi fino all’86. Vista mozzafiato e senza soffrire di vertigini. Li si ha veramente la percezione di come è fatta New York.
Dopo l’Empire siamo andate da Macy’s, grande magazzino carino. Li sono riuscita a fare qualche acquisto Ralph Lauren. Da li poi gi dirigiamo al Wonjo Restaurant (cucina coreana) 23W 32nd Street, buono e economico circa 10$ a testa mancia inclusa.
Pomeriggio in zona Wall Street e cena da Jackson Hole, il miglior posto per mangiare Hamburger www.Jacksonholeburgers.Com per tutti gli indirizzi. Vi consiglio di ordinare l’hamburger semplice con patatine fritte, vi daranno 2 etti di carne che non ci starà dentro al panino, pomodoro e insalata. Serata in compagnia al Tao Asian Bistro www.Taorestaurante.Com , che dire da provare, Io ho preso un Tao red passion, molto buono, chi è andato per cena è rimasto soddisfatto, attenzione ai prezzi.
Per i drink nella norma, per la cena… non ho idea.
E’ il giorno che aspetto da una vita, è il giorno della visita alla Statua della Libertà.
Dall’Italia abbiamo prenotato i biglietti sul sito http://www.Statuereservations.Com/ E’ molto semplice ma dovete avere la stampante in quanto non ho trovato la possibilità di verificare in seguito la mia prenotazione. Pertanto appena ricevete la conferma con il codice stampate subito la pagina.
Vi consiglio di prenotare il biglietto per il primo ferry delle 8.45 (è cosi sufficiente che vi recate al Fort Clinton per le 8. Visto che abbiamo prenotato dall’italia tutto è stato molto semplice, ci siamo messe in fila ma sono uscite dalla biglietteria 2 incaricate che chiedevano chi avesse prenotato on-line. Mostrato il foglio della prenotazione ci hanno dato un busta che recava fuori il nostro nome e n. Di prenotazione contenente tutti i biglietti necessari per la visita, il museo e le audio guide. Praticamente non abbiamo più fatto la fila e siamo saliti direttamente, dopo i controlli, sul ferry…Che organizzazione!!!! Ricordatevi nella prenotazione di mettere il flag anche sulla visita al museo (che è compresa negli 11$ del ferry) così appena arrivare sull’isola dirigetevi subito verso la zona dopo la bandiera destra e mettetevi in fila per vedere il museo interno e salire fino al piedistallo della Statua. Questo giro durerà circa 2 ore, con alcuni controlli rigorosi. Se avete le audio guide, andate a prenderle dopo aver visitato il museo perché il biglietto di entrata al museo ha una scadenza (per quello delle 8.45 vale fino alle 10.45 mi sembra) Dal piedistallo la vista dello skyline e del ponte di Brooklyn sono uniche.
Dopo il giro dell’isola riprendiamo il ferry per Ellis Island, l’isola dove arrivavano gli immigrati e dove c’erano i primi controlli.
Poi di nuovo il ferry per lo skyline.
Tempo stimato circa una mattinata.
Altro giro per wall street e per il World trade center, con quel buco e con la tragica storia a ricordare il disastro appeso sulla grata.
Da li a piedi siamo andate al Pier 17, 15 minuti a piedi, carino, da foto e praticamente si è sotto il ponte di Brooklyn.
Cena al Blue Smoke, 116E 27th Street www.Bluesmoke.Com questa si è stata una cerna di carne con i fiocchi!! Mezza arcata costale, cucina ad hoc…
Serata in compagnia nel giardino dell’hotel Hudson, il famoso hotel disegnato da Philippe Starck.
Praticamente un giardino interno dietro la hall e tantissima gente. D’obbligo è l’apple martini.
Oggi è il giorno del MOMA. Il biglietto vale anche solo per un quadro, notte stella di Van Goght.
Interessante anche la mostra temporanea.
Altro giro per le strade, le piazze. Lincol center, theater disctric.
Sono entrata nel negozio OMG che è una catena di negozi dove di possono trovare le felpe con scritto New York o Brooklyn, peccato che in agosto non le vendano…
Ultima passeggiata prima di cena, al Madison square garden e poi aperitivo al bar 89.
Decidiamo di andare al China Grill, bisogna prenotare, anche se quando siamo arrivati li non mi sembrava così pieno.
Ripartiamo, quindi air train inverso. Prendiamo la metro fino a Jamaica Station e li paghiamo i 5$ per il nostro terminal.
Check-in in 5 minuti, molto efficienti, tutto bene, salutiamo New York con un arrivederci, in fondo è stato per anni il mio sogno…