New York nel cuore 2
Io lo sognavo fin da piccola e le aspettative non sono rimaste deluse, anzi! Abbiamo girato Manhattan per una settimana, ci siamo consumati i piedi e abbiamo scattato circa 700 foto. Camminavamo con lo sguardo rivolto verso l’alto, ad ammirare i palazzi art decò con le loro meravigliose orlature e i grattacieli, da sempre simbolo della città.
Le cose da vedere sono moltissime: l’Empire State Building è semplicemente fantastico…È un’emozione vederlo e ancora più emozionante è salire fino all’86simo piano con la terrazza panoramica … se c’è bel tempo e non c’è afa, si riesce a vedere con nitidezza anche la Statua della Libertà.
Abbiamo percorso un piccolo tratto di Broadway (la strada più lunga del mondo), quello che porta a Times Square…Imperdibile.
Ti strega sia a vederla di giorno, che di sera. E’ come essere in un grande parco giochi luminoso…Dove gli occhi non sanno restare fermi…Dove non finisci di girare su te stessa per ammirare lo spettacolo a 360 gradi. Potrebbe apparire pacchiana, d’accordo, ma siamo in America, dove ogni cosa viene considerata attrazione e come tale offerta orgogliosamente ai turisti.
Non lontano da Times Square, dirigendosi verso l’Hudson, si incontra la portaerei che ospita l’Intrepid Sea Air Space Museum…Per i nostalgici dell’aviazione di classe. Sempre sul molo è ormeggiata una chiatta che ospita un esemplare del Concorde (ci si può entrare per un rapido giretto).
Bellissima anche la Quinta Strada e i lussuosi negozi che vi dimorano. Impedibile è anche la N.Y. Public Library…Un edificio imponente e bellissimo. Da vedere è anche Bryant Park, proprio alle spalle della libreria.
Percorrendo la quinta strada si arriva anche alla cattedrale di Saint Patrick, bellissima dentro e fuori. Proprio di fronte ad essa c’è il Rockefeller Center, circondato da grattacieli altissimi.
E’ un complesso di uffici e negozi con al centro una piazzetta che funge da pista per pattinaggio su ghiaccio nei mesi invernali…Il tutto di fronte alla famosa statua dorata di Prometeo.
Uscendo da Rockefeller Center, si può raggiungere anche il Radio City Music Hall, visto tante volte nei film… Abbiamo passeggiato nel Central Park..L’abbiamo attraversato da parte a parte in orizzontale..Dal Museo di Storia Naturale al Metropolitan.
Abbiamo visto il Guggenheim…Anche se la parete esterna, famosa per la sua rotondità, era completamente coperta a causa dei restauri…Sigh..
Abbiamo visitato le Nazioni Unite…Ogni giorno, sempre che non vi siano assemblee, una guida vi accompagna per le sale …Il Consiglio di Sicurezza, quello economico, l’assemblea generale…Non costa pochissimo il biglietto, però ne vale la pena. La visita guidata è generalmente in inglese, però vi sono determinate ore del giorno in cui parte anche la visita in italiano…Gli orari sono esposti alla cassa.
Scendendo verso sud si incontrano altre attrazioni…La Grand Central Station, favolosa…Con le sue sale imponenti..Il famoso MetLife Building (l’ex PanAm) e l’Helmsley Building, costruito proprio a ridosso della Stazione Centrale… Sempre in zona c’è il Waldorf Astoria…Un hotel imponente ed austero, non fosse per la sua fama di hotel elengante ed esclusivo. La facciata in sé non è bellissima, però l’atrio è un piccolo gioiello segnalato su tutte le guide.
Ancora in zona c’è il Chrysler Building, che in altezza gareggia con il cugino Empire State… Scendendo verso sud si incontra il mitico Flatiron Builing, a forma di ferro da stiro…Non è imponente però cattura l’attenzione per via della sua forma.
Per uscire un po’ dai circuiti turistici, si può visitare il quartiere Chelsea e il Greenwich Villane…Qui i grattacieli e i palazzi di lusso cedono il posto ai tipici bassi edifici a schiera in mattoni rossi, ognuno con la propria scala antincendio in ghisa… sono quartieri più popolari, nei quali si incontrano persone un po’…Strane… Meritano una visitina anche Chinatown…Non che sia particolarmente bella, anzi…È un agglomerato di case maltenute e strade un po’ sporchino…Però è un quartiere che si sta espandendo abb. Rapidamente e ciò fa pensare..Anche perché ha “rubato” parte dello spazio disponibile a Little Italy.
Questa ormai è confinata in una strada, Mulberry Street (abbiamo girato in tondo un’ora per scovarla…). Si trovano parecchi negozi e ristoranti italiani, o meglio con insegne italiane. Molto probabilmente i gestori sono americani con radici italiane, se non cinesi! Però è cmq una bella…Ci sono persino gli idranti dipinti coi tre colori della bandiera nazionale.
Intorno a Little Italy ci sono i quartieri di Soho e Noho, famosi per i negozietti alla moda, che vendono di tutto..
Molto bello è anche il distretto amministrativo della città…Da City Hall, alle Corti Federali, criminali e Supreme, al Municipal Building (imponente costruzione dalla forma a semi arco un po’ schiacciato)…Da vedere anche il Woolworth Building e la sua graziosissima torre.
Proprio dietro a questo distretto si scorge il ponte di Brooklyn…Quello delle cicche!!! Ehehehhe Me lo immaginavo più piccolo e invece è imponente e lungo..Ha un camminamento pedonale e sotto di esso le due corsie per veicoli.
Dal ponte si scorge il Pier 17 e Fulton Fish Market, il Distretto portuale e, più in fondo, quello finanziario.
Scendendo ancora più a sud, si incontrano Wall Street, dove c’è la famosa borsa la cui facciata è coperta dal bandierone americano.
Da non perdere anche Ground Zero…Ebbene è una meta di un triste pellegrinaggio turistico…C’è chi guarda muto l’enorme buco lasciato tra i grattacieli e chi invece scatta fotografie ricordo, senza alcun rispetto per le vittime. E’ commovente fino alle lacrime l’interno della St. Paul Chapel, una chiesetta posta proprio di fronte a Ground Zero. E’ l’edificio pubblico ancora in uso più vecchio della città, sopravvissuto indenne al grande incendio del 1776 e all’attentato dell’11 settembre. Le piccole navate laterali sono piene dei ricordi lasciati per le vittime, ci sono ancora le foto e i messaggi riguardanti i dispersi… esci col cuore gonfio di tristezza.
Cmq proseguiamo e arriviamo a Battery Park…E facciamo una fila di un’ora e mezzo sotto un sole implacabile per imbarcarci alla volta della Statua della libertà. E’ meglio prenotare il biglietto (comprensivo del battello e dell’entrata alla statua e ad ellis island) in anticipo di qualche settimana. Si può prenotare via internet e ritirare il biglietto all’imbarcadero. Attenzione che i posti sono numerati! Dopo circa 15 minuti di attraversata in battello sbarchiamo su Liberty Island…E dopo i controlli (severi) dei Rangers saliamo sulla statua. Si arriva solo fino al piedistallo, infatti, dopo l’11 settembre, è stata chiusa la scala che porta alla corona.
Cmq la statua è fantastica…Ed è emozionante vederla di persona…È bellissima, lascia senza parole.
Al ritorno ci fermiamo anche ad Ellis Island e facciamo un giro veloce negli stanzoni che accoglievano gli immigrati. Ci sono parecchi turisti interessati non tanto all’edificio, quanto a cercare i nomi dei propri antenati…C’è chi ci va proprio per quello! Ebbene, siamo verso la fine del soggiorno…Penultimo giorno …Lo dedichiamo alla visita di Roosvelt Island. E’ una isola che si trova nell’East River, proprio di fronte a Manhattan. E’ considerata una “città nella città”, perché vi si trovano scuole, negozi, ospedali..Insomma tutto ciò che si trova nelle città. E’ raggiungibile attraverso una funicolare, temporaneamente chiusa per restauri, dopo che a maggio si era bloccata proprio sopra il fiume, lasciando uno spiacevole ricordo ai passeggeri. Oppure tramite la metropolitana.
Da quest’isola si gode una bella vista di Manhattan.
Arriviamo all’ultimo giorno, triste..Non vogliamo partire…A New York ci siamo sentiti a casa nonostante tutto…Siamo rimasti come elettrizzati dalla sua vivacità. Speriamo di poterci tornare presto.
ps. Un suggerimento…Attenzione agli alberghi. Andate sul sicuro e prenotate un hotel di prima categoria…Costano parecchio ma almeno evitate brutte sorprese…