New York, Miami ed i parchi di Orlando – Estate 2011
– NEW YORK
New York è la città più magica che abbia mai visitato, grattacieli altissimi, strade illuminate dai cartelloni pubblicitari, larghe e piene dei tipici taxi gialli. Un misto di razze bianchi, neri, asiatici ed occidentali. Bellissimo il tramonto visto dai grattacieli con il mare che si vede dopo le imponenti strutture di vetro. E’ una delle città che bisogna vedere almeno una volta nella vita, costi quel che costi.
18 Luglio 2011. Il volo con partenza da Malpensa con la compagnia di bandiera è stato molto tranquillo, con un buon aeromobile, un Airbus A330-200. A bordo avevamo un televisore touchscreen da 7 pollici circa, sedili comodi (nonostante eravamo nella classe Economy) e hostess gentili. Il cibo a bordo non era male, ma poteva essere meglio, comunque abbondante con anche un cornetto gelato. Non siamo riusciti a dormire ma il tempo è passato velocemente comunque (ammetto che dopo 6-7 ore ci si comincia a stancare però). E’ durato 8:30 ore. E’ partito con quasi 3 ore di ritardo ma l’importante è arrivare, vero? Dogana veloce, anzi pensavo che dovevamo ancora farla! L’addetto era un signore di origine asiatica molto gentile che ci ha chiesto solamente dove andavamo, che lavoro facevano i miei genitori e i biglietti di ritorno. Abbiamo perso un bel po’ di tempo per capire come funzionava l’AirTrain del JFK (l’aeroporto è talmente grande che bisogna usare un piccolo treno per andare da un punto all’altro) per raggiungere l’Avis dove avevamo noleggiato una Hyundai Sonata a 50€ al giorno (avemmo potuto anche farne a meno, ma visto che era la prima volta negli USA, ci sentivamo più sicuri). Era da 26 ore che non dormivamo e a New York era già sera, per trovare l’albergo abbiamo impiegato oltre un’ora nonostante fosse a due passi da Times Square. Abbiamo soggiornato nel Staybridge Suites Times Square. Camere piccoline, intorno ai 30 metri quadrati, ma con tutto. Avevamo 2 letti matrimoniali comodissimi (a doppio materasso come si usa li), bagno spazioso, angolo cottura (che abbiamo usato solo per fare il caffè, quello loro è veleno). Pulizia maniacale, ogni giorno ci sostituivano le asciugamani ed anche le lenzuola. La colazione inclusa era molto molto abbondante, anche se in stile americano. Il prezzo compreso di tasse era davvero elevato, 250€ a notte, ma considerando la posizione vicinissima a Times Square e a molte altre cose è accettabile. Andiamo a dormire verso la mezzanotte ora locale, distrutti.
19 Luglio 2011. Ci alziamo la mattina di buon ora perché non ci eravamo ancora abituati al nuovo orario, e andiamo a fare colazione. Pancetta fritta, uova sbattute, prosciutto, toast e compagnia, che dopo tutto male non sono nemmeno di primo mattino. Facciamo un giro a Broadway, ci fermiamo nel negozio delle M&M’s molto carino, arriviamo fino al Rockefeller Center (ci sono uffici e qualche studio televisivo) e saliamo sul Top of The Rock, un grattacielo di 70 piani dal quale si ha la migliore vista (a 360 gradi) di New York City. Il costo è di circa 20$ a testa. Diamo anche una veloce occhiata alla St. Patrick’s Cathedral. Pranziamo ci andiamo a riposare in albergo, eravamo ancora un po’ storditi per l’effetto Jet Lag. La sera ci aspettava Times Square, bellissimi i cartelloni pubblicitari enormi ed i grattacieli illuminati. C’era pieno di gente. Dopo aver fatto innumerevoli foto a quella che probabilmente è la piazza più importante al mondo, ceniamo ed andiamo a dormire.
20 Luglio 2011. Come si fa ad andare a New York e resistere alla voglia di andare a vedere la Statua della Libertà? La mattina abbiamo preso una barca dal Battery Park del costo di circa 10$ a persona che portava alla statua e a Ellis Islands. La Statue Of Liberty si trova su in isolotto alberato, a vederla da vicino non pare molto grande, buona parte è il piedistallo. Purtroppo non siamo riusciti a salire sulla corona perché a causa del limitatissimo numero di posti al giorno erano prenotati già da diversi mesi in anticipo. Prendiamo il battello per la seconda tappa, si ammirava benissimo la baia di New York. Quel giorno si moriva di caldo, le temperature superavano i 35 gradi, ma si doveva camminare comunque. L’edificio principali delle Ellis Islands era dedicato a museo con oggetti, foto e ricordi degli anni in cui arrivavano emigranti. Si poteva cercare attraverso dei computer i parenti che erano arrivati li prima degli anni ’30. Il pomeriggio lo abbiamo trascorso per la Fifth Avenue mentre la sera siamo andati a mangiare a Eataly, un ristorante (e anche supermercato di prodotti veri italiani) dove si mangiava molto bene, non aveva niente da invidiare ad uno italiano.
21 Luglio 2011. Questa mattina la abbiamo dedicata a visitare l’American Museum of Natural History, belle principalmente le aree che riguardavano lo spazio e i dinosauri. Il pomeriggio lo abbiamo trascorso a rilassarci nel Central Park (è vicinissimo al museo), è davvero enorme con laghetti, chioschi e tanto tanto verde che nelle città manca sempre. Li vicino c’è anche un monumento dedicato a Cristoforo Colombo, il Columbus Circle. La sera nuovamente a Times Square per vedere qualche negozietto, qui abbiamo mangiato da Sbarro, una catena di cucina italiana presente in molte città degli Stati Uniti, la pulizia lasciava un po’ a desiderare infatti non ci andammo più.
22 Luglio 2011. Questa mattina siamo andati a Ground Zero (dove sorgevano le torri gemelle) e al World Trade Center, si poteva entrare nella base degli enormi palazzi che lo componevano in cui si trovavano diversi negozi e gli ingressi degli uffici delle principali banche americane. Triste vedere il luogo dove sorgevano le Twin Towers, adesso c’erano dei lavori in corso per costruire il nuovo grattacielo più alto di New York (i lavori erano già a buon punto, la struttura c’era) e una piazza per ricordare quel giorno. Successivamente siamo andati nella strada di Wall Street dove si trova la borsa. Avendo l’auto a disposizione abbiamo deciso di fare un giro a SoHo e nei quartieri di Chinatown e Little Italy, quest’ultimo ormai di italiano ne ha davvero poco, qualche ristorante, qualche bandiera e stop. Nel tardo pomeriggio facciamo una passeggiata per Broadway fermandoci in qualche negozio di souvenir, visto che era vicino, andammo a mangiare nuovamente ad Eataly. Utilissimo il nostro fidato TomTom per calcolare le distanze.
23 Luglio 2011. Dopo aver fatto colazione come tutte le mattine, andiamo a prendere la metropolitana seguendo le indicazioni di Google Maps (basta scegliere l’opzione Trasporto pubblico) che ci porta vicino ad Apple Store. Purtroppo all’Apple Store c’erano i lavori in corso ed il famoso cubo di vetro era coperto da un tendone bianco. Li vicino c’era anche FAO Schwarz un grandissimo negozio di giocattoli, per curiosità siamo entrati, davvero particolare. Era ancora presto e decidiamo di andare da Macy’s, il più grande negozio al mondo dove mia madre fa acquisti. Dopo aver pranzato, prendiamo l’auto e andiamo a Coney Islands, la spiaggia di New York dove si trova anche il famoso Luna Park gestito da un’azienda italiana, la Zamperla. Essendo appassionato di parchi non sono riuscito a resistere alla tentazione di provare il piccolo Rollercoaster Soarin’ Eagle e Air Race, i costo dei biglietti era troppo caro (7 dollari) e mi sono limitato a questi due visto che successivamente mi aspettava una settimana ad Orlando. La strada da fare per raggiungere questo quartiere da Manhattan ha paesaggi spettacolari, soprattutto al tramonto quando si vede la baia di New York. Alla dogana ci avevano rotto i lucchetti TSA che avevamo messo alle valigie e visto che dovevamo prendere un altro aereo per Orlando ce ne servivano dei nuovi. Su internet avevo letto di una grande catena di supermercati americana dove si trova un po’ di tutto: Walmart. La sera abbiamo deciso di andarci, prendiamo il TomTom (sul quale avevo caricato i PDI di questa catena di negozi) e cerchiamo il più vicino all’albergo, si trovava in New Jersey ma a meno di 20 minuti. Per arrivare bisogna attraversare il tunnel sotto l’acqua, il Lincoln Tunnel, gratuito verso NJ e a pagamento (8 dollari) verso NY. Dopo passato il tunnel sembrava essere arrivati in un altro mondo, i grattacieli non si vedevano più ma solo casette tipo telefilm americani. Molto particolare. Prendiamo i lucchetti in questo negozio enorme che vende di tutto e di più, ceniamo al McDonald’s vicino e ritorniamo in albergo.
24 Luglio 2011. Prima di partire avevamo fatto un calendario da seguire per cercare di vedere tutto quello che ci interessava nei 6 giorni a disposizione, non ci mancava molto. Iniziamo dalla stazione, il Grand Central Terminal, bellissima quella che si vede nei film, piena di negozi. Quel giorno stavano anche girando lo spot della crema Nivea. Vicino alla stazione si trovava il palazzo dell’ONU, decidiamo di arrivarci a piedi, inizia a piovere ed entriamo in un Duane Reade (una catena di supermercati, New York ne è piena). Al termine continuiamo, il palazzo non era granché, ma erano particolari tutte le bandiere esposte all’esterno. Continuiamo ancora a piedi e andiamo al grattacielo più famoso, l’Empire State Building, vediamo i negozi al primo piano e facciamo qualche foto, a causa della lunghissima coda decidiamo di non salire. Il pomeriggio alle 19:00 prendiamo una barca della Circle Line Cruise che fa una crociera di 2 ore lungo la baia, scegliamo di fare la 2-Hr Harbor Lights Cruise che permetteva di vedere la città sia al tramonto sia al buio. Bellissima e molto consigliata. E’ tardi, arriviamo al McDonalds di Broadway per mangiare qualcosa e andiamo a dormire perché il mattino seguente avevamo l’areo molto presto.
– ORLANDO
Siamo stati ad Orlando dal 25 luglio al 2 agosto per 8 giorni, ok, a dire il vero non ho visto Orlando perché i parchi non si trovano ad Orlando, quest’ultima è solo la città più vicina (che comunque si può dire che è nata su essi). E’ una area in cui ci sono solo parchi e alberghi, dal Disney World agli Universal ci sono meno di 15 minuti di macchina e nel mezzo c’è anche il SeaWorld. Il mondo dei parchi, pieno di hotel bellissimi ed enormi. Qui il verde è curatissimo come anche le strade, bellissime le palme, questa zona ne è piena. Nell’area Disney, sorgono ben 4 parchi tematici, 2 acquatici, 2 village, circa 25 alberghi (tutti Disney si intende), campi da golf, da baseball e molto altro. E’ un area immensa, per andare da una estremità all’altra del complesso Disney non bastano 15 minuti di auto, è difficile pensare che sia tutto una proprietà privata. E’ un luogo magico e spensierato, unico al mondo. Il clima non è stato male, le temperature si aggiravano sui 30 gradi di giorno e 25 di notte, ha piovuto solo 2/3 volte in 8 giorni con acquazzoni forti ma di breve durata (1 ora o poco più al massimo) che rinfrescavano un po’ l’aria. Anche io avevo un po’ di paura ad andare in questo periodo invece il clima è stato ottimo, inoltre andare d’estate ha anche i suoi vantaggi: i parchi chiudono tardi, ci sono gli spettacoli serali e nei parchi acquatici l’acqua non è fredda. Qui ho incontrato molti più italiani di quanto si possa immaginare dalla Sicilia alla Lombardia (no, non ho incontrato valdostani), incredibile il successo che sta avendo questo luogo. Interessante notare che qui la Coca Cola (Coke) costa meno dell’acqua minerale, 1,20$ una bottiglia da 2 litri. Eh si, infatti nei supermercati di Orlando (io sono andato al Walmart) l’acqua minerale costa 1,50$ a litro essendo importata dall’Europa mentre quella purificata e mineralizzata molto meno 0,40$ come in Italia.
25 Luglio 2011. Questa mattina ci si alza presto perché abbiamo l’aereo alle 9:50 per Orlando con Delta. Ritorniamo la macchina all’aeroporto La Guardia e attendiamo l’aereo che parte con 50 minuti di ritardo (e ci lamentiamo di Alitalia). Il volo comunque è stato tranquillo su un Boeing 737 (era una macinino ma tutto sommato ci ha portato). L’aeroporto di Orlando è bellissimo con tetto in vetro e con molto verde all’interno, per prendere le valigie è necessario prendere il trenino che ti porta al Baggage Check. Noleggiamo l’auto da Dollar una Ford Escape che avevamo prenotato tramite il sito eNoleggio, cercano di rifilarci una macchina di livello superiore, un pass per l’autostrada, il GPS, un’assicurazione se si rimaneva in panne e altre cose che abbiamo rifiutato tutte. Il conto per 11 giorni è di 270€ pagati in anticipo e 70€ per il pieno dell’auto che fanno loro, poi la si può riportare vuota. Le strade della Florida sono bellissime, larghe e con verde e palme a non finire ai lati. Arriviamo in albergo, Walt Disney World Swan & Dolphin (soggiorniamo al Swan), ci prendono le valigie e ci parcheggiano la macchina. Preferivo farlo io in modo da risparmiarmi i 5$ di mancia al facchino e i 2$ al parcheggiatore. L’hotel è stupendo, un Resort enorme con 3 piscine di cui una grande con cascate, idromassaggi, scivoli, palme e sabbia bianca. Inoltre molto comodi i collegamenti ai parchi, per gli Hollywood Studios ed Epcot sono disponibili delle barchette mentre per gli altri 2 tematici, i 2 acquatici e la Downtown ci sono gli autobus gratuiti ogni 15/20 minuti. Ottimo albergo se si pensa che per 4 persone costa solo 120€ a notte. Pessimo il ristorante italiano Il Mulino dove si mangia male e a base di aglio, inoltre i prezzi sono eccessivi nonostante il dollaro valga molto meno dell’euro.
26 Luglio 2012. Dopo aver fatto colazione prendiamo la barchetta che dall’hotel porta al Disney’s Hollywood Studios, il parco è molto bello e curato, superiore a quello parigino. Molte attrazioni sono simili, ma la perfezione e i dettagli presenti in queste non si possono paragonare. Sono comunque poche, si contano sulle dita delle mani. Il parco si visita in meno di un giorno anche d’estate, pensate che sono anche uscito per andare in piscina. Tra le principali attrazioni troviamo la Tower of Terror (una delle migliori attrazioni al mondo, la tematizzazione è impressionante sia all’esterno che all’interno. Durante il giro si viene buttati da un’altezza massima di 38 metri circa per più volte, sale e scende, regalando piacevoli senzazioni non estreme.), Rock ‘n’ Roller Coaster Starring Aerosmith (/è un Rollercoaster basato sugli Aerosmith e sulle loro canzoni, a lancio e con 3 inversioni), Toy Story Mania (bisogna sparare con un cannone su schermi che proiettano film 3D ognuno con un gioco diverso, divertente!) e Fantasmic! (un bellissimo ed emozionante show notturno con fuochi d’artificio, laser, fontante e veri attori).
27 Luglio 2011. Questo giorno l’abbiamo dedicato al Magic Kingdom! Il parco ovviamente è spettacolare, è sulle linee di quello francese ma è molto più grande, con più attrazioni, più curato e tematizzato. Le code erano molto veloci, sono riuscito a farle tutte sotto i 30 minuti. Notare che in tutto il parco c’è l’acqua gratuita (ovviamente di rubinetto, era potabile ma a me non piaceva il sapore ed ho preferito portarmi 2 bottigliette da casa) e si trovano facilmente vicino al castello dei cast member che ti scattano gratuitamente le foto con la tua fotocamera, utile per fare una foto con tutta la famiglia. Indubbiamente uno dei migliori parchi al mondo. Tra le attrazioni principali c’è Splash Mountain (un giro in barca lungo un percorso tematizzato che termina con una bagnatissima discesa di 50 piedi), Big Thounder Mountain (un giro su un trenino della miniera che corre lungo la montagna), The Haunted Mansion (una casa dei fantasmi per tutta la famiglia), Space Mountain (un divertente rollercoaster con discese e curve improvvise a velocità sostenuta) e Pirates of the Caribbean (un tranquillo giro in barca con Jack Sparrow). Da non perdere gli spettacoli serali al castello con fuochi d’artificio da togliere il fiato Dreams Come True e Wishes.
28 Luglio 2011. Oggi Universal’s Islands of Adventure! Il parco è curato in stile Disney ma con una tematizzazione più varia e sempre curatissima. E’ probabilmente il mio parco preferito ad Orlando, certo, il Disneyworld con tutto il suo complesso ti lascia a bocca aperta, ma per il divertimento con attrazioni più serie questo è il massimo. E’ poco alberato e quel giorno si moriva di caldo, ma poco importa. Le code a differenza dei parchi di Mickey Mouse, erano molto molto più lunghe questo anche per il limitato numero di attrazioni presenti. Ne avevo già una vaga idea delle attese perché su internet si potevano trovare in tempo reale, per questo motivo ho deciso di fare l’Express Pass all’ingresso solo per me (i miei genitori e mio fratello ne hanno voluto fare a meno visto che non fanno i Rollercoaster e le attrazioni troppo adrenaliche) al costo di 59$ + tasse (circa 65$, 46€). Ne è valsa davvero la pena, facevo tutte le attrazioni (anche se per una sola volta) con massimo 5/10 minuti di coda. Mi sono divertito come non mai! Notare che nei periodi di alta affluenza per entrare nell’area di Harry Potter bisogna prendere un pass con l’orario di quando tornare. Tra le attrazioni troviamo The Incredible Hulk (un rollercoaster con ben 7 inversioni), Dragon Challange (un’altra ottima montagna russa), Harry Potter and the Forbidden Journey (è uno a dir poco spettacolare simulatore, da la sensazione di volare tra il castello del film di Harry Potter e i territori intorno; il tutto viene proiettato su un particolare schermo), The Amazing Adventures of Spider-Man (un altro ottimo simulatore), Dudley Do-Right’s Ripsaw Falls (i tronchi, bagnatissimi e con una tematizzazione cartoon da lasciare a bocca aperta) e Popeye & Bluto’s Bilge-Rat Barges (dei gommoni che percorrono delle folli rapide). Poco prima del tramonto siamo andati in albergo, una veloce nuotata nelle sue splendide piscine e subito dopo abbiamo preso l’autobus e siamo andati a Downtown Disney. E’ bellissima, piena di negozi tra cui World of Disney (il più grande Disney Store al mondo) e Lego Store (dove si trovano delle opere fatte con i lego molto belle). Simpatici anche gli spettacoli organizzati per la strada, come quello di un bravissimo chitarrista che suonava la canzone del “padrino” tenendo la chitarra elettrica nei modi più strani. Abbiamo cenato al ristorante Portobello, orribile e caro, la pizza sembrava biscotto.
29 Luglio 2011. Siamo andati al Disney’s Animal Kingdom, il parco è ovviamente sempre in stile Disney, curato ed immerso nel verde. È molto alberato, buono per le giornate calde. E’ più vuoto degli altri parchi sia in termini di attrazioni che di visitatori. Le attrazioni più interessanti sono Expedition Everest (un rollercoaster abbastanza movimentato ma per tutta la famiglia che percorre l’Everest, la tematizazzione bellissima riproduce un villaggio del Nepal), Dinosaur (un divertente giro in jeep nel passato) e Kilimanjaro Safaris (un safari in Africa, durante il giro ci si scorda di essere in un parco divertimenti, gli animali passano molto vicini alla jeep tra cui leoni, rinoceronti, elefanti e giraffe). La sera siamo ritornati a Downtown Disney per comprare qualche souvenir del Resort e cenare.
30 Luglio 2011. Questo giorno l’ho dedicato ad Universal Studios Florida, inutile dire che il parco è di alto livello come tutti quelli di Orlando d’altronde. E’ davvero molto piccolo, meglio il vicino. Ho fatto anche questa volta l’Express Pass, pagato 39$ (20$ in meno di quello per IOA) quasi del tutto inutile visto che tutte le code non superavano i 20 minuti e non includeva il Rollercoaster. Le attrazioni principali sono Hollywood Rip Ride Rockit (un divertentissimo Rollercoaster altro più di 50 metri, si ha molta libertà nei movimenti visto che le cinture di sicurezza sono solo alla vita (lap bar)), Revenge of the Mummy (un misto tra Dark Ride e Rollercoaster), Shrek 4D (un buon cinema 3D), The Simpson Ride (è un simulatore con uno schermo a semisfera che da la sensazione di essere dentro il film), Terminator 3D 2 (show e film 3D) e lo spettacolo Nightly Viewing (fuochi d’artificio e giochi d’acqua sul lago del parco).
31 Luglio 2011. Oggi sono andato al SeaWorld Orlando. Il parco è buono, con verde curato e spettacoli ed attrazioni di ottimo livello, principalmente per chi cerca emozioni forti. In giro per il parco ci sono molte aree con pesci e animali e piscine con tunnel che ci passano all’interno. Ho fatto il Quick Queque, il pass per saltare le code a 4 attrazioni visto che tutte superavano i 60 minuti. È disponibile a 24$ quello che permette di fare un solo giro per attrazione e a 29$ illumitati giri, inutile dire che ho preso il secondo. Da non perdere Manta (un Rollercoaster Flying, si sta sdraiati invece che seduti e da la senzazione di volare, 3 inversioni e circa 40 metri di altezza), Kraken (ottimo Rollercoaster con un percorso molto vario con ben 7 inversioni), Journey To Atlantis (un giro in barca con 2 discese e una parte interna) e gli spettacoli One Ocena (lo spettacolo delle orche assassine, fatto egregiamente anche se gli addestratori non entrano più nell’acqua a causa di diversi incidenti, da non perdere per niente al mondo), Blue Horizons (lo spettacolo dei delfini con acrobati, molto bello). La sera siamo riandati a IOA per ripetere qualche attrazione come Harry Potter and the Forbidden Journey (la sera miracolosamente c’erano solo 15 minuti di coda), Doctor Doom’s Fearfall e The Incredible Hulk.
1 Agosto 2011. L’ultimo giorno del nostro soggiorno ad Orlando lo abbiamo dedicato ad Epcot, sapendo che ci conservavamo la sorpresa finale. Il parco è diverso dagli altri Disney, è quello che mi ha interessato maggiormente forse perché aveva davvero qualcosa di nuovo. Ha un grande lago centrale sul quale affacciano decine di quartieri ognuno relativo ad una nazione con i monumenti principali che la rappresentano. Bello il fatto che nell’area italiana lavorano ragazzi italiani, nell’area francese ragazzi francesi e così di seguito. Le attrazioni principali del parco sono Soarin’ (un simulatore che da la senzazione di volare sugli stupendi paesaggi della California), Test Track (divertente giro in cui l’auto su cui sei seduto viene sottoposta a diversi test (calore, freddo, crash, velocità…), nei punti più veloci raggiunge l’ottima velocità di 100km/h), Mission SPACE (è un simulatore spaziale, si viene sottoposti ad elevate forze G, nella missione Arancione (la più intensa) durante il giro senti una pressione forte sul torace), The Sum of All Thrills (un braccio meccanico che simula un Rollercoaster, si può disegnare il tracciato da soli), Spaceship Earth (un viaggio nel tempo nella palla simbolo del parco) e lo spettacolo IllumiNations – Reflections of Heart (i fuochi d’artificio suo lago erano enormi e spettacolari, bella musica di sottofondo, emozionante, da lasciare a bocca aperta). La sera una veloce passeggiata al Disney’s Boardwalk vicino all’hotel.
– MIAMI
2 Agosto 2011. Questa mattina ci siamo alzati presto perché dovevamo arrivare in auto fino a Miami da Orlando, circa 4 ore di viaggio. E’ stato comunque divertente, bello vedere i paesaggi rigogliosi della Florida. Per mangiare e mettere un po’ di gasolina abbiamo fatto tappa a Palm Beach dove troviamo un McDonald’s. Questa zona è piena di alberghi e molto curata ma la ricchezza di Orlando qui non c’è. Quando ci stavamo avvicinando a Miami si iniziano a vedere i grattacieli che affacciavano sull’acqua e quei bellissimi ponti sul mare che collegano la Downtown a Miami Beach. Arrivati in albergo facciamo il check-in mentre loro ci salgono le valigie e ci parcheggiano l’auto (quante mance date…). Abbiamo soggiornato per 2 notti al Grand Beach Hotel a Miami Beach, si affacciava sull’oceano con tanto di spiaggia privata. Le camere sono spettacolari, grandi, con 2 televisioni, curate e pulite (nonostante tutto è bianco). L’unico inconveniente è il divano letto che è scadente. Dopo esserci riposati un po’ vedendo televisione italiana (il primo hotel con canali italiani) usciamo ed andiamo a Miami nella Downtown dove ci sono i grattacieli più grandi. Erano circa le 18 e per le strade non c’era un anima viva ed i negozi erano tutti chiusi, dopo meno di un’ora ce ne andiamo. Riprendiamo l’auto e raggiungiamo la cosiddetta Zona del Porto a Biscayne Boulevard, qui almeno c’era un po’ più di gente. E’ tardi, facciamo un giro in auto per la Collins Ave a Miami Beach (la stessa in cui si trova il nostro albergo) e qui troviamo un ristorante italiano, Sbarro, dove mangiamo una buona pizza e conosciamo un ragazzo siciliano che si era trasferito li da 2 anni. Compriamo qualche souvenir e andiamo a dormire.
3 Agosto 2011. L’unico giorno completo disponibile a Miami. La mattina andiamo a fare colazione a buffet in albergo alla modica cifra di 70$ (e meno male che i ragazzi sotto i 12 anni non pagavano), all’americana ma buona. La mattina andiamo sulla spiaggia privata dell’hotel, prendiamo 4 asciugamano (30$), l’ombrellone (10$) e 2 sdraio (20$) e ci rilassiamo sulle splendide spiagge di Miami Beach. Bellissimi i grandi palazzi che affacciavano sull’oceano, sabbia bianca, mare calmo e acqua calda ma devo dire che non mi ha stupito particolarmente, andando lontano l’acqua difficilmente superava la pancia e quindi bisognava stare seduti o inginocchiati. L’acqua era trasparente e cristallina (anche grazie al fatto che la sabbia era spessa) con qualche alga per niente fastidiosa e diverse meduse. Andiamo a mangiare in un McDonald’s, una veloce dormita e ritorno in spiaggia. Il pomeriggio, già alle 16, erano vuote! Buona parte degli ombrelloni erano stati riposti. C’era la bassa marea, figuratevi se di mattina l’acqua non superava la pancia anche a 100 metri dalla riva come poteva essere. L’acqua arrivava sotto le ginocchia al massimo, bisognava stare sdraiati… La sabbia usciva fuori dall’acqua anche prima della vera riva in alcuni punti. Nel tardo pomeriggio andiamo ad Ocean Drive e South Beach dando un’occhiata al lungomare e alle caratteristiche casette in stile Art Deco. Si è messo a piovere ed andiamo a mangiare in una pizzeria. Compriamo qualche altro souvenir e andiamo a dormire dopo l’una di notte.
4 Agosto 2011. L’ultimo giorno di questa mia fantastica vacanza. Considerando che avevamo il volo per l’Italia alle 18:30 ce la prendiamo comoda e andiamo a fare un bel bagno (questa volta senza noleggiare niente) sia al mare che in piscina. Alle 12 c’era il check-out, visto che era ancora presto andiamo ad un McDonald’s a nord di Miami Beach e facciamo un giro in auto. Tre ore prima del volo andiamo in aeroporto, torniamo l’auto, facciamo il check-in e il controllo di sicurezza (qui avevano anche il body scanner). Facciamo un giro nei negozi dell’aeroporto e si fa subito l’ora di salire. Il volo era sempre con Alitalia della durata di 9:50 con un Airbus A330-200.
5 Agosto 2011. Arrivo in Italia alle 10:20, in perfetto orario. Tante cose da raccontare ma anche tanta nostalgia di quei giorni.