New York… la Grande Mela colta e mangiata

Una settimana di fuga dal lavoro per immergerci nel cuore della città... tra musei, shopping e qualche evento inatteso
Scritto da: amarantegnene
new york... la grande mela colta e mangiata
Partenza il: 03/02/2012
Ritorno il: 10/02/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Avendo a disposizione una settimana di relativa tranquillità dal lavoro abbiamo deciso di scappare a New York per visitare la città e… fare un pò di sano shopping, ovviamente!

Partiamo da Roma Fiumicino la mattina del 3 febbraio, volo Alitalia diretto su JFK; era da tanto tempo che non volavamo con la nostra compagnia di bandiera e, devo dire, ci siamo trovati davvero bene.

Partenza puntuale, aereo nuovo, personale cordiale e atterraggio meraviglioso.

Arriviamo a NY nel primo pomeriggio e prendiamo un taxi fuori dell’aeroporto che in circa 1 ora ci porta al nostro albergo, il Broadway@Time Square, prenotato via internet per 7 notti a circa 40 euro a nottre per persona, compresa prima colazione.

L’albergo è buono e pulito, anche se, come consueto a NY, le stanze sono davvero piccole; ma la cosa migliore è sicuramente la posizione, a 50 metri da Time Square, nel bel mezzo di Manhattan insomma.

Appena arrivati lasciamo le valigie, ci diamo una veloce rinfrescata e partiamo subito in direzione Moma; il venerdì pomeriggio, infatti, l’ingresso è gratuito, e quindi ne vogliamo approfittare.

Il museo è bello e pieno di gente; la struttura interna è spettacolare e modernissima, nonché ricca di opere d’arte di assoluto rilievo, tra le quali il ritratto di Merilyn di Warhol e altre opere di Van Gogh, Picasso, Matisse e Dalì.

La stanchezza e il fuso orario iniziano a farsi sentire, ma nel ritorno verso l’hotel ci fermiamo alla cattedrale di St. Patrick, lungo la 5th Avenue; la chiesa è molto particolare, dato che si trova, con la sua struttura gotica, nel mezzo di alissimi grattacieli ipermoderni.

Proseguiamo a passeggiare lungo Midtown e quindi andiamo a mangiare in un pub vicino all’albergo, per poi cedere alla stanchezza.

4 febbraio

Ci alziamo di primo mattino, facciamo colazione in albergo e poi via, alla scoperta della Grande Mela!

Decidiamo di andare subito al Metropolitan; scendiamo nella metropolitana per fare la Metro Card (29 $ per 7 giorni con corse illimitate) e quindi ci dirigiamo nell’Upper East Side.

Arriviamo all’apertura del museo e non troviamo che poche persone all’interno; il museo, oltre ad essere immenso, è davvero spettacolare, ricco di reperti di ogni epoca e provenienti da tutte le parti del globo.

Visitato il Met andiamo verso la Grand Central Terminal, la famosissima stazione dei treni di Manhattan; la struttura è bellissima e al suo interno ci sono molti ristoranti e take away, anche se, per la verità, vi girano personaggi discutibili…

Nel pomeriggio giriamo un pò per la 5th Avenue, andiamo a visitare il Bryant Park prima e la NY Public Library, un posto bellissimo, ricco di decori in legno e marmo al suo interno.

Alle 18 ci dirigiamo verso il Rockefeller Center, avendo prenotato la salita al Top of The Rock per quell’ora; anche qui per fortuna non troviamo quasi nessuno (febbraio è un ottimo periodo per visitare NY, c’è davvero poca gente) e, dopo i consueti controlli, eccoci nella vertiginosa salita verso la cima del grattacielo.

La vista è spettacolare; la sera è ormai calata e NY si è completamente illuminata con milioni di luci che delineano il suo inconfondibile skyline.

Ci prendiamo tutto il tempo necessario, facciamo foto, video e ci godiamo il luogo mozzafiato.

Scesi dal Rockefeller Center andiamo in Time Square per farci un pò abbagliare dai milioni di led che la illuminano e poi ci fermiamo a cena al messicano.

5 febbraio

Oggi è domenica e quindi non possiamo non andare ad Harlem per assistere ad una funzione religiosa gospel.

Partiamo presto quindi e ci dirigiamo verso la Abissinian Church; purtroppo però la funzione è alle 11, quindi approfittiamo per andare a farci una colazione all’americana.

Verso le 11 torniamo verso la chiesa, ma già ci sono decine di persone in fila in attesa di entrare; facciamo anche noi la file per più di un’ora per sentirci dire che nella chiesa non c’è più posto…

Molto delusi e arrabbiati quindi decidiamo di andarcene, ma, per puro colpo di fortuna, passando accanto alla Shiloh Baptist Church, sentiamo delle persone cantare.

Entriamo allora e abbiamo la possibilità di assistere alla funzione, un’esperienza davvero unica e indimenticabile.

Proseguiamo la nostra giornata andando a vistare il museo di Storia Naturale nell’Upper West Side.

Il museo è grande, ma non molto interessante a dir la verità, decisamente più adatto a visite con i bambini; la sezione più bella è certamente quella relativa ai dinosauri.

Usciti dal museo entriamo in Central Park e facciamo un giro nel vero polmone verde di NY; il luogo è bello, incredibilmente silenzioso pur essendo al centro di Manhattan, e il paesaggio splendido, con parchi e alberi tutto intorno e i grattacieli sullo sfondo.

Andiamo anche a Strawberry Fields, un piccolo spazio dedicato al grande John Lennon.

Usciti dal parco andiamo a fare un pò di shopping lungo Columbus Avenue e la 5th Avenue, le vere strade degli acquisti, ricche di negozi di ogni genere e a prezzi decisamente ottimi.

Oggi, inoltre, è il giorno del Super Bowl, l’evento più importante dello sport americano; quest’anno poi abbiamo la fortuna che in finale c’è proprio la squadra di casa, cioè i NY Giants.

Approfittiamo per vedere la partita andando in un pub e ci godiamo un bell’hamburger con patatine…insomma, perfetta serata in stile Usa!

6 febbraio

Dopo la consueta ricca colazione mattutina in albergo ci incamminiamo verso l’Empire State Building per salire sulla cima del grattacielo. Arriviamo poco dopo le 9.00 e, con nostra somma gioia, ci accorgiamo di essere praticamente soli nella ascesa alla sommità.

Ci facciamo quindi tutti i controlli di sicurezza di rito e poi via sull’ascensore che ci porta sino alla cima dell’Empie, dal quale si gode di una vista mozzafiato; la giornata inoltre è spettacolare, con uno splendido sole che fa risplendere tutti i grattacieli che circondano l’Empire.

In cima, in effetti, non è poi molto caldo… tira un vento molto forte e freddo, ma tutto passa in secondo piano davanti a ciò che si può ammirare da lassù.

Da una parte tutto il Financial District, con la vista che si estende fino ad Ellis Island e alla Statua della Libertà; dall’altra tutta la zona di Upper Manhattan, intervallata da Central Park.

Dopo decine di foto e dopo che la nostra vista si è dichiarata appagata scendiamo dall’Empire e ci dedichiamo a cose un pò più…amene…; entriamo quindi da Macy’s, cioè uno tra i più famosi grandi magazzini del mondo.

La struttura è imponente e al suo interno si trova di tutto e a prezzi davvero interessanti; degne di nota poi sono le scale mobili ancora conservate come all’epoca della sua costruzione, e cioè in legno.

Proseguiamo la nostra giornata incamminandoci verso Madison Park e, una volta arrivati, scattiamo un pò di foto al Flatiron Building, uno dei primo grattacieli costruiti a NY, con la sua inconfondibile forma a “ferro da stiro”.

Dopo aver pranzato iniziamo a tornare verso l’albergo per riposarci un pò, anche perché alle 19.30 dobbiamo essere al Madison Square Garden per la partita NBA tra NY Knicks e Utah Jazz!!

Arriviamo a quella che i newyorkesi chiamano, un pò pleonasticamente, The World’s Most Famous Arena, intorno alla 19.00; mangiamo un paio di pezzi di pizza (buona per la verità) nei dintorni dell’Arena e poi entriamo.

Il Garden dentro è spettacolare, grandissimo e l’atmosfera è elettrizzante; piano piano i suoi circa 20.000 posti si riempiono tutti; ma il top è quando entrano nel parquet i giocatori dei Knicks… si spengono tutte le luci, parte la musica e i giocatori entrano uno a uno illuminati da una luce che li segue in mezzo e due ali di cheerleaders che sventolano i loro pon pon…meraviglioso.

La partita è interessante e, anche durante gli intervalli, non ti annoi mai, essendoci continui spettacoli e intrattenimento.

La serata finisce con la vittoria dei Knicks e noi torniamo in albergo davvero soddisfatti.

7 febbraio

Il programma di oggi prevede la visita a Lady Liberty e al Financial District; di buon’ora quindi prendiamo la metro che ci porta fino a South Ferry per imbarcarci nel traghetto che va a Liberty Island.

Appena arrivati però ci troviamo nel bel mezzo della parata per la vittoria dei Giants nel super bowl; la folla è oceanica e da tutti i grattacieli viene lanciata carta triturata al passaggio della squadra su un pullman scoperto.

Riusciamo a divincolarci dalla folla e partiamo alla volta della Statua della Libertà; avvicinandoci piano piano ecco che Lady Liberty si mostra in tutta la sua grandezza ed è allora che, anche se solo in parte, riusciamo a capire cosa abbiano provato tanti nostri connazionali che, dopo giorni di viaggio nell’Atlantico, arrivavano negli Stati Uniti in cerca di fortuna!

Scendiamo dal traghetto e andiamo proprio sotto il piedistallo della statua; così da vicino è emozionante e enorme; la giornata poi è splendida, con un cielo celeste privo di nuvole che fa da contrasto al colore verde della statua stessa.

Ritorniamo quindi a Manhattan e iniziamo il nostro giro del Financial District e di Ground Zero. Andiamo quindi a Wall Street, alla Federal Reserve e, infine, al WTC Memorial, dove tocchiamo con mano la tragedia delle Twin Towers.

Visitiamo il parco memoriale che sorge dove un tempo sorgeva il World Trade Center; proprio nella base delle Torri adesso vi sono due immense vasche sui bordi delle quali sono incisi tutti i nome delle vittime della follia umana travestita in fanatismo religioso.

La visita ci ha lasciato dentro tante domande e un profondo senso di pietà, tanto è vero che non siamo riusciti a scattare nemmeno una foto in quel luogo…

Altra visita molto toccante è stata quella alla St. Paul Chapel, ovvero la cappella che si erge proprio accanto al Wtc e dove migliaia di persone hanno trovato rifugio e conforto dopo l’attentato dell’11 settembre.

La chiesa è semplice, ma ciò che rende la visita indimenticabile sono le tantissime testimonianze di quel giorno terribile che sono li conservate.

La nostra giornata prosegue con la visita del City Hall e, infine, ci concediamo un pò di shopping al Century 21, un grande magazzino immenso nel quale si trova di tutto a prezzi pazzeschi, prima di tornare in albergo.

8 febbraio

Questa mattina abbiamo messo in programma di andare a vedere il famoso “palazzo di vetro”, ovvero il quartier generale dell’O.N.U., che svetta lungo l’East River.

Arrivati nel luogo, oltre alle foto di rito, decidiamo di entrare; la fila è breve e, appena all’interno, subito girovaghiamo all’interno del palazzo, dove ha sede una mostra fotografica e vi sono le effigi di tutti i vari presidenti che si sono succeduti nel tempo.

Scopriamo che c’è pure la possibilità di fare una visita guidata, che porta all’interno della sede e, soprattutto, sia dell’Assemblea Generale che del Consiglio di Sicurezza.

Le visite in italiano però sono rare e si devono richiedere; per fortuna oggi è prevista per le 12, quindi decidiamo di attendere, ingannando l’attesa sfruttando un pò il wi-fi gratuito (praticamente dovunque negli USA…) della struttura.

All’inizio della visita scopriamo, con nostro sommo piacere, che siamo soli, noi e la giuda!! La visita dura circa 2 ore, e ci viene mostrato tutto ciò che l’O.N.U. fa per le popolazioni del mondo che si trovano in difficoltà, i vari progetti in essere ecc.

Ovviamente però, la parte migliore della visita è rappresentata dall’Assemblea Generale, nonché dal Consiglio di Sicurezza, che abbiamo potuto visitare essendo conclusa da poco una delle frequenti riunioni che qui si tengono.

Terminata la visita di dirigiamo verso Little Italy e China Town; a dire la verità, ormai di Little Italy è rimasto davvero poco, dato che China Town ha praticamente invaso tutto (che novità…).

Sono però ancora rimasti i tipici ristorantini, in uno dei quali decidiamo di pranzare; e cosa potremmo prendere se non il must di Little Italy…cioè spaghetti con polpette! Fantastico!

Gironzoliamo un pò per China Town, tra le sue pescherie a cielo aperto e i ristoranti con decine di anatre e polli allo spiedo appesi da tutte le parti, facciamo qualche acquisto e poi andiamo verso il ponte di Brooklin, per fare un pò di foto.

Purtroppo però il tempo peggiora e, appena arrivati, inizia addirittura a nevicare; decidiamo quindi di tornare in albergo per riposarci un pò, sperando in un miglioramento delle condizioni del tempo.

Per cena andiamo in un posto rinomato a NY per gli hamburger, e cioè il Five Napking Burger, a Hell’s Kitchen; il locale, un pò rumoroso, è molto frequentato, soprattutto da gente del posto, e, in effetti, gli hamburger sono davvero eccellenti.

9 febbraio

Di prima mattina decidiamo di andare a visitare la Frick Collection, un piccolo museo allestito dentro l’abitazione della famiglia Frick, lungo l’Upper East Side.

Il museo, non conosciuto come altri, è però altrettanto bello e ricco di pezzi d’arte di prima qualità; la struttura poi è davvero bella e merita una visita.

In seguito facciamo una bella passeggiata in Central Park, passando anche dal Conservatory Water e poi ci fermiamo a Briant Park per pranzo.

Nel pomeriggio visitiamo il Greenwich Village, con Washington Square, Perry Street e poi la riva dell’Hudson, dove passeggiamo un pò sotto un bel sole.

Vista la bella giornata decidiamo di tornare al ponte di Brooklin e lo percorriamo tutto a piedi mentre il sole inizia a tramontare; il paesaggio è davvero splendido, con il colore caldo del sole che scende che illumina i grattacieli di Manhattan e, sullo sfondo, l’inconfondibile figura della statua della libertà.

Dopo essere tornati in albergo, ci prende la nostalgia del Bel Paese e, quindi, decidiamo di andare a mangiarci una pizza in un posto a Greenwich che ci era stato consigliato, il Kestè Pizza e Vino.

Il locale è piccolissimo, con tavolini minuscoli a incastro l’uno con l’altro, ma la pizza è fantastica, tanto che se ne trovano poche così anche in Italia.

10 febbraio

Oggi è il nostro ultimo giorno a NY; in effetti abbiamo visto veramente tante cose, quindi, per concludere in bellezza, ci dedichiamo ad un ultimo sano shopping per i negozi della 5th avenue.

La mattina passa davvero veloce ed è già arrivata l’ora di dirigerci verso il JFK dove ci attende il volo di rientro in Italia, con la certezza, però, che un giorno torneremo…d’altra parte, NY è in continua evoluzione e le cose da fare e da vedere non finiscono mai!

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New York: la Grande Mela colta e mangiata!!!



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