New York: il sogno

Finalmente venerdì 30 novembre io e il mio fidanzato partiamo per NY!!!! Non ci posso credere non era in programma un altro visto che già ne avevamo fatti tre nel corso del'anno, ma quando ho proposto la Grande Mela Giovanni non ha potuto dirmi di no! Il volo con SwissAir parte sia da Milano che da Zurigo in perfetto orario, stiamo sorvolando le...
Scritto da: ELBA
new york: il sogno
Partenza il: 30/11/2007
Ritorno il: 06/12/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Finalmente venerdì 30 novembre io e il mio fidanzato partiamo per NY!!!! Non ci posso credere non era in programma un altro visto che già ne avevamo fatti tre nel corso del’anno, ma quando ho proposto la Grande Mela Giovanni non ha potuto dirmi di no! Il volo con SwissAir parte sia da Milano che da Zurigo in perfetto orario, stiamo sorvolando le coste del Canada e il mio cuore comincia a battere: vedo l’isola di Manhattan sul monitor e ancora non mi sembra vero.

Atterriamo, scendiamo dall’aereo e posso dire di essere davvero in territorio americano…Un sogno.

Sbrighiamo le formalità doganali in 10 minuti di orologio, fila compresa, sarà perchè il funzionario è italoamericano ma vediamo che tutti sono molto veloci e affabili. Appena superati i controlli vedo le nostre valigie scorrere sul nastro…Che gioia, non era mai successo che arrivassero così velocemente!!!! Ci mettiamo subito in coda per il taxi e anche qui in 5 minuti arriva il nostro turno e il tassista ci conferma subito il costo 45 dollari più 4,50 circa di pedaggio.

In 40 minuti, dopo aver attraversato il Queens e Harlem, siamo al nostro appartamento affittato ad Upper West Side: ci identifichiamo al concierge e subito ci fanno salire dalla proprietaria, una simpatica signora di colore sulla settantina che ci mostra orgogliosa la sua bella casa, che si rivelerà essere pulita, caldissima e comoda in quanto vicina alla metro e a margine di Central Park.

Disfiamo la valigia e partiamo alla scoperta della città; sono già le 17 e il sole inizia a nascondersi dietro ai grattacieli dell’East Side perciò decidiamo di prendere la metro dopo aver fatto il pass di 6 corse a 10 USD e andare a vedere le luci di Times Square! Usciamo dalla metro e ci sembra di essere in un altro mondo, luci, caos, colori, odori e gente di tutti i tipi in ogni angol. Ci facciamo trascinare dalla folla e guardiamo incantati i grattacieli, tutto ci sembra surreale, scattiamo le prime foto e ci stupiamo di qualsiasi cosa: benvenuti nel paese dei balocchi! Il freddo e la stanchezza, cose che ci accompagneranno per tutto il viaggio, iniziano a farsi sentire perciò decidiamo di mangiare qualcosa in un McDonald’s e poi di gustarci un ottimo Peppermint Moka da Starbucks.

Sono le 21 e siamo già a letto stanchi ma felici.

Ci svegliamo all’alba dopo l’ncessante rumore di ambulanz e pompieri che si sente anche al 10° piano, guardiamo il meteo un tè bollente e via in metro verso Tribeca dove dopo aver assistito allo spegnimento di un incendio da parte dei mitici NYFD ci gustiamo un’ottima colazione a base di gustose brioches e cappuccino! A piedi con un vento gelido che fa volare via, andiamo alla St. Paul’s Chapel a vedere le testimonianze di chi ha assistito al crollo del WTC, si sono foto, preghiere, pupazzi, fiori a ricordare chi non è più tornato. Con il nodo in gola andiamo a Ground Zero ed è impressionante, è una voragine molto profonda e ampia dove i muratori lavorano anche nei giorni festivi senza molti risultati: si vedono ancora le fondamenta delle vecchie torri.

Attraversiamo il Financial District e arriviamo a Battery Park ma la fila per l’imbarco per Liberty ed Ellis Isand è chilometrica perciò decidiamo di andare a South Street Seaport. Facciamo le foto di rito al ponte di Brooklyn e al panorama e poi vinti dal freddo entriamo al centro commerciale dove ci si può sbizzarrire per il pranzo.

Cominciano i primi acquisti: Victoria’s Secret e Abercrombie&Fitch.

Passeggiamo a zonzo e arriviamo a Soho e i miei occhi si illuminano, è bellissimo, proprio come nei film, case di mattoni rossi, scale antincendio, ristoranti e locali di tendenza nei seminterrati, negozi di manicure ad ogni angolo, piccoli giardinetti e negozi, negozi, negozi. Acquisto il mio primo paio di scarpe newyorchesi tacco 11, facciamo un salto da Levi’s, Armani Exchange e Bloomingdale’s poi gironzoliamo ancora un pò senza acquiatare nulla visto che i negozi dei giovani stilsti emergenti sono un pò fuori dalla mia portata (borse e scarpe e vestiti originalissimi ma a partire dai 400 USD circa :(:(:(… ).

Il freddo e il vento sono pazzeschi e anche se siamo coperti a dovere optiamo per tornare a casa in metro, fare una doccia calda, riposare un pò e andare a cena in un ristorante italiano vicino a casa che si chiama Regional sulla Broadway all’incrocio con la 99. E’ sabato perciò aspettiamo un pò per cenare ma il tutto è allietato da un bel bicchiere di vino italiano, il ristorante si rivelerà azzeccato, il cuoco è davvero italiano e i sapori sono quelli di casa nostra. Il prezzo non è bassissimo ma comunque è abbordabile, infatti siamo tornati una seconda volta.

E’ domenica mattina, apriamo gli occhi e il cielo è bianco…È proprio vero sta nevicando! Senza fare colazione attraversiamo la strada eandiamo subito a fare un giro a Central Park, cani che corrono in libertà, bambini e genitori con gli slittini, affezionati dello sport che nonostante la temperatura sottozero corrono nel parco, il laghetto semighiacciato e lo splendido skyline dell’Upper East Side incornicito dagli alberi. Ora suonerà la sveglia e dovrò andare al lavoro…E invece no, sono davvero qui! Percorriamo a piedi buona parte del parco e più o meno all’altezza della75° usciamo sulla Fifth Avenue: palazzi lussuosissimi con portiere in livrea, limousine e macchine nuove e costose da tutte le parti e arriviamo al Plaza Hotel che ora è in ristrutturazione, entriamo alla Apple, da Tiffany e acquisto degli orecchini dal costo molto conveniente (a Milano euro 145 mentre li pago 94 USD al cambio del giorno), Trump Tower e Nike Town. Poi foto e bocca aperta di fronte all’albero del Rockfeller Centre.

Finalmente colazione da…Starbucks con muffin a cappuccio poi decidiamo di salire sull’Empire. Non c’è fila data la neve e quindi la foschia ma saliamo comunque, la vista è superba ma lo sarebbe stata ancora di più col sole. Noi abbiamo preso il biglietto anche per il 102° piano ma non conviene affatto, la visuale è la stessa.

Riprendiamo lo shopping sfrenato da Macy’s, ancora Abercrombie e altri negozi. Sono arrivata ad acquistare 6 paia di scarpe, se non volete spendere molto ma avere buona qualità e modelli originali consiglio di fare un salto da Baker, di fronte all’accesso per l’Empire all’angolo con la 5th; c’era il 20% di sconto su tutte le scarpe, sono molto gentili e i modelli sono davvero belli. Altra buona marca, sia per la qualità che per il prezzo, è quella disegnata da Jessica Simpson e la linea di Steve Madden! Dopo questa piccola parentesi di shopping riprendiamo il giro verso Bryant Park, la Public Library, la 6th e la 7th e pranziamo in un fast food noto ma di cui non ricordo il nome dove servono sia piatti caldi (ottimi) che insalate e panini! Si fa buio, torniamo a casa doccia, riposino e via verso il Marriott Marquis in Times Square dove abbiamo prenotato la cena al ristorante panoramico The View, con vista a 360° visto che la piattaforma è girevole e ad ogni boccone il panorama è diverso! Posto bellissimo, cameriere servizievole, buon cibo (ma nulla di particolare) e anche il conto è stato stratosferico: 320 USD circa in due!!! Alleggeriti ma soddisfatti della bella serata chiamiamo un taxi visto che piove a dirotto: 10 Usd per riportarci a casa…A Milano avrebbero chiesto 20 euro! Oggi è lunedì, dopo una buonissima colazione a Columbus Circle da Torchon, un bar/pasticceria all’interno del centro commerciale Time Warner compro trucchi e creme da Sephora e da Aveda, come al solito molto conveniente, gironzoliamo tra la Broadway la 6th e la 7th (s’è sempre qualcosa da vedere) entriamo a St.Patrick, bellissima cattedrale tra due grattacieli, pranziamo con un buon trancio di pizza da Sbarro’s, passiamo a ritirare i biglietti prenotati due mesi prima al Radio City Music Hall e torniamo a prepararci per la serata a teatro: Christmas Spectacular! Quest’anno è stato il 75° anniversario dello spettacolo più famoso di Natale e delle famose Rockettes (ballerine) di Broadway quindi il musical è stato davvero scenografico e sfavillante e il Radio è bellissimo e ha un palco imponente che ricorda i favolosi anni trenta. Sono stati 160 dollari spesi più che bene! Il martedì ci svegliamo di buon’ora e per le 8 siamo già a Battery Park ad acquista i biglietti per la statua della Libertà e per il Museo dell’Immigrazione: il battello parte, siamo tutti seduti ma nonostante il freddo usciamo tutti sul ponte ad ammirare il panorama e scattare foto. Decidiamo di non salire sulla statua anche se il pass gratutio comprendeva l’ingresso, dicono che da quando hanno chiuso l’accesso alla corona non ne valga più la pena.Entriamo al museo dell’Immigrazione e devo dire che è proprio come nei film interessante ma anche commovente per i modi e le pratiche poco umane con cui trattavano i poveri immigrati. Lo consiglio davvero.

Torniamo sulla terra ferma e andiamo al ponte di Brooklyn, foto di rito, attraversata e gli occhi si perdono tra i grattacieli e il panorama lontano di Staten island. Riprendiamo il tour di Soho e del Greenwich Village, vorrei vivere qui! Siamo stanchi e infreddoliti perciò nonostante siamo le 18.30 decidiamo di fermarci in un bistrò francese per cenare, niente male peccato il conto un pò salato in proporzione alla quantità! E’ il penultimo giorno, decidiamo di visitare la zona sud di Central Park, lo Sheep Meadow, la pista di pattinaggio, lo zoo, facciamo un’altro giro sulla 6th e torniamo a casa a piedi percorrendo tutt la 7th (credo), fino alla 99: tantissimi negozi carini e ristoranti, passiamo davanti al Lincoln Center, National Historic Museum poi casa, doccia e ancora cena da Regional e mentre torniamo inizia nuovamente a nevicare! Siamo arrivati all’ultimo giorno, alle 16.30 dobbiamo prendere il taxi per il JFK dunque torniamo sulla 5th per gli ultimi giri di shopping e regali, visita alla Grand Central Station, un ultimo saluto a Times Square, a piedi fino a casa sulla Central Park West (anche qui appartqmenti super lusso) e via verso il triste rientro in Italia.

Che dire di NY, è un sogno, uan bellissima città dai mille volti, basta attraversare una strada e vedere come cambiano le case, i negozi e la gente. I newyorkesi sono molto cordiali e disponibili con i turisti, non abbiamo mai avuto paura, nemmeno alla sera in metropolitana.

I prezzi sono molto convenienti, anche i prodotti dellle griffe italiane con il dollaro basso conviene comprarli negli Usa anzichè in Italia; ho notato però che il cibo costa molto, o meglio uscire a cena non è conveniente, se si escludono i fast food.

sicuramente tornerò nella Grande Mela, non siamo riusciti a vedere tuttoperchè ci vorrebbe un mese ma anche perchè il freddo è sempre stato imperterrito. L’atmosfera natalizia però è impagabile!!! La prossima volta sarà in primavera e sempre in appartamento, conviene rispetto agli hotel, si risparmia e il servizio è lo stesso dato che la colazione non è quasi mai compresa. Date un’occhiata al sito www.Newyorkhabitat.Com, subaffittano appartamenti, sono efficienti e affidabili e noi abbiamo speso 900 euro di affitto per una settimana in un bell’appartamento. In hotel avremmo speso il doppio! Arrivederci New York…

Ele&Gio



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