New York, il mio sogno americano

Il presente di New York è il futuro di qualsiasi altro paese al mondo... Una città che non si descrive, si deve solo vivere, perché nemmeno cento film, o cento diari, saprebbero raccontarla.
Scritto da: ELENAMAX
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new york, il mio sogno americano
Partenza il: 09/09/2011
Ritorno il: 18/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Questo racconto vuole essere uno spunto per chi, come me, crede che New York sia un viaggio difficile da organizzare, e magari è un pò timoroso o dubbioso su cosa bisogna fare per organizzarsi fai da te.

VOLO: l’unico modo per risparmiare è prenotare con largo anticipo, e magari scegliere di fare uno scalo. Di sicuro si risparmia un bel po’ (purtroppo non sulla comodità). Venezia – Madrid – Jfk e viceversa 500 euro prenotato a Marzo. Con Iberia abbiamo volato benissimo, al ritorno con AA un po’ meno, a mio avviso la qualità di quest’ultima compagnia è un pò scarsa, ma il personale è comunque gentilissimo!

HOTEL: Holiday Inn Express Time Square, posizione invidiabile sulla 39th, a due passi da Time Square, Empire State Building e soprattutto dalla metro, per andare ovunque si voglia! Le stanze sono pulitissime, riordinate ogni giorno, phon in bagno, macchinetta per il the sul comodino, colazione inclusa nel prezzo e personale molto disponibile. Chiedono la carta di credito solo come garanzia ma non viene trattenuto nulla. Unico neo, un solo ascensore che scorre tra 36 piani, con molti minuti di attesa, e la sala della colazione forse troppo piccola per la capienza dell’hotel, e quindi capita di accodarsi per sedersi al tavolo. In generale voto 8!

AEROPORTO E CONTROLLI: Dipende moltissimo da chi si trova, io però leggendo i diari di viaggio mi ero molto spaventata. In realtà i severi controlli consistono in molto molto tempo di attesa, due domande alla dogana (prima volta in città? quando torni a casa tua?), impronte digitali, una foto e via a prendere i bagagli! In aereo fanno compilare un modulo da consegnare in aeroporto, che è molto simile alle domande che ci sono sull’ESTA, quindi niente di nuovo… Se si trova qualcuno di pignolo può succedere di doversi togliere le scarpe, la felpa, ma niente di preoccupante. Un consiglio: appena scesi dall’aereo correte più veloce della luce lungo il corridoio per arrivare alla dogana prima dei vostri compagni di aereo perché è l’unico modo per uscire presto dall‘aeroporto, prendere le valigie, ed arrivare in città! Sembra un consiglio stupido ma i ragazzi che sono corsi via sono usciti dall’aeroporto almeno un’ora prima di noi! Evitare una cinquantina di persone davanti di voi può farvi risparmiare ore!

ITINERARIO: Per scelta, decido di non fare la descrizione delle mie giornate, perché è tutto davvero troppo soggettivo. Scrivo solo cosa secondo me non si deve assolutamente perdere:

Statua della libertà: Solo quando la si vede per la prima volta, si sente di essere davvero arrivati a NY! Un comodissimo traghetto che parte da Battery Park fa tappa prima alla statua, poi ad Ellis Island dove c’è il museo, e poi torna a Manhattan, il tutto per 12 o 13 dollari. La statua è maestosa, il mio ragazzo è rimasto folgorato!

Ground Zero: Non sarei voluta andare a NY in nessun altro periodo dell’anno, se non per l’11 settembre, ma non l’11 settembre di ogni anno, bensì per il memoriale dei 10 anni! Il presidente Obama era lì, e noi a due isolati da lui…La gente riunita in una delle piazze più caotiche al mondo, quel giorno era in un silenzio surreale: polizia a cavallo, i tabelloni di Time Square su cui scorreva il nome delle vittime di quel giorno, tante bandiere quante le vittime, dal titolo “one life, one flag”, su un giardino che non dimenticherò mai per la sensazione di solidarietà che mi ha dato quel luogo, quel giorno… e poi la sfilata dei vigili del fuoco, i veri eroi, come li chiama il mio ragazzo, e poi ancora silenzio, polizia intenta a difendere la città, sirene di ambulanze in sottofondo, e poi ancora bandiere, e poi di sera in hotel, per i notiziari, vedere le strade dove eravamo passati poche ore prima, sapere che tutto il mondo stava guardando la stessa strada che avevamo percorso noi… e poi i nastri bianchi sulla cancellata del museo, una nastro, una frase… e poi tutto… solo per quella giornata è valso il lungo viaggio da casa…

TOP OF THE ROCK: L’osservatorio del Rockfeller center mi è piaciuto molto di più dell’Empire, non so se sia stato perché all’Empire c’è molta più confusione e si vede poco, o perché la vista è migliore, certo è che si vede una cosa che dall’Empire non puoi vedere: L’Empire stesso!

Vi consiglio di andare al tramonto, ma quando ancora c’è un bel po’ di luce, in modo da vedere Central Park, altrimenti col buio non lo si riconosce… e aspettare che cali la sera per vedere la grande mela completamente illuminata! Questa è l’unica volta dove potete avere la città ai vostri piedi e poterla guardare dall’alto verso il basso, perché sarà poi NY a fare da padrona e sarete completamente nelle sue mani. Ecco perché non voglio consigliare un itinerario ben preciso, perché il miglior modo per girarla è farvi trasportare, girare anche senza meta, perché ogni angolo ha qualcosa di sorprendente.

CENTRAL PARK: per riuscire a vederne almeno un po’ abbiamo dovuto farci accompagnare da un simpatico ragazzo che ci trainava in bicicletta su una carrozzina, ed è stato la nostra guida, perché è troppo immenso per poterlo girare a piedi, oppure si possono affittare le biciclette. Arrivati a Central park quel giorno mi ricordo che non mi ha dato particolarmente emozioni, visto così sembra un semplice parco, ma una volta addentrati ci si rende conto della sua bellezza e maestosità. Per vederlo tutto non basta un giorno.

I diari trovati in rete parlano ampiamente dei luoghi imperdibili di questa città, non mi dilungo quindi, lascio spazio ad alcune notizie pratiche.

TRASPORTI: La metro non è difficile da usare, a NY è impossibile perdersi, anche perché le street ed avenue sono tutte numerate progressivamente e ci si rende sempre conto di dove ci si trova. Nonostante tutto, se è la vostra prima volta in città vi consiglio di prendere il taxi da/per l’aeroporto, forse non è il modo più economico (60 dollari), ma vi farà risparmiare tempo ed è comodissimo. La metropolitana bisogna un po’ capirla ed è facile sbagliarsi coi treni locali od express che molto spesso passano per gli stessi binari, in più le valigie non aiutano! Durante la vostra permanenza, per girare da una parte all’altra della città invece la metro diventa indispensabile! Il taxi per le corte distanze può essere comodo ma non economico!

ESCURSIONI: Abbiamo acquistato la gita sul bus aperto dai ragazzi in divisa gialla che si trovano agli angoli delle strade, non vi dico dove, tanto li vedrete sicuramente e ve lo proporranno ad ogni angolo! Il giro sul bus aperto dura tre giorni, durante i quali si può visitare la città con guida in italiano, il bus fa tappa nei punti di maggiore interesse, si può scendere e risalire quando si vuole, anche su un bus diverso, basta che sia della stessa linea. Quelli più comuni sono della Gray line, ogni bus di questa marca può essere utilizzato per farvi scarrozzare per 3 giorni, anche se il costo mi sembra un po’ altino, 70 dollari a testa ma ne vale la pena!

CIBO: il mitico Starbucks per la colazione mi sembra doveroso, noi eravamo clienti fissi a quello della 39th, a 100 m dal nostro hotel, ma la città è piena e li troverete dappertutto! Per cena dipende dai gusti, oltre ai ristoranti detti e stradetti nei diari, consiglio il VIRGIL’S REAL BARBECUE in time square, la carne è sconvolgente, bruciacchiata fuori e tenerissima all’interno, locale molto country, personale gentile. Noi abbiamo preso due piatti con rispettivamente una costata enorme, pollo, patatine a non finire, bibita, al costo di 30 dollari a testa, ma le porzioni erano davvero abbondanti. Per la città ci sono ristoranti e fast food sparsi dappertutto, ma l’unico locale che mi sento di consigliare è proprio questo!

GENTE: è incredibile che a NY vivano così tante persone, e per terra non ci sia una cartaccia. Noi italiani in confronto siamo proprio scandalosi, a new York pochissima gente fuma, nessuno butta nulla per terra, le strade sono pulitissime, la gente sempre di corsa col suo caffè ghiacciato in mano corre veloce lungo le strade, non curandosi di quello che succede attorno, ma sempre pronti e disponibili ad aiutarti e dare informazioni. In generale gli americani sono tutti gentili, molto più che in Italia, sono molto individualisti ma allo stesso tempo sanno fare gruppo come poche nazioni sanno fare… Forse poco consapevoli di vivere in una città così meravigliosa, sanno essere semplici, disponibili e solidali.

LINGUA: Conosco poco l’inglese, ma non è stato assolutamente un problema, perché molti parlano anche lo spagnolo, ed in ogni caso basta sapere l’indispensabile per farsi capire, sono molto comprensivi con gli stranieri, anche in aeroporto!

Gli americani gli isolati li chiamano block (next block vuol dire il prossimo isolato), può servire quando si chiedono informazioni stradali!

Spero di non aver tralasciato nulla di importante, per qualsiasi informazione più specifica lascio la mia mail, per potervi aiutare come anch’io sono stata aiutata dagli utenti di questo sito.

Credevo di aver fatto delle belle foto, ma mi sono resa conto che sono ancora troppo banali in confronto alla realtà. Nessuna foto renderà mai l’idea di dove ci si trova…bisogna solo andarci!

Ringrazio il mio ragazzo, pur non essendo la sezione adatta, per aver creduto in me nell’organizzazione di questa vacanza, che grazie a lui è stata perfetta ed impeccabile.

Concludo dicendo che NY è una città stupenda, da visitare almeno una volta nella vita a qualsiasi età… L’america non è solo New York, ma di sicuro è la sua icona… una città sfarzosa, esagerata, gigante, super caotica… lo Skyline visto e stravisto in numerosi film e cartoline, è davvero uno dei più belli al mondo e io sono orgogliosa di aver calpestato il suolo americano!

Enjoy New York!

cagnato.elena@gmail.com



  • ELENAMAX ELENAMAX
    Grazie, che gentile!!!! Eh già, NY ti rimane nel cuore... Vi auguro di andarci altre mille volte!!!"
  • ELENAMAX ELENAMAX
    Grazie, che gentile!!!! Eh già, NY ti rimane nel cuore... Vi auguro di andarci altre mille volte!!!"
  • ELENAMAX ELENAMAX
    Grazie, che gentile!!!! Eh già, NY ti rimane nel cuore... Vi auguro di andarci altre mille volte!!!"
  • Stefy&Marco Stefy&Marco
    Dopo che tu hai letto il nostro racconto, non potevamo esimerci dal leggere il tuo. Proprio bello. Peccato averlo letto già tornati da NYC. Ma tanto ci torneremo e qualche spunto lo prenderemo dal tuo ;-)"
  • Stefy&Marco Stefy&Marco
    Dopo che tu hai letto il nostro racconto, non potevamo esimerci dal leggere il tuo. Proprio bello. Peccato averlo letto già tornati da NYC. Ma tanto ci torneremo e qualche spunto lo prenderemo dal tuo ;-)"
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