New York here we come
Domenica 16 di Settembre siamo partiti alla volta della Grande Mela, io mia mamma e mio papà dall’aeroporto di Milano Malpensa con volo diretto Alitalia prenotato circa 3 mesi prima, destinazione New York, aeroporto JFK International, tariffa molto conveniente per un volo diretto. Personale gentilissimo e volo tranquillo. Appena arrivati siamo rimasti spiacevolmente sorpresi nel vedere la lunghissima fila formatasi alla dogana per svolgere tutti i controlli di rito dei passaporti per tutti coloro che non sono cittadini statunitensi. Tempo un’ora e siamo fuori dall’aeroporto e Rita e li ad aspettarci pronta per accompagnarci nel suo carinissimo appartamento di Manhattan vicino alle Nazioni Unite, quartiere Murray Hill. Io c’ero già stata l’anno prima ma la vista di Manhattan e dei suoi grattacieli in lontananza venendo dall’aeroporto, passando attraverso il Queens mi ha lasciato ancora una volta senza fiato. Per i miei genitori, per la prima volta negli Usa, l’emozione è stata doppia. Penso che sia uno spettacolo davvero unico, una città con un fascino tutto particolare che non può lasciare indifferenti. Cena veloce a base di pasta e pollo americano, un mix delle cucine dei commensali, e tempo un’oretta crolliamo per svegliarci all’alba il giorno dopo. Si sa, il cambiamento di fuso orario porta nella maggior parte dei casi a svegliarsi presto la mattina ma basta qualche giorno e già ci si abitua.
Il mattino dopo, lun 17 Sett, partiamo alla volta del Downtown utilizzando i pullman doppi, double decker bus, come quelli che troviamo in tutte le città più famose (Roma,Parigi,Londra…). Li consiglio vivamente per una giornata, specialmente quelli che effettuano il giro della parte centrale della città in quanto permettono di farsi un’idea dell’organizzazione e di come sono disposti monumenti e luoghi di maggiore interesse, di quelli che sono i posti più importanti da visitare per poi tornarci in un secondo momento con più calma.
Dalla punta sud di Manhattan ci mettiamo in fila per prendere il ferry alla volta di Liberty Island e Ellis Island. Un consiglio: recatevi in questo posto la mattina presto altrimenti troverete una lunga coda. Bellissimo il Museo dell’Immigrazione che, nelle mie precedenti visite a New York non avevo mai visitato per mancanza di tempo. E’ un Museo gratuito che ripercorre la storia di tanti nostri connazionali che hanno deciso all’inizio del secolo di lasciare il proprio paese per ricostruirsi una nuova vita in un altro continente.
Dopo questo bellissimo giro, complice un tempo davvero bello che ci permette di ammirare lo skyline di Manhattan da lontano proseguiamo per la Brodway direzione Wall Street. Un buon Frappuccino al caffè da Starbucks è quello che ci vuole per calmare la seta in questa mattina così calda. Foto di rito davanti alla statua del Toro di Wall Street e riprendiamo il pullman per fermarci alla fine del tour e proseguire a piedi fino all’appartamento. Alla sera la nostra amica Rita ci ha portati in un posto davvero bellissimo di cui noi non conoscevamo l’esistenza, all’utlimo piano del Mariott Hotel, zona più o meno vicina a Time Square, cè questo bellissimo bar per aperitivo e ristorante dotato di piattaforma che gira da cui si può ammirare tutta la città illuminata, spettacolo meraviglioso davvero, da provare!!! Cena al ristorante cubano li in zona e passeggiata a Time Square che ha lasciato i miei genitori davvero senza parole!E’ uno scintillare di luci e colori incredibile, negozi e ristoranti ad ogni angolo della strada. Questa originale e famosissima piazza cambia davvero aspetto la notte.
Il giorno dopo, martedì 18 Sett andiamo di mattina presto all’Empire State Building. Come tutte le attrazioni di New York, se viste alla mattina piuttosto presto non sono affollate, infatti nel giro di 10 minuti siamo in cima a goderci il panorama. 86 piani per un panorama mozzafiato.
Pranzo a Little Italy, addobbata nella seconda metà di Settembre per la festa di San Gennaro. In questo periodo dell’anno il piccolo quartiere risulta ancora più caratteristico poiché pieno di bancarelle e stand in cui è possibile consumare birra italiana, salsicce e panini, pizza, zeppole e tante altre specialità napoletane. Insomma sembra quasi di tornare un po’ nella nostra bella Italia.
La sera aperitivo a casa di un’amica di Rita nella Fith Avenue e cena in una tipica bisteccheria di Manhattan. Non esagero quando dico che non ho mai mangiato una carne buona come quella di questo ristorante di cui ora, sinceramente non ricordo il nome.
Mercoledì 20 Sett partiamo da Manhattan per visitare Long Island insieme a Rita, io c’ero già stata l’anno prima ma valeva la pena far vedere ai miei genitori questo posto stupendo dello stato di New York. Rita qui ha una bellissima casa, un po’ come tanti newyorkesi, che lasciano la città nel fine settimana per rilassarsi a Long Island e dintorni ed allontanarsi dal traffico e dallo stress della città. Destinazione Port Jefferson, forse uno dei paesini più belli dell’isola, pranzo in un country club sul mare a base di insalatona e passeggiata per le belle vie del paese durante il primo pomeriggio. La cornice qui è totalmente differente, niente più grattacieli e traffico ma spiagge bellissime, casette in legno con giardino e tanta natura. La sera siamo ospiti da alcuni parenti di Rita, di origine italiane, la cena infatti è stata ottima, come la compagnia del resto.
Il giorno seguente, giovedì 21 Settembre partiamo da Chinatown alla volta di Philadelphia, città molto carina e storica. Visita alla Liberty Bell, la City Hall, le vie di negozi, le fontane…Ritorniamo a Manhattan in serata stanchi ma molto molto soddisfatti. Per recarsi in città come Philadelphia, tutto sommato non troppo lontane da New York (solo 2 ore di pullman, ma senza traffico sarebbero anche meno), ci sono tantissimi servizi di pullman e treni. Molte compagnie di pullman si trovano a Chinatown e sono molto convenienti, è possibile prenotare i biglietti su Internet tramite il loro sito e recarsi al punto di partenza con tanto di biglietto stampato mezz’ora prima.
Il venerdì lo dedichiamo alla visita della Fifth Avenue e dei suoi bellissimi negozi per proseguire nel pomeriggio per Central Park. Il parco è davvero bello, il tempo meraviglioso di questi giorni poi lo rendono ancora più incantevole. E’ davvero immenso, tanto che è facile perdersi se non si è in possesso di una cartina. Dalla parte occidentale del parco usciamo per proseguire a piedi fino al Lincon Centre. Per andare verso questo teatro famosissimo passiamo davanti ai palazzi con gli appartamenti più prestigiosi della città: il Dakota, dove vive tutt’ora la vedova di John Lennon, il San Remo…E così via, qui abitano molti attori e personaggi famosi.
Dopo una breve visita al Lincon centre camminiamo fino ad arrivare a Columbus Circe. Qui consiglio a tutti di entrare nel grande centro commerciale che si affaccia proprio sulla piazza, è nuovissimo e pieno di bei negozi. In particolare, come mi è stato consigliato da altri turisti per Caso, merita dare un’occhiata al Whole Food Market, che si trova al piano sotterraneo. Si tratta di un grande supermercato con cibi di qualità da tutte le parti del mondo, si può trovare davvero di tutto e la qualità sembra ottima. E’ proprio qui che compriamo un po’ di salsiccia italiana, del riso Arborio per fare un risotto e dell’ottimo vino Pinot grigio che saranno la base della nostra cena italiana.
Il sabato 23 Sett, lo dedichiamo alla visita del Metropolitan Museum, e alla zona del porto di Manhattan subito dopo. Consiglio di andare a vedere questa parte della città, un tempo zona degradata e sede del grande mercato del pesce, oggi invece parte molto carina e caratteristica piena di localini, negozi e bei ristoranti.
La nostra vacanza sta per finire e già questa città dai mille volti mi manca già. Un ultimo Frappuccino e una bella fetta di New York cheescake è proprio quello che ci vuole per concludere in bellezza il pomeriggio. New York è una città meravigliosa davvero, dicono che o ti innamori o la odi, nel senso che è così particolare che può o piacere moltissimo o per niente, ma non conosco persona che è tornata a casa da un viaggio come il mio delusa. I newyorkesi poi, e gli americani in generale, sono persone davvero gentili e disponibili, noi ne abbiamo incontrate tante durante la nostra permanenza, persone disposte a darti una mano quando hai bisogno, per darti indicazioni se hai difficoltà a trovare la strada e sempre cordiali quando chiedi loro qualcosa. Consiglio a tutti di andarci almeno una volta nella vita, vi sorprenderà e vorrete ritornarci, proprio come è successo a noi.