New York è sempre New York

Dopo ore su Internet, telefonate e non poche fatiche per visti e problemi familiari vari si parte. NEW YORK. Per la mia signora è la prima volta , per me la seconda volta dopo 10 anni, la prima dopo l’11 settembre. Ho visto con piacere che New York non muore, anzi è forse ancora più umana e la gente ancora più disponibile di prima. Grande...
new york è sempre new york
Partenza il: 17/03/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Dopo ore su Internet, telefonate e non poche fatiche per visti e problemi familiari vari si parte.

NEW YORK. Per la mia signora è la prima volta , per me la seconda volta dopo 10 anni, la prima dopo l’11 settembre. Ho visto con piacere che New York non muore, anzi è forse ancora più umana e la gente ancora più disponibile di prima. Grande metropoli e grandi abitanti. Veniamo a noi. Partenza venerdì 17/03/2006 (venerdì 17 tocchiamoci…). Da Malpensa a New York via Zurigo con American Aerlines. Ultima fila, non molto comodo ma tutto bene!! Alla faccia dei superstiziosi… L’albergo è stato prenotato con Expedia, Hudson Hotel, sulla 58th strada tra l’8th e la 9th Av. 7 notti a circa 1250 € la camera, stanza microscopica giusta per 2 persone, ma la posizione era bellissima e l’albergo molto carino. Abbiamo acquistato, sempre con Expedia, anche il Citypass e i Transfer da e per l’hotel con il Supershuttle.

Il Citypass è un carnet di 6 attrazioni della città (Guggenheim, Empire, Moma, crociera di Manhattan, Intrepid Sea e Museo Storia Naturale) a prezzo decisamente scontato e consente di non fare file. Il costo su Expedia è di 44,5 € praticamente identico all’acquisto diretto sul web o sul posto (53 $). Il risparmio sul prezzo dei biglietti è molto buono, anche se non andate a tutte e sei le attrazioni. Basta stampare il voucher di Expedia e consegnarlo ad una delle biglietterie dei 6 luoghi da visitare e loro consegnano il blocchetto. Il transfer da e per gli hotel di Manhattan costa 14,25 € a persona a tratta. Il servizio è fatto con pulmini da 10-12 posti della linea Supershuttle. Ti lasciano e ti prelevano direttamente in hotel, non sono ovviamente taxi e occorre aspettarli una decina di minuti. Ci si può accordare direttamente per telefono anche prima di partire dall’Italia. Il risparmio è notevole. Il taxi dal JFK a Manhattan costa 50$ + mancia del 15% + pedaggi dei tunnel di 5$ (tariffa fissa). In due conviene il supershuttle in 4 conviene di più il taxi, in 5 la limo (sì, proprio la limousine!); già sperimentato.

Prima cosa da fare già in Italia acquistare una bella guida, tipo Lonely Planet, E’ stata utilissima per il grado di dettaglio, per i consigli che elargisce, e soprattutto perché è aggiornata al 2005.

Il primo giorno siamo andati subito all’Ufficio turistico di New York: all’810 7th Av.: hanno tutta la documentazione possibile sulla città e sono in grado di fornire ogni tipo di informazione.

In questo ufficio è presente anche la macchina per erogare la tessera (Metrocard) della metropolitana. Potete così farvi la tessera o ricaricarla con calma e senza la ressa che c’è “sotto”, magari facendovi aiutare dagli addetti. Si comprano anche i biglietti per il giro turistico in autobus a due piani della Grayline e i biglietti del teatro.

Per spostarci a New York abbiamo usato esclusivamente la metropolitana. Ci è apparsa sicura (almeno fino alle 22,00 nelle zone più centrali) e funzionale. Non è assolutamente difficile, basta guardare la cartina che è distribuita in tutte le stazioni e capire la chiave di lettura. Gli abitanti sono disponibilissimi, vi aiutano anche se non lo chiedete! Il costo è di 2$ a tratta, esistono tessere a scalare che si ricaricano con 10 e 20$ e che concedono uno sconto del 20% (non comprende il bus). Esiste anche la tessera per 7 giorni a 24 dollari, che include corse illimitate sia in bus sia in metro. Il bus è utile perchè in alcune zone non sono servite bene dalla metro. Per quanto riguarda il cibo potete mangiare quello che volete, all’ora che volete, dove volete. In due non c’è nemmeno bisogno di prenotare. Ho cenato tranquillamente alle 22,00, vicino a Time Square, il sabato sera. I ristoranti sono decine, ovunque, di ogni tipo, genere e prezzo. In tutti c’è il menu esposto completo di prezzi. Provate Thalia sulla 8th, verso al 50th, carino e buono, prezzo un po’ alto ma ne vale la pena. Abbiamo provato il Pastrami, specialità ebraica fatta con fette di manzo e spezie. Non è male sulla 7th AV verso la cinquantesima in due ristoranti: Carnagie e Stage. Non male Starbuck’s per la colazione.

La domenica mattina siamo andati ad Harlem per assistere ai gospel durante la messa. Abbiamo usato la metro senza nessun problema, tutti gentilissimi. Siamo entrati in una delle chiese tra quelle indicate sulla Lonely Placet: figuratevi la sorpresa quando prima della funzione è venuto a conoscerci addirittura il pastore, regalandoci la penna della chiesa. La funzione della domenica dura un bel paio d’ore abbondanti ma il tempo vola tra canti e predicatori o predicatrici che parlano della luce Divina (stile Blues Brothers)! Attenzione: nella chiesa più famosa di Harem, l’Abyssian Batipst Church, c’era la fila di turisti già alle 9,00 per la messa delle 11,00! Un’esperienza da non perdere è una passeggiata sulle Brooklyn Heights.:soprattutto al tramonto. Consiglio la metro da Manhattan, si scende a Brooklyn, si percorre la Promenade con vista sui grattacieli del Financial District e poi si attraversa il ponte a piedi. DA FILM.

Se volete vedere i musical di Broadway. conviene comprare i biglietti a Time Square nel chiosco in strada. I biglietti in “svendita” sono quelli della stessa serata. La biglietteria apre alle 15.00 ed i biglietti sono scontati del 50%. Accettano solo contanti. La fila sembra lunga ma in realtà è velocissima. Noi abbiamo visto “The Producers” di Mel Brooks. E’ stato divertentissimo (beh, per quello che abbiamo capito…) e gli attori, cantati e ballerini sono in gambissima Dei vari quartieri di Manhattan citerei Soho, quartiere molto elegante e tranquillo, quello che non ti aspetti a New York, oltre al Village con le sue decine di ristoranti, bar, locali dove suonano jazz e blues Da vedere Little Italy anche se ormai è un’enclave completamente immersa in Chinatown. Quest’ultima è il quartiere più pittoresco. Ci siamo infilati nei vicoli vicino a Delancey street (dove era ambientato “C’era una volta in America” di Sergio Leone) e qui veramente spariscono le scritte in inglese! Inutile che vi parli della 5th av, di Central Park, del Financial district o della Madison. Sono posti talmente famosi…Ed incredibili! Se siete appassionati di sigari non perdetevi Nat Sherman sulla 5th avenue.

Da non perdere la Grand Central Terminal, a Park Av sulla 42st non ha nulla della stazione ferroviaria, sembra un enorme palazzo signorile, pieno di marmi. Nei musei New York è imbattibile. Il Moma è bellissimo. Hanno un bar ristorante con specialità italiane autentiche ( buone..E care). Il Metropolitan è all’altezza della sua fama, non basta una settimana per vederlo tutto. Il Guggenheim conviene lasciarlo per ultimo, quando siete stanchi degli altri 2. La sua collezione permanente per quanto bella, non è enorme e si fa in un paio d’ore. Ospita sempre comunque mostre di altissimo livello. Molto bella la struttura di Fran Lloyd Wright anche se al momento è in ristrutturazione. Attenzione ai giorni di chiusura: il met chiude al lunedì, il moma al martedì, il Guggenheim il giovedì.

Non male anche una visita sull’Intrepid Sea Air and Space Museum, dove sono esposti aerei ed elicotteri degli ultimi 50 anni. Anche questa visita non prende più di un paio d’ore.E’ al Pier 83 sull’Hudson river. Dal Pier 83 parte anche la crociera attorno a Manhattan, dura un paio d’ore partenza alle 10,00 e alle 16,00 (almeno a marzo 2006). Si riescono a fare foto stupende ed è inclusa nel carnet. Che dire dello shopping? Provate il Century 21th proprio a fianco di Ground Zero, un outlet con prezzi stracciati. E’ molto bello ed elegante anche il centro commerciale della Time Warner a Columbus Cricle (incrocio Broadway e 8th AV). Al suo interno si trovano anche una serie di locali dove si fa jazz a livello stellare (Jazz at Lincoln Center). Inutile citare Macy’s, Saks, Lord and Taylor, etc. A proposito di Macy’s: un gentile commesso ci ha fatto una tessera speciale per turisti che da diritto all’11% di sconto su tutti prodotti per 30 giorni! Chiedetela! Un’altra notizia utile: i bancomat del circuito Cirrus (il cosiddetto eruobancomat) funzionano anche negli Stati Uniti. La provvigione, almeno nel mio caso è di 3,1 € a prelievo.

Dopo tanti chilometri a piedi e in metropolitana, tanta gente, tante luci e tante ore con il naso all’insù è ora di tornare. Peccato, senti che New York non ti basta mai e ti entra dentro, senti di conoscerla da sempre. Buon divertimento a chi deve ancora andare!!! Ciao da Grazia e Pier Luigi



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