New York e New England 2
La mezz’ora di ritardo ce la teniamo fino a New York… Il volo comunque è stato tranquillo e senza particolari scossoni.
Arrivati al JFK, via in taxi verso Manhattan!!!! ATTENZIONE!!!! ci sono moltissimi che vi offrono i taxi privati, anche con una certa insistenza. Uno di questi ci aveva detto che la fila dei taxi gialli ufficiali (quelli con la scritta NYC TAXI) era diretto a Brooklin… Non accettate, ma andate solo da quelli ufficiali e ricordatevi NYC TAXI! Ero distrutto, per il mio fisico era notte fonda, ma una volta arrivati a Times Square, l’adrenalina mi fa smettere di sentire la stanchezza e, posati i bagagli al St. James Hotel corriamo nella piazza che per me è il centro del mondo.
La folla è tantissima, le luci forti e sembra di essere in pieno giorno… Lo store della m&m è imperdibile: cena da McDonald… Mi accorgo subito che accanto al prezzo c’è riportato il numero di calorie di ogni panino… Ecco, il mio menu (che qui si chiama meal, non vi sbagliate!!!!) tra panino, patatine e bibita raggiunge le 1000 calorie… Un pochino troppo…
Sono curioso di vedere l’isola pedonale di Times Square, ma mi accorgo subito che sulle street e sulla 7th avenue il traffico cammina regolarmente, mentre quella chiusa è solo Broadway (che scoprirò essere chiusa in parecchi tratti)… Meglio che niente.
Mi guardo intorno, alla ricerca del materiale umano che mi impressionò lo scorso anno… New york (ma tutte le grandi città USA) sono piene di gente strana, che cammina, parla da sola, a volte chiede qualcosa… Ma davvero strana!!! Dopo aver girovagato mangiando m&m’s torniamo al St. James Hotel: la posizione di questo hotel è eccezionale, sulla 45th street, all’angolo con la 6th avenue.
le camere sono piccole ma si potevano lasciare le valigie a terra senza doverle saltare, ma le lenzuola sono pulite e i letti comodi. Per il bagno, io preferisco ripassare tutto con l’amuchina spray… Magari erano puliti, ma sono meglio con un po’ di odore di amuchina!!! Le stanze non hanno l’asciugacapelli, ma si può prendere in prestito alla reception! 31.07.09: La mattina mi sveglio col suono della pioggia… È presto ma il jet leg fa sentire i suoi effetti. Decido di uscire subito per andare alla statua della libertà anche se ho i biglietti per le 10. Sperando di imbarcarci prima.
Colazione da Starbucks con il fantastico doppio espresso con aggiunta di cacao e cannella… Da buon genovese (eh, si, di nascita sono proprio genovese!), scopro che se lo macchio fino all’orlo ho un ottimo cappuccino al prezzo dell’espresso… Il cielo non promette nulla di buono… Comunque, via con la subway… Facciamo il pass giornaliero a 8$ (ah, nel linguaggio corrente il dollaro viene anche chiamato BUCK, pure nelle pubblicità per radio…). Forse non è la scelta migliore, perchè per recuperare il prezzo del pass giornaliero devi fare almeno 4 corse… Infatti per i giorni successivi decido di ricaricare la metrocard di volta in volta.
Quando esco dalla metropolitana dalle parti di Battery Park, una sorpresa… Il sole!!! ma col sole si solleva da terra un’afa che comincia a farmi sudare anche se sto fermo!!! mi metto subito in fila per il battello e quando passo il bigliettaio gli domando “ho il biglietto per le 10, posso salire sul battello delle 8.30???” lui, manco mi guarda e fa, un po’ piccato “Sei già passato, che me lo chiedi a fa” (liberamente tradotto in romanesco per far capire il tono del tipo!!!) Sul fiume c’è un po’ d’aria, ma l’afa e la foschia mi accompagneranno tutta la giornata… Arrivati sull’isola, ci mettiamo in fila per salire sul piedistallo… La coda è lunghissima, i controlli di sicurezza accurati.
Una ranger controlla l’accesso al capannone… Ma una volta entrati… Sorpresa! la fila continua anche nel capannone. Non si possono portare zaini e borse, tutto deve essere lasciato nel guardaroba a pagamento. Nel capannone c’è un nero enorme, con i denti da Pippo e gli occhiali di Mr Magoo che passa il tempo a fare battute e a chiamare piccoli gruppi per entrare nei controlli di sicurezza. E qui, raggi x per le borsette, le scarpe e tutto ciò che siete riusciti a portare, soffiatura annusatura e metal detector e poi, finalmente dentro!!!! per chi ha il passi per la corona, tranquilli, i rangers via accompagnano direttamente all’ingresso dei controlli di sicurezza e poi, via verso la statua! Dal piedistallo la vista è spettacolare su Manhattan… Peccato solo la foschia che copre tutto! Da lì, procediamo per Ellis Island… Veramente molto toccante, il pensiero di milioni di persone che sbarcano spaventate, senza conoscere uno straccio di parola al di fuori del loro dialetto e si trovano davanti questi funzionari che con uno sguardo ti valutano mi fa paura… Mi ritorna in mente il film “Il padrino parte II” quando il giovane don Vito arriva a Ellis Island… Guardatelo, ne vale la pena!!! Torniamo a Manhattan… Mettete in conto tra le 5 e le 6 ore comprese le code per fare la visita… Ne vale la pena comunque! Pranzo da subway (non mi è piaciuto, infatti lo salteremo per tutto il resto del viaggio) e poi… Century 21… Camicie di Calvin Klein (che ora sono mie…) a 20$, Levis con un passante staccato (e quindi marcati come difettati) a 19$… Incredibile! Partiamo per il MOMA, visto che venerdì pomeriggio è gratis e lì, oltre alle collezioni, c’è una fauna di varia umanità che fa la sua porca figura…
Cena al dallas BBQ, con passeggiata per Times Square per permettere che la bistecca di brontosauro scenda e non tenti più la scalata!!! 01.08.09 New York Colazione e giro a Times Square: Broadway è chiusa al traffico in tutta l’area di Times Square… La mattina la piazza viene “apparecchiata” con sedie e tavolini, poltroncine e sdraio per godersi la colazione; beh, forse qualcuno se la gode un po’ troppo… Ci sono dei ragazzi che dormono sulle sedie!!! Iniziamo il nostro giro puntando dritti verso il Greenwich Village; per me è una sorpresa assoluta, una specie di paese con le case basse circondato dai grattacieli… Sembra tutto a misura d’uomo: le case, le strade, le piccole botteghe…
Oddio, pure gli abitanti mi sembrano “diversi” e usano mezzi di trasporto non proprio ortodossi…
comunque capito proprio in mezzo ad un set fotografico, proprio mentre i macchinisti installano le luci, e tutto mi fa pensare ad un film, dei tanti, tantissimi ambientati proprio qui, nella grande mela Alla ricerca di un po’ di refrigerio, arrivo a Washington Park, Immagine e con mia grande sorpresa… Trovo una vecchia conoscenza… Giuseppe Garibaldi! Si, proprio lui, con tanto di poncho, barba e spada, su un piedistallo in mezzo al parco!!! Mosso dalla curiosità scatenata dalla visione de “Il Padrino” e “Il padrino parte 2°” vado verso Little Italy… Sinceramente l’ho trovata un po’ becera, rumorosa… Una trappola per turisti, con camerieri di chiare origini sudamericane (ce n’era uno che sembrava Camoranesi col codino), incastrata in Chinatown, tanto che alcuni negozi di fregnacceperturistifessi erano gestiti da asiatici…
In compenso i cannoli del caffè Palermo si confermano all’altezza della loro fama… Magari non saranno i migliori del mondo, come scrivono sull’insegna, ma si difendono bene! Le riflessioni dei palazzi più antichi sulle vetrate dei grattacieli moderni è qualcosa che mi ha sempre fatto impazzire…
Stasera concerto Jazz all’Iridium Jazz Club, sulla Broadway, verso la 50th street.
Non sono un amante del jazz (mi piace solo Scat Cat), ma i musicisti erano bravi e la musica coinvolgente…
L’unica nota stonata è il prezzo del concerto, al quale si deve aggiungere il prezzo della cena o della consumazione, che comunque deve essere di almeno 30£ a testa… Pagare 60$ per 2 hamburger e 2 birre… È un po’ tantino!!! 02.08.09 Domenica dedicata alla messa ad Harlem. Il tempo non è dei migliori, piove ma la morsa di afa che stringe la città è incredibile.
Per seguire il servizio domenicale, decidiamo di andare alla Canaan Babtist Church of Christ, sulla 116th street tra il Malcolm X Boulevard e l’Adam Clayton Poweln junior boulevard.
ci mettiamo in coda con i tanti turisti e subito un nero comincia ad arringarci: “non fate foto all’interno, non fate filmini all’interno, non portate zaini all’interno…” è un personaggio, nonostante i divieti è simpatico, mi tira fuori dalla fila per far vedere il mio zaino agli altri e dire che si dovrà lasciare all’ingresso! mentre attendo il nostro turno, vediamo arrivare i fedeli…Gli uomini elegantissimi, spesso in bianco, le donne con dei cappellini che sono dei veri e propri prodigi dell’ingegneria… Vediamo che qualcuna ha un fiocco o un altra decorazione rossa… Capirò dopo che sono quelli del coro…
NOTA: voi siete in vacanza, loro no… Loro sono vestiti come se dovessero andare ad un matrimonio, voi magari non avete giacca e cravatta, ma almeno non ci andate in tshirt e bermuda (forse non vi farebbero entrare), ma mettetevi qualcosa di carino, che so, il jeans migliore e la camicia per la sera… Non vi costa nulla e voi vi sentirete meno in imbarazzo di fronte al loro abbigliamento! Entro, mi fanno sedere in alto, sopra la chiesa… E subito si inizia a cantare, una specie di introduzione alla messa… Cantano tutti!!! I fedeli di fronte a noi si girano per indicarci quale sarà il canto e quasi ci esortano a cantare insieme, a battere le mani insieme a loro, a ballare a ritmo con il loro canto. Durante la celebrazione ci hanno ringraziato di essere venuti, ci hanno chiesto da dove venissimo, ci hanno accolto come se fossimo sempre stati nella loro parrocchia… Una cosa fantastica, un senso di unità incredibile! Per la prima ora, si susseguono i canti, uno via l’altro, tutti stupendi… Dopodichè comincia la funzione… Si legge il brano della giornata, si canta un po’ e poi il reverendo comincia la sua omelia… È incredibile vedere la partecipazione delle persone, che sottolineano ogni passaggio saliente con un Yeah, un AMEN o un Hallelujah… Alla fine, il momento della comunione… Per tutti (ma proprio tutti) viene distribuita un ostia e un bicchierino di vino… Si fa la comunione tutti assieme, poi si canta un altro po’…
pensando che fosse finita, siamo scesi per vedere come fosse la chiesa da sotto e a quel punto 2 grosse nere mi hanno preso per mano e mi hanno fatto pregare e cantare con loro, tutti insieme in attesa della benedizione finale! Davvero un esperienza coinvolgente nonostante le 2ore e mezzo di funzione, le persone sono accoglienti, l’ambiente caloroso… Mi sembrava di essere nella parrocchia dove sono cresciuto, se non fosse stato per il colorito ben più scuro del reverendo! NOTA: La parte dell’omelia è naturalmente più coinvolgende capendo cosa dice il reverendo e in quale occasione i fedeli partecipano e gridano la loro fede… Se non si capisce una mazza, diventa di una noia mortale. Credo che sia per questo che la maggior parte dei turisti scappi dopo la prima ora, ma se avete la pazienza e la voglia di ascoltare, la messa è bella fino alla fine!!!
Visto il tempo, decido di andare da Macy’s per un giro di shopping e naturalmente i personaggi non mancano… Il frappuccino pomeridiano con panna e sciroppo di nocciole è una di quelle cose che ti segna la vita, ci facciamo guidare dalle correnti gravitazionali… E giriamo per la città, tranquillamente, fino ad arrivare al rockefeller center.
Dopo un passaggio in stanza per posare i pacchetti, cena da Bubba Gump a Times Square… A me piace… Non ci posso fare nulla!!! Poi… A letto presto, domattina si parte per Niagara (Poveri illusi…)!!! 03.08.09 New York ???? Dopo il saluto a Times Square e la cena da Bubba Gump, alzataccia per prendere il taxi, direzione JFK per prendere il volo per Buffalo.
Per evitare di pagare l’imbarco dei bagagli sulle tratte interne, decidiamo di lasciarli al deposito bagagli… 11$ al giorno e sfacchinata evitata…
Controllo documenti, biglietti, posti assegnati, pronti a imbarcare… E poi???? “il volo è stato cancellato a causa del maltempo” !!! :O :O di corsa al banco informazioni, ma qui ci dicono che il primo volo disponibile è alle 22, sugli altri si è in lista d’attesa… Chiamo l’autonoleggio, ma mi dicono che non hanno auto disponibili per tutta la giornata…
DISASTRO…
il rimborso non è previsto in caso di annullamento per cause meteo, l’albergo è prepagato e non annullabile… L’auto per fortuna la cancello senza problemi! E il peggio è che devo trovare di corsa una sistemazione a NY per la notte, il mal di gola mi perseguita… Parlando con l’help desk, riesco a cambiare lo stato dei biglietti a “rimborsabile” e prenoto una notte al Mayfair hotel…
L’hotel è caro, intorno ai 150€ a notte comprese le tasse, la stanza è davvero microscopica e la finestra da nel cavedio… L’unica cosa buona è il bagno, grande e pulito, ma del resto… Una tristezza assoluta!!! Prima tappa verso il Pier 17… La spiaggia di New York.
Mi sembra una zona assai turistica, molto poco interessante… Pure le commesse di Abercrombie&Fitch sono delle cozze. La cosa migliore è la vista del ponte di Brooklin! Parto verso il Chrisler Building… I fregi, i doccioni e l’ogiva del grattacielo sono spettacolari nella luce del tramonto…
Mi avvio verso il palazzo dell’ONU, ma cedo, mi sento la febbre, boccheggio e rinuncio… Corsa in taxi verso l’albergo, ma non mi faccio scappare il Radiator Building riflesso in un grattacielo… Doppia aspirina e a letto, schiantato! 04.08.09 Mi sono svegliato completamente stappato… La testa vuota, ma niente febbre, meno male!!!! visto che mi sono addormentato alle 8, il risveglio è altrettanto presto… Decidiamo di fare colazione a Times Square, ai tavolini pubblici… Veramente spettacolare vedere la città che si sveglia, che comincia a ingranare…
anche Central Park la mattina ha il suo fascino; appena vedo lo Zoo di Central Park… Mi viene in mente il film Madagascar e il leone Alex!!! e anche se è mattina e sono reduce dal febbrone… Mi sento abbastanza in forma per fare la classica foto davanti all’insegna di Playboy!!! Torno al JFK per ritirare l’auto e i bagagli e via verso Bangor… Oggi trasferimento verso la città del mio mito!!!! Goodbye New York!!!! 05.08.09: Bangor – Bar Harbor – Acadia – Mount Cadillac Dopo la notte al Super8 di Bangor, consigliatissimo e pulito nonostante le dimensioni (è enorme…) e la cena a base di salmone accompagnata da una birra ghiacciata del Maine da Ground Round, non lontano dal Motel, mi avvio in direzione Bangor…
L’ho letta, vissuta tantissime volte tra le pagine del mio autore preferito, Stephen King, che è arrivato a farmi conoscere anche l’accento del luogo… Quando ho sentito il finale delle parole, allungato e aperto mi sono detto… “allora è proprio vero!!!”. Lobster si pronuncia LOBSTAH, Bar Harbor diventa BAH HARBAH, una bier me la ritrovo come BIAH… Fantastico… Ed ecco, dopo un paio di giri a vuoto, la casa del Re…
Dappertutto si notano riferimenti ai suoi romanzi… Il ragno di It, gli scorpioni, i draghi e i pipistrelli! E anche la casa, tipica ed elegante mi ricorda le case da lui raccontate…
Un rapido giro a Bangor, mi fa scoprire che il Maine è il robivecchi d’america… Ci sono tanti negozi di antiquariato, e uno di quelli mi fa venire per caso in mente “Cose preziose”, altro romanzo di King: Trovo una bella edizione di It, rilegata, a 8$ e non resisto… Deve essere mia!!! Lascio Bangor, verso Bar Harbor, ma prima sosta all’Highbrook motel, a mezzo miglio dalla cittadina.
L’Highbrook mi fa subito una buona impressione, pulito, offre la colazione da portarsi in camera, il ragazzo alla reception è gentilissimo e ci consiglia dei ristoranti che poi si sono rivelati ottimi! Dall’albergo c’è anche una navetta per la città, visto che i parcheggi non sono tanti, potrebbe essere utile.
Decido di non prenderla, visto che subito dopo pranzo farò il giro del parco dell’Acadia.
L’essere circondato da aragoste cotte e crude… Mi fa salire l’acquolina in bocca!!! La città è incantevole, davvero bella e ben curata. Un po’ meno il tempo, visto che subito prima di pranzo si annuvola e comincia a piovere: Col parcheggio siamo fortunati… Alcuni un po’ meno: Alcuni cartelli stradali sono un po’ minacciosi… Uno in particolare, tradotto in romano sarebbe “nun ce pensate propio a parcheggià qui!!!” dentx Comincio il giro del parco… È un susseguirsi di foreste e di acqua, non capisco quale sia il lago e quale il mare… Il tempo è sempre grigio, ma i paesaggi sono splendidi lo stesso; mi incammino sulle spiagge lasciate scoperte dalla bassa marea e mi diverto a guadare i torrenti.
Costeggio il Jordan Pond e, mentre cammino sulla sponda, un grosso serpente mi passa tra i piedi… A momenti me la faccio sotto!!! Sul lago ci sono le gavie (che si chiamano Loons), che sono un uccello tipico della zona! Affascinato dai paesaggi che mi circondano, arrivo a mount cadillac e li… Apro la portiera dell’auto e attacca un acquazzone da paura!!!!!!! Cincischio un po’, ma poi mi faccio vincere dalla bellezza del paesaggio e scendo, con ombrello e giacca a vento! Il tramonto è uno spettacolo unico, anche grazie alle nuvole che sono sempre un buon compagno per il fotografo!!!! Stanco della camminata, mi rifocillo con aragosta e margarita, poi, giro notturno al porto, con foto artistiche d’obbligo! 06.08.09: Bar Harbor – Camden – Rockland – Marshall Point Parto a malincuore dall’Highbrook motel, secondo me la zona di Bar Harbor avrebbe meritato una giornata tutta per se, una visita più approfondita dell’Acadia… Però, le prenotazioni incalzano…
Faccio + soste io di un bus di linea… Ad ogni angolo si vedono cose belle da fotografare Dalle Vespa colorate (se ne vedono moltissime in giro, e proprio le Vespa Piaggio!!!) a panorami bucolici e la cosa che più mi colpisce è la ricchezza di acqua di questa zona… Un americano ci dice che il Maine è lo stato USA con la maggiore estensione delle coste anche se, secondo me è l’alaska, ma perchè obiettare, il tipo è simpatico…
L’acqua mi circonda, non si capisce quasi mai dove sia il mare e dove il fiume… La corrente non ci aiuta, visto che varia con la marea…
In una giornata di sole splendido, il ponte sul Penobscot River fa la sua figura,e pure una coppia di motociclisti che secondo me, hanno fatto woodstock, nell’estate del 69… Forse un po’ di lsd ce l’hanno ancora in giro! La vista dall’osservatorio è davvero mozzafiato, mentre la visita a Fort Knox (non è quello della riserva federale!!!) è abbastanza insulsa… Un vecchio forte, qualche cannone, ma nulla più! Arrivo al “Lodge at the Camden Hills”… Alla reception c’è il tizio più strabico del pianeta… Allucinante, non si sa da che parte guardare… Ha gli occhi divergenti, e, dopo il check in, ci da le chiavi della stanza… Un bungalow, scrostato e con l’esterno pieno di zanzare!!! Immagine L’interno è abbastanza pulito, ma la stanza è umida… La presenza delle zanzariere a tutte le finestre mi fa capire che da quelle parti le zanzare sono assetate di sangue!!! Si parte per la visita a Camden… Incantevole, carina, anche qui acqua ovunque tranne che (fortunatamente) dal cielo!!! Immagine Si continuano a trovare un sacco di negozi di antiquariato locale… Ce ne sono davvero tanti, come se da tutti gli USA venissero a cercare pezzi rari da queste parti! Gli animali intagliati nel legno sono un pezzo forte della zona: un’aquila costruita penna a penna… Il prezzo è di 125.000 $!!! Impressionante! Ma soprattutto… Un pezzo d’antiquariato d’importazione: la mitica Fiat 127 prima serie!!! Rockland non mi ha fatto impazzire… L’ho trovata un po’ più squallida rispetto a Camden; degni di nota, le maniglie per lo sciacquone… Artistiche e un cartello che recita “i bambini incustoditi verranno venduti come schiavi!” mi causa ancora oggi risate a profusione…
Immagine Proseguiamo fino al faro di Marshall Point, che si vede durante il film “Forrest Gump”: la luce del tramonto lo rende davvero affascinante… Ma me lo aspettavo più grande!!! Si cena tornando a Camden, al The Helm, non lontano da Rockport… Naturalmente aragosta, ma per la prima (e l’unica) volta trovo il buffet di contorni… Finalmente qualcosa di diverso da patate e coleslaw! Si cena con circa 20$ per l’aragosta e una birra! 07.08.09: Camden – Rockland – Pemaquid Point – New Harbor – Old Orchard Piccolo inconveniente al Lodge at The Camden Hills: il receptionist strabico ci ha addebitato 2 volte il prezzo dell’albergo… Me ne sono accorto qualche giorno dopo, ho chiamato l’albergo e mi hanno prontamente riaccreditato il dovuto…
Oggi, mattinata tranquilla, quindi mi dedico al bucato a Rockland. Mentre le lavatrici girano allegramente, mi aggiro per la stazione dei pompieri di Rockland: chiedo al pompiere se posso entrare a scattare qualche foto, e lui, non solo mi risponde “Yes, sure that you can”, ma leva tubi e cassette di torno per farmi fare delle belle foto!!! Finito il bucato, la prossima tappa è il faro di Pemaquid Point: molto carino, i colori sono stupendi e anche il meteo è dalla mia parte! Dopo Pemaquid Point, la prossima tappa è New Harbor, per fare la gita per vedere le pulcinelle di mare, che in inglese si chiamano Puffin! A Rockland c’è il Puffin Center, ma ieri, purtroppo, era chiuso e non ho potuto comprare nulla! New Harbor è un porto di pescatori di aragoste… Mai viste tante nasse come qui! La quantità di boe in acqua è impressionante… Ma dopo il sole brillante del mattino, ecco all’orizzonte delle nubi minacciose… In pochi minuti il panorama cambia drasticamente, il cielo si annuvola e le nuvole arrivano, gonfie di pioggia… Uno scenario apocalittico, un acquazzone impressionante!!! La passeggiata sulla scogliera mi ha messo fame… Ordino una lobster e un onion blossom (bocciolo di cipolla) senza nemmeno sapere cos’è… Mi ritrovo nel vassoio una specie di fiore di cipolla fritto con la salsa in mezzo… È buonissimo, ma è sufficiente per 5 persone, altro che per uno solo! Comunque, mi faccio onore e l’aragosta è spolpata, mentre la cipolla fritta è solo intaccata… Subito dopo pranzo… Un altro evento inatteso… Il sole!!! Incredibile, pochi minuti prima acqua a secchiate e ora, il panorama è di nuovo limpido, con un sole caldo che scalda davvero!!! L’aragosta di New Harbor è la migliore che abbia mangiato in questo viaggio… Probabilmente l’avevano tirata su la mattina stessa, visto la quantità di lobster pescate! Immagine Una piccola nota… Le aragoste sono ricchissime di colesterolo… La mia dottoressa quasi mi strangola quando le ho detto che ne ho mangiate 8 in 8 giorni!!! Iniziamo la navigazione per vedere le pulcinelle: a bordo c’è una naturalista (una gnocca da paura) che racconta che le puffin erano estinte nel Maine dalla fine del 1800, come guasi tutti gli uccelli marini… Sono facili da catturare e le barche dei pescatori ne facevano incetta per avere cibo fresco a bordo… Solo qualche anno fa è stato deciso di reintrodurle… Ora ce ne sono 41 su una piccola isola al largo della costa…
Andateci armati di binocolo o di zoom extra potente… Sono piccole, la nave non si può avvicinare troppo, altrimenti volano via… Nonostante tutto, sono riuscito ad avere una sequenza del decollo di una pulcinella: Finita la gita (dura un paio d’ore), si parte, direzione Old Orchard, al Norman (Bates) Motel… Alcune recensioni dicevano che era meglio dormire su un prato che lì dentro… Effettivamente, il posto è abbastanza squallido, gli asciugamani sono a misura di puffo e abbastanza lisi… Ma in finale, è ok! L’onion blossom fa effetto anche a tarda sera… Salto del pasto!!!! 08.08.09: Old Orchard – Kennebunkport – Wells Beach – York Beach – Neddick Point – Cambridge La stanchezza di ieri mi ha fatto compiere una scelta errata… Vedere Old Orchard Beach solo di giorno… Secondo me la sera è spettacolare, anche Old Orchard viene raccontata in alcuni libri di SK, me ne ricordo una descrizione in inverno anche se non ricordo in quale libro…
Beh, complice il tempo magnifico, la spiaggia è davvero bella e i baywatch fanno la loro figura!!! ne approfitto per fotografare qualche cartello strano ma soprattutto ho la conferma che la gente viene nel Maine per acquistare mobili vecchi e riportarseli a casa… Chissà poi per farne cosa… Il problema è caricarli in macchina, ma questi due hanno trovato la maniera… Una cabriolet con mobili piazzati ovunque, anche in braccio al passeggero!!! Arrivo a Kennebunkport e scopro che è il luogo di villeggiatura di George W. Bush… Certo non depone a suo favore, ma per una volta vedo che il buon W ha azzeccato… Magari glie lo ha consigliato il padre!!! Prossima fermata al Nubble Lighthouse: i colori sono stupendi, il contrasto tra il bianco del faro, il verde dell’erba e l’azzurro del cielo è incredibile… Mi aspettavo che fosse possibile visitarlo, ma mi accorgo che è collegato alla terraferma solo attraverso una teleferica… Guardo meglio… E mi accorgo che la teleferica è una trappola per pescatori dilettanti: infatti il filo è pieno di esche rimaste incastrate ree ree Mi riposo tra l’erba e gli scogli e, coccolato dallo sciabordio delle onde, dal venticello fresco e da un sole caldo… Mi addormento come un sasso!!! Quasi quasi prendo una scottatura… Ma per la prima volta dopo tanto tempo mi sento rilassato e tranquillo! Anche York beach è molto carina e decido di scattare la classica foto alla stazione dei pompieri… Si è fatta una certa ora, stasera ho l’albergo a Cambridge… Prima di partire, una foto alla strada che mi ha tenuto compagnia per tanti km… La US1 A un certo punto… Non ci credo, non è possibile, i miei occhi mi ingannano??? ma no, ho proprio letto shawshank prison… Devo tornare indietro per scattarla… Il furgone del carcere di Shawshank reso celebre da un fantastico racconto di Stephen King (Le ali della libertà, tratto da Stagioni Diverse) e di un altrettanto fantastico film! Scusate, sono fissato, ma ste cose a me mi fanno diventare scemo!!! Poi sulla strada incontro un tipo un po’ indeciso… 1 Camper che traina 1 macchina con sopra 2 canoe e dietro 2 biciclette… Ma di riposarsi??? no??? Arrivo al Meridien di Cambridge: sfruttando l’offerta weekend soggiorno in questo hotel 4 stelle con una tariffa di circa 70€a notte x la stanza… Naturalmente colazione e internet sono a parte, ma per la prima si organizza facilmente, visto che si può preparare il caffè, per la seconda… Si ciuccia la connessione internet free dell’albergo vicino!!! 09.09.08: Cambrodge – Rockport – Gloucester – Cambridge Oggi pomeriggio mi attende la navigazione per vedere le balene… Bisogna stare al molo alla 7seas di gloucester per le 13.00, quindi penso (male) di rinviare la visita a Salem nel pomeriggio, dopo le balene… Prima destinazione Rockport: è un paesino incantevole, pieno di botteghe di artisti e con un fornaio tedesco che fa degli strudel stratosferici e un caffè niente male… Helmut’s Strudel, su Bearskin Neck, si trova andando verso la punta della diga… È l’ideale per una merenda, soprattutto se si è fatto colazione presto! Le botteghe si susseguono, sono davvero molto carine… La maggiorparte però apre alle 10 i colori in contrasto mi hanno sempre affascinato…
facendo la litoranea tra Rockport e Gloucester si passa per Cape Ann e all’orizzonte si vede il faro Visto che la regola del lupo di mare dice che non bisogna mai navigare con la fame per evitare il mal di mare, arrivo a Gloucester in tempo per un boccone…
stranamente, la cosa che mi attira di più… È l’aragosta!!! Sopra il tetto del ristorante (che è quello dell’imbarcadero) campeggia una banderuola segnavento a forma di balena!!! Questa è un’altra cosa tipica del new england, le bandierine segnavento che hanno forme diverse da casa in casa… Non tutte le case le hanno, l’ho visto principalmente sulle belle abitazioni o sui ristoranti Uscendo dal porto mi ricordo che Gloucester è famosa per essere l’ambientazione (per quel poco che si svolge a terra) del film La tempesta perfetta (strano, non è di stephen king…) Le barche da pesca sono ovunque ed è molto bello anche il faro che si incontra uscendo dal porto.
La giornata, che al mattino era soleggiata, si guasta, comincia a soffiare il vento e a piovigginare… Le onde si ingrossano e lo stare a 15 miglia dalla costa non aiuta…
La particolarità di quest’area è quella di essere una secca circondata da mare profondo… In questa zona vivono i pesci che sono alla base della dieta di alcune specie di balene…
La navigazione si fa mossa e nonostante ci sia abituato, è fastidioso cercare di mantenere l’equilibrio… Ma ad un certo punto… Soffia!!! (direbbe il capitano Achab) ed ecco una grossa balena che ci fa vedere la coda Dopo un po di saliscendi, la balena ci punta e ci passa sotto… È davvero emozionante vedere un bestione tale da così vicino… Soprattutto perchè siamo nel suo ambiente naturale! Lasciamo perdere la prima balena e continuiamo verso la prossima… Ogni tanto uno scrosci d’acqua ci fa ricordare che ci si bagna… Ma alla fne… Troviao un cetaceo che fa uno spettacolo di balletto. Fantastiche, pensare che sono state ad un passo dall’estinzione e che ora rapresentano una fonte di reddito per la loro presenza!!! sul battello c’è di tutto… Hot dog, pretzel, pop corn, caffè e hamburger… Una vera schifezzopoli… Assaggio i pop corn sulla strada del ritorno… Ma alla fine sono quasi 4 ore a bordo, considerando che il santuario è distante dalla costa… Scendo che sono un po’ provato dalla navigazione e quindi… Si salta Salem, impossibile visitarla con calma…
Sera a cena a Cambridge, al Tavern in the square, un pub dove trasmettono il baseball… Molto carino, inizio con delle nachos, poi io assaggio le vongole fritte… Sinceramente, pensavo di mooooooolto meglio, invece hanno un gusto un po’ forte (e per dirlo io che mangio tutto…) 10.08.09: Cambridge – Quincy – Boston Causa raddoppio della tariffa dell’albergo (eh si, l’offerta era solo per il weekend e il lunedì costa carissimo!) sono costretto amigrare a Quincy, a sud di Boston, dove ho trovato un’altra offerta!!! Prima di lasciare Cambridge, si devono visitare le università che l’hanno resa famosa… Il MIT, con la sua atmosfera affascinante e Harvard con la sua sede storica… Nel percorso non mi faccio sfuggire i miei amici pompieri… Sono anche riuscito a vedere il palo per scendere… Esiste davvero!!!! Le case di Cambridge sono davvero carine ma soprattutto offrono cose gratis direttamente sulla porta di casa!!!! Arrivato ad Harvard comincio a pensare quanti personaggi celebri hanno studiato tra queste mura… Tutt’e 2 i Roosevelt, Kennedy, Obama… Pure giorgino Bush… Ma come avrà fatto??? c’ha 2 neuroni!!! Dopo aver respirato quest’aria di scienza e cultura è ora di proseguire per Boston!!! Boston è molto carina, veramente una città molto europea. Sono molto affezionati alle loro origini coloniali ma nello stesso tempo sono orgogliosi di essere la culla degli USA Decido di cominciare con la zona alta della città, Beacon Hill. Sulla guida c’è scritto che le personalità di Boston vivono qui! Sulla guida c’è segnalata la strada più fotografata degli USA: Acorn Street! Per carità, molto carina e caratteristica, ma addirittura la + fotografata, mi sembra esagerato!!! Questa strada era la residenza dei servitori delle ville sulla collina ed era formata da condomini, spesso di una sola stanza. Ora è diventata una via molto caratteristica, con le ghiande (acorn, appunto) alle porte!!! Il Boston Common è davvero carino: questo parco era un pascolo, donato alla città per farne un parco! A Union street c’è un pub, il The Bell in Hand, che è il pub più antico ancora funzionante degli USA… Aperto dal 1795. La palazzina dall’esterno è molto caratteristica, l’interno con le luci per i concerti molto meno… Comunque si mangia discretamente bene! Una nota per il parcheggio… Boston è carissima durante la giornata. Sono arrivati a chiedermi 34$ per l’intera giornata… Comunque, arrivando dopo le 5 del pomeriggio si trovano parcheggi a 11$ fino a notte fonda! 11.08.09: Boston Oggi giornata interamente dedicata alla città di Boston.
L’albergo è il Best Western Adams Inn di Quincy, a qualche km da Boston. La struttura è carina, rinnovata e pulita, con le stanze davvero grandi e la vista sul Neponset River che vi da la possibilità di gustarvi il ciclo delle maree. Inoltre la colazione è inclusa e non guasta mai.
Per andare a Boston, è sufficiente prendere il treno dalla stazione di North Quincy, a circa 1 km dall’albergo, e con 2$ e 20 minuti di viaggio si risolve il problema del parcheggio in città. Il parcheggio della stazione è a pagamento, ma sono 5$ al giorno e, visti i prezzi in città, conviene comunque! Inizio subito il giro per il Liberty Trail, seguendo la linea rossa che porta a scoprire la città seguendo il filo logico della rivoluzione americana…
Una cosa curiosa è la pavimentazione, in cui vengono riportate le lettere dell’alfabeto Quindi la statua di Benjamin Franklin: mi ricordo che quand’ero piccolo, forse sull’Almanacco Disney e forse in occasione del bicentenario dell’indipendenza degli USA, ci fu un fantastico fumetto che parlava di Franklin visto dal suo topino e di come tante delle sue invenzioni, dalle lenti bifocali al parafulmine, videro come protagonista proprio il topino! Era davvero fatto bene e, nonostante siano passati parecchi anni, ancora ne serbo un gran ricordo!!! Proseguo il giro fino ad arrivare al Faneuil Market e su uno degli edifici mi capita di vedere qualcosa di inquietante… Un cartello che indica il rifugio antiatomico! Lo rivedrò ancora, anche a New York… Mi fa pensare che qui si fossero davvero preparati all’eventualità di una guerra atomica… Meno male che non c’è stato bisogno di usarli…
Pranzo al Quincy Market con una fantastica clam chowder, la zuppa di vongole servita in una forma di pane! Qui oltretutto, pure il pane è buono… Croccante e profumato non è solo un contenitore come quello del Fisherman’s wharf di SF, ma è buono da inzuppare!!! Intorno al mercato ci sono molti artisti di strada che si danno il cambio per intrattenere i passanti e spillargli un po’ di soldi!!! Digerita la clam chowder (per gola mi sono mangiato pure una salsiccia ricoperta di pane di mais e forse è questa che richiede un po’ di tempo…) si ricomincia il giro! La casa di Paul Revere (anche lui era nelle avventure disney di franklin) è una delle più antiche di North Side… Solo che mi veniva da ridere… La casa di uno dei padri fondatori degli USA… E proprio accanto, un ristorante italiano, uno dei più famosi a Boston… Poverino… Circondato da italiani!!! Eh, si, North Side è la Little Italy di Boston: carina, pulita, grande!!! distante millemila miglia dalla Little Italy Newyorkese, becera e piccola… Si, vabbè, i luoghi comuni ci sono tutti, dal mandolino al cameriere che ti dice “uè Paisà”, ai ristoranti con tutte le sfumature di mamma possibili e immaginabili, alle immancabili “Fettuccini Alfredo”, però rimane un posto carino e vivibile, tagliato in 2 dalla linea rossa del liberty trail e dove i camerieri sono italiani davvero!!! Un’istituzione della zona sembra essere Mike’s Pastry, una pasticceria nella quale le pastarelle assumono delle dimensioni elefantiache… Sembrano delle piccole torte… Le sfogliatelle sono “condominiali”, credo che una persona possa mangiarne una intera solo dopo una settimana di dieta controllata… E le torte… Davvero mitiche! Quando il Liberty Trail ci porta fino al North End Playground… Mi butto sull’erba e decido di non andare avanti… Troppo stanco!!! L’obelisco si vede comunque e allora mi riposo un po’!!! Nella zona di North End… Si continuano a vedere segni della presenza di nostri connazionali… Ma in pochi minuti una nebbia fredda comincia ad entrare dal mare… La temperatura si abbassa di parecchi gradi e il cielo da azzurro che era diventa grigio e pesante! comincia a mancarmi la pasta e stasera vorrei provare un po’ di gusto italiano… Scelgo Monica’s Restaurant… Il cameriere è un ragazzo milanese che vive negli USA da 10 anni, simpatico! Il cibo è ottimo ma un po’ caro, per antipasto, pasta (o gnocchi, erano mitici!!!) e dolce se ne vanno un 80ina di dollari in 2 persone! Alleggeriti ma soddisfatti torniamo in hotel, sempre con la metro… Comodissima! Anche se si deve attraversare il Boston Commons per arrivare alla stazione, ho sempre notato un’atmosfera di sicurezza in qualsiasi parte della città! 12.08.09 – Premium Outlet Wrentham nulla da dire… Solo shopping sfrenato… Questo outlet è davvero carino, c’è Lacoste, Aeropostale, Tommy Hilfiger e tutti i marchi classici! spettacolare, ci voleva una giornata di quasi riposo prima del ritorno!!! Oggi sarebbe stata la giornata dedicata a Cape Cod e Plymouth… Solo che l’arzilla Eunice Kennedy Shriver ha deciso di abbandonare la vita terrena proprio in questi giorni e proprio a Cape Cod, dove è prevista la visita di tutte le autorità… La scelta per passare la giornata cade proprio sull’outlet…
Finito il giro per l’outlet, decido di andare a Plymouth per vedere le basi della storia USA… Lo sbarco dei padri pellegrini… Bianchi, anglosassoni e protestanti… Proprio come la maggiorparte dei loro governanti futuri!!! Arrivo nel tardo pomeriggio, con un atmosfera bigia e fresca… Plymouth mi sembra una cittadina abbastanza triste, colpa della foschia probabilmente…
Le foto sembrano in bianco e nero per quanto tutta la città è avvolta da questo grigiore La riproduzione della nave con cui un centinaio di persone fondò la prima colonia inglese del nuovo mondo nel 1620 è visibile nel porto La storia della colonia di Plymouth è legata alla festa del Ringraziamento, celebrazione americana per eccellenza, ricordo della giornata nella quale i coloni festeggiarono con gli indiani il loro primo raccolto nella nuova terra! Cena al Lobster Hut… Sto per salutare gli USA e il New England… Ci vuole qualcosa di degno!!! 13.08.09: Quincy – New London – Mystic Si parte da Quincy per New London, tappa di avvicinamento per il JFK, dove domani mi aspetta il volo di ritorno… Sono arrivato a New London dove con 66€ ho soggiornato al Radisson Hotel, con tanto di piscina e wi-fi gratuito! Da New London mi dirigo verso Mystic.
Mystic è una cittadina tranquilla e molto carina. Punto di interesse è l’Historic Mystic seaport, una ricostruzione dell’antico villaggio di Mystic… L’ingresso costa 24$ a persona, troppo caro… Lo evito e mi dirigo ponte sul fiume La passeggiata sul lungofiume è molto carina… SU UN pontone galleggiante vedo un cartello… NO PARKING??? e come ce la parcheggio la macchina là sopra!!! La cittadina è piena di negozi un po’ alternativi e passeggiando si arriva a Mystic Pizza!!! si, proprio il locale in cui è stato girato il film con Julia Roberts… Mentre scatto, vedo arrivare la macchina dell’omino delle pizze (quello con la maglietta rossa nella foto) e gli chiedo se il film è stato girato proprio lì… E lui mi fa: “certo, anche se gli interni sono stati ricreati in un altro posto nei dintorni… Pensa che mio cugino era il 3° testimone delle nozze dello sposo…” beh… Grande!!! Dalla coltre di nubi, il sole si abbassa e fa capolino, illuminando di una luce fantastica tutto quanto, anche il vaporetto, che sembra proprio quello di Steambot Willie Aspetto di cenare allo S&p Oyster Co… L’ultima lobster prima di partire… E nel frattempo il tramonto mi regala delle vere emozioni Dopo il tramonto è anche la cena a regalare emozioni… Una lobster galattica, ottima birra e buon servizio… Ma se lo fanno pagare abbastanza per lo standard… 40$ x lobster, birra e dolce e dritto a letto a preparare le valigie! 14.08.09: si ritorna a casa… Il viaggio fino al JFK procede liscio, arrivo alla national e l’addetto mi fa “Ok, 0 charges”, arrivo al terminal, monto sul volo… E praticamente dormo tutto il viaggio…
Arrivederci USA!!! ancora non lo sapevo, ma ci sarei tornato di lì a poco!!! 😀 Qualche considerazione…
Avrei dedicato almeno 2 giorni in più al Maine, includendo una giornata intera al parco dell’Acadia e forse alla zona di Old Orchard, ma mi sono fatto trascinare via dal maine a causa delle offerte degli hotel… Questo viaggio è un fai da te, ma mi sono avvalso delle informazioni prese dal sito www.Vacanzeinamerica.Net, e con l’aiuto di Marco è tutto più semplice, essendo lui un vero esperto degli USA!!! Ho anche usato abbondantemente l’aiuto del forum: www.Forumvacanzeinamerica.Net, sul quale potrete trovare il diario completo di foto! Spero di non avervi annoiato troppo, grazie per la lettura e se avete domande da fare, sono a vostra disposizione, sia via mail che sul forum!!!