New York e Florida
il primo giorno eravamo in strada alle 7.30 con l’andrenalina a mille per il posto in cui ci trovavamo. Era molto freddo…E ai lati della strada si vedevano ancora i resti della neve che aveva fatto la settimana precedente. Abbiamo girato a piedi in lungo e in largo ammirando questa splendida città, i palazzi immensi, le strade larghissime, il fumo che esce dai tombini esattamente come nei film; consigliamo, agli amanti dei musei, di fare il city pass con il quale potete visitare, il moma, gughennaim, il museo di storia naturale, l’empire e il giro in barca con 53 dollari a testa. Abbiamo visto il flatiron building, la statua della liberta’ (ancora oggi non abbiamo capito perche’ il traghetto non si e’ fermato ad ellis island, abbiamo supposto perche’ erano le 4 del pomeriggio, il tempo non era un gran che’ e il freddo era insopportabile). i giorni successivi, dopo aver mangiato l’immancabile hot dog e bevuto il caffe americano nel tipico star bucks (solo dopo abbiamo capito che in realta’ e’ il posto piu’ caro degli usa dove prendere un caffè l), abbiamo girato per tutti i quartieri newyorchesi rimanendo scioccati quando siamo arrivati a little italy e vedendo che si è ridotta a 2 misere viuzze completamente circondata dai cinesi.
tappa obbligata a ground zero dove da qualche mese hanno aperto, accanto al burgher king, un museo dedicato all’11 settembre molto toccante dove l’entrata è a offerta libera (consigliata 10 dollari a testa).
usare la metro è molto facile basta sapere se si intende andare in uptown (nord della città) o downtown (sud città) e facendo la metro card, si risparmiano un sacco di soldi. Siamo andati poi sull’empire state building verso il tramonto cosi’ potete ammirare il panorama sia di giorno che di notte, armatevi di pazienza perché verso quell’ora si trova un po’ di fila ma alla fine sarete appagati dal panorama mozzafiato(con il city pass e’ compresa anche l’audio guida in italiano, anche quella molto utile per capire la storia del monumento e i dintorni della città). Un’altra cosa che ci ha colpiti positivamente è la pulizia della città, il fatto che non si vede neanche un barbone in giro (al contrario di san francisco), la sicurezza in cui ti fa sentire (ad ogni angolo della strada c’è un poliziotto in macchina) e la gentilezza dei newyorchesi che appena ti vedono fermo ad un angolo con la cartina in mano e un po’ di indecisione si fermano chiedendoti se hai bisogno di aiuto. girovagando per broadway siamo andati a vedere un brunch gospel, carino…Ma niente di chè (in fondo era stato un ripiego alla messa gospel ad harlem). Il resto dei giorni a new york l’abbiamo passato tra lo shopping e i musei (quello di storia naturale ci ha stancato dopo mezz’ora).
lasciamo new york…A malincuore e ci dirigiamo verso l’aereoporto la guardia: destinazione miami. Dopo aver pagato il supplemento di 25 dollari per la valigia troppo pesante, ci imbarcano in aereo e sorpresa…Dobbiamo fare la fila per decollare…Sembrava di stare in macchina. atterriamo a miami, ritirati i bagagli saliamo sul pulmino della dollar che ci porta alla sede dell’autonoleggio. dopo 10 minuti in cui l’impiegato indiano parlava con accento incomprensibile prendiamo possesso del navigatore e della nostra meravigliosa macchina, una jeep grand cherokee (da veri principi!!!) che si rivelerà poi comodissima per il bagagliaio.
ci dirigiamo verso orlando, e dopo 4 ore arriviamo a kissimee dove su internet avevamo prenotato gli ingressi ai parchi. Tutto fatto…Cerchiamo l’hotel…Pensavamo fosse una cosa semplice…O perlomeno tutti dicevano così…Il problema e’ che aprile in florida e’ altissima stagione…Per cui trovare un albergo decente ad un prezzo contenuto e’ quasi impossibile. Troviamo cmq un motel pulito e confortevole a 70 dollari a notte… il giorno dopo cominciamo la visita ai parchi… Per primo scegliamo il sea world. Bellissimo parco a tema “animali” , dove si possono anche toccare i delfini e vedere passeggiare dei fenicotteri sulla strada.
il giorno dopo lo dedichiamo agli universal studios e a island of adventure…Parchi consigliatissimi a chi ama il divertimento, gli effetti speciali e l’andrenalina. Anche qua bisogna armarsi di pazienza in quanto le file sono lunghissime, almeno che non si compri ino speciale biglietto “salta fila” alla modica cifra di circa 50 dollari. il terzo giorno andiamo a magic kingdom, ma ci stanchiamo presto…E’ un parco prettamente per bambini e non troviamo l’entusiasmo giusto per visitarlo. Ci dirigiamo quindi verso cape canaveral, bellissima stazione spaziale. Per capire meglio abbiamo preso la guida in italiano (consigliata a chi non conosce benissimo l’inglese) e abbiamo iniziato il tour dentro la base…Abbiamo anche visto da lontano la stazione di lancio dello shuttle. Torniamo verso sud…E dopo 4 ore di macchina…Pernottiamo a fort lauderdale…In una zona malfamatissima della città…Tipi loschi e sirene della polizia, ci fanno intuire di non uscire dalla camera. la mattina dopo partiamo alla volta di key west. Lasciati i sobborghi di miami, si comincia a vedere la tipicita’ dei caraibi…Case coloniali, mare cristallino, caldo, sole e palme e in particolare a key west, galline e pulcini che passeggiano tranquillamente per strada. Per arrivarci dobbiamo attraversare una strada lunghissima sull’oceano… La us1, e’ lunga ma e’ un piacere farla perche’ il panorama e’ bellissimo. Lungo la strada ci ha attraversato anche un’iguana (enorme!!!) che ci ha fatto fermare per farle una foto.
arriviamo a key west e dopo una lunga ricerca di una camera, troviamo una sistemazione su duval street a non poco prezzo e con bagno in camera (mai descrizione fu piu’ azzeccata.,… il bagno era proprio in camera…Nascosto da una tenda). decidiamo di rimanere anche il giorno seguente, che optiamo di trascorrere in spiaggia e di goderci il tramonto spettacolare nel punto più a sud degli stati uniti. Ripartiamo poi verso miami, che non abbiamo modo di visitare per bene, ma quello che abbiamo visto non ci ha entusiasmato. Ripartiamo per l’italia, sempre con due ore di ritardo, mettendo fine a questo meraviglioso viaggio, del quale non smettero’ mai di ringraziare il mio topolino. e comunque…Abbiamo gia’ voglia di un nuovo “usa tour”…Che spero realizzeremo al piu’ presto.