New York City e Washington D.C: un grande Set
16 Agosto 2007 Il volo da Roma è partito con 30 min di ritardo e dopo circa 9 ore sono arrivato a New York.
Sbrigate le formalità alla dogana, Foto e impronte digitali, ho cercato il modo per arrivare a Manhattan. In un banco informazioni ho “spulciato” vari depliant e l’ho trovato con la navetta della Newark Liberty Airport Express 14 $, che dopo circa 30 min di viaggio, si ferma a Port Autority tra la 42nd st e 8th Ave. Da li, a piedi ho impiegato 15 min per arrivare al mio albergo, che ho trovato orientandomi con i grattaceli, uno diverso dall’altro, che avevo osservato tramite Google earth (grosso mezzo). Alla reception chi mi ha assistito al check-in parlava anche italiano. La camera Ok, con tutto il necessario compresa una stanzetta con asse e ferro da stiro. I difetti sono stati la vista, dato che la camera era al quarto piano e si affacciava su un cortile interno, e un pò di rumorosità dei condizionatori d’aria, comunque ininfluente sul sonno vista la stanchezza al ritorno da ogni uscita… Dopo una veloce rinfrescata, in italia erano le 23.30, sono uscito e ho cominciato ad orientarmi per la città. Sono andato subito al Rockefeller Center, ho visitato la Cattedrale di San Patrick, la Lower Plaza, la piazzetta famosa dove in inverno viene costruita la famosa pista di pattinaggio sotto lo sguardo di una statua di Prometeo e sono salito sul Top of the Rock sul GE building dove ho aspettato che facesse buio per fotografare le varie fasi di accensione delle luci della città al calare del sole, una cosa magnifica, peccato un pò di foschia. Secondo un mio parere personale, dopo questa esperienza, preferisco tale edificio per osservare dall’alto la Città rispetto all’Empire State building che da qui si può ammirare con la sua illuminazione particolare, inoltre la salita con l’ascensore è uno spettacolo in tutti i sensi, provare per credere… Al ritorno in albergo visita veloce a Times Square di notte. 17 Agosto 2007 Visto il fuso orario, mi sono svegliato alle 4.00 circa dell’ora locale, e sistemato un pò il bagaglio, lo zaino fotografico sono uscito verso le 5.00 per fare colazione sotto l’albergo in uno dei tanti Starbucks che però, non sapendolo, ho trovato ancora chiuso, visto che l’orario di apertura è mezz’ora dopo. Ho preso la Metropolitana nella stazione sulla 42 ho fatto la Metrocard di una settimana e sono partito per Battery Park dove ho preso il traghetto che fa il giro di Liberty Island e Ellis Island che parte da Castle Clinton. Vi consiglio di andarci presto, mi sono messo in fila e ho preso il traghetto alle 7.30 circa ma al ritorno ho visto una fila di varie centinaia di metri all’interno del parco. Ho pranzato con Hot Dog dei vari carretti, ho visto uno spettacolo di artisti di strada che ballavano Break Dance e sono partito per Ground Zero, da li a piedi è vicino. Osservata la voragine attraverso impalcature del cantiere e pensando a quello che è successo in quel luogo, ho poi visitato la piccola St. Paul Chapel dove Gorge Washington pregò appena eletto presidente, per questo è conservata la sua sedia e il banchetto, e dove sono conservate testimonianze dell’11 Settembre. Questa chiesetta è stata una dei primi punti di soccorso di quell’evento. Da qui ho fatto la prima “tappa cinematografica”, mi sono diretto nel quartiere di Tribeca dove sono sceso alla fermata della metro di Franklin st Station sulla linea 1/2/3 ed a un isolato di distanza ho trovato la caserma dei pompieri “Hook and Ladder 8” location dei film Ghostbusters, questa era la loro base da dove partivano per gli interventi. Vi ho trovato i vigili del fuoco in servizio con i quali mi sono fatto fotografare. Grandi! Il tempo ha cominciato a cambiare ed ho optato per la visita al museo di Storia Naturale nei pressi di Central Park, quindi metropolitana, stessa linea, direzione uptown. Durante la visita ho potuto ammirare un film in un teatro IMAX al suo interno, in questo caso sui dinosauri, che spettacolo… Si è fatto tardi e alle 18.30 c’è l’uscita, peccato ne avrò visitato un quarto. All’uscita pioggia ho ripreso la metropolitana e seconda “tappa cinematografica” dopo vari scambi di linea sono sceso alla fermata Grand Av. Newtown sulla linea V/R nel Queens ed ho visitato e pranzato nel Fast Food che nel Film “Il principe cerca moglie” era il Mc Dowell, è un vero fastfood, dentro è identico solo che nella realtà fa parte della linea Wendy’s. Ritorno a Manhattan, tappa a Times Square dove c’era un set in cui stavano girando una scena di qualche film che non ho identificato, cena veloce e partenza per Brooklin da dove avevo intenzione di ammirare lo skyline di Manhattan di notte, in un punto con delle panchine sulla riva dell’East River. Ho contemplato la vista. Altro spettacolo.
Quindi mi sono diretto sotto il famoso ponte e l’ho ammirato di notte, altre foto. Verso mezzanotte ritorno in albergo.
18 Agosto 2007 Sveglia sempre presto, questa volta provo la colazione dell’albergo, state attenti, i dolci (ciambelle, muffin…) sono giganteschi. Prima di cominciare giro ancora per Times Square, non è vero che New York è la città che non dorme mai, a quell’ora non c’è quasi nessuno in giro. Mi avvicino al Mc Donald sulla 46st, li c’è installata una delle webcam che dal sito www.Earthcam.Com manda video in tempo pressocchè reale, mi metto d’accordo con i miei tramite sms ed ho foto di me scattate a Times Square da 7000 km di distanza… Riprendo la metro nella mia mitica stazione della 42st linea rossa e direzione Brooklin non prima di aver assistito ad un breafing esterno di agenti della polizia di New York , la stessa tappa della notte precedente, questa volta di giorno. Giornata spettacolare, cielo blu intenso, neanche una nuvola. Faccio lo stesso percorso fino a sotto il ponte ma quasta volta lo attraverso direzione Manhattan, altre foto, prendo la corsia di sinistra per i pedoni, la destra è per le bici, ci sono centinaia di persone che fanno sport, anche donne che corrono spingendo il passeggino con i bimbi… facendo il percorso verso l’altra sponda dell’east river noto un certo movimento di elicotteri da una piazzola dall’altra parte del fiume e mi dico: ”perché no quando ricapita…” e vado, prenoto un volo su manhattan in elicottero www.Heliny.Com , essendo da solo mi piazzano davanti, accanto al pilota che scopro come me avere origini abruzzesi, dietro altre 6 persone. Bellissimo volo tutto intorno a Manhattan cominciando a sorvolare il ponte di Brooklin e pensare che mezzora prima ero a piedi li sotto.., Bronx, sorvolo dello Yankiee Stadium, Central Park, ritorno sul fiume Hudson, sfioro Ground Zero, 2 giri intorno alla Statua della Libertà ed atterraggio. Tutto in 25 minuti e al corrispettivo di 110 €, altro spettacolo! Recuperato il mio zaino, mi inoltro nella città e passo per Wall Street. Davanti la Borsa incontro un altro set cinematografico ed altri attori a me sconosciuti, quindi la Trinity Church e una visita al Charging Bull ultra affollato. Arrivata l’ora di pranzo, spesso me ne sono dimenticato durante questo viaggio, prendo la metro direzione Harlem (quartiere che mi è piaciuto di più) per andare a mangiare in un locale che avevo visto tempo prima in un documentario in TV dove servono Soul Food, da Sylvia’s www.Sylviassoulfood.Com che si trova tra la 125st e Lennox Ave, pasto buonissimo e servizio cordiale . Quindi ancora metro direzione Bronx, la fermata è quella dello Yankiee Stadium, faccio un giro tutto intorno allo stadio, accanto c’è quello nuovo in costruzione, c’è una partita di baseball e le vicinanze sono piene di tifosi con la casacca dei NY Yankiees. Prima della partita, dall’esterno, assisto ad un lancio di paracadutisti che atterrano all’interno dello stadio. Mi aggiro per vicoli dei palazzi, incontro un gruppo di ragazzi che giocano a baseball per strada ai quali mostro le foto che intanto ho scattato loro, situazione tranquillissima, li saluto e continuo per la mia strada. Vado in un parco per un pò di relax, ripeto la giornata era fantastica. Riprendo la metro, per un’altra “tappa cinematografica” sempre direzione Queens fermata “Marcy Av” sulla linea J/M/Z. Uscito dalla stazione mi sono orientato con le forme dei palazzi e le strade viste dalle mappe scaricate da Google Earth ed ho trovato l’edificio che nel film “il principe cerca moglie” era l’albergo di Eddie Murphy sotto cui c’era il locale dove sempre nel film venivano girate le scene del Barbiere. E’ un palazzo con appartamenti dove ci vivono, il quartiere è per la maggior parte di persone di origine latino americana e se ne sentiva la musica attraverso le finestre. Ritorno a Manhattan e arriva a Cinatown che passo velocemente per andare a Little Italy piena di gente, un pò piccola, ma bella atmosfera. Sempre con la metro (per me, a parte i piedi unico e ideale mezzo di trasporto a New York) vado verso la 34st, passo sotto l’Empire State Building, il Madison Square Garden, che avevo individuato dall’elicottero con la sua caratteristica forma, anche questo location del film “Godzilla”… provo ad entrare, ma non è possibile, arrivo fino ai tornelli all’ingresso quindi direzione negozio di fotografia B&H Photovideo che trovo chiuso in quanto il negozio è gestito da Ebrei ed il sabato è giorno di riposo. Riprendo la metro direzione “base” albergo, un altro giro per Times Square di notte e sinceramente buona notte…
19 Agosto 2007 Partenza, sempre presto, direzione Grand Central Station, bellissima con la sua volta particolare, quindi ammiro il Crysler Building dal basso e a piedi mi dirigo all’Empire State Building dove salgo abbastanza velocemente, essendo presto sono tra i primi della fila, bella vista, peccato il tempo non bellissimo, ma preferisco, come già scritto, il GE Building. Scendo e vado a dare un occhiata veloce al Flatiron Building l’edificio con la forma a “ferro da stiro”. Neanche a farlo apposta, il biglietto per la salita sull’Empire valeva come buono omaggio per il B&H Photovideo www.Bhphotovideo.Com dove mi dirigo e trovo finalmente aperto, spesa convenientissima per gli appassionati. Di nuovo metropolitana direzione uptown mi fermo a Central Park, mi addentro nel parco: tanta gente che fa jogging o che va sui pattini e tanta altra che gioca a baseball nei campi interni, ho notato che in America sono diffusi quanto da noi quelli da calcetto, mi fermo e osservo, da profano non conoscendo le regole, tutti i movimenti di questo sport. Non ho visto quelle distese di prato piene di gente che si rilassa. Continuo nell’escursione nel parco, incontro tante statue di bronzo, tante piazzette, chi fa bird watching con teleobiettivi giganteschi, scoiattoli da tutte le parti, laghetti fino ad arrivare alla Bethesda Terrace che si affaccia su la piazza dove in quel momento c’era un gruppo musicale che utilizzava solo percussioni e strumenti ad arco dai quali dopo solo 3 note ascoltate ho acquistato subito un CD, questo è il loro sito dove si può ascoltare qualche brano www.Breackofreality.Com. Continuo nell’escursione, bellissima, peccato solo per il tempo plumbeo, fino ad arrivare al Metropolitan Museum che consiglio assolutamente. Riprendo la metropolitana e ritorno in centro. All’uscita mi voglio togliere uno sfizio e prendo un taxi che al primo cenno, vista la quantità, se ne ferma subito uno, per 3 isolati 5 $… M faccio portare in un negozio di abbigliamento che ho conosciuto, da “Dave’s” www.Davesnewyork.Com dove compro Levi’s e Carhartt a prezzi che mi fanno sorridere tanto… Con la metro ci si arriva all’uscita della fermata “6Av 14 St” della linea B/D/V/F e si attraversa la strada. Fatto spesa vado a visitare il Greenwich Village che è a pochi passo, con le sue vie alberate, comincia a piovere, decido di tornare in albergo. Dopo qualche ora di relax in camera esco, questa è l’ultima sera a New York, vado a cena al Bubba Gump che si trova a Times Square vicino al mio albergo, caratteristico locale dove servono gamberi cucinati in tutte le salse, locale molto caratteristico menzionato e penso creato dopo il grande film Forrest Gump, del quale, all’interno, ci sono tanti cimeli e TV che trasmettono il film continuamente, essendo solo ed essendo il locale pieno, mi sistemano e cena sul bancone, proprio come nei film americani, altra esperienza fatta. Alla fine esco e vago ancora per Times Square, è un luogo che mi attrae, osservo tutto il grande movimento che c’è, anche sotto la pioggia.
20 Agosto 2007 Partenza, mi dirigo verso il palazzo dell’ONU che raggiungo a piedi, non c’è nessun evento, per ciò non ha bandiere che sventolano sui pennoni all’esterno, quindi visito un’altra location del “Il Principe cerca moglie”, il Waldorf Astoria, l’hotel stralusso dove soggiornava il padre di Eddie Murphy, entro, mi immagino che sia inpossibile per i comuni mortali ed invece mi accolgono gentilmente e faccio delle foto all’interno, grande lusso, mi avvicina un addetto alla sicurezza, penso al peggio, invece parliamo tanto essendo anche lui appassionato di fotografia. Lo saluto, lo ringrazio e mi dirigo verso una fermata della metropolitana passando per il Rockefeller Center e negli NBC Studios che sono lì, guardo un telegiornale in diretta essendo gli studi televisivi tutti a vetri, ritorno a Times Square prendo la metro e arrivo nei pressi di Central Park, visito l’Apple Store che si trova nei pressi e volendo fare un regalo alla mia nipotina trovo ed entro nel World of Disney nei pressi che però è ancora chiuso, apre alle 10 manca ancora qualche minuto. Si è formata dietro di me una piccola folla, all’ora di apertura una cosa fantastica, all’ingresso nel negozio i commessi ci accolgono tra due ali facendoci un applauso, una cosa da lacrimuccia. Il negozio è su più piani e l’atmosfera è da favola ve lo consiglio assolutamente c’è tutto e di più sui personaggi di Walt Disney. Un esperienza migliore prima di lasciare New York non poteva capitare. Si è fatto tardi, torno in albergo finisco di sistemare la valigia e parto per Port Autority il mio punto di arrivo a New York City, dove c’è il terminal di autobus per varie destinazioni, la mia è Washington D.C, che trovo della linea Greyhound al prezzo di 34$ solo andata. Avevo intenzione di fare anche l’esperienza dei grandi Pullman visti in TV non solo per il prezzo, ma per vedere un po’ più di America, anche se la maggior parte del viaggio si è svolta sulle grandi autostrade. Dopo circa 5 ore di viaggio arrivo a Washington D.C. Il sole non lo vedrò più purtroppo, arrivato al capolinea dei pullman mi orizzonto un attimo, purtroppo ho dimenticato la mappa della città a casa, prendo la metro, qui non esiste una “Metrocard”, si può fare un biglietto per più corse personalizzato caricando il corrispettivo su macchinette automatiche, e mi dirigo nella direzione che ricordavo, esco dalla metro, non ho sbagliato di molto, prendo un taxi che qui sono di tutti i colori, per raggiungere l’albergo, altra esperienza da non ripetere 15 $ per fare meno di 1 km… Mi sistemo, mi rilasso, la sera giro un po intorno all’albergo per ambientarmi ed orizzontarmi individuo uno starbucks per fare colazione all’indomani, una città totalmente diversa da New York, acquisto una mappa, esploro l’albergo e vado a dormire.
21 Agosto 2007 Sveglia come al solito presto, mi dirigo verso lo starbucks che avevo individuato la sera prima per fare colazione e anche qui scopro quanto sono sportivi gli americani, alle 6 di mattina a parte che c’è già chi corre, passo davanti una palestra tutta a vetri dove c’è gente agli attrezzi, escono accendono l’Ipod e partono di corsa… quindi mi dirigo verso il centro cruciale per me di Washington, la Casa Bianca, che trova in fondo alla via del mio albergo su Connecticut Avenue, decido di farmela a piedi, sono circa 2,5 km, ci sono vari parchi che attraverso per la via pieni di scoiattoli e tra le fronde degli alberi dell’ultimo ovvero Lafayette Square intravedo la bianca facciata, delle due quella più squadrata a forma di tempio greco per intenderci. Chiedo informazioni per un eventuale visita all’interno ad un tizio su un cancello, il classico agente con l’auricolare a cordoncino sull’orecchio, mi risponde che si è possibile, ma la richiesta deve essere fatta 6 mesi prima… Continuo il giro del complesso per raggiungere l’altra facciata, in questa zona si concentrano tutti i vari uffici federali e ministeri più importanti, comincia a piovere mi riparo sotto gli alberi di un parco nelle vicinanze, la pioggia si attenua e finalmente vedo la facciata più famosa, altre foto. Visto il tempo inclemente mi dirigo al National Air and Space Museum, essendo appassionato di Aeronautica, prima faccio un giro intorno al quartier generale dell’FBI! Che si trova per la via. Arrivo al museo, tutti i musei di Washington dello Smithsonian Institution sono gratis e non sto ad elencare cosa c’è all’interno di questo, la Storia dell’aviazione e dell’esplorazione spaziale…, anche qui approfitto di un cinema IMAX e mi gusto un film Aeronautico. Dopo aver visitato ogni centimetro quadrato del museo, verso le 3 esco, piove ancora e mi infilo nel National Museum of American Indian che si trova accanto. Esco, non piove più, mi dirigo verso il campidoglio, quindi dietro front mi faccio the Mall a piedi fino al Washington Monument con il suo obelisco di 164 metri, quindi ancora la Casa Bianca e ritorno in albergo. Questa volta prendo la metropolitana che, rispetto a quella di New York, è un salotto, i vagoni sono lussuosi ed i suoni sono tutti ovattati, le fermate tra di loro sono distanti e i vari punti di interesse come, la Casa Bianca, sono comunque da raggiungere a piedi.
22 Agosto 2007 Partenza, trovo un altro luogo per fare colazione dove posso pesarmi la frutta fresca e fare grossa scorpacciata di macedonia, oltre che per me l’immancabile latte e caffè con Muffin. Il mio obiettivo principale per la mattina è la sede del National Geographic, per me è come se fosse la Mecca, si trova ad una via parallela di Connecticut Avenue, la via precisa è queste : 1145 17th St NW non sono potuto salire nella zona uffici, ma il piano terra e tutto intorno agli edifici, è un museo permanente dove ci sono mostre fotografiche, reperti, statue di bronzo di animali e grandi stampe delle foto di NG, c’è un bel negozio di souvenir con i prodotti originali ed ho potuto sbirciare uno studio televisivo. Quindi sono ritornato all’obelisco e questa volta mi sono diretto dall’altra parte verso il Lincoln Memorial, passando accanto la mega piscina la Reflecing Pool, altra location del film Forrest Gump. Dopo aver ammirato l’immensa statua e la struttura del monumento mi sono diretto al Vietnam Veterans Memorial il muro di marmo nero con i nomi di tutti i soldati caduti e dispersi durante la guerra in Vietnam.
Dopodiché direzione Cimitero di Arlington, dall’altra parte del fiume Potomac, sono già stato in un cimitero militare Americano, in Normandia, qui oltre i soldati delle guerre che vanno da quella civile, le due mondiali, Corea, Vietnam e le attuali vi sono sepolti personaggi illustri, Esploratori, gli equipaggi degli Space Shuttle, Astronauti, Presidenti degli Stati Uniti, monumentale la tomba di John F. Kennedy con la sua fiamma perenne, della moglie e di due loro figli, ho visto la tomba dei militi ignoti dove una guardia in maniera molto marziale fa un percorso avanti e indietro e ad ogni dietro front fa molti movimenti con un fucile, mi è capitato di assistere anche ad una funzione con picchetto d’onore e spari da parte delle guardie verso l’alto e consegna della bandiera americana, emozione… Uscendo ad un certo punto ho visto in aria l’elicottero presidenziale, quindi il Pentagono e da li ho preso la metropolitana. Ho cercato di raggiungere la vera sede della Navy NCIS, una delle mie serie TV preferite, ma arrivato sul posto, essendo zona militare, era un tantino irraggiungibile, quindi, prima di tornare in albergo, ho approfittato di uno spiraglio di sole per fotografare la Casa Bianca con una luce diversa… La sera ho fatto lo stesso percorso per fare delle foto notturne, senza oltrepassare il Potomac però.
23 Agosto 2007 Il mio ultimo giorno in America, la mattina, mi sono abbigliato e ho fatto di corsa il tragitto Albergo, Casa Bianca, Albergo tanto per provare incontrando altri jogger. Ritornato in albergo, doccia, prendo la valigia checkout e raggiungo un punto in centro che ho scoperto durante la visita all’Air and Space Museum. C’è un servizio navetta che, con soli 3,5 $, ti porta ad un altro Museo dello spazio e dell’aeronautica The National Air and Space Museum Steven F. Udvar-Hazy Center che, leggete bene, si trova vicino al Dulles International Airport, il mio aeroporto per il ritorno in Italia e sono circa 60 km da Washington D.C.., ho unito l’utile al dilettevole. Anche di questo Museo non elenco quello che vi è contenuto, completa il precedente, posso solo dire che oltre il resto c’è uno degli Space Shuttle e l’Enola Gay, il bombardiere che sganciò la Bomba Atomica su Hiroshima… volendo c’è anche una torre di controllo da dove si può osservare tutto il traffico aereo dell’aeroporto. La sera ho raggiunto l’aeroporto e ho preso il mio volo per il ritorno a casa.
In conclusione, New York, dinamica con tante cose da fare, è molto diversa da Washington D.C. Tranquilla e monumentale, ma entrambe affascinanti. Pernottamento e volo a parte, per pasti, trasporti interni via terra, abbigliamento, si spende decentemente: un metro di paragone può essere l’acqua in bottiglia che si prende con 1,5 $, rispetto alle città europee è niente. Gli Americani sono persone squisite e disponibili all’eccesso, in fine l’atmosfera è proprio quella dei film… Potrà sembrare che ho fatto un viaggio alla velocità della luce, invece mi sono goduto tutto in tranquillità, basta solo avere fantasia e svegliarsi presto. Se qualcuno di voi è interessato e vuole informazioni più dettagliate su questo viaggio, contattatemi tranquillamente, c’è tanto di più da raccontare.
P.S. La prima settimana di Ottobre 2008 sono stato di nuovo a New York, ma questa è un’altra storia… Antonio Perilli antonioprl@alice.It