New York city… day by day

Ecco una sintesi del nostro itinerario di viaggio nella Grande Mela, con l'augurio che possa essere d'aiuto a qualcuno in partenza o anche solo per farvi sognare un po'!
Scritto da: Silvia*
new york city... day by day
Partenza il: 24/10/2013
Ritorno il: 03/11/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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Ecco una sintesi del nostro itinerario di viaggio newyorkese, con l’augurio che possa essere d’aiuto a qualcuno in partenza o anche solo per farvi/farci sognare un po’!

Noi siamo state a New York dieci giorni pieni, credo più che sufficienti per un’infarinatura complessiva della città (anche se l’elenco delle cose che avrei voluto fare/vedere senza riuscirci è ancora molto lungo!)

Giorno 1° (24/10/2013)

Arriviamo in serata dopo un volo perfetto al JFK Airport, poi in taxi fino alla 40esima strada, a due passi da Times Square, dove si trova il nostro hotel (Four Points Hotel). Non ci facciamo scoraggiare dalla stanchezza e dal freddo e la nostra prima notte newyorkese comincia nel quartiere di Chelsea dove sappiamo esserci un party con Giorgio Armani e altre celebrities (che stalker!!)… non a caso ci scappa una foto con Renee Zellweger… e siamo tutte un po’ Bridiget Jones! 🙂 Il freddo è pungente e alla fine desistiamo e ci ripariamo al Diner Club per un cappuccino… Primo impatto: la città è un po’come te l’aspetti: enorme, caotica, in continuo movimento… hai la sensazione che qui tutto possa succedere!

Giorno 2° (25/10/2013)

Giornata intensa e piena nel cuore di Manhattan. Prima tappa Times Square con il suo impatto molto forte e travolgente, poi Rockfeller Centre con i suoi edifici imponenti in stile art deco e la famosa pista di pattinaggio (già frequentatissima), a seguire Cattedrale di St. Patrick, anima cattolica della città, ma purtroppo esternamente in restauro. Proseguiamo per Bryant Park, una zona deliziosa, e ci concediamo una pausa pranzo da “Hale and Hearty Foods” e una sosta in un “giardino urbano” (idea deliziosa, da esportare!!!). Si prosegue con il Centro Nazionale di Fotografia e l’edificio dell’American Bank progettato da Renzo Piano per concludere con due vere “chicche”: la New York Public Library e il Moma! La NYPB è un luogo meraviglioso in cui trascorrere un po’di tempo con i suoi soffitti in legno decorati e i volti di tante persone che si riparano dalla frenesia della città sfogliando libri di ogni tipo. Ci sono anche esposizioni temporanee e in particolare ho la fortuna di visitarne una dedicata alla lettura per ragazzi (Why Children’s book matter) dove mi perdo tra le immagini di Mary Poppins, Alice e Il mago di Oz! Al Moma (Museum of Modern Art) approfittiamo della giornata di ingresso gratuito (il venerdì) e anche se la coda da fare è molto lunga scorre piuttosto in fretta. L’attesa comunque vale la pena e ci permette di immergerci nel paradiso dell’arte moderna e contemporanea con opere di Dalì, De Chirico, Mirò, Van Gogh, Gauguin, Cezanne, Pollock, Wharol, Lichtenstein…solo per citarne alcuni. Anche se c’è molta ressa e confusione mi godo la visita e penso che sia bello vedere così tanta gente e così variegata in un museo! Ceniamo in zona Times Square in un posto sicuramente molto “da turisti” ma divertente: il “Bubba Gump Restaurant”, un omaggio al bellissimo film “Forrest Gump” con un menù rigorosamente a base di gamberi e camerieri che accorrono all’invito “Stop Forrest Stop”! 🙂

Giorno 3° (26/10/2013)

La giornata si apre con una passeggiata a Chelsea sulla Highline (assolutamente esperienza da non perdere), un parco creato riqualificando una vecchia linea ferroviara. Un luogo che anche i newyorkers sembrano amare molto visto che incontriamo tantissime famiglie e bambini (pronti per Halloween ormai alle porte!). Proseguiamo passeggiando per le gallerie d’arte di Chelsea, questa zona mi piace molto, l’idea di riutilizzare un’area industriale dando spazio a giovani artisti emergenti (fotografi, pittori, scultori…) rende questo quartiere molto giovane, moderno e dinamico. Visitiamo anche il Chelsea Market dove si trovano oggetti di artigianato davvero speciali (anche se i prezzi non sono proprio accessibili!). Con la metro arriviamo a pochi passi da Central Park che già si intravede in tutta la sua poesia per scoprire l’elegante zona dell’Upper East Side e in particolare il Guggenheim Museum. E’ sabato e anche in questo caso si può entrare al museo con offerta libera tollerando un po’di fila. L’edificio che ospita il museo è davvero straordinario con la sua celebre forma a spirale e alle opere di alcuni artisti più celebri (Kandinskij, Cezanne, Pissarro) si alternano opere molto postmoderne e contemporanee che non piaceranno a tutti ma a me incuriosiscono sempre. Dopo la visita al Guggenheim e la cena visitiamo by night uno dei luoghi forse più magici di NYC: Grand Central Terminal, la stazione principale della città che quest’anno festeggia cento anni. Poi entriamo nella hall dell’elegante e celebre Chrysler Building (unica zona visitabile) e un ultimo giretto in notturna a Bryant Park e Times Square.

Giorno 4° (27/10/2013)

Oggi è domenica e quindi ci proponiamo di andare alla ricerca di luoghi di culto a cominciare dalle chiese protestanti di Harlem. Mi sembra di tuffarmi nelle atmosfere di uno dei film che ho amato di più, Precious. Dopo aver rinunciato a entrare in una Chiesa che ci chiedeva ben 20 dollari per assistere a una funzione, ne scegliamo un’altra (First Corinthian) che per fortuna rinuncia al business e ci fa entrare gratuitamente e in una struttura simile in tutto e per tutto a un teatro ci godiamo lo spettacolo di una Messa con coro gospel. Ma domenica significa anche brunch! E così proviamo anche questa esperienza nel delizioso locale “Miss Mamie’s , proprio di fronte a Morningside Park. Ci vengono serviti puncake, bacon e uova accompagnati da ottima limonata e la luce e i colori autunnali che si intravedono dalla vetrina del locale rendono questo pranzo particolarmente gradevole e pittoresco. Nel pomeriggio visitiamo la Cattedrale protestante di St. John’s the Divine (purtroppo non possiamo accedere alla pala realizzata da Keith Haring, che disdetta!) e l’adiacente Children’s Garden Sculpture con i bassorilievi realizzati dai bambini sul tema della pace. Una lunga passeggiata alla Columbia University si conclude per noi con la Messa nella cappella universitaria. E’ sera e con l’autobus 104 percorriamo la zona di Broadway con i suoi teatri e i suoi locali e non ci facciamo neppure mancare un tour nei luoghi del film “C’è posta per te”! Raggiungiamo infine gli elegantissimi e grandiosi edifici del Lincoln Center e concludiamo la lunga e intensa giornata con una zuppa calda da “P.J. Clarke’s”.

Giorno 5° (28/10/2013)

Questa mattina visita al World Trade Center Site, un cantiere aperto per la ricostruzione del WTC e luogo della memoria con il 9/11 Memorial inaugurato nel 2011. Qui vicino c’è anche la St. Paul Chapel, edificio storico di NY che ha svolto un ruolo fondamentale dopo il crollo delle due torri per l’accoglienza e il soccorso di tanti, esperienza testimoniata dalla mostra “Unwavering Spirit: Hope & Healing at Ground Zero”. il 9/11 Memorial è un luogo strano: qui ti rendi conto di quanto si tratti di una ferita ancora aperta e dolorosa ma forse poi si eccede in uno stile troppo grandioso che si scontra con la mancanza di risorse economiche (a che serve voler costruire il grattacielo più alto d’America se poi i lavori non arrivano mai a termine per mancanza di fondi?). Due piscine con i nomi delle vittime scolpiti nel marmo e l’albero dei sopravvissuti (vero esempio di resilienza) rendono il luogo comunque molto carico di significato. Ci spostiamo poi a Wall Street, nel Financial District, luogo paradigmatico delle falle e delle contraddizioni del sistema capitalistico. Il pomeriggio è dedicato invece ad attraversare l’imponente Ponte di Brooklyn! Ci godiamo la vista dello skyline di Manhattan lasciandocelo alle spalle e raggiungendo il quartiere di Brooklyn che è effettivamente (almeno nel piccolo tratto che riusciamo a visitare) una zona deliziosa e sicuramente più “vivibile” di Manhattan. Brooklyn ci regala anche una vista mozzafiato di Manhattan dalla Brooklyn Promenade di Brooklyn Heights che ci godiamo ammirate dal tramonto alle prime luci notturne (se andate a Brooklyn non perdetevi questa passeggiata per niente al mondo!!). Per la cena ci spostiamo a Union Square, quartiere giovane e vivace e, naturalmente, la cena non può che essere a base di hamburger e patatine.

Giorno 6° (29/10/2013)

Splende ancora il sole su NYC quindi non c’è niente di meglio che approfittare del bel tempo per prendere il traghetto che ci porta a Liberty Island e vedere da vicino uno dei simboli della città, la Statua della Libertà. Siamo davvero fortunate perchè solo da qualche giorno ha riaperto anche Ellis Island (dopo un anno di chiusura per i danni provocati lo scorso ottobre dall’urugano Sandy) e possiamo visitare il Museum of Immigration, straordinaria testimonianza delle storie e delle vite degli oltre 12 milioni di immigrati giunti in America il secolo scorso. Una visita da non perdere per non dimenticarci di quando anche noi siamo stati stranieri in un paese lontano e per non dimenticare il rulolo fondamentale che gli immigrati hanno avuto nel far crescere e sviluppare la città di NY. Dal serio al faceto, torniamo sulla terraferma e ci concediamo un po’di sano shopping da Century 21, per proseguire fino a Washington Square e al Greenwich Village, sede anche della NY University. Stasera ci concediamo la nostra prima “steak” americana in un locale molto gradevole (“Jack”) che ci facciamo suggerire da due studentessa della zona.

Giorno 7° (30/10/2013)

Al mattino visitiamo, purtroppo solo dall’esterno, gli edifici delle Nazioni Unite per poi spostarci al Museo di Storia Naturale, sicuramente più adatto per visite didattiche con bambini e ragazzi ma comunque affascinante. Il pomeriggio è dedicato finalmente a Central Park: un tripudio di colori caldi e autunnali, non mancano gli scorci romantici…non a caso assistiamo a un matrimonio in questa cornice quasi fiabesca! Ci ferminamo nella nostra camminata a Strawberry Field, il giardino voluto da Yoko Ono in memoria di John Lennon (una grande emozione e penso che a Lennon un posto così sarebbe proprio piaciuto…) e poi al viale degli Scrittori, the Mall, Bethesda Terrace and Fountain. Tramonto e sera dedicati invece alla vista dall’alto della luccicante NY City dal punto più alto della città, l’Empire State Building! Sotto di noi tutto sembra così piccolo e frenetico…Infine: cena al “Feile Bar and Restaurant” dopo un passaggio al Madison Square Garden proprio durante una partita dei Knicks per un po’di acquisti per i nostri fratelli sportivi 😉

Giorno 8° (31/10/2013)

Oggi è Halloween e, se non si fosse capito, qua in America ci tengono parecchio! Giornata per noi più rilassata dedicata agli acquisti e alla visita di alcuni quartieri: Chinatown, con i suoi templi buddisti, le anatre in vetrina, e le botteghe piene zeppe di souvenir di ogni tipo; Little Italy, un concentrato di luoghi comuni improbabili sull’Italia; Nolita, dove pranziamo in un delizioso bistrò francese (“Tartinery”) per ripararci dalla nostra prima pioggia newyorkese; Soho, graziosissima con le sue tipiche case in ghisa e molto chic per i negozi. Tra questi mi piace molto il “Kiosk”, un originalissimo bazar di oggetti scelti dai proprietari in giro per il mondo e, soprattutto, la “Housing Works Book Store”, una delle mie esperienze newyorkesi più piacevoli (qui la mia recensione), un caffè/libreria a scopo benifico in favore di senza tetto e malati di Aids. Torniamo poi nel West Village dove veniamo letteralmente travolte dalla folla sterminata di persone in maschera per la Halloween Parade!

Giorno 9° (1/11/2013)

In mattinata raggiungiamo il Bronx per mettere piede in un altro tempio “sacro” dello sport newyorkese: lo Yankee Stadium, dove oltre ai banali ma tradizionali acquisti all’Hard Rock Cafè sono felicissima perchè riesco ad avvistare il mio primo graffito di Banksy!!!! Dopodichè la giornata è quasi esclusivamente dedicata al Met (Metropolitan Museum), un posto incredibile! Chiaramente è impossibile visitare in una sola giornata questa sterminata collezione d’arte. Le sezione, tra quelle viste, che mi affascinano di più sono quella egizia (la ricostruzione del tempio di Dendur con vista su Central Parl è imperdibile!), quella di arte moderna e contemporanea, quella dedicata a impressionisti e post-impressionisti e la sezione di arte asiatica. Dalla mitica 5th Avenue (di fronte al Met c’è anche il famoso “paradiso sulla quinta”, l’appartamento di Carrie e Mr Big! :)) torniamo a Bryant Park che da oggi è avvolto dalla magia dell’atmosfera natalizia con l’inaugurazione dei mercatini di Natale e della pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Giorno 10° (2/11/2013)

La mattina scorre tranquilla tra i negozi della 5th Avenue, tra i quali non poteva ovviamente mancare una capatina da Tiffany! Nel pomeriggio al Village diamo un’occhiata alla terza biblioteca più grande di NY e poi torniamo a Soho per gli ultimi acquisti. Infine la sera, su consiglio di un’amica che vive a NY che abbiamo incontrato nel pomeriggio, facciamo un’esperienza 100% newyorkese con cena al “Tao”, un locale di cucina orientale molto in voga a NY: ci tocca un’ora di attesa nonostante avessimo prenotato ma ne vale la pena sia per l’atmosfera del locale che per le specialità servite: dal tempura agli involtini primavera al cioccolato!

Giorno 11° (3/11/2013)

E’ – ahimè – il giorno della partenza ma New York ha ancora un regalo da farci e possiamo assistere alla celebre Maratona! E’proprio una festa per la città: migliaia di persone che si radunano ai bordi delle strade di tutti e cinque i districts newyorkesi per incitare gli oltre 45.000 maratoneti. Anche noi non vogliamo essere da meno e ovviamente tifiamo per i maratoneti italiani e incitiamo i coloratissimi corridori, compresi gli straordinari atleti con disabilità motorie. Un evento unico per dire “arrivederci” a New York e imbarcarci sull’aereo che, con tappa a Londra, ci riporta in Italia piene di stimoli e sentimenti di gratitudine!

Per finire… general tips:

– assolutamente consigliato l’abbonamento metro-settimanale al costo di soli 31 dollari, a New York ci si sposta facilmente e si arriva dappertutto con i mezzi pubblici

– se non vi spaventano un po’di attesa e le file fuori dai musei (comunque molto scorrevoli) approfittate sempre dei giorni di ingresso gratuito o ad offerta libera nei musei

– aborrite ogni souvenir con la classica scritta “I <3 NY” e cercate piuttosto oggetti originali nei mercati o nei negozi di artigianato, troverete cose molto belle anche a buon mercato!

– Alcune visite è obbligatorio o consigliato prenotarle tramite internet per es. il 9/11 Memorial e i biglietti per l’Empire State Building. I biglietti per Ellis Island e Liberty Island possono essere acquistati a Castle Clinton in Battery Park. Noi li abbiamo presi il giorno prima di imbarcarci e, secondo me, non vale la pena pagare il biglietto aggiuntivo per salire sulla corona della statua della libertà se avete già in programma di salire in cima all’Empire o al Top of the Rock.

Scusate il post lunghissimo ma spero che possa essere utile a qualcuno così come lo sono stati per me i tanti itinerari di viaggio scoperti su internet e su TPC prima di partire!



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