New York, Cascate del Niagara: qualche consiglio

- Eccomi qui, ancora una volta, a raccontare un viaggio che io e il mio ragazzo abbiamo appena fatto a New York e alle Cascate del Niagara, sperando di essere utile a tutti quei viaggiatori per caso che si accingono a visitare questa città per la prima volta, come i tanti racconti letti su queto sito lo sono stati per noi. Premessa: abbiamo...
Scritto da: manub
new york, cascate del niagara: qualche consiglio
Partenza il: 12/08/2009
Ritorno il: 22/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
– Eccomi qui, ancora una volta, a raccontare un viaggio che io e il mio ragazzo abbiamo appena fatto a New York e alle Cascate del Niagara, sperando di essere utile a tutti quei viaggiatori per caso che si accingono a visitare questa città per la prima volta, come i tanti racconti letti su queto sito lo sono stati per noi.

Premessa: abbiamo volato con Alitalia da Palermo a Malpensa e da qui al Jfk e ritorno da Newark (NJ) a Roma e da quest’ultima a Palermo. Costo del biglietto 570,00 € a persona, prenotato i primi di maggio.

Hotel a manhattan Hilton Garden Inn situato nella 35th, tra la quintq e la sesta strada, di fronte l’Empire State Building e accanto Maci’s (ottima posizione). Costo della camera superior per 9 notti, colazione esclusa, 1.080,00.

12 Agosto 2009 la partenza.

Sveglia all’alba, oggi si parte!Arriviamo a Malpensa alle 8,30 e aspettiamo l’imbarco per il volo che ci porta a New York che avviene puntuale alle 10,50. Alle 11,25 decolliamo e le 8 ore e mezza del volo passano tranquillamente. Ottimo volo, assistenti di bordo gentili e simpatici, poltrone non troppo piccole, servizio di intrattenimento eccellente con disposizione e ampia scelta di film, cartoni animati, musica e giochi (il milionario favoloso). Quindi il tempo passa velocemente e alle 13,30 ora locale americana il comandante ci comunica che stiamo sorvolando NYC, ma non possiamo atterrare all’orario previsto perchè c’è forte vento e quindi si è creato traffico aereo! Dopo più di 40 minuti finalmente atterriamo in suolo americano…

Scesi dall’aereo il disbrigo delle formalità doganali, con rilevazione di impronte digitali e foto, controllo passaporto, ect… È stato molto veloce.

Uscendo dall’aeroporto prendiamo uno dei tanti taxi gialli parcheggiati che con 50 $ ci porta al nostro hotel a Manhattan. Attenzione! Quando uscite dall’aeroporto cercate i taxi gialli. Ve lo dico perchè ci saranno tantissime persone che vi chiederanno se volete un taxi, ma in realtà non sono quelli ufficiali, sono delle normali autovetture che cercano di far soldi in modo non proprio corretto! altro appunto che devo fare: se tornassi indietro non prenderei più il taxi, ma l’ai train che è molto più veloce ed economico rispetto al taxi e si ferma in diverse zone di manhattan. Anche a noi ci avevano detto che per chi arriva la prima volta a NY è più bello arrivarci in taxi, perchè mentre ti avvicini a manhatta è bello godere dello spettacolo che offre la vista dello skyline, etc…Ma sinceramente, sarà stata colpa del tempo (piovigginava),il tempo di intravedere i grattaceli è durato pochissimo perchè il taxista ha preso per un tunnel che ci ha fatto ritrovare direttamente a manhattan in un batter d’occhio e a quel punto siamo stati imbottigliati nel traffico per un bel pezzo. Comunque sia…Questa è una mia opinione! Preso possesso della camera, doccia e siamo subito scesi per iniziare a capire dove ci trovavamo. Effettivamente la posizione dell’hotel era ottima con tutto a portata di mano e la fermata della metro proprio sotto l’hotel (linea gialla e arancione che portano su e giù per la città). Prima tappa, che avevamo vicino, Time Square. Arrivati lì ti sembra di trovarti in un luogo in cui sei già stato o di esserti catapultato dentro la tv. Onestamente me l’aspettavo un pò più tondeggiante, invece è una strada che si allarga con in mezzo delle isole pedonali. L’impatto è stato di grande confusione, perchè oltre a rimanere affescinati da quegli enormi schermi sui grattaceli che trasmettono di tutto 24 ore al giorno, con miliardi di luci, di colori e di immagini tridimensionali, c’è una gran confusione! Un mare di gente proveniente da tutte le parti del mondo che fà di tutto: corre, passeggia, fa foto, seduto a guardare una partita di football, mangia e beve. La gente è frenetica: vieni investito dalle persone che camminano e vanno per la loro strada senza nemmeno voltarsi a chiedere scusa. La sporcizia che c’è per le strade è bestiale e il fetore e il lezzo che arriva fanno venire il volta stomaco, pechè essendoci ad ogni angolo camioncini ambulanti fast food che dall’arrostirti hamburger passano a farti dolci mai visti, per terra riversano tutta la sporcizia che fanno e con il calore estivo non è un bel risultato! Però, per fortuna NY non è ovunque così…

13 Agosto 2009 Colazione in uno dei tanti locali che ci sono nei pressi del nostro albergo e poi prendiamo la metro fino a Battery Park perchè come prima cosa vogliamo andare a visitare la Statua della Libertà ed Ellis Island, l’isola su cui si trova il museo dell’immigrazione, un’enorme costruzione che era destinata ad accogliere tutti coloro che immigravano negli USA verso la fine dell’800 ed i primi del 900 nella speranza di poter fare fortuna, adesso adibito a museo nel quale viene ricostruito tutto ciò che quelle persone dovevano fare non appena sbarcate negli USA per poter entrare in territorio americano. Davvero interessante! Arrivati a Battery Park ci siamo diretti verso il Castle Clinton perchè la biglietteria per il traghetto che conduce alla statua e ad Ellis Island si trova lì.

Il biglietto costa 12 $ quello di solo passaggio, mentre se si vuole anche una radiolina guida, costa 20 $. Noi ne abbiamo preso uno con guida e uno senza e devo dire che la radiolina non serve a niente, perchè non dice nulla di diverso da ciò che si può leggere in una qualsiasi guida cartacea. Oltrettutto è noiosa! Tornati a Battery Park ci siamo inoltrati tra le strade del quartiere finanziario fino ad arrivare alla famosa Wall Street ed alla sede della borsa più famosa ed importante del mondo, sede in cui le sorti dell’economia mondiale vengono decise. Poi abbiamo fatto qualche foto dinanzi alla statua di George Washington, posizionata sugli scalini del municipio perchè è lì che il presidente presto giuramento quando fu eletto.

Non poteva mancare la vista di Ground Zero e dell’enorme vuoto lasciato dal crollo delle torri gemelle avvenuto l’11 settembre di quasi 8 anni fa, la S. Paul Chapel e le tante strade che fanno parte di questa zona chiamata Lower Manhattan.

Poi siamo andati al 21 century, questo grande outlet vicino ground zero. Non mi è piaciuto per niente! Tranne che per qualche capo sportivo, come tute o magliette nike neanche tanto originali, poi mi è sembrato un mercatino al coperto, con l’unica differenza che puoi trovare capi firmati (ma non grandi firme), tra miliardi di taglie gigantesche! L’ho trovato di scarsa qualità, però questa è sempre una mia opinione! Di sera siamo andati a mangiare una pizza da Serafina. E’ un posto carino verso la 61th strada, frequentato da newyorkesi e da pochissimi turisti. Ce lo avevano consigliato dei nostri amici ed effettivamente avevano ragione. La pizza è discreta (non è quella italiana), ma trutto sommato il posto merita.

14 Agosto 2009 Oggi siamo stati a brooklin e abbiamo fatto l’immancabile passeggiata sul ponte, tante foto dello skyline e una passeggiata per questo quartiere tranquillo e carino. Nel pomeriggio abbiamo visitato il MOMA, ne abbiamo approfittato perchè il venerdì pomeriggio l’ingresso nei musei della città è gratuito e quindi ne abbiamo approfittato per visitare questo. La fila era lunghissima, ma molto veloce e il museo merita assolutamente di essere visitato.

Usciti dal museo ci siamo diretti al Rockefeller Center per salire al top of the rocks, la terrazza dell’ultimo piano del grattacielo, per ammirare il panorama. Abbiamo fatto i biglietti (20$ a testa) e siamo rimasti ad aspettare che facesse buio per poter ammirare la città illumunata. E’ davvero bellissimo! 15 Agosto 2009 Colazione da Sturbugs deliziosa. In assoluto il miglior posto dove mangiare muffin e torte. Caffè (se così si puo chiamare quella brodaglia) bollente! Abbiamo preso la metro per Canal Street con l’intenzione di visitare China Town, ma arrivati lì e soprattutto in mott street (via famosa di china town) siamo letteralmente scappati. C’era una puzza impressionante che non ci ha fatto proseguire e quindi siamo andati a Little Italy, ormai ridotta ad una piccola strada che di Italy ha solo i tricolori sbiaditi e i nomi dei ristoranti.

Da Little Italy si arriva a soho, quartiere che ci è piaciuto tantissimo, pieno di negozi, ristoranti e casette deliziose, un posto dove poterci vivere tranquillamente. Abbiamo pranzato da the Mercer in Mercer street ad angolo con Prince street. Locale molto carino ed originale. Abbiamo mangiato bene e pagato il giusto (antipasto a base di pesce, secondo e dessert 75 $ in 2 compresa la tip).

Di sera siamo andati a prendere l’aperitivo all’ultimo piano dell’hotel gansevoort in Gansevoort street. Certo 2 bicchieri di vino bianco ci son costati 36 $, ma il posto è fantastico, con ragazzi e ragazze che ballano in costume a bordo piscina, un vero sballo! Poi abbiamo cenato di fronte a quest’hotel nel famoso ristorante Pastis. Consiglio di andarci. Davvero buono! 16 Agosto 2009 Oggi ci attende la messa gospel ad Harlem. Abbiamo preso la metro e siamo scesi all’altezza della 125th strada alla ricerca dell’Abissinian Batism church, che sapevaro essere la più grande e bella chiesa di Harlem, invece abbiamo trovato una chiesetta che cominciava la funzione alle 10 per cui siamo entrati.

La funzione inizia con un coro intonato da una trentina di cantori, vestiti con tuniche bianche, tutti in piedi alle nostre spalle che pian piano attraversano il centro della chiesa dirigendosi verso i loro posti, vicino il pulpito.

Poi il prete inizia l’omelia, parlando al suo pubblico con molto trasporto, come se volesse scuotere le coscienze di tutti i presenti e ad un tratto si volta verso noi turisti e ci ringrazia di essere venuti, dicendoci che la nostra presenza lo riempie di gioia, scende dal pulpito e ci viene a stringere la mano uno per uno, chiedendoci da dove veniamo e dopo di lui tutta la comunità fà lo stesso. Si crea una gran confusione di sorrisi ed emozioni. E’ stata un’esperienza bellissima ed indimenticabile.

Usciti dalla chiesa ci siamo diretti al Central Park e abbiamo passato più di 4 ore a girarlo strade e stradine. E’ enorme e bellissimo e quanti scoiattoli! Alle 4pm avevamo una certa fame e siamo andati da jackson hole una tavernetta sulla 64th strada e tra la seconda e la terza, dove abbiamo mangiato il panino con l’hamburger più buono di tutta la nostra vita. Una goduria anche per chi, come me, non è molto amante di hamburger! Di sera non avevamo molta fame, per cui abbiamo deciso di andare a prenderci l’aperitivo al gramercy hotel, un posto molto elegante e bello e poi abbiamo fatto una lunga passeggiata per le vie di manhattan illuminate.

17 Agosto 2009 Oggi ci attende la visita all’ONU. Siamo arrivati dentro il cosidetto palazzo di vetro e abbiamo fatto la fila per comprare i biglietti per una visita guidata in italiano e poi abbiamo aspettato mezz’oretta che ci chiamassero al microfono per inziare il tour. Consiglio molto di fare questa visita perchè è davvero interessante e poi dura poco più di un’ora. Abbiamo visto tante cose e in ultimo ci hanno fatto entrare nella sala dove si riunisce l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il luogo in cui si discutono tutti i problemi che affliggono il mondo e nel quale si tenta di porre una soluzione. Il pomeriggio lo abbiamo dedicato a Maci’s. E’ il grande magazzino più grande del mondo e qui si che vale la pena di entrare e di comprare! Grandi acquisti soprattutto Ralph Lauren. Abbiamo scoperto la genialata di acuistare le polo misura bambini che oltre a costare meno rispetto all’Italia, costavano la metà rispetto a quelle per adulti! ovviamente abbiamo preso taglia XL, ma siamo usciti da lì abbastanza soddisfatti. Poi se ti porti il passaporto ti fanno una carta sconto del 10% al piano Balcony. Di sera siamo andati a mangiare sushi nel più bel asian restorant che avessimo mai visto: Tao! Si trova nella 58th strada. E’ bellissimo ed enorme e abbiamo mangiato dell’ottimo sushi. Il pesce era proprio fresco (noi siamo siciliani, capiamo quando il pesce è fresco)! Se vi piace il sushi andateci, non ve ne pentirete! 18 Agosto 2009 Ci siamo svegliati presto e abbiamo preso la metro gialla fino al queens e poi la linea M60 di autobus per arrivare all’aeroporto La Guardia. Abbiamo impiegato circa 3/4 d’ora per arrivarci. Avevamo prenotato il volo per Buffalo per andare a vedere la Cascate del Niagara dall’Italia con la Compagnia USAirwais. Aerei un pò piccoli, ma tutto sommato buoni.

Siamo arrivati a Buffalo alle 11,30 e usciti dall’aeroporto ci siamo informati quanto volesse il taxi: 70 $ a tratta. Ma è matto?! Poco più in là della fermata dei taxi c’è quella degli autobus che con 8 $ a/r per 2 ci ha portato all’ingresso del parco delle Cascate. Questo bus si ferma nel lato statunitense, non va in quello canadese. Cmq per raggiungere il confine si può anche andare a piedi, saranno circa 500 m di ponte che passa sul fiume Niagara. Noi abbiamo provato ad andare, ma c’era un pò di coda da fare per il controllo passaporti e dogana. Quindi siamo tornati indietro e abbiamo visitato solo il lato statunitense che secondo me merita più di quello canadese, che è pieno di hotel, ristoranti, planet hollywood attaccati alle cascate che deturpano il territorio e lo spettacolo naturale delle cascate.

Abbiamo fatto il Maid of the mist, divertente e bagnato! Arrivi con un barcone quasi sotto le cascate e c’è talmente potenza dell’acqua che ci si bagna tutti, anche se prima di salire ti danno una specie di key way di cerata.

Dopo aver pranzato ci siamo goduti un pò la bellezza del parco che contorna le cascate e abbiamo aspettato il bus che ci ha riportato in aeroporto.

Avevamo il volo alle 19,55 e alle 18,30 la hostess ci informa che a causa di un forte temporale che si era abbattuto su NY, il nostro volo era in ritardo. Alle 22,00 ci informano che il volo è cancellato! Ci comunicano che saremmo partiti l’indomani mattina col primo volo e che per quanto riguarda il pernottamento loro non erano responsabili dell’accaduto (visto che si trattava di mal tempo) e quindi la notte in hotel sarebbe stata a carico nostro! Assurdo!!! Abbiamo protestato in tutti i modi, ma non c’è stato niente da fare. Potevamo scegliere se rimanere a dormire in aeroporto oppure andare in hotel.

A quel punto stanchi, arrabbiati e sconsolati siamo andati all’hotel Quakity inn, che si trova davanti l’hotel e abbiamo pagato la camera 87$. Non era molto, però che cavolo! Hotel molto fatiscente, non lo consiglio affatto, ma per noi era l’unica soluzione.

19 Agosto 2009 Sveglia di nuovo all’alba e dopo un’ora di ritardo saliamo su un trabiccolo con le eliche che chiamano aereo (20 posti), il quale però ci conduce NY.

Dopo esserci ripresi e fatti una bella doccia, siamo scesi e abbiamo visitato l’ultima parte di manhattan che ci mancava: il village.

E’ un quartiere che mi è piaciuto tanto con delle case molto belle e nel quale non ci sono grattacieli. Abbiamo visto il Washington Park con il Washington Arc e passeggiato un pò in giro.

Poi ci siamo spostati a Time Square e al TKTS abbiamo acquistato 2 biglietti per il musical di Mary Poppins scontati del 50% per lo spettacolo di quella sera. Il musical iniziava alle 20 e noi alle 19,30 eravamo già lì. Il teatro è grandissimo, ci saranno state almeno 3000 persone e lo spettacolo è stato stupendo, ero filice come una bambina! Gli attori veramente bravi e si sono meritati una standing ovation da parte del pubblico, soprattutto quando mary Poppins si è messa a volare per tutto il teatro! Per non parlare delle scenografie…

20 Agosto 2009 Sta Mattina siamo andati avedere lo zoo del Bronx. Se avete del tempo è un posto che vale la pena di vedere perchè è molto grande e bello e tranne che in alcune zone, gli animali non stanno in gabbia, ma in grandi parchi dove si è tentato di ricostruire il loro habitat naturale. Unica delusione è stata il fatto che dormivano quasi tutti, sicuramente per il forte caldo che faceva (92° faranaith).

Il pomeriggio lo abbiamo interamente dedicato allo shopping sulla quinta e zone limitrofe: che soddisfazione entrare e comprare da Tiffany (a Palermo non c’è)!Consiglio di andare da Victoria Secrets’. Favoloso! Di sera siamo andati al Waverly Inn un ristorante che si trova su Bank street e poi siamo andati al 230 fifth. E’ un locale che si trova al ventesimo piano di un grattacielo al civico 230 della quinta strada, da cui si gode di una magnifica vista dell’empire mentre sorseggi un cocktel.

21 Agosto 2009 Oggi è il giorno della partenza e abbiamo deciso di fare le cose con calma anche perchè partiamo nel pomeriggio.

Ultimo giro insegno di saluto per il centro e via a prendere le valigie diretti alla Penn Station da dove abbiamo preso con soli 15 $ il treno che in 40 minuti ci ha lasciato all’aeroporto di Newark.

Siamo Partiti con un’ora e mezza di ritardo, ma poi il volo è stato perfetto e in 7 ore e mezza eravamo a Roma e poi coincidenza per Palermo.

Conclusioni New york è una città che almeno una volta nella vita va visitata. E’ unica al mondo e mentre sei lì ti sembra di conoscerla da sempre perchè ogni posto ti ricorda un film. NY è anche la città delle tante contraddizioni, basti pensare alla moltitudine di obesi che abbiamo visto e dall’altro lato alla quantità di gente super palestrata o ragazze totalmente rifatte da sembrare finte. Le mille luci di Time Square e l’indimenticabile buio lasciato da quell’11 settembre di quasi 8 anni fa. Ma New york è sempre New York…Soprattutto la New York del grande Frank Sinatra.

Ed è proprio sulle note di questa canzone che ho salutato questa bellissima città e auguriamo a tutti coloro che si accingono a scoprirla Buon Viaggio! Manu e Peppe



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