New York, California e Las Vegas

27.08.08: Roma - New York Dopo qualche mese di preparativi, anche con l'aiuto del forum di Vacanze In America finalmente arriviamo al giorno della partenza. Il trasferimento con Supershuttle è comodissimo, Senza patemi d'animo si arriva comodamente all'albergo. L’hotel è bellissimo, ci hanno dato una stanza al 30° piano con la vista su...
Scritto da: Pandathegreat
new york, california e las vegas
Partenza il: 27/08/2008
Ritorno il: 14/09/2008
Viaggiatori: in coppia
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27.08.08: Roma – New York Dopo qualche mese di preparativi, anche con l’aiuto del forum di Vacanze In America finalmente arriviamo al giorno della partenza.

Il trasferimento con Supershuttle è comodissimo, Senza patemi d’animo si arriva comodamente all’albergo. L’hotel è bellissimo, ci hanno dato una stanza al 30° piano con la vista su Broadway fino a Times Square… Con le finestre aperte sarebbe impossibile dormire! Appena arrivati in stanza, rapido cambio e poi sul taxi, direzione Empire State Building. La fila è stata interminabile e ci siamo persi il calar del sole… Ma in pochi minuti ci siamo rifatti gli occhi… La città si è accesa piano piano, uno spettacolo unico.

Infreddoliti (portatevi qualcosa di pesante) siamo scesi con gli occhi e la memoria della macchina fotografica pieni di stupore… Siamo andati a cercare un posto dove mangiare e, visto che non era lontano dall’albergo, siamo andati a “McCormick & Schmick’s… 80$ in due compresa una mancia generosa ma abbiamo mangiato un ottimo salmone stufato e delle “sea scallop” che si sono rivelate delle cappesante spettacolari… Buonissimo tutto, prendere 1 bicchiere di vino avrebbe incrementato il conto di una decina di dollari! Quindi a ninna e jet lag assorbito in una sola botta!!! 28.08.08: New York Usciti dall’albergo ci siamo incamminati verso Times Square…

Un’occhiata al nostro albergo: siamo in corrispondenza della lettera N, una vista spettacolare di giorno e di notte. Dalla stanza si vide il palazzo della Lehmann Brothers… Li vedevo sempre lavorare, c’era gente pure di notte… Visto la fine che hanno fatto, poveretti…

Impossibile tenere gli occhi a terra… È difficilissimo camminare col naso all’insù evitando di finire arrotati dal traffico caotico di New York… Ma è uno spettacolo, una meraviglia che mi colpirà ancora tutti i giorni della nostra permanenza. Acquistiamo la metro card e raggiungiamo Central Park per un passaggio al Dakota e, passando per Strawberry Field, siamo arrivati al Metropolitan. Un museo fantastico, ottimamente organizzato e con spiegazioni per tutto, gli addetti sono cortesi e disponibili. E poi, la vista dal roof garden del museo, con Central Park circondato dai grattacieli è impagabile!!! Times Square di sera è qualcosa che satura tutti i sensi: la vista, con le luci e i cartelloni luminosi; l’udito, con le mille sirene di questa città è i mille strilloni che ti invitano agli spettacoli serali; l’olfatto, con gli odori penetranti dei chioschi di hot dog e falafel; il tatto, con tutte quelle persone pigiate, che appena le sfiori, ti sorridono e dicono “Sorry” e il gusto, con i tanti ristoranti.

Cena all’Hard Rock Cafè di Times Square, il solito menu di tutti i xxxxx cafè del mondo, discreto, niente di speciale 29.08.08: New York Flatiron Building, non solo per ammirare il palazzo, ma anche per acquistare i prodotti Origins… Abbiamo comprato, cioè mia moglie ha comprato, mezzo negozio!!! Passeggiata nei dintorni, e poi dopo una sosta tecnica per posare la quantità di roba dall’uso sconosciuto in albergo. Pranzo da Sbarro e poi via, direzione MoMA.

Anche questo è un bel museo, ma non amo tutta l’arte moderna, alcune cose mi rimangono ostiche e non le capisco. Il film di Yoko Ono proiettato in continuazione è qualcosa che non mi va giù e la maggior parte delle opere tipo le installazioni visuali proprio non è il mio genere.

Però la sezione della Pop Art e del futurismo sono molto belle e interessanti, anche perchè finalmente ho visto la scultura che sta sui nostri 20 centesimi! Dopo il MoMA, dritti da Macy’s, e visita a questo incredibile negozio!!! Appena arrivati, siamo andati a fare la nostra carta di sconto, basta presentare il passaporto e… 11% su tutti gli articoli (esclusi profumi, cosmetici e elettronica però). Ho preso dei Levi’s scontati e la riduzione si applica anche a quelli! Cena al Bubba Gump Shrimp: è stata una bella sorpresa, si mangia bene e con meno di 45$ si cena in 2. Io ho preso un piatto che (quasi) non ho finito… Un secchiello pieno di pesce, gamberi e chele di astice… Non l’ho fotografato, ma vi assicuro era buono e bello!!! Aggiungo una cosa: i primi tre giorni a New York mi hanno fatto apprezzare la gentilezza delle persone; in ogni negozio, in ogni ristorante c’è una persona all’ingresso che ti saluta quando arrivi e quando esci ti dice “Grazie della sua visita”, anche se non hai comprato nulla, i camerieri del ristorante sono sempre cortesi e disponibili (vorranno pure la mancia, ma a Roma sembra che ti facciano un piacere a portarti le cose!!!) e tutti hanno un sorriso per te, anche da Tiffany e anche se hai l’aria di quello che non comprerà nulla.

30.08.08: New York Inizia il weekend del Labour Day e iniziamo la giornata con il caffè e muffind di Starbucks! Purtroppo iniziano anche i nostri disagi con i mezzi pubblici; fino ad oggi tutto liscio come l’olio, da qui… Un vero caos, linee modificate, fermate soppresse, orari allungati… Un caos che ci ha condizionato negli ultimi 2 giorni a New York allungando a dismisura i tempi di percorrenza.

Prima tappa di oggi è il tristissimo cantiere del World Trade Center. Commozione, silenzio e raccapriccio si impadroniscono di noi nel vedere quel vuoto, restiamo per molti minuti in silenzio.

Scatto le foto, e attraverso il display della mia fida Nikon mi accorgo dell’insegna di Century 21, proprio di fronte a Ground Zero! Ci allontaniamo dalla vista del WTC, esploriando la zona del Battery Park con i suoi yacht ormeggiati con vista sul NJ, poi mia moglie mi trascina fino all’incubo per ogni marito… Century 21 awss awss awss! Effettivamente trovo una camicia Timberland a un prezzo incredibile (19.99$), il problema è che la consorte trova una borsa di Cole Haan al prezzo stracciato di 130$ e delle NewBalance. Appesantiti (solo le braccia, la carta di credito no rytrtt: ) dalla spesa, torniamo verso Wall Street intenzionati a raggiungere raggiungere il molo per la crociera intorno Manhattan. Ci chiudono praticamente in faccia le porte metropolitane della linea verde, corriamo a cercare un alternativa ma arriviamo all’imbarco proprio mentre il battello parte… “Ripieghiamo” verso il Rockfeller Center e poi, ci dirigiamo verso il ponte di Brooklin, percorrendolo in direzione Manhattan, Bellissimo, peccato solo che una foschia fitta e una spruzzata di pioggia ci rovinino il panorama! Torniamo al Rockfeller con l’intenzione di mangiare qualcosa e visitare il Top Of The Rock, ma i lavori sulle linee ci fanno perdere tempo prezioso… Cena al Rockfeller, proprio di fronte alla fontana il ristorante è abbastanza ricercato, un po’ caro, ma con meno di 80$ ci mangiamo dei piatti veramente molto buoni: Per me un piatto misto, con costine di maiale e gamberi in salsa thailandese accompagnato da mais e verdurine, per mia moglie i gamberi con riso e verdurine. Chiediamo il conto, il cameriere cincischia un po’ e arrivando all’ingresso del ToTR… Scopriamo che l’ultima salita è alle 10PM e sono le 10.03!!! 31.08.08: New York Ultimo giorno a New York. Usciamo dall’albergo, direzione Natural History Museum, e ci ritroviamo a fissare Times Square con i lucciconi, sapendo che è la nostra ultima giornata nella Grande Mela e pensando a come fare per tornarci il prima possibile.

Andiamo a prendere la metro e lì, sorpresa, la linea C è chiusa per lavori e la linea A prende il suo posto. Montiamo sulla A, il conducente dice “Next stop 125st” e chiude le porte! Non riusciamo a scendere e ci gustiamo la gita fuori programma, prendendo la linea B per andare al museo… Un sacco di tempo perso… Il museo ha un fascino un po’ antico, del museo costruito per far conoscere a gente che non aveva nulla, le ricchezze del proprio paese e gli animali del mondo, un tipo di museo con animali imbalsamati e ricostruzioni oggettivamente belle, ma che in qualcuno ispirano antipatia, perchè quegli animali sono stati uccisi solo per esporli. C’è una sezione dedicata agli insetti e mi colpisce la teca dei ragni.

Visitiamo il planetario e vediamo anche il film commentato da Robert Redford “Cosmic Collision”… Da solo vale il prezzo del biglietto! E poi ci sono le altre sale, quelle dei dinosauri e dell’evoluzione, splendide, si vede tutto veramente da vicino, anche il T-rex! Quella degli usi e costumi dal mondo, con la statua Moai, dedicata espressamente ai nostri nipotini “Scemo scemo, Gomma gomma!!!) Vi sconsiglio vivamente la caffetteria al piano terra del museo… Dei panini carissimi e gelati e una temperatura ambiente vicina allo 0…

Peccato solo avere poco tempo: ci aspetta la crociera sull’Hudson!!! Prendiamo il taxi arriviamo alle 2.30 per prendere la crociera delle 3.30 solo che… Oggi è domenica e c’è una fila tale che alle 3.00 dicono: Sold Out!!! Ma io sono di coccio… Chiedo se si può fare la crociera di 3 ore e con 4$ a persona (avevo il city pass) mi upgradano il biglietto! Il giro intero è lungo, ma vediamo tutta Manhattan, con i suoi grattacieli, il Bronx e anche lo Yankee Stadium.

Viste le esperienze con la metro, riprendiamo il taxi, direzione Top of The Rock! Saliamo sul punto più alto e rimaniamo stupiti dalla bellezza dell’Empire di notte… Restiamo senza fiato a salutare la città, sperando di tornare presto…

01.09.08: New York – Los Angeles.

Levataccia per prendere il volo per LA, partenza dal JFK alle 8.00, salutiamo la grande mela alle prime luci del mattino, dicendoci che torneremo appena possibile! Il volo scorre liscio, arriviamo a Los Angeles in perfetto orario, prendiamo la navetta e andiamo alla Advantage per ritirare l’auto. Perfetto, proprio quella che avevo chiesto, una PT Cruiser! Mi accorgerò strada facendo che consuma come una cammella che si è leccata il grande lago salato mangiandosi un pretzel salato. L’impiegata prepara il foglietto, me lo porge e fa… “ecco a lei, per il drop off sono 300$”!!! Accidenti, lo sapevo che c’era da pagare qualcosa, ma 300$ mi sembrano un sacco di soldi… Comunque, prendo la macchina e parto, non ho voglia di farmi rovinare la vacanza da una cosa del genere, la prossima volta mi fiderò degli amici del forum di Vacanze in America! Prendiamo subito possesso della stanza al Quality Inn di Hollywood (1520, N La Brea ave.), onesto albergo a pochi passi dal Chinese Theatre. Controlliamo il letto (è un vizio di mia moglie) e troviamo sul lenzuolo alcune macchie… Di quelle che, secondo me, quelli di CSI trovano con la lampada di Wood e gli occhiali arancioni… Comunque, andiamo alla reception e gli inservienti ci cambiano subito tutta la biancheria da letto!!! Sistemato l’inconveniente, andiamo subito a Santa Monica… Bella città, le palme riportano subito alla mente il lungomare di Nizza e Cannes, i viali sono pieni di gente, dopo la visita al Pier, siamo andati verso la 3rd street Promenade. Che bello vedere gli artisti di strada che si rispettano e aspettano ciascuno il proprio turno per esibirsi.

Sulla Promenade c’è un bel ristorante italiano, “Trastevere”: io sono contrario al mangiare italiano all’estero, ma quando ho visto portare i piatti di pasta e la pizza ci siamo detti: “CASA!!!” e abbiamo ceduto!!! La pizza era sottile e croccante, con della vera mozzarella e la pasta era (quasi) al dente e ben condita. L’unica cosa è che per gli americani PASTA=PARMIGIANO, quindi, anche se con i frutti di mare… Una grattata di parmigiano casca sempre!!!! Il tramonto dal pier è fantastico! 02.09.08: Beverly Hills, Los Angeles, Hollywood Cominciamo ad esplorare la California dalle strade rese famose da tanti film dirigendoci all’ufficio informazioni turistiche a Beverly drive.

Ci rendiamo subito conto che l’unico modo di esplorare la città è usare la macchina, ma anche che i parcheggi costano un occhio… La signora delle informazioni ci dice che si può utilizzare anche il tour sightseeing come navetta per girare tra Beverly e Hollywood! Rimandiamo allora la visita nel pomeriggio e ci dirigiamo a Los Angeles.

La città non ci colpisce, anzi ci fa pensare che era meglio fare New York alla fine, perchè dopo di lei nulla ci potrà colpire… Non troviamo nessun punto di particolare attrazione e allora puntiamo verso la zona più antica della città.

Arriviamo nella zona del Pueblo e… Ci ritroviamo in Messico! Abbiamo mangiato in una specie di fast food messicano e abbiamo avuto difficoltà nel parlare inglese… La signora al banco (sembrava la mamma di Fraaaanco, oh Fraaaanco) ci ha capito a gesti! Con riso e pollo piccanti che ci rimbalzano nello stomaco, torniamo a Hollywood e cominciamo il nostro tour! La sede della polizia di Beverly Hills Cop (che in realtà è il centro civico :)), l’albergo di Pretty Woman, la scritta Hollywood sulla collina, il Sunset Boulevard, Rodeo Drive… A volte mi sembra di esserci già stato!!! Finiamo la giornata tra il Chinese e il Kodak Theatre: mi emoziono quando vedo le impronte dei miei divi preferiti (ne avevo già viste a Cannes al Palais du Festival, ma qui è tutta un’altra cosa) e quando vedo Peter Sellers… Non resisto, i suoi film mi fanno morire dal ridere e ripensandoci, la villa di Hollywood Party non dovrebbe essere lontana!!! Per celebrare i nostri 10 anni di matrimonio ci compriamo 2 orologi da Fossil (il primo fossil mia moglie l’aveva comprato in vaggio di nozze!) e ceniamo da Johnny Rockets: hamburger fantastici, ambientazione anni 50 carina e servizio simpatico!!! 03.09.08: Universal Studios e Santa Monica Giornata dedicata alla visita degli Studios.

Abbiamo trovato una giornata perfetta: sole, caldo e non tantissima gente, l’unica fila lunga l’abbiamo fatta per il tour degli studios.

L’ambiente è bellissimo, rivedere i set (alcuni veri, alcuni ricostruiti) fa sempre piacere.

Peccato per l’incendio che ha distrutto alcuni set.

Noi eravamo già stati agli Universal Studios di Orlando e li ricordavamo immensi, con tantissime attrazioni, una per ogni film. Qui siamo rimasti un po’ delusi (ma proprio pochissimo pochissimo awss ) perchè quasi tutti i film sono accorpati alla visita col trenino degli studios e solo qualcuno ha la propria giostra.

Ci siamo divertiti moltissimo, soprattutto con Shrek e con i Simpson, che siamo riusciti a fare 2 volte, ma anche con Jurassic Park (meno male c’era il sole, si esce zuppi!!!) e con Backdraft… Mia moglie non lo ammetterà mai, ma si è divertita anche con la casa degli orrori, con i figuranti mascherati che sbucano fuori quando meno te lo aspetti.

Unica giostra saltata, the Mummy, delle montagne russe al coperto: provammo le Space Mountains a Orlando e la mia signora si spaventò moltissimo.

Chiudiamo la serata a Santa Monica, mia moglie si è innamorata dell’ipod nano… Visto che è quasi il suo compleanno… Mi decido a comprarglielo! Bellissima la vendita: mi si avvicina il commesso, mi chiede se avevo bisogno di aiuto e gli rispondo: “Si, vorrei comprare questo ipod”. Lui si china, ne prende uno dal cassetto e mi fa: “ok, se hai bisogno di qualcos’altro, chiedi pure, altrimenti puoi pagare”. Prendo l’ipod, gli chiedo dove sono le casse… E lui mi dice: “Qui”. Estrae un palmare, scannerizza l’ipod, striscia la carta di credito, mi fa firmare sullo schermo tattile e mi chiede l’indirizzo email per la ricevuta…

Cena da Bubba Gump e ci ritroviamo coinvolti in un trivia con gli altri tavoli… Domande su Forrest Gump! Vince il tavolo vicino… Ma noi, nonostante la lingua, siamo buoni secondi! 04.09.08: Los Angeles – San Francisco Giornata dedicata al trasferimento, nulla di particolare per la strada, anche perchè l’interstate 5 è una fettuccia dritta, ci siamo dedicati all’osservazione dei giganteschi truck americani!!! che ne sono alcuni spettacolari… In alcuni momenti mi sono sentito in Italia: abbiamo trovato colonne di camion carichi di pomodori sull’autostrada circondata da vigneti; sembrava di essere sulla Bari-Napoli, se non fosse stato per la dimensione delle corsie! Siamo arrivati a San Francisco nel pomeriggio al Travelodge Golden Gate: un buon motel, il receptionist è gentile e disponibile, la stanza è pulita e ha la connessione wi-fi.

Mia moglie ha deciso di lavarsi i capelli e io approfitto per fare il bucato! Mi avvio verso la lavanderia che mia ha consigliato il receptionist e dentro trovo un vecchietto con un palmo di barba che insegna il Corano al nipote!!! Comincio ad osservare le macchine infernali (sono maschio, per me le lavatrici sono un mistero divino) e il vecchietto si avvicina e, gentilissimo, mi spiega il funzionamento e mi da una mano a caricare le lavatrici.

Poi torna alla sua precedente occupazione e ascolta il nipotino che gli ricanta la lezione della sera!!! Cena da Isa, un piccolo ristorante proprio vicino all’albergo (http://www.Isarestaurant.Com/). A differenza dei ristoranti newyorkesi, qui gli avventori tengono un tono di voce più alto; l’avevo già notato a Los Angeles, ma qui la differenza è parecchia! Si mangia bene e, appena seduti, il cameriere ci ha descritto il menù e ci ha detto che normalmente nel ristorante si servono i piatti senza un ordine preciso, ma in “familiar way”. Praticamente, lasciano un piatto di portata e i commensali condividono il cibo, in modo di non aspettare e di assaggiare tutto! Proviamo subito il risotto ai frutti di mare (il parmigiano ce lo mettono sempre…) e le sea scallop alle verdure, tutto accompagnato dalle zucchine grigliate più buone che mi ricordi! Il cibo è di origine biologica e i gusti sono spettacolari! Decidiamo di ritornarci presto, per provare altre cose!!! 05.09.08: San Francisco Decidiamo subito di non spostare la macchina, per evitare salassi da parcheggio… Con 15 dollari si può acquistare il Muni pass per 3 giorni: corse illimitate anche sulla cable car, dove la corsa singola costa 5$.

Prima fermata, Union Square! Anche con San Francisco è amore a prima vista, la città è calda (non meteorologicamente però), la gente è accogliente e simpatica e non mancano i personaggi bizzarri.

L’ambiente è molto più “intimo” di Los Angeles e entriamo subito in sintonia! Partiamo col cable car verso Russian Hill e cominciamo la giostra!!! è un continuo saliscendi, le strade dritte esaltano le colline di San Francisco e mi fanno pensare agli inseguimenti dei film! Andiamo a pranzo al Fisherman Wharf, e io, curioso come una scimmia, provo la Clam and Crab chowder, una zuppa servita in una pagnotta di pane!!! Fantastica, nella zuppa ci sono vongole, granchi, patate e pomodori. Mia moglie (più tradizionalista) prende il crab bisquit, una frittella di granchio! Ci sediamo sul molo a vedere i leoni marini e mi viene in mente Otis Redding e stiamo parecchio tempo a rimirare la baia!!! Finiamo la giornata sulla Coit Tower con la sua fantastica vista su tutta la città.

Dall’alto della torre si ammira Lombard street, la strada più tortuosa del mondo Alcatraz, e per finire Il Golden Gate.

Noi non lo sappiamo ancora, ma questa è la vista migliore che riusciremo ad avere del ponte!!! La sera, cena da “Amici”… Una pizzeria niente male, all’angolo tra Lombard street e Steiner street… Secondo il loro slogan, hanno la migliore pizza newyorkese di San Francisco… A noi è piaciuta: la media quasi basta per 2 (non troppo affamati)!! 06.09.08: San Francisco Ci godiamo la città semplicemente, gironzolando per i mille scorci e facendoci consigliare dalla guida Touring solo per gli spunti. Il punto centrale rimane comunque Union Square, con i suoi colori! Iniziamo la giornata con Lombard Street, raggiunta naturalmente col cable car! I posti disponibili sono solo quelli appesi fuori (li avrei scelti anche se fosse stato vuoto) ma è la caratteristica della città… A un certo punto, il controllore inizia il giro e dice “C’è qualcuno che ha voglia di farmi vedere il biglietto????”, poi si guarda un po’ intorno, scuote la testa, ringrazia e se ne va!!! Arriviamo a Lombard street e restiamo affascinati dalla particolarità della strada! una serie di tornanti strettissimi circondati da aiuole colorate e casette bellissime! Veramente una gioia per gli occhi vedere il contrasto col cielo azzurro e limpido! Decidiamo di continuare, direzione Civic Center… È la parte di S.Francisco che mi piace di meno, perchè sotto gli edifici ci sono moltissimi senzatetto accampati, addirittura ne troviamo tanti che dormono sotto gli alberi della piazza, proprio di fronte al civic center… Mi mettono una certa tristezza… Proseguiamo per Yerba Buena Gardens, dove sono in programma concerti jazz e esibizioni dal vivo… Sinceramente… Non amo questo tipo di jazz! sarà stato il dopo pranzo, ma, complice l’erba, l’ombra degli alberi e il venticello… Mi sono appisolato!!! Dopo la visita al Levis store di Union Square, finalmente incrociamo il tram di Milano!!! scopriremo che ce ne sono almeno 2 che fanno la linea F! Ci dirigiamo verso Alamo Square e le sue casette vittoriane! che belle, restiamo affascinati dalla vista e dallo stile delle casette, dai colori e dalla gente che incontriamo nel parco, che oltretutto ha un’area per i picnic e una esclusiva per i cani! Sono amichevoli, sorridenti, hanno voglia di scambiare 4 chiacchiere con i turisti! E pensare, che secondo la guida, per molto tempo questa zona è stata una zona degradata! Prima di uscire a cena, io ero al PC, mia moglie sotto la doccia e… Alle 9pm sento un colpo sotto la sedia, una scrollata praticamente orizzontale e un “CRACK” che mi fa rizzare i capelli!!! Fortunatamente mia moglie non sente nulla, se non la mia esclamazione “CA**O!!!!” le manigliette degli armadi tremano per un bel po’ e quando lei esce chiedendo “cosa hai fatto???” gliele indico dicendo… “non sono stato io”.

Sul sito della USGS danno subito le informazioni, ma non è successo nulla, gli abitanti di S.Francisco mi sembrano abituati… E così, si esce e tutto come prima rytrtt: Ceniamo di nuovo da Isa… I sapori sono spettacolari, saturano il palato e rendono il pasto una gioia!!! 07.09.08: San Francisco Il programma della giornata prevede la gita al Golden Gate e ad Alcatraz, con sosta per il pranzo al Pier 39 e sessione di shopping alla Levi’s di Union Square! Pronti per uscire, mettiamo il naso fuori dalla stanza e… SORPRESA!!!! Il cielo azzurro e il sole caldo non ci sono più, sostituiti da un nebbione umido e dal vento gelato! Fiduciosi, ci mettiamo in marcia sicuri che sia solo una nebbia mattutina, ma, quando arriviamo al golden gate, capiano di aver commesso un errore!!! Abbiamo solo il maglioncino leggero che usiamo nei negozi e non basta per il vento umido che arriva dall’oceano!!! Decidiamo di comprarci un “souvenir utile”… Una felpa del golden gate con tanto di cappuccio!!! Il venditore è la persona più antipatica che ho trovato negli USA… Non ci saluta, ci segue per tutto il negozio scrutando tutto quello che tocchiamo, e alla cassa ci strappa di mano i maglioni come se volessimo uscire senza pagare…

Ci incamminiamo sul ponte e, superata la metà ci ritroviamo al sole… Tornando verso Frisco comunque il vento porta dentro un nebbione da valpadana…

Infreddoliti andiamo verso il Pier 39 per il pranzo a base di granchio e ci scaldiamo un pochino con un piatto di crostacei… Ma che buoni, e pensare che da noi non si trova nulla del genere e quello che ti spacciano per “polpa di granchio” altro non è che merluzzo colorato!!! Alcatraz ci accoglie con un vento freddo che ci fa ringraziare il nostro acquisto e aggiunge atmosfera alla visita! La visita è suggestiva, grazie soprattutto all’audioguida che permette di sentire i racconti di secondini e carcerati che danno uno spaccato di vita all’interno della prigione… Veramente ben fatta anche la traduzione in italiano.

La vista e l’ambiente sono magnifici… È difficile pensare che la visita ad un carcere possa dare certe emozioni Torniamo in stanza scegliendo un percorso che ci permetta di usare il cable e decidiamo di provare Mel’s, proprio di fronte all’albergo: non male, ma secondo me gli hamburger erano più buoni da Johnny Rockets e il cameriere messicano non da una mano al locale.

08.09.08: San Francisco – Yosemite Appena alzati, apriamo la finestra per vedere il meteo… E niente, ancora brutto e freddo, tanto che accendiamo i riscaldamenti!!! uhv Ci mettiamo in viaggio, naturalemente passando prima per la parte caratteristica di Lombard Street, quindi, dritti per il Bay Bridge. Appena attraversiamo il ponte… Sorpresa, a Oakland c’è il sole e fa caldo!!! Lasciamo l’autostrada per la 120, e rimango affascinato dai paesaggi e dalle strade che si snodano su quest’area collinosa… I colori delle rocce e dell’erba secca, con quelli del cielo e delle poche nuvole…

Pranziamo a Groveland, all’Iron Door Saloon, il saloon più antico della California: è del 1852, molto caratteristico: prendiamo dei buffalo burger, quindi proseguiamo, verso Yosemite.

L’auto a noleggio mostra ancora le sue caratteristiche migliori… Consuma come una cammella e ha il serbatoio di una mini del ’70… Sono costretto a fare il pieno a Groveland a 4.50$ a gallone! Arriviamo allo Yosemite westgate lodge e, posate le valigie, andiamo subito al parco (ingresso 20$ a macchina e il biglietto vale una settimana) e all’accoglienza una ranger ci dice: “Siete arrivati appena in tempo per il tramonto a Glacier Point, sono le 5, alle 6.30 sarete arrivati…” Le distanze sono incredibili… Il paesaggio pure. Arriviamo al Glacier Point (circa 7200 piedi, 2000m), e lo spettacolo è… L’Half Dome, e più a destra La Nevada Falls… Un po a corto d’acqua! Oltretutto c’è una ranger che ci racconta la storia, sia geologica che naturalistica del parco, urlando ininterrottamente per mezz’ora, durante il calare del sole, mentre l’Half Dome cambia colore e gli scoiattoli ci sfrecciano tra le gambe per rubare le briciole… Consiglio: se salite per il tramonto, portate qualcosa di caldo e organizzatevi per una cena al sacco! Tornando verso l’albergo (quasi 2 ore di viaggio…) ci attraversano la strada una coppia di cervi mulo… Non ce l’ho fatta a prendere la macchinetta!!! 09.09.08: Yosemite Giornata dedicata alla visita del parco.

Il nostro albergo è a Buck Meadows: è il più vicino all’ingresso del parco e decisamente meno caro degli altri alberghi.

Arriviamo al parco (circa un’ora di macchina) e purtroppo le cascate più imponenti in questo momento della stagione sono all’asciutto… Sapevamo che poteva accadere, ma siamo comunque un po’ delusi. Siamo comunque riusciti a vedere la Bridalveil falls e siamo arrivati fino alle Vernan Falls che avevamo già visto ieri dal Glacier Point.

I sentieri sono ben tracciati e comodi anche per i meno esperti, ma non per questo sono meno suggestivi per panorami e ambienti La Yosemite Valley è ottimamente servito da un servizio di navette GRATUITE, che passano ogni 15 minuti. Una volta parcheggiato, è facilissimo girare e incontrare animali: gli onnipresenti scoiattoli, i picchi, abbiamo incontrato una volpe e un cervo, a pochissima distanza dal villaggio.

La valle (ci ha raccontato ieri la ranger) è stata formata da un ghiacciaio che ha scavato la tipica forma a U, con le pareti spioventi e quasi verticali. Anche se siamo a fine estate e le cascate sono ridotte all’osso, i ruscelli che attraversano Yosemite sono veramente suggestivi.

Ceniamo al ristorante vicino all’albergo, al Buck Meadows Lodge: sembra il tipico ristorante da camionisti che si vede nei film, i piatti sono buoni e abbondanti, la birra ghiacciata è veramente ghiacciata (te la servono in un bicchiere di vetro pesantissimo conservato in un fusto di azoto liquido) ma alle 9.00pm spegne l’insegna e chi c’è c’è!!! 10.09.08: Yosemite – Death Valley Partiamo da Buck Meadows, direzione Tioga Pass, per raggiungere la Death Valley.

Manco a dirlo, i paesaggi ci colpiscono molto, la zona è molto diversa da quella percorsa per raggiungere il Glacier Point: è rocciosa, a volte brulla, con gli alberi che sbucano da spaccature nelle rocce.

Il Tenaya Lake sembra un angolo di paradiso…

Raggiungiamo la temperatura minima del viaggio: 50°F (10°C ) all’Ellery Lake, con un vento freddo che taglia la testa, e le montagne che conservano ancora un po’ di neve! Il paesaggio cambia abbastanza rapidamente… Dalle foreste al deserto! Pranziamo al McDonald di Bishop, e proseguiamo veloci verso il deserto La vista del deserto è diversa da qualsiasi cosa abbia visto prima… Sarà che ci siamo arrivati durante una tempesta di sabbia, che scendendo dalla macchina sembrava di essere in un incrocio tra una sabbiatrice e un fon, con i cespugli portati dal vento…

Quando ho incontrato un corvo che mi guardava con il becco semiaperto, mi sembrava di essere in un romanzo di Stephen King…

Abbiamo pagato al self service, visto che il ranger era gia andato via, e abbiamo proseguito, un po’ sfiduciati… Appena passata l’area della tempesta di sabbia, ci si è aperto uno scenario impressionante… Le dune… Ne abbiamo approfittato per inoltrarci nel deserto e siamo rimasti incantati dalla sabbia portata dal vento: finissima, si è infilata in tutti i buchi delle scarpe! Raggiungiamo il Furnace Creek Ranch, posiamo le valigie, e corriamo a vedere il tramonto dall’Artist Palette: scopriamo che il parco è a misura di americano sovrappeso… Si raggiunge quasi tutto con la macchina… I percorsi a piedi sono più suggestivi! Il tramonto smorza i toni del deserto, rendendo i colori tenui e l’aria quasi respirabile. La luna ci sorprende facendo capolino dietro all’artist drive! Terminiamo la serata al ristorante dell’albergo: non male, piatti abbondanti, prezzo non esagerato, tenedo conto della posizione! 11.09.08: Death Valley – Las Vegas

Iniziamo la giornata con un imprevisto: appena alzato sento qualcosa di strano sui piedi… Vado verso il bagno, infilo gli occhiali e… FORMICHE!!! dappertutto, sulla busta dei biscotti, sul tappeto!!! Mi infilo nella doccia e cerco di levarmi quelle attaccate ai piedi, ma loro mordono… Maledette formiche del deserto! Butto fuori la busta invasa, faccio un’altra doccia per levare le formiche che mi hanno attaccato ancora e vado alla reception.

Arrivo e con discrezione dico alla receptionist “Ho la stanza invasa dalle formiche…” e lei: “Doveva saperlo, nel deserto ci sono le formiche e non bisogna tenere il cibo aperto” Io replico “Se mi aveste avvertito, non sarei qua…” e lei, imperiosa “In ogni stanza c’è un libro con le norme di comportamento… Se lei non lo legge, non è colpa dell’hotel!”. Le chiedo cortesemente se può darci un’altra stanza (dopotutto il check-out è alle 12) e lei “NO. L’albergo è completo e non ho stanze da darvi.” Torno in stanza, cerco il famigerato librone e ci trovo in sequenza la storia del parco, la storia dell’albergo, la descrizione del campo da golf e…. NIENTE FORMICHE, nemmeno una parola sul cibo! Con mia moglie torniamo alla reception, mi rivolgo di nuovo alla signorina simpatica e le dico: “Signora, sul libro non c’è nemmeno una parola sulle formiche…” Lei cambia immediatamente atteggiamento e mi domanda di attendere, che ci trova subito una camera… Nel frattempo, ci offre la colazione!!!!! Risolto l’imprevisto, partiamo in direzione Badwater… Ma prima ci fermiamo al Devil’s Golf Course… Che spettacolo!!! Arriviamo a Badwater, il caldo comincia a farsi sentire, ma la voglia di camminare sulla crosta salata è tanta, e alla fine batte la temperatura! Da Badwater ci rifacciamo la Artist Drive, con sosta all’artist palette… Di giorno i colori sono completamente diversi… Saturi! Sembra di essere su un’altro pianeta, i paesaggi sembrano le foto fatte da Spirit e Opportunity su Marte! Arriviamo al Golden Canyon e lì… Cediamo al caldo… Alle 11.30 c’erano 110°F (43°C)… Il sole picchiava sulla testa come un fabbro…

facciamo una parte del canyon saltando da un’ombra all’altra e quando iniziamo l’ultima bottiglia d’acqua… Decidiamo che è meglio tornare all’albergo per pranzare.

Dopo pranzo partiamo in direzione Zabriskie Point. Il caldo è ancora micidiale, ma qui c’è un po’ di vento… Praticamente nemmeno sudo, sublimo… Passo direttamente dallo stato solido a quello gassoso! Riprendiamo la macchina e andiamo a Dante’s View, sicuri che non scenderemo nemmeno dalla macchina… Sbagliamo… Siamo a quasi 1700m, c’è vento e la temperatura non supera i 28°C… La vista è bellissima…

Il deserto mi ha proprio rapito, con i suoi colori, un silenzio di una qualità che non ci si crede e con i suoi paesaggi… Da europeo, di boschi ne ho visti parecchi… Di deserti no!!! Ripartiamo, diretti a Las Vegas… Hotel Bally’s, proprio di fronte al Bellagio… Purtroppo dalla nostra stanza non si vede, ma almeno abbiamo una ragione per lasciarla: pulita, moquette appena lavata, 2 letti matrimoniali, l’aria condizionata con la temperatura perfetta… Sarà una cinquantina di metri quadri!!! Ceniamo al Paris e poi… Di corsa a vedere le fontane… Arriviamo sulle note finali dell’inno nazionale… E scopriamo che è l’ultimo spettacolo… Vabbè, sarà per domani!!!!!!! Gironzoliamo per gli alberghi fino a notte fonda… Tanto, Las Vegas di giorno… È una città come le altre! 12.09.08: Las Vegas Per la prima volta in questo viaggio… Dormiamo awss !!! Oggi è il compleanno di mia moglie e ne approfittiamo per fare un po’ di shopping al Las Vegas Premium Outlets. Al negozio della timberland, non riusciamo a spendere 100$ con 2 paia di scarpe e 1 camicia… Compriamo pure una valigia extra per riuscire a infilare tutto!!! Al tramonto siamo in giro per Las Vegas, curiosando per i vari hotel che fanno a gara per essere più originali e sfavillanti! Al Venetian ci sono i gondolieri che cantano dal vivo!!!! fifi e dovunque luci, suoni, musica, sulla strada gli immancabili (è pieno davvero!!!) fornitori di servizi… 40$ 1, 70$ 2, 99$ addirittura 3 signorine nella tua stanza in 20 minuti… E sicuramente non vengono a rassettare la camera!!! Nei casinò degli alberghi poi, è facilissimo entrare e quasi impossibile uscire, le uniche insegne sfavillanti sono quelle delle slot machine, mai che si veda la scritta EXIT!!! Molto simpatiche, sono le croupier di un’area del Bellagio… Le Pussycat Dolls… Credo che a quei tavoli si perda tantissimo… Awss awss Vista la giornata particolare, decidiamo di cenare al buffet del Bellagio: la qualità del cibo è veramente alta, la scelta sterminata e, per 80$ totali è una spesa affrontabile da tutti!!! Concludiamo con le fontane: uno spettacolo magico, non ti annoiano mai, non sai mai dove guardare per seguire il movimento dei giochi d’acqua e riescono a strapparti sempre delle espressioni di meraviglia! 13.09.08: Las Vegas Ultimo giorno negli USA e già sentiamo un po’ di nostalgia per il nostro viaggio… Non vogliamo farci rovinare l’ultimo giorno dal magone, e allora, prepariamo le valigie e via, a vedere gli alberghi!!! Usciamo dall’albergo con le note di Bocelli che accompagnano lo spettacolo delle fontane… Veramente emozionante! Partendo dal Bally’s ci dirigiamo verso sud e attraversiamo il New York, New York (è bellissimo, se ripasso per Las Vegas ci vado!!!), e poi Excalibur, Luxor (dove ci fermiamo a pranzo al buffet!).

Di nuovo verso nord… Venetian, Palazzo, il Mirage… Quando il sole tramonta, la città si accende… È il momento più bello, il tramonto non è la fine della giornata, ma l’inizio di un festival di luci e colori, migliaia di persone che sciamano per le strade… Alcuni alberghi (il bally’s e il Paris o Excalibur e Luxor) sono collegati tra loro e spesso si entra in uno e si esce dall’altro senza quasi rendersi conto! Cena alla steak house del Bally’s per sfruttare il bonus di 30$ che avevo al momento della prenotazione… Awss awss awss la carne è veramente ottima! Finiamo la serata di nuovo alle fontane del Bellagio… Restiamo fino all’inno di mezzanotte… Alle 4.00 abbiamo la sveglia per prendere il volo delle 6.45 per New York! 14.09.08: Las Vegas – New York – Roma Accidenti… La sveglia alle 4… Ci siamo addormentati all’una…

Con gli occhi cisposi scendo a prendere la macchina: Bally’s e Paris hanno il parcheggio insieme, gratuito, ma dal Bally’s bisogna attraversare tutto l’albergo…

Arrivo alla hall e… PIENA!!!! sembra di essere alle 9 di sera, i tavoli sono pieni, le slot un po’ meno… Supero con qualche difficoltà la nube di fumo (nei casinò è consentito fumare), prendo la macchina e mi avvicino all’albergo.

Arriviamo al noleggio, il tizio mi fa la strisciata e dice… Ecco, sono 450$! Come, io sapevo 300$ di drop off + 50$ di pieno e gli altri 100$ da dove arrivano??? mi guarda, rifà 2 conti… No, sono 400$, comprese le tasse di Los Angeles.

Vabbè, tanto la Advantage cercherò di non prenderla più! Facciamo il check in, imbarchiamo la prima valigia, la samsonite rigida pià piccola… La bilancia si ferma a 45 libbre… GRAVE ERRORE!!! Carichiamo la grande, bilandia a 58 libbre e il tizio ci dice… Troppo pesante… 50$ please! Questi non glie li voglio proprio dare, anche perchè ho appena imbarcato una valigia + leggera!!!! butto il superfluo, trasferisco il resto nei trolley da cabina, ripeso e la valigia à OK! Viaggio ok, arrivati al check-in Alitalia si ripresenta il problema… Ma all’inverso! Le valigie sarebbero potute pesare una tonnellata, ma il bagaglio a mano non doveva superare i 5 kg… Però le valigie erano già partite quando la str… Signorina ce l’ha detto!!!! mettiamo tutte le cose di valore in un trolley e spediamo l’altro… Pregando di ritrovarlo a Fiumicino! Il momento più triste è stato sorvolare New York… Così vicina, ma così irraggiungibile!!! Arrivederci America!!!!

Consigli utili A New York comprate la tessera settimanale dei mezzi pubblici (25$), non affittate assolutamente la macchina, è inutile! Sempre a NY, comprate il New York city pass solo se avete seriamente intenzione di fare almeno 4 o 5 delle attrazioni incluse nel pacchetto, altrimenti il risparmio si riduce di parecchio.

Girate ovunque con un maglioncino leggero nello zaino… Nei negozi è utilissimo per affrontare le temperature glaciali dell’aria condizionata.

Nei locali e nei ristoranti non dimenticate mai la mancia… Tra il 15% e il 20% e fa parte dello stipendio del cameriere. Loro con voi saranno sempre gentili e disponibili!!! Non fatevi ingannare dai telefilm: la California ha un microclima particolare, può essere umida e fredda anche d’estate! Dedicatevi a Hollywood e Beverly Hills e trascurate Los Angeles… Non è bellissima e la vastità del territori rende la visita poco interessante mentre San Francisco è meravigliosa! Fatevi consigliare da chi c’è già stato e leggete i forum dedicati: per esperienza vi indico Vacanze in America. Sono sempre disponibili e pieni di consigli utili.

Buon Viaggio!



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