New York, al centro del mondo

Nella grande mela tra musei, grattacieli, shopping e vita newyorkese
Scritto da: ellymargot
Partenza il: 24/04/2014
Ritorno il: 02/05/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Qualche anno fa, quando mia figlia si iscrisse all’università, le promisi che come regalo per il conseguimento della laurea avremmo fatto un viaggio a New York. La laurea è arrivata e il viaggio anche. Cominciamo a studiare la città sul web, sulle guide turistiche (Lonely Planet e Routard) e cominciamo ad organizzare il nostro viaggio. Prenoto tutto sul web, volo, albergo, assicurazione medica e transfer dall’aeroporto all’albergo. Decidiamo di volare con Emirates, volo diretto da Milano Malpensa a JFK, 670 Euro a testa. Il vantaggio di volare con Emirates è che si possono imbarcare 46 kg di bagaglio, e dopo aver fatto shopping a New York, 46 Kg sono molto utili! Per l’albergo mi affido a Booking.com, e prenotiamo un albergo sulla 42° a 10 minuti a piedi da Times square, Travel Inn Hotel. Rapporto qualità prezzo ottimo. Camera per 4 persone costo totale per un soggiorno di 8 notti, 1600 Euro. Assicurazione Columbus, 59 Euro a testa. Transfer NY airlink, che dall’aeroporto ti porta direttamente all’albergo, 16 Euro a testa. Dopo aver letto e studiato i vari siti dei musei/attrazioni che ci interessano, decidiamo di non fare i pass che offrono sul web, City Pass o NY pass, spiego dopo il perché.

GIOVEDì 24

Partiamo da Malpensa alle 16, volo buonissimo, assistenza e intrattenimento anche. Atterriamo a JFK alle 18.10 locali, con 50’ di anticipo. Aspettiamo che l’aereo abbia lo spazio per parcheggiare e finalmente sbarchiamo negli States. Comincia la fila per passare i controlli, in tutto per uscire abbiamo impiegato 2 ore. All’uscita abbiamo trovato la navetta che ci ha portato direttamente all’albergo. Alle22 siamo finalmente arrivati in albergo. Distrutti, nonostante le raccomandazioni di resistere al sonno, andiamo a dormire.

VENERDì 25

Colazione alle 10.30 (alle 3 di mattina eravamo già svegli!) nel locale di fianco all’albergo, con pan cake, frittate e caffè americano. Nel pomeriggio, dopo le 16, l’entrata al MOMA è free, per cui organizziamo la giornata a Midtown senza allontanarci troppo. Ci dirigiamo subito a Times square, che a prima impressione mi lascia indifferente. Sarà stata l’ora, ma vi assicuro che essendoci tornata dopo, specialmente di notte, è a dir poco fantastica. Il centro del mondo è lì. Ci perdiamo nei vari negozi, tra cui TOY 4 us, bellissimo negozio di giocattoli con all’interno anche una ruota panoramica. Ecco come far tornare bambini degli adulti. Ci dirigiamo poi sulla 5th avenue, che percorriamo fino all’altezza della 53rd. Visitiamo la cattedrale di Saint Patrick, parzialmente in restauro, peccato, il Rockfeller center, con ancora la pista di pattinaggio, Rockfeller plaza, che vista la temperatura mite, pullulava di gente che prendeva il sole. Decidiamo di mangiare street food, hot dog e wizzin. Alle 15 ci mettiamo in fila per entrare al MOMA. Bellissimo, soprattutto il 3° e 4° piano. Usciamo da questa iniezione di cultura e torniamo sulla 42° dove visitiamo la Grand Central station, Public library, Briant park. Ceniamo a Shake Shack, dove cucinano delle patatine buonissime. Distrutti andiamo a dormire.

SABATO 26

La giornata si prospetta buona con un bel sole e temperatura gradevole. Decidiamo quindi di andare a visitare la statua della libertà. Acquistiamo la metrocard valida 7 giorni al costo di 30$, cerchiamo di capire velocemente la metro e ci dirigiamo a lower Manhattan. Prendiamo il battello che parte da Battery Park, dopo aver acquistato il biglietto a $18 per la visita sull’isola di Lady Liberty e visita a Ellis Island. Dopo una fila di 40 minuti ci imbarchiamo e la prima sosta è sull’isola di Lady Liberty. Con l’audio guida cominciamo il percorso attorno alla statua. Bella, imponente, affascinante, resa ancora più interessante ascoltando le spiegazioni dettagliate dell’audio guida. Rimaniamo sull’isola un paio d’ore, complice la bella giornata scattiamo tante foto. Ripartiamo alla volta di Ellis Island. L’edificio che ospitava gli immigrati è ancora parzialmente chiuso a causa dei danni causati dall’uragano Sandy. Al piano terra ci sono dei computer che aiutano a ritrovare i parenti immigrati negli USA e passati da Ellis Island. Torniamo a Lower Manhattan gustandoci il meraviglioso sky line. Pranziamo da Flaouer, dove ci sono ottimi panini e insalate create al momento secondo il proprio gusto. Riprendiamo la subway e ci dirigiamo alla Guggenheim, perché al sabato dalle 17.45 c’è l’entrata con offerta libera. Abbiamo fatto circa 40 minuti di fila sotto l’acqua (il tempo cambia repentinamente) ed entriamo. Diamo 5$ come offerta libera. All’interno c’è una mostra sul futurismo italiano, interessante. La parte più interessante, per quel che mi riguarda, è quella con i quadri di Picasso, Van Gogh e gli impressionisti. Bella la struttura architettonica del museo. Per rientrare verso l’albergo decidiamo di seguire l’itinerario che suggerisce la Lonely Planet. 5th Avenue giriamo sulla Madison Av. con elegantissimi negozi super griffati, raffinati ristoranti, palazzi signorili. Rientriamo sulla 5th av. all’altezza della 57th. Rientriamo in albergo a piedi passando da Times square illuminata a giorno. Tornando compriamo la NY cheescake dal boss delle torte che ha aperto un punto vendita sulla 42th. Punto vendita un po’ deludente, fatto per turisti.

DOMENICA 27

Al mattino sveglia presto per dirigerci ad Harlem per assistere a una messa Gospel presso la Canaan Batist Church sulla 116th st. A noi turisti, molti, ci fanno accomodare in alto (la chiesa è una specie di teatro); iniziano i canti gospel e poi arriva il reverendo per la funzione. Canti gospel bellissimi. All’uscita visitiamo il Malcom Shabbaz Harlem Market, parzialmente chiuso visto il giorno festivo. Torniamo sulla 5th st. sempre ad Harlem, dove ci sono palazzi popolari ma tutto molto ordinato e pulito, e ci dirigiamo verso Central Park. Acquistiamo del pollo fritto Take Away per pochi dollari, i commessi erano blindati dietro un vetro, sintomo che la zona deve essere un po’ movimentata, ed arriviamo a Central Park. Pranzo con lo scoiattolo e poi via alla scoperta di questo meraviglioso posto. Il parco cambia la sua fisionomia, a nord ci sono boschi, poi man mano che si scende ci sono grandi prati adibiti per fare pic nic. A sud c’è la maggior concentrazione di turisti. Usciamo a sud e ci dirigiamo verso la 59th st dove visitiamo l’Apple Store e Fao Scwarz. Cerchiamo la subway più vicina ma scopriamo che durante il week end molte stazioni sono chiuse…per cui a piedi di nuovo fino all’albergo dove ci aspettano degli amici per la cena (a NY si cena presto…). Rientriamo in albergo passando per Hells Kitchnen dove ci sono molti locali e ristoranti.

LUNEDì 28

Direzione Lower Manhattan per visitare Wall Street durante un giorno lavorativo. Con la subway scendiamo a Fulton st., entriamo velocemente al Century 21st, dove decidiamo di tornare in seguito, e ci imbattiamo nel Museo degli Indiani d’America che decidiamo di visitare per rendere omaggio ai veri abitanti degli USA. Interessante, L’ingresso è free. Visitiamo una chiesa anglicana, poi ci dirigiamo verso il memorial del 11/9. C’è una coda lunghissima di più di un’ora, decidiamo di tornare un altro giorno (cosa che poi non abbiamo fatto). Pranziamo nuovamente da Flaouer con una sana insalata. Camminiamo nelle vie di Wall Street, dove i grattacieli lasciano ancora un po’ di posto a qualche costruzione dell’epoca federale. Manager in giacca e cravatta che prendono i primi raggi di sole su una panchina mangiando del fast food. Ci incamminiamo verso il ponte di Brooklyn e lo percorriamo per metà. Torniamo indietro e ci dirigiamo a Chinatown, Little Italy e Soho. Chinatown neanche a dirlo un dedalo di vie che pullulano di tutto ciò che è made in China, dall’abbigliamento al cibo. E’ il posto giusto per acquistare i souvenir a poco prezzo. Arriviamo a Little Italy, percorriamo la via principale e troviamo un negozio di addobbi natalizi aperto tutto l’anno. Pur essendo fine aprile la curiosità è tanta ed entriamo. Bellissimi addobbi, ovviamente non possiamo uscire a mani vuote. Continuiamo a passeggiare per Little Italy che alla fine non è niente di particolare, un concentrato di locali con nome italiano. Ci dirigiamo verso Soho, quartiere ideale per fare shopping. Rientriamo a Times square per cenare all’American grill.

MARTEDì 29

Giornata piovosa e fredda per cui decidiamo di andare a visitare il Met. Il biglietto d’entrata ha un costo suggerito di $25, ma ognuno paga ciò che vuole. Decidiamo di pagare 15$ a testa come contributo al mantenimento del museo. Il museo è enorme, c’è tantissimo da vedere e per una visita accurata richiederebbe più giorni di visita. Decidiamo di visitare la parte degli antichi egizi, l’arte greco romana, la pittura impressionista. Usciamo alle 14 che ancora piove. Dopo un pranzo veloce torniamo sulla 5th per andare da Tiffany. Nel negozio, meraviglioso il piano terra, ci dirigiamo al terzo piano dove ci sono articoli per “comuni mortali” da poter acquistare. All’uscita andiamo da Abercrombie dove con il cambio favorevole gli acquisti sono quasi d’obbligo. Rientriamo verso l’albergo e ceniamo da Chiplote, catena di fast food maessicana.

MERCOLEDì 30

Giornata con pioggia fortissima, vento e freddo per cui decidiamo di fare Shopping. Ci dirigiamo sempre a downtown con la metro e andiamo al Century 21st, outlet di 5 piani fornito di tutto, con abbigliamento di grandi marche e non. Oltre all’abbigliamento, borse, scarpe, occhiali, cosmetici, orologi, oggetti per la casa, insomma un paradiso dello shopping. Usciamo dal grande magazzino ma il tempo non è cambiato non ci rimane che rientrare in albergo bagnati e rimanere lì. Ordiniamo una pizza da asporto che ci portano direttamente in camera.

GIOVEDì 1

La giornata è decisamente migliore, per cui continuiamo nella nostra visita di Manhattan. Ci dirigiamo con la metro a Chelsea, dove visitiamo il Chelsea market, vecchio mercato con negozi attuali che funziona tutt’ora. Mi è piaciuto molto il mercato del pesce in cui si può gustare il sushi preparato al momento. Peccato non aver potuto approfittare vista l’ora del mattino presto. All’uscita ci dirigiamo verso la high way. Vecchia ferrovia sopraelevata dismessa su cui hanno ricavato un lungo giardino. Bellissima riqualificazione e bellissima passeggiata. Scendiamo dalla highway e ci dirigiamo verso il Greenwich village. Bel quartiere con le case con le scalinate esterne come si vedono nei film. Ci fermiamo da Magnolia dove mangiamo un cupake buonissimo. Continuiamo il nostro cammino fino all’East Side Village con case colorate e locali molto trendy. Arriviamo all’inizio della 5th avenue che cominciamo a risalire. Ci fermiamo a Union square a mangiare. Ricominciamo a passeggiare lungo la Brodway incontriamo il Flatiron, grattacielo dalla forma di un ferro da stiro. Poco più avanti c’è Eatitaly grande orgoglio italiano. Proseguiamo fino ad arrivare sotto l’Empire. Con 30$ e lunga fila si sale per ammirare il tramonto su New York. Nelle vicinanze ci fermiamo da Macy’s e arriviamo fino al Madison square Garden. Torniamo da Macy’s e aspettando i nostri compagni di viaggio ci riposiamo sulle sedie fuori nella piazzetta. Rientriamo verso Times Square, sempre a piedi, e mangiamo da Tony’s. Rimaniamo a Times square fino a tardi visto che è l’ultima sera, ci imbattiamo in un gruppo di debuttanti nella società, artisti di strada e Mariah Carrey. Stravolti torniamo in albergo.

VENERDì 2

E’ il giorno della partenza, il volo è alle 22, per cui abbiamo tutto il tempo di girare ancora un po’. In albergo tengono le valigie in un deposito senza problemi, per cui usciamo e giriamo Midtown. Decidiamo di andare al JFK in pulman, dalla vicina stazione degli autobus, Port Autority, e alle 17 partiamo. Causa un po’ di traffico arriviamo verso le 19 ma con tutto il tempo a disposizione per cominciare le pratiche d’imbarco. Ai controlli di sicurezza passiamo sotto al body scanner. Ci imbarchiamo e dopo circa 30 minuti di attesa finalmente il decollo. Atterriamo a Milano alle 12 in perfetto orario, stanchi ma contentissimi di questo viaggio che ci rimarrà nei ricordi. New York è una città che ti rimane dentro.



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