New York a Natale

Nella grande mela durante il periodo natalizio... la città più scintillante del mondo
Scritto da: floyd80
new york a natale
Partenza il: 05/12/2014
Ritorno il: 09/12/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
NEW YORK NEW YORK

Decidiamo con mia moglie di tornare di nuovo negli Stati Uniti dopo aver visitato la California. Tocca alla metropoli più famosa al mondo: la grande mela! In che periodo? A Natale ovviamente quando la città ti avvolge con il suo carico di luci, allegria, musica e spirito natalizio… ma anche tanto freddo.

Pianifichiamo praticamente il viaggio da Luglio trovando due voli Alitalia Roma-New York a poco più di mille euro, facciamo un assicurazione (praticamente obbligatoria se andate negli USA) e troviamo un albergo all’inizio del Queens il Country Inn e Suites Long Island, a due minuti dalla metro, a poco più di 600 dollari per quattro notti.

Abbiamo purtroppo pochi giorni a disposizione e cerchiamo di sfruttarli al meglio, programmando nei mesi precedenti le tappe che non possiamo perdere.

Il primo giorno viene “bruciato” dal viaggio, arriviamo in albergo non tanto tardi (alle sette di sera) ma un po’ stanchi dal volo e un po’ delusi dal tempo, piove a dirotto, decidiamo di rimanere in camera per ricaricare le forze che ci serviranno nei giorni a seguire.

La mattina seguente in una giornata uggiosa ci dirigiamo a Central Park, la passeggiata è esaustiva e piacevole, passiamo dal monumento dedicato a John Lennon (Strawberry Fields) alla Bethesda Fountain, poi ci perdiamo all’interno del parco tra carrozze piene di turisti e tanti Newyorchesi a fare jogging.

Facciamo una capatina tra la 65° e la 67° dove sorge il famoso palazzo dell’ultima scena del film Ghostbusters e lì vicino assaporiamo il primo Hot Dog da Gray’s Papaya.

Dopodiché contenti e beati entriamo all’American of Natural museum, i biglietti li abbiamo fatti dall’Italia con Expedia, ma dovrete comunque fare la fila all’ingresso, quindi praticamente potete farli anche sul posto.

All’interno del museo tutto è maestoso e se avete figli attenti a non perderli, rimarranno da una parte estasiati e dall’altra pure, se poi siete dei fan della pellicola “Una notte al museo” questa tappa diventerà un must della vostra vacanza.

Usciamo affamati e ci fermiamo da PJ Clarkes Hamburger, ottimo ma con tanta coda (abbiamo aspettato più di mezz’ora), dopodiché riscaldati da un caffè bollente girovaghiamo per la zona senza una meta in particolare.

In serata ci spostiamo nell’East Village e passeggiamo su St. Market Place, una delle strade più rinomate della città, a dire la verità vuoi per la pioggia fitta, vuoi perché in giro non c’era tutta questa gente a noi non ha entusiasmato più di tanto.

Così infreddoliti abbiamo chiuso la giornata con due favolosi Pancake’s (consiglio vivamente quello ai mirtilli) in Clinton Street da Baking Company.

Il secondo giorno l’abbiamo denominato il tour de force, e capirete presto il perché:

Prima tappa mattutina al Greenwich village dove abbiamo fatto un salto al negozio Abracadabra, dove si trova di tutto di più se siete dei maghi provetti o solo curiosi, poi un paio di cupcakes da Billy’s Bakery a detta di molti i migliori cupcakes di New York, consiglio come gusti Banana e Red Velvet…una squisitezza.

Con le papille gustative in estasi ci siamo portati sulla High line, la linea dismessa della metropolitana trasformata negli anni Novanta in una romantica passeggiata, tra palazzi, artisti di strada, murales e il fiume Hudson in lontananza. Per concludere la mattinata abbiamo fatto un giro al Chelsea Market dove l’atmosfera inglese regna sovrana, dopodiché un pranzetto da Johnny Rockets, a mio parere il miglior fast food al mondo.

Dopo pranzo abbiamo affrontato la tappa “obbligatoria” per ogni turista che visita la grande mela: l’Empire State Building, i biglietti li avevo fatti dall’Italia ma purtroppo anche in questa situazione non servivano a niente, abbiamo fatto un’ora di coda per i controlli, un’altra ora per arrivare agli ascensori, è vero che una volta su l’attesa è ripagata però ciò non toglie che siamo sfiniti e manca ancora mezza giornata. Un consiglio che posso dare e di farvi il New York Pass al di là di tutto conviene ed è l’unico pass che vi fa saltare le code.

Dopo aver fatto decine di foto con il freddo che ci attanagliava le ossa scendiamo dall’Empire per dirigerci in uno Starbucks (sono ovunque…ma proprio ovunque…) per scaldarci con una tazza di caffè bollente e qualche biscottino.

Riprendiamo la passeggiata o il tour de force e prendiamo la metro direzione 5th Avenue e lì veniamo inondati dall’atmosfera natalizia, sfilze di negozi addobbati, i più inarrivabili per noi poveri essere umani, luci, musiche, Babbi Natale di ogni razza e colore, gente sorridente, loquace lontana dai grigiori di alcune nostre città. Passeggiando… passeggiando ci ritroviamo dinnanzi all’albero di Natale più famoso al mondo, al Rockfeller Center e qui la gente si trasforma in bolgia, ci sono talmente tante persone che è impossibile e impensabile avvicinarsi alla famigerata pista di ghiaccio, riusciamo a scattare qualche selfie da lontano e ci dirigiamo verso l’ultima tappa giornaliera: Times Square.

Purtroppo siamo distrutti anche se abbiamo trovato una giornata di sole la temperatura non è mai salita al di sopra dei zero gradi, insomma diamo una rapida occhiata, mangiamo un hot dog al volo e facciamo rientro…il tour de force ci ha distrutto.

La mattina seguente dopo aver riposato per bene e fatto una ricca colazione, ci rimettiamo nelle strade della grande mela, il tempo è leggermente uggioso ma per assurdo la temperatura è più piacevole.

Come prima tappa andiamo nel quartiere di Lower Manhattan più precisamente dove sorgevano le torri gemelle e visitiamo il toccante World Trade Center, intorno a noi regna uno strano silenzio interrotto solo dalle gru che nel frattempo stanno innalzando nuovi palazzi, il silenzio intorno a noi è carico di angoscia e di rispetto e non è raro vedere qualche viso bagnato dalle lacrime. Purtroppo abbiamo poco tempo e quindi non visitiamo il 9/11 memorial e museo.

Torniamo alla metro (compagna di viaggio) e ci allontaniamo da Manhattan, vogliamo vedere il ponte di Brooklyn ma dall’altro lato (dal lato di Brooklyn) e infatti il panorama è molto più suggestivo, da una parte uno dei ponti più antichi dell’east coast e dall’altra i palazzi che accarezzano il cielo, foto, foto e ancora foto.

Torniamo indietro e per scaldarci entriamo al Century 21 un centro commerciale nei pressi del Financial District, dove si trova di tutto a prezzi convenienti e qui mia moglie da sfogo a tutta la sua voglia di shopping e anche io a dirla tutta compro…è pur sempre Natale J.

E’ ora di pranzo e ci fermiamo in zona in un pub irlandese dove beviamo una meravigliosa guinness e mangiamo dell’ottima carne.

Usciamo e affacciandoci dall’Hudson scattiamo un po’ di foto alla Statua della Libertà, purtroppo vuoi per il poco tempo, vuoi per il fatto che sul traghetto si muore dal freddo, decidiamo di rinviare la visita ad un altro viaggio, magari in estate.

Torniamo verso il centro e visitiamo velocemente Chinatown e Little Italy, altra tappe obbligate che però non ci hanno per niente entusiasmato, la Chinatown di San Francisco è molto più suggestiva e pulita, little Italy invece è solo una stradina piena zeppa di pizzerie e ristoranti, secondo me molto turistici e niente di più ma magari mi sbaglio.

A pomeriggio inoltrato andiamo a Union Square dove c’è un grazioso mercatino natalizio e ci scaldiamo con un tazzone di caffè americano.

Scende la sera e questa volta meno stanchi del giorno prima ci portiamo a Times Square e ci facciamo incantare dai maxischermi e dalle luci, con il naso all’insù camminiamo fino alla passerella e ci facciamo un bel selfie sorridente.

La mattina (l’ultima mattina sigh) girovaghiamo per New York senza una vera e propria meta tra il Flatiron Building e alla ricerca di qualche location famosa.

Nel pomeriggio sotto una pioggerellina fastidiosa e malinconica ci portiamo verso l’aeroporto Kennedy e facciamo rientro…a presto New York…a presto.

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Cupcake

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Empire

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Natural Museum

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Empire

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Times Square



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