New Orleans

NEW ORLEANS Se decidete di fare un viaggio negli U.S.A.nel quale intendete studiare la lingua del posto e lavorare per pagarvi il viaggio non andate a lavorare in un ristorante di cucina romagnola gestito da un italiano di Rimini. Perchè? Il motivo è che l'inglese che parla è americano italianizzato che con l'ingese non ha nulla a che fare, i...
Scritto da: Matteo Cappè
new orleans
Partenza il: 12/07/2000
Ritorno il: 15/09/2000
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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NEW ORLEANS Se decidete di fare un viaggio negli U.S.A.Nel quale intendete studiare la lingua del posto e lavorare per pagarvi il viaggio non andate a lavorare in un ristorante di cucina romagnola gestito da un italiano di Rimini. Perchè? Il motivo è che l’inglese che parla è americano italianizzato che con l’ingese non ha nulla a che fare, i suoi figli parlano entrambe le lingue e per comunicare con te si esprimeranno in italiano per facilitare le cose (e tu non imparerai mai la lingua) e sua moglie idem ai figli ed in piu’ ti farà dire il rosario mentre vai al lavoro e le preghiere per avere piu’ clienti.

Ma c’è anche di meglio, ho imparato a fare la piadina, a cantare “Romagna mia” davanti ad un pubblico che non capiva le parole e pure chi era “Il Passatore.” A parte trascorrere giornate intere nel “Ristorante da Piero” in Ponchatula, ho girovagato qua e la per i dintorni di New Orleans.

L’esterno della città rispecchia la classica metropoli americana con i suoi palazzoni di vetro e acciaio, notevoli sono lo stadio Superdome ed il World trade center, ma entrando nel centro sembra di passeggiare in una tipica urbe europea. Quest’ultima chiamata downtown mantiene le caratteristiche del periodo coloniale francese, mentre la parte della città piu’ nuova e ricca ha il nome di uptown, ci si diverte in entrambe le zone ma il delirio lo trovate in Burboon Street, in the Franch Quorter: dall’alba al tramonto, dall’inizio alla fine della strada, in entrambi i lati, in ogni porta e finestra, su ogni gradino la gente si diverte ballando, fumando, bevendo, cantando… I locali pullulano e rimane l’imbarazzo della scelta per entrare e dare inizio alla serata che sicuramente non finirà presto, ma attenzione alle tentazioni! In strada si incontrano personaggi veramente bizzarri che ti inducono in tentazioni che girano sempre intorno al sesso e alla droga e magari fosse solo per scopi di divertimento, ma loro hanno l’unico intento di vuotarti le tasche… Ma se riuscite a non farvi spennare in questo modo c’è sempre l’Harrash casinò; dentro si trova ogni genere di persona, da Michael Jordan al barbone, tutti giocano e inseriscono nelle “macchinette” il quarto di dollaro che non rimarrà sicuramente solo.

Al banco bar se giochi anche un solo quarto puoi chiedere drink fin che vuoi.. E come si fa a rimaner sobri? Passata la sbronza al mattino si puo’ entrare in un caffè in stile francese e prendersi un cappuccino e brioche e farsi una passeggiata al franch market dove si trovano le innumerevoli spezie della cucina locale ma non solo, tante ma tante teste di coccodrillo di ogni dimensione ed autentiche; interessante può essere una passeggiata in “Garden distict”e rimaner meravigliati dagli innumerevoli stili che governano le facciate di queste case: infatti lo “stile New Orleans” conosciuto negli U.S.A. Racchiude un’eccletticità di stili: dalle colonne doriche e ioniche ai merletti francesi, dall’art nouveau al gotico; qui vivono molte persone conosciute.. Ad aesmpio Anne Rice autrice di Intervista col vampiro e suo marito, il poeta Stan Rice. Andando verso la cattedrale di St. Louis in “place d’armes” ci si può fermare in Jakson square da qualche chiromante per le news sul nostro futuro o far fare incantesimi voodoo contro i nostri nemici: infatti N.O. Mantiene leggende e superstizioni che coinvolgono la magia nera ed i riti voodoo con le note bamboline e gli spilloni… Dopo queste illusioni si riemerge nella realtà attraverso la musica jazz; uno show da non perdere, suona chiunque e con qualsiasi strumento anche se malandato e rattoppato, ma il risultato sbalordisce chiunque si trova nel loro raggio d’azione.

I jazzisti e i cantanti da strada, ma per questo non da meno ai musicisti del favoloso Storyville (ex bordello fine ‘800 ora locale in di musica Jazz) passano le loro giornate ad intrattenere turisti e ragazze e posso confermare, dopo due mesi di permanenza, che loro sono sempre in piazza (almeno in estate…) ah, non stanno a suonare per nulla ma in cambio ricevono dai turisti la tip, la mancia.

New Orleans è considerata la capitale mondiale del jazz: ciò dovuto al fatto che gli schiavi negri della Luisiana godevano di una maggior libertà rispetto agli schiavi degli altri stati soggetti agli inglesi e poterono sviluppare la loro musica folcloristica, e lo “stile New Orleans”, in senso piu’ stretto, indica (in contrapposizione al Dixieland) il jazz negro, quella prima genuina forma jazzistica, collettivamente improvvisata, fornita a N.O. Tra la fine del sec.19 e il 1917 anno in cui fu chiuso Storyville.

New Orleans sorge alla foce del Mississipi ed intorno alla città si estende un’immensa palude popolata dai rednex i campagnoli, gente tranquilla che condivide queste terre e queste acque con i coccodrilli, che vengono pure mangiati, e se vi capita un viaggettino in barca (meglio se a “scrocco”) andate ma rinunciate al bagnetto… Anche se il periodo di luglio agosto è il piu’ afoso e l’appiccicume che vi invaderà il corpo fin dentro i vostri insiti piu’ remoti vi farà pensare al vostro corpo come ad un organo sessuale durante un rapporto, ma don’t worry: ogni locale, anche il buco piu’nascosto, ha il condizionatore che vi costringerà ad un intenso e prolungato soggiorno a letto con il mal di gola… Ma il tea verde di Ehvelin (la moglie di Piero) vi rimetterà in piedi in qualche giorno e dato che la Florida è vicina il bagno è meglio farlo lì.

CAPPE’ MATTEO



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