New England Experience

Come di norma al ritorno di ogni ontheroad cerco di buttare giu' un piccolo racconto sull' itinerario seguito in modo che tutti gli amici appassionati degli Usa possono prenderne spunto per un loro viaggio, ma cominciamo dall' inizio, per questo 12° viaggio negli States abbiamo scelto il New England, questa parte degli Usa la conosciamo molto...
Scritto da: VacanzeinAmeric
new england experience
Partenza il: 03/08/2007
Ritorno il: 18/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Come di norma al ritorno di ogni ontheroad cerco di buttare giu’ un piccolo racconto sull’ itinerario seguito in modo che tutti gli amici appassionati degli Usa possono prenderne spunto per un loro viaggio, ma cominciamo dall’ inizio, per questo 12° viaggio negli States abbiamo scelto il New England, questa parte degli Usa la conosciamo molto bene in quanto e’ al 5a volta che veniamo, abbiamo scelto questa zona per vivere due settimane di vera America, quella senza le comitive di cinesi,senza il turismo di massa, quella senza i latini, quella dove la vita’ e vissuta ancora in modo anglosassone , magari riservata ma senza dubbio l’ America dei discendenti europei.

Siamo partiti da Boston, come scritto sopra oramai ci sentiamo a casa, non c’e nemmeno piu’ bisogno di usare il navigatore per uscire dalla citta’ e’ talmente un ricordo molto forte delle precedenti visite che ci fa’ sentire a nostro agio anche nella guida.

Siamo arrivati la sera alle 21 con un volo AirFrance, tutto tranquillo anche il controllo all’ immigrazione, ( vorrei vedere dopo 12 volte se abbiamo ancora delle difficoltà) preso un taxi che ci ha portato all’ Holiday Inn express nei pressi dell’ aeroporto, circa 15 minuti di strada ( 20 dollari ) Due parole sulla struttura, si trova su Boston Street con proprio lo skyline della citta’ di fronte, le camere sono grandi e pulitissime, hanno oltre ai soliti accessori come tv via cavo, bollitore, a/c ecc anche un ottimo collegamento ad internet via rete gratuito.

Ma veniamo alla partenza vera e propria, abbiamo ritirato l’ auto all’ autonoleggio Dollar, un ottimo autonoleggio nazionale, l’ addetto ha provato a fare il furbo proponendoci un minivan piu’ grande ad 11 dollari in piu al giorno, al mio rifiuio ha storto la bocca e ha detto vi faccio preparare l’ auto, visto che nel noleggio non avevano piu’ minivan ci ha dato quello piu’ grande al solito prezzo, secondo me sta ancora smadonnando per il mancato raggiro.

Usciti da Boston sulla A1 ci siamo diretti a York Beach nel Maine, questa piccola cittadina si trova a circa 110 km da Boston e questo spiega l’ affollamento di persone sulla spiaggia, sono i Bostoniani che vengono qua nel weekend ma niente di impressionante rispetto alla riviera adriatica, la cosa bella e’ che alle 17 prendono smontano le loro tende x il sole, prendono i loro carrellini da spiaggia con sopra i classici contenitori di polisterolo per tenere in fresco le bevande ed ordinatamente se ne vanno negli hotel a prepararsi x la cena lasciando la spiaggia vuota e stranamente pulita.

In questo piccolo paese c’e un grande Luna Park, immaginate il classico parco giochi che vediamo nei film anni 80 con il tiro alle anatre, la ruota panormaica e l’ immancabile banchetto dello zucchero filato. Nei pressi di York Beach a circa 3 km dal centro c’e una delle cose piu’ belle che ho visto nei miei tanti viaggi negli Usa, il faro di Nubble Light, bellissimo, nei pressi c’e un grande parco pubblico dove si puo’ stare ad ammirare il faro e l’ oceano o sul prato o direttamente sugli scogli.

Imboccata la I95 ci siamo diretti a Freeport, questa cittadina e’ famosa per il megastore di LL Bean ovvero tutto cio’ che serve per vivere le vacanze all’ aria aperta, oltre agli innumerevoli outlet di ogni marca famosa, qua’ e’ facile trovare merce firmata con il 70 / 80 % di sconto rispetto ai negozi.

Abbiamo scelto questa citta’ per fare da base x le nostre escursioni, la conoscevamo gia’ per esserci già stati qualche anno fa’, vi posso consigliare un soggiorno senza problemi in quanto ci sono tutte le comodita’ possibili e immaginabili ed e’ una cittadina a misura di pedone qundi e’ molto piacevole passeggiare per il centro o percorrere la main street in auto senza lo stress del traffico o dei divieti di sosta.

La sistemazione prescelta e’ stata il classico Super8 una catena di motel nazionale, anche qua’ come l’ hotel sopra tutte le comodità in piu’ la connessione wireless, camere pulite e grandi come lo standard di questa catena.

La mattina viene offerta una colazione continentale molto abbondante, peccato che la sala x la colazione e’ molto piccola, solo 3 tavoli, il prezzo e’ di circa 100 dollari a notte.

Questa giornata inizia con il cielo nuvoloso, non e’ raro lungo la costa del Maine trovare tempaccio ma siamo in vacanza che vuoi che siano due gocce d’ acqua.

Scendendo lungo la costa verso Ogunquit (80 km a sud ) abbiamo trovato il diluvio universale, molto lentamente siamo usciti dall’ autostrada e ci siamo diretti verso la spiaggia, consapevoli di non passare una giornata tutto sole e mare, la cosa bella e’ che anche con il cielo plumbeo e il vento fortissimo la spiaggia e’ piena di persone, in molte con il giubbotto ma con l’ immancabile carrellino con la scatola x le bibite sopra.

In zona da vedere ci sono del cittadine di Kennenbunk ( dove Bush ha la casa estiva ) Old Orcard Beach, Biddeford e Well’s Beach, da non perdere la costa di Kennenbunk e le spiaggie di Old Orcad e Well’s Terzo giorno, questa mattina finalmente un bel sole, ne abbiamo approfittato per vedere Portland, rimanendo piacevolmente soddisfatti della visita, la citta’ non e’ grandissima, e’ la classica città di porto, molto simile alle cittadine inglesi, palazzi di mattoni rossi e tante testimonianze dell’ immigrazione anglosassone e italiana.

Da segnalare la visita di Casco Bay un insenatura stupenda, visibile dal parco pubblico dove puoi parcheggiare l’ auto e passeggiare sul prato ammirando la spettacolarità della baia Vicino a Porland c’e uno dei piu’ vecchi fari degli Usa il Portland Head molto bello, magari meno scenografico dell’ Nubble Light a York, si puo’ passeggiare nel parco pubblico che circonda il faro.

Siamo partiti da Freeport in direzione Camden, percorrendo la Us1 quella che inizia a Key West in Florida e termina al confine nord del Maine attraversando tutta la costa est.

Due parole sul motel, l’ abbiamo trovato in rete e ci e’ subito piaciuto, la sistemazione ha una camera abbastanza grande, pulitissimo, con tv, bollitore, frigo e wireless e rete x il pc, ha una vista spettacolare su il giardino di fronte, ha uno stupendo loggiato per stare al fresco ( la sera occorreva un maglione ) dove sorsegiare un buon caffe’ americano respirando l’ odore di pino e salsedine che provengono dalla baia sotto al motel ( 300 metri ) La struttura si chiama Ducktrap Motel e si trova a circa 10 km dal centro di Camden nei pressi di Linconville Beach.

Lungo la strada che ci ha portato qua’ abbiamo visto un fenomeno veramente stupendo, l’ alzarsi della nebbia lungo le coste della baia. Da segnalare la visita a Camden Hill ( 8 $ ) da dove si ha la visita spettacolare della baia di Camden.

La cittadina di Camden non e’ che sia poi un gran che’ ha la main street molto affollata e la zona del porto dove abbiamo mangiato la famosa aragosta del Maine, bollita e servita ( 20 $ )non c’e paragone con una bella bistecca alla fiorentina delle mie parti ma ci adattiamo.

Da segnalare il fiume che divide la citta’ che si getta in mare da una scenografica cascata proprio sotto ad un ristorante.

In questa zona ci sono dei fari stupendi, abbiamo avuto la fortuna di visitarli con un tempo degno di un libro di Stephen King, nebbia, pioggia e solitudine, Il primo e’ Rockport, si tratta dell’ Indian Island Light, il secondo e’ Breakwater Light a Rockland veramente spettacolare, un faro raggiungibile attraverso una passeggiata su blocchi di grandito, tra andare e tornare si percorre circa 2,5 km in mezzo al mare, un altro veramente bello e’ Il Marshall Point nelle vicinanze di Port Clyde, e poi il piu’ bello, immaginate la nebbia, l’ oceano che si infrange sugli scogli, in mezzo ad un bosco, solo il rumore del vento e delle onde, ad un tratto si intravede da una collina il faro, che ad intermittenza lancia un suono assordante, questo e’ il Owl’s Head Light a Rockland Harbour.

Terminato il giro dei fari ci siamo diretti verso Bangor dove e’ prevista una breve visita alla casa di Stephen King, scattate due foto siamo ripartiti per Portsmouth nel New Hampshire.

Anche qua’ siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’ hotel, un bellissimo Motel 6 totalmente rinnovato da poco, stupendo, da non aggiungere altro, tutti i comfort e posizionato in una zona piena di centri commerciali e ristoranti, molto vicino all’ autostrada, consigliato per farne base per la visita dell’ aerea di Portsmouth.

La citta’ e’ molto bella, classica cittadina in stile molto anglosassone, a differenza di altre citta’ americane questa specie nella parte vecchia e’ costrutita interamente a mattoni rossi dandogli un aria tipicamente british.

In questa citta’ ci sono tantissime testimonianze storiche risalenti al periodo della dichiarazione d’ indipendenza.

Da qua’ partono i tour per le Isole Shoals, queste si trovano a 6 miglia dalla costa e si racconta che furono teatro di una serie di omicidi nella comunita’ danese da parte di un serial killer nel 1700. Questo fatto e’ stato riportato al cinema con il film ” il mistero dell’ acqua ” con Sean Penn.

Lasciamo Portsmouth dopo esser tornati a York Beach, tra settimana la cittadina e la spiaggia e’ quasi deserta, siamo tornati al Nubble Light x il tramonto, la visione di questo faro ha rafforzato ancora di piu’ la nostra valutazione.

Dopo una settimana abbiamo finalmente trovato un pranzo a base di pasta e pizza da Sbarro, per carità niente a che vedere con la nostra pastasciutta ma si avvicina molto ai nostri usi.

Siamo giunti a Lake Winnipesaukee un grande lago a circa 80 km da Portsmouth, grandi motoscafi schizzano sull’ acqua veloci, tanti turisti una specie di Rimini in miniatura, locali e giochi per tutti, abbiamo provato l’ ebrezza del drive in abusivo, praticamente su di una collina c’erano diverse auto con persone a bordo, incuriositi ci siamo fermati e ci siamo accorti che guardavano il film proiettato nel drive in sottostante, ad un tratto si avvicina un ragazzo sceso dall’ auto accanto ed io ” ora questo si incazza e ci manda via” invece mi invita a sintonizzare la radio su 89,1 per sentire la voce del film.

Purtroppo la permanenza a Lake Winnipesaukee si e’ rivelata molto indigesta in quanto il motel che avevamo prenotato e’ molto vecchio, sporco e puzza di muffa, abbiamo deciso di dormire solo una notte con il terrore dei bed bugs e scappare a gambe levate nonostante avessimo gia’ pagato x 3 notti.

Stravolgimento del programma e via verso Cape Cod dove abbiamo deciso di fermarci per i prossimi 4 giorni, lungo il tragitto abbiamo toccato Rockport nel Massachusetts, una stupenda cittadina sul mare, la strada principale e’ datata 1670, molte costruzioni sono risalenti a quel periodo, dopo siamo passati da Gloucester, e’ gia’ la seconda volta che ci veniamo ed e’ sempre bello fare una passeggiata sul lungo mare, questa cittadina e’ stata la location del film ” La tempesta perfetta “, scendendo a sud dopo circa 30 km siamo passati da Salem, anche qua’ e’ la 4 o 5 a volta che ci veniamo, oramai siamo di casa, abbiamo integrato questa visita x far vedere alla nostra bimba la House of 7 gables una casa nera del 1700 dove visse lo scrittore autore della Lettera scarlatta,siamo arrivati a Cape Cod e la realta’ si e’ rivelata totalmente diversa da come ci aspettavamo, Cape Cod in particolare Hyannis e’ una bolgia incredibile, casino, macchine, traffico chi hanno fatto insieme a due giorni di tempo incerto e parcheggi per le spiagge a pagamento ( 15 $ ) rivedere il programma e spostarci nuovamente verso Plymouth.

Questa cittadina e’ molto bella, e’ il punto di approdo della Mayflower nel 1620 che porto’ i pellegrini inglesi sulla costa del N.England, lungo il mare c’e un grande parco verde e dalla parte opposta della strada negozi e locali, a circa 5 km dal centro c’e la Plymut Plantation, una ricostruzione del villaggio del 1600 dove figuranti in costume d’ epoca spiegano immedisimandosi nel personaggio la vita dell’ epoca, questo parco ha due zone distinte, la zona dei nativi con i loro usi e costumi e la zona degli inglesi.

Abbiamo scelto per il soggiorno l’ hotel Fairfield Inn Marriot una struttura veramente esagerata, camera grandissima, silenzio, pulitissima e un grande bagno, l’ hotel si trova a Middelboro a 30 km da Plymuth ed ha un prezzo veramente basso x la qualita’ e lo standard ( 86 $ ) In questi due giorni a Middleboro abbiamo visitato oltre che Plymuth la parte meridionale di Rhode Island, uno stato molto bello, la penisola di Newport e’ interamente circondata dall’ oceano e ci sono molti scorci sulla costa da vedere. Ripartiti da Middleboro avevamo deciso di concedersi l’ ultimo giorno prima della partenza una visita rilassante a Mystic nel Connecticut, piccola cittadina di pescatori, molto bella con spiagge e fari nel giro di poche miglia, visitata tempo addietro e invece ci siamo buttati nel traffico della I95 pr raggiungere Springfield dove c’e il Six Flag New England un grande parco divertimenti a meta’ tra Disneyworld e Universal Studios, tantissima gente, caldo e casino insomma forse era meglio Mystic.

Purtroppo la vacanza e’ giunta alla fine, due considerazioni a mente fredda, l’ itinerario che abbiamo fatto ci ha permesso anche se in fondo abbiamo percorso 2000 miglia di rilassarci con panorami stupendi, vivere la vacanza in totale tranquillità, osservare da vicino i modi di vivere della comunità piu’ americana degli states, quella di origine anglosassone, abbiamo sperimentato la colazione da Mc Donalds con frittata, pancetta e pancakes con sciroppo d’ acero, abbiamo visitato un concessionario di camper enormi, parlato con tantissime persone anche di cose banali, sperimentato la camera con la muffa, abbiamo tentato di raggiungere un faro lontano piu’ di un km sotto un uragano che ci portava via l’ impermeabile, abbiamo stipato con gli acquisti il nostro bagaglio a mano e poi dire che bellezza la valigia leggera, ci siamo rimpinzati di hamburger e bistecche, insomma un gran bel viaggio.

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