Nelle valli del Trentino
GIORNO 1
Siamo partiti di buon ora da Lecco, non abbiamo fatto autostrada perché volevamo goderci i panorami delle varie vallate. Per darvi delle indicazioni stradali a grandi linee,il percorso è stato Lecco-Edolo-Ponte di Legno-Passo Mendola-Bolzano-Bressanone-Brunico-Valle Aurina. Mettete in conto circa 5 ore di auto, più le varie soste per foto e rapide visite. Inoltre, essendo agosto, abbiamo trovato un po’ di traffico. Ci siamo fermati anche un paio d’ore a Bressanone perché non c’eravamo mai stati.
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Immerso tra i vigneti, troviamo Bressanone: una piccola città con case e vie antiche, con balconi fioriti, con eleganti chiese,con l’immancabile Duomo e con molti monumenti storici. Nel centro storico si può fare shopping dalle tipiche tovaglie a cuori alle specialità gastronomiche. Sempre qui a Bressanone si può visitare la “Plose”, montagna simbolo della città, stando comodamente seduti su una cabinovia, noi però questa “gita” l’abbiamo saltata perché si stava facendo tardi e dovevamo ancora arrivare alla nostra destinazione, cioè San Giacomo.
Girovagando su Internet avevo trovato questo posticino molto carino, dal nome, per me impronunciabile, LARCHEWIESE. E’ un Garni economico ben curato anche nei dettagli, pulito, con camere spaziose e balconcino, l’unica pecca è il bagno: piccolo,un po’ vecchio e senza finestra…. non capisco come può essere tutto così fiabesco e poi peccare clamorosamente sul bagno(secondo me però stanno ristrutturando). Nel complesso però lo consiglio come punto d’appoggio, ribadisco che è un Garni davvero meritevole.
Per la cena troviamo un ristorante molto semplice a Cadipietra, al parcheggio della cabinovia Klausberg, dove si mangiano piatti locali, si beve buona birra e si spende relativamente poco. Si chiama TALSTUBE.
GIORNO 2
Alle 8,30 siamo nel parcheggio della CABINOVIA KLAUSBERG a Cadipietra, 5 minuti di auto da dove alloggiamo.
Facciamo i biglietti sia per l’andata che per il ritorno (euro 12).
In pochissimi minuti si passa da 1000 a 1600mt circa, ammirando dall’alto uno splendido paesaggio. Appena si scende dalla cabinovia ci si trova di fronte ad un paradiso alpino: montagne con ghiacciai, prati verdissimi, tipiche malghe con profumo di strudel… che atmosfera! Decidiamo di fare un’escursione fino al Lago Klaus -2162 metri. E’ un percorso di difficoltà media che dura circa 1 ora e mezza a buon passo, noi però non abbiamo preso fretta e ci siamo fermati a fare molte foto.
L’acqua del lago è freddina, ci fermiamo per rinfrescarci i piedi, il sole è caldissimo… siamo nella settimana più calda del 2012. Pranziamo al sacco.
Scendiamo seguendo un sentiero per le mountain bike e notiamo una piccola struttura in legno con vicino un tavolino pieno di campanacci… ci avviciamo e un signore con la barba da Babbo Natale ci suona la canzone “Marina Marina” con questi campanacci! Favoloso! Mai sentita una cosa così! Metto un’offerta nell’apposito retino e il signore anziano mi fa sedere vicino a lui per un ringraziamento speciale tanto quanto lui…. non posso svelarvelo, è una piccola cosa (da niente) che mi ha reso felice come una bambina a disneyworld… se volete scoprire cos’è dovete salire fino a 1900 sul Monte Klausberg!
Ci sono altri bellissimi sentieri sia per camminate che per mountanbike, più o meno impegnativi, sempre ben segnalati.
Chi ha dei bimbi non può non fare una discesa alla pista di slittini su rotaia più lunga d’Italia, si trova proprio all’arrivo della cabinovia e le urla dei bambini fanno capire che è davvero divertente!
Alla sera c’è una festa paesana a Campo Tures, dove si mangiano piatti tipici della zona. Bello ! Arriviamo alle 19.00 ed è già tutto pienissimo, per fortuna troviamo due posti a sedere in uno stand, così possiamo gustarci due piatti supercalorici con patate,uova,speck,carne,…. E per finire strudel con crema alla vaniglia… delizioso. (un po’ meno per la linea!).
GIORNO 3
Il cielo è azzurro azzurrissimo, non possiamo non avventurarci verso un’altra vetta: SPEIKBODEN. Alle 8,30 prendiamo la cabinovia a CAMPO TURES che ci porterà da 950 a 2000 METRI in pochi minuti. Il costo del biglietto A/R è di 13 euro +4 euro per la seggiovia. Arrivati a fine corsa c’è la possibilità di prendere, appunto, una seggiovia che permette di lasciarsi alle spalle ancora qualche metro di strada, oppure ci si può fermare e fare delle belle passeggiate. Noi scegliamo di prenderla,non tanto per non camminare ma perché mi attira l’idea di prendere un po’ di aria fresca! Camminiamo per circa un’oretta per arrivare alla vetta della monte Speikboden. Dalla croce si gode di un’incredibile vista a 360° sulle Alpi dello Zillertal, sul Gruppo del Durra, sulle Vedrette di Ries e sulle Dolomiti. Comunque, se volete camminare di più, ci sono altre escursioni di ogni tempistica e difficoltà. Prima di scendere a valle ci deliziamo il palato con due fette di torta fatte in casa che sono la fine del mondo, vi consiglio una sosta al ristorante proprio in cima alla seggiovia.
Scendiamo nel primissimo pomeriggio e facciamo sosta a Campo Tures. Qui sulla strada c’è un negozio che vende souvenirs (nota di dimerito: quasi tutto made in China) e sopra l’entrata ha dei folletti in legno che, ad orari prestabiliti, si muovono e suonano musiche tirolesi! Io mi ci trasferirei qui, per poter vedere questo spettacolo ogni giorno! Lo so, sono un po’ grandicella per restarne così soddisfatta ma sono fatta così! Amo le zone di montagna con tutte queste piccole ma grandi attrazioni.
GIORNO 4
Ci prendiamo una giornata per visitare un po’ la zona. Dal nostro alloggio saliamo verso Predoi, dove c’è un famoso centro climatico e poi andiamo fino alla stanga di confine Italia-Austria a Casere. Si potrebbe oltrepassare a piedi la stanga, per arrivare fino al rifugio Vetta D’Italia, ma noi oggi vogliamo girovagare un po’ tra i vari paesi. Nel scendere da Casere sulla sinistra c’è un negozio di un scultore che fa varie cose in legno di cirmolo, bisogna fare un finanziamento per poter acquistare ma è un vero artista. Rimaniamo incanti. Acquistiamo un profumatissimo sole, io amo tutto ciò che raffigura il Sole. Ci dirigiamo verso Lutago e Rio Bianco. Quest’ultimo paese prende il nome dal colore dell’acqua del fiume che lo attraversa, biancastro perché l’acqua arriva dal ghiacciaio. Continuiamo il nostro tour, prendendo la strada che ci porterà a Selva dei Molini,dove ci sgranchiamo le gambe facendo il giro di un laghetto, e poi proseguiamo fino Lappago. Sono tutti paesini caratteristici e tranquilli, tutti con fiumi e fontane a volontà. Nel pomeriggio andiamo a Brunico, è a circa 15 minuti dalla Valle Aurina. Sulla strada, circa a Gais, troviamo una bancarella (fissa) che vende patate gialle e rosse, fragole e lamponi dei loro campi… il profumo invoglia e non sbagliamo…che bontà! Decidiamo di ripassare poi quando torneremo a casa, per comprare le patate da portare a casa… queste sono proprio a km 0! Brunico è una città storica, con castelli,chiese e musei. Come in tutte le città, anche qui c’è una via centrale con tantissimi negozi e locali d’intrattenimento. La città è molto graziosa, ma tra la folla e il caldo la abbandoniamo in fretta. Quello che vi dovevo raccontare sulle Valli di Tures e Aurina è terminato. Spero di avervi dato qualche spunto. E’ una zona che merita, davvero. Offre molte possibilità, escursioni in montagna, nordik walking, canyoning. E’ inoltre non lontana da Brunico, Bressanone, Dobbiaco e Bolzano. Penso che sia una zona spettacolare anche d’inverno, sia per l’atmosfera romantica con la neve, che per le molte piste da sci.