Nel blu di Malta

L’idea di una settimana di mare a Malta c’è venuta all’improvviso guardando un documentario e mentre Licia Colò illustrava le bellezze di Blu Grotto e le trasparenze di Comino, una rapida consultazione in internet e la vacanza è prenotata...
Scritto da: angela29
nel blu di malta
Partenza il: 05/09/2010
Ritorno il: 12/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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L’idea di una settimana di mare a Malta c’è venuta all’improvviso guardando un documentario e mentre Licia Colò illustrava le bellezze di Blu Grotto e le trasparenze di Comino, una rapida consultazione in internet e la vacanza è prenotata. Volo Ryanair da Treviso e appartamento al Qawra Point Holiday Complex dal 5 al 12 settembre. Atterriamo la sera tardi e Tranfer Malta, già prenotato da casa, ci attende e ci accompagna al residence al costo di 16 euro. All’hotel pagamento anticipato (174,72 euro 7 notti colazione inclusa) in contanti poiché il pos non funziona e sistemazione nell’appartamento: è comodo e spazioso, ma la cucina non ha le stoviglie! Chiediamo al portiere che ci procura due pentole, il resto lo comperiamo di plastica il giorno dopo. Primo giorno dedicato al relax al mare: a due passi dall’hotel c’è una zona rocciosa, attrezzata con lettini e ombrelloni. Ci sistemiamo e trascorriamo la giornata facendo snorkeling e prendendo il sole. Alla sera facciamo un giro per Bugibba e scopriamo, con piacere, che la stazione degli autobus è a due passi dal nostro albergo. Alla reception dell’hotel ci forniscono la mappa con le rotte degli autobus che è utilissima per spostarsi sull’isola. Gli autobus gialli sono una caratteristica di Malta, alcuni di produzione inglese della Leyland risalenti agli anni 50, rumorosi e lenti; altrettanto particolari gli autisti che arrotondano sul prezzo del biglietto, ascoltano musica, chiacchierano con le belle ragazze, maneggiano cellulari e qualcuno fuma pure! Superata l’impasse che queste abitudini suscitano, gli autobus raggiungono ogni parte dell’isola, sono molto convenienti (tariffe da 0,47 a 1,16 euro), ma bisogna fare attenzione agli orari delle ultime corse della giornata per non rimanere a piedi in qualche zona poco servita. Il secondo giorno raggiungiamo Golden Bay con il 652: ampia spiaggia di sabbia dorata, in parte attrezzata, rovinata dallo scempio ambientale dell’hotel Radisson Blu a picco sulla scogliera. Bello il mare anche se mosso da divertenti cavalloni. Lasciamo Golden Bay e, cambiando autobus a St Paul Bay, con il 645 raggiungiamo Mellieha Bay, Scendiamo prima e alla parte sabbiosa preferiamo le rocce di Ghadira, zona più tranquilla, dove facciamo snorkeling e vediamo dei bei pesciolini. Ci fermiamo fino al tramonto e prendiamo il 48 in direzione Cirkewwa facendo tutto il giro, evitando così di rimanere a terra perché gli autobus, se pieni, non si fermano. Terzo giorno: approfittando dello sconto di Ryanair sui bus turistici hop on hop off decidiamo di effettuare il tour del nord e la crociera nel porto de La Valletta. (12 euro cad). Partiamo da Bugibba e, dopo un breve tragitto verso nord est, passando per St Julian, scendiamo per visitare la Capitale. Ci dirigiamo alla Co Cattedrale di St John e subito ci rendiamo conto che è in corso una cerimonia solenne con i Cavalieri nelle loro uniformi e le signore in abiti eleganti. Finita la funzione, riusciamo a vedere la Chiesa, affresco di Caravaggio compreso! Purtroppo molto di fretta poiché veniamo invitati ad uscire: essendo giornata festiva, la chiesa chiude. Lungo le strade della città ci sono tanti turisti, complice la nave da crociera ormeggiata e in Porto Grande tutto è pronto per la Regata Storica a commemorazione della vittoria contro l’assedio dei Turchi nel 1565. Colpi di cannone e moschetto danno il via alla gara ed è piacevole veder sfilare le variopinte barche sullo sfondo del Forte S. Elmo. Ritorniamo al Bus Terminal, davanti alla Fontana del Tritone per risalire sul double decker, ma scopriamo che, essendo l’8 settembre festa nazionale (S. Maria delle Vittorie) il servizio terminava alle 13.30. Dopo una telefonata chiarificatrice con l’agenzia che ci assicura di poter usufruire del biglietto in un’altra giornata, proseguiamo il tour da soli e, nonostante il caos regni in quel piazzale, con l’autobus 80 raggiungiamo Rabat. Visitiamo la Chiesa e la grotta di St Paul dove la tradizione vuole che l’Apostolo fosse stato imprigionato; raggiungiamo Mdina a piedi, gironzoliamo per la cittadella, ex capitale dell’isola, ammiriamo i colorati bow windows e ci concediamo la famosa torta al cioccolato al bar Fontanella con vista sul panorama dove fa bella mostra di sè l’enorme cupola del Mosta dom. Rientriamo a Bugibba per un tuffo ristoratore nelle limpide acque. Quarto giorno: andiamo a ritirare la Pikanto noleggiata per 30 euro e, anche se Malta si gira tranquillamente con gli autobus, la possibilità di farlo in libertà è impagabile, nonostante la guida all’inglese, dura prova che mio marito supera brillantemente. Prima tappa il duomo di Mosta dalla grande cupola e poi via verso Zurrieq per vedere Blu Grotto. Purtroppo il mare è mosso e le barche non partono per le grotte, inconveniente evitabile chiamando un dedicato numero telefonico, ma non lo sapevo. Consigliati dal parcheggiatore, ci dirigiamo verso est, a Ghar Lapsi, una piccola insenatura, con il solito mare splendido, tanti pesci e purtroppo anche tanta gente. Dopo un bagno rigenerante ritorniamo verso est, passiamo per il paese di Marsaxlokk dove chiediamo informazioni per arrivare a St Peter’s pool. Vi giungiamo lasciando la macchina in un parcheggio e incamminandoci per uno sterrato. Il luogo è bellissimo, le rocce dal tipico color cipria, erose dal vento e dal mare, formano una piscina naturale. Purtroppo ci sono immondizie e mozziconi dappertutto, nonostante i bidoni che però hanno l’aria di non venir svuotati da parecchio. E’ il posto ideale per dei bei tuffi nel bel mare blu, nonostante sia agitato. Non ci fermiamo molto e ci dirigiamo nuovamente verso sud, fermandoci a Siggiewi attirati da un cartello: “Pizza take away; Tourists are welcome”. Alla Tal Fokly Winery una coppia produce vino di frutta e sforna all’istante delle abbondanti pizze farcite con i prodotti della loro terra. Ristorati da questa tappa proseguiamo verso Dingli. Il panorama sulla scogliera mozza il fiato, ma la nostra attenzione viene attirata da un falconiere con il suo rapace in fase di addestramento; i leggiadri volteggi mi incantano, mentre mio marito cerca lo scatto perfetto del falco con lo sfondo azzurro dell’orizzonte. Trascorriamo la serata a Sliema, passeggiando sul lungomare con l’illuminato panorama di Manoel Island e Forte Sant’Elmo; purtroppo un violento acquazzone ci rovina il ritorno a Bugibba facendoci perdere orientamento, tempo e pazienza. Quinto giorno: riusciamo a variare la destinazione del tour sul double decker con destinazione sud e ripercorriamo in parte il percorso fatto il giorno precedente, facendo prima tappa nel paesino di pescatori di Marsaxlokk. Mangiamo uno spuntino seduti in porto ammirando i luzzu, le variopinte barche dell’isola con gli occhi di Osiride sulla prua e, risaliti sull’autobus, finiamo il giro a Sliema, dove facciamo un bagno al Fortina e ci imbarchiamo per la crociera nel porto de La Valletta. Molto interessante scoprire come si articola il porto con i vari docks: le spiegazioni sono in inglese e riusciamo a capirne il senso, un po’ meno quello dell’humor. Sesto giorno: prendiamo il primo 48 per il porto di Cirkewwa e partiamo per Comino con il battellino della United (10 euro a/r cad.). Sbarchiamo di fronte all’Hotel Comino e con una breve camminata raggiungiamo la famigerata Lagoon Blu prima che venga invasa dai turisti scaricati dai barconi. Due gocce di pioggia e un fastidioso vento non ci rovinano la nuotata nelle trasparenti acque e quando il sole torna a splendere i colori del mare offrono uno scenario caraibico. Ce ne andiamo all’arrivo della massa di gente e a Cirkewwa ci imbarchiamo sul traghetto per Gozo. Alla stazione marittima (che sembra un moderno aeroporto) sono già pronti gli autobus per Victoria, la capitale, dove visitiamo la Cittadella e il mercato. Alla terminal degli autobus chiediamo informazioni per raggiungere Ramla Bay, ma non ci sono più corse per la spiaggia, così, cercato l’ufficio turistico, ci consigliano Marsalforn. Il mare è molto mosso e le onde arrivano fino in strada; troviamo una baia un po’ riparata e, prudenti, facciamo un bagno. Durante una passeggiata scattiamo bellissime fotografie dei cavalloni che si infrangono sulle gialle rocce. Percorso a ritroso per ritornare a Bugibba e preparare le valigie. Settimo giorno: l’aereo è al pomeriggio e trascorriamo la mattinata in uno stabilimento sul lungomare di Qawra; raggiungiamo poi l’aeroporto con il 49 fino a La Valletta e poi proseguiamo con l’8, un percorso lento e interminabile. Arrivo in Italia in serata. Malta m’è piaciuta per il mare. I paesaggi e i monumenti, purtroppo però come spesso accade ciò che natura crea, l’uomo rovina. Sono parecchi infatti gli scempi ambientali e c’è tanta sporcizia in giro. Abbiamo sfruttato l’appartamento anche per i pasti per cui non ho riferimenti di ristoranti da segnalare. E’ stata una vacanza all’insegna del relax, per questo non abbiamo visitato gli interessanti ed unici siti archeologici, che saranno un valido motivo per ritornare a Malta in un periodo meno caldo.


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