Natura e Trentino: diario di una donna di mare in Trentino!

Natura e Trentino: diario di una donna di mare in Trentino!
Scritto da: Nury
natura e trentino: diario di una donna di mare in trentino!
Mi sono sempre definita una donna di mare perchè non c’è niente che mi rilassi come un pomeriggio in spiaggia a leggere un libro o ad ascoltare l’Ipod, che mi diverti quanto una partita a beach volley ma soprattutto che mi emozioni di più dell’azzurro infinito del mare…

Ma questa estate ho avuto la possibilità di trascorrere 15 giorni ad Andalo (TN) e devo confessare che..rimango una donna di mare ma la montagna ha conquistato un posto nel mio cuore, destinato a diventare sempre più grande..

Dicevo di Andalo…è un paese a 1080 m di altezza che sorge al centro dell’altopiano Brenta – Paganella, dominato ad ovest dal Piz Galin (m 2442) ed a est dalla Paganella (m 2125). Il suo territorio rientra in parte nell’area protetta del Parco naturale Adamello-Brenta, siamo insomma nelle Dolomiti di Brenta!

Paese ben organizzato, dagli autobus che efficientissimi collegano i diversi punti del paese o i paesini limitrofi, alle varie iniziative che ogni sera si trovano al Pala Congressi.

Da consigliare il giro dei Masi ovvero le vecchie abitazioni di Andalo, caratteristiche per i loro tre piani: il primo che accoglieva la stalla e l’ultimo pieno di paglia, così congeniati per poter riscaldare il piano intermedio dove abitava la famiglia.

Belle le passeggiate immersi nel verde fino alla Tana dell’Ermellino, un rifugio con un ampio prato dove prendere un po’ di sole e riposarsi, o quella per le villette, bellissima zona residenziale di Andalo. Da fare anche la passeggiata al lago di Andalo, lago di origine carsica che si riempe solo con le precipitazioni- D’estate quindi si prosciuga, ma è comunque possibile fare una passeggiata lungo il suo perimetro.

Per chi cerca emozioni forti, basta prendere cabinovia e poi seggiovia per giungere a 2125 m di altezza, sulla Cima Paganella (€10,50 a/r). Che spettacolo! Da lasciare senza fiato…da lassù si vede anche il lago di Garda..,

Per gli sportivoni c’è il Centro Sportivo dove è impossibile non trovare qualcosa di interessante: dall’equitazione, alla piscina, al mini golf e alla baby dance con gli animatori per i più piccoli. E la sera al Palacongressi, che fa parte dello stesso complesso, il divertimento è assicurato: tornei di briscola, concerto degli alpini, balli latino-americani e tanto tanto altro.

E poi alla modica cifra di 2€ con l’autobus si possono raggiungere i paesini vicini. Il primo da vedere è senza dubbio Molveno: non tanto per il paese in sè ma per il Lago. Qui alla bellezza di quello specchio d’acqua azzurro circondato dalle montagne, si accompagna la possibilità di fare un bagno rinfrescante o di riposarsi un po’ sulle panchine di legno… e la possibilità di prendere il sentiero sino al rifugio Ciclamino a 927 metri d’altezza.

Da fare anche l’esperienza del Parco faunistico a Spormaggiore (€6 circa l’entrata, 2€ per autobus) dove si possono ammirare lupi e … orsi bruni!!!! C’è anche una fattoria didattica dove poter accarezzare coniglietti e pony…

Da Andalo in poco tempo si possono raggiungere Madonna di Campiglio, che in estate però perde fascino, e le Cascate di Nardis. Queste si trovano all’interno del Parco Adamello-Brenta, nella Val Genova. Caratteristico anche il giro nella Val di Non: mai visti tanti meleti come in quella zona!!!

Che dire?! di cose da fare ce ne sono, anche d’estate! ed anche una donna di mare come me non può che ammettere che sono posti che lasciano il segno… per non parlare dell’aria buona che si respira… e delle cose buone che si mangiano!! Ho scoperto che significa la dipendenza da qualcosa: lo strudel!!! Già lo conoscevo, ma in Trentino è più buono! D’altronde le mele vengono da lì! Come già conoscevo lo speck, il miele e le marmellate. Ho poi scoperto i canerderli (palle di pane raffermo,latte e uova, solitamente insaporite con aggiunta di speck oppure formaggio e prezzemolo), il Trentingrana, lo Zelten (pane dolce farcito con frutta secca e canditi, un tempo era il dolce di Natale per eccellenza, lo si gustava al rientro dalla messa di mezzanotte).

Quindi…arrivederci Andalo! Prima o poi ritornerò in Trentino, magari anche in inverno!



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