Natura e folclore a Zanzibar

Siamo arrivati un po' titubanti perchè, proprio su queste pagine, avevamo letto un resoconto un po' preoccupante sul resort dove avevamo già prenotato. L'arrivo, sotto la pioggia, non ha certo contribuito a risollevarci il morale anche se, alla partenza, avevamo già incontrato Michele e Lorena che avevano la nostra stessa destinazione e durata...
Scritto da: Rachele Monti
natura e folclore a zanzibar
Partenza il: 14/11/2004
Ritorno il: 29/11/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Siamo arrivati un po’ titubanti perchè, proprio su queste pagine, avevamo letto un resoconto un po’ preoccupante sul resort dove avevamo già prenotato.

L’arrivo, sotto la pioggia, non ha certo contribuito a risollevarci il morale anche se, alla partenza, avevamo già incontrato Michele e Lorena che avevano la nostra stessa destinazione e durata del soggiorno, questo ci aveva dato coraggio: non eravamo soli! L’aereoporto, con la sua confusione e code, mi ha ricordato altri viaggi in Africa, per cui nessuna sorpresa.

Sorprendente è stato trovare subito il referente che ci ha presi in consegna (le mance a quelli che si sono impossessati delle valige sono d’obbligo) e siamo subito partiti,… L’arrivo è magico.

Bunganville, frangipane ed ibischi sono intorno alla struttura degli uffici ed accoglienza ed al di la, un po’ più in basso, si vede il mare e la scogliera del reef con lo spuneggiare delle onde che si infrangono, un’oasi di frescura ed ombra dopo il caldo del sole che aveva ripreso a dardeggiare . Il nostro bungalov grande e accogliente, con un letto che ho pensato seriamente a quanto mi sarebbe costato portarmelo a casa, pazienza mi sono accontentata delle stuoie scendiletto che Marina mi ha procurato (se avete bisogno di qualsiasi cosa rivolgetevi a lei ed il problema è risolto). Scesa in spiaggia e fatto il bagno in piscina (che bello nuotare attorno alla palma che sorge in mezzo), ho scoperto i Masai che fanno il servizio d’ordine per il villaggio. Che popolo stupendo, coi loro costumi sono, oltre che belli da vedere, gentili ed allegri. Insomma ero già entusiasta. Il nostro beachboy preferito è stato Tartaruga sempre allegro e disponibile oltre che economico (visto quello che hanno pagato Patrizia e marito che si sono appoggiati ad un altro villaggio).

Vale la pena di farle tutte, noi siamo arrivati a Zanzibar alla fine del Ramadan e quindi abbiamo visto un po’ delle feste che organizzano ovunque compreso quella di Stone Town anche se solo per poco e per caso. Insomma abbiamo visto la gente tutta elegante con l’abito delle feste che andava a divertirsi. In ogni caso non rinunciate a vedere i delfini,la foresta e le scimmie rosse, per me è stata la gita più bella. Mentre Nungui sulla punta più estrema dell’isola. Mi è sembrata sul gusto occidentale ed artefatta. Come sempre le impressioni sono soggettive.

Però, per andarci, siamo passati accanto a dei maestosi ed enormi Baobab. Se andate a Zanzibar dovete anche imparare a giocare al BAO, che sembra sia nato proprio a Zanzibar anche se è diffuso nel resto dell’Africa con delle varianti. Per giustizia devo dire che, malgrado durante il nostro soggiorno sia fallita la compagnia aerea Volare, abbiamo avuto un po’ di ritardo ma non problemi per il rientro in Italia. Per finire se volete vedere qualche fotografie ed avere qualche notizia in più vi invito a visitare un piccolissimo sito ovviamente dedicato a Zanzibar e le sue attrattive: Rachele



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