Natale in Thailandia: tour, mare e consigli utili
Alla scoperta della Thailandia, partendo da Bangkok, passando per il Triangolo d'oro di Chiang Mai e Chiang Rai, per arrivare al mare di Phuket e Phi Phi Island
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DIARIO DI VIAGGIO : THAILANDIA 24-12-09 / 09-01-10 24/12/09 Finalmente si parte! Sembra tutto in orario, ma dopo che ci siamo accomodati ai nostri posti, il pilota ci comunica che a causa dei disguidi dovuti all’Aeroporto di Malpensa avremo qualche ritardo; dopo due ore di attesa finalmente si parte. Con la Thai Air si viaggia benissimo, tante bevande durante il volo, ottimi pasti ed addirittura il digestivo! 25/12/09 Dopo 9h e 40 atterriamo a Bangkok. Dopo i soliti controlli di rito, all’uscita ci aspetta il nostro referente. Mentre attendiamo altre persone esco a fumare una sigaretta, rigorosamente negli spazi indicati all’esterno. Appena esco dall’aeroporto mi manca il fiato tra caldo, umidità e smog. Cambiamo un po’ di soldi in aeroporto. Scendiamo al piano sottostante in mezzo ai taxi dove ci aspetta il pulmino per accompagnarci all’hotel (al piano superiore degli arrivi solo limousine). Arriviamo al Windsor Suite hotel, l’autista scarica le valigie e le lascia al portiere che ce le farà trovare in camera (sarà così per tutto il viaggio, anche quando si lascia un hotel, le valigie le prendono fuori dalla camera). Il nostro referente espleta tutte le formalità mentre ci porgono dei piccoli asciugamani freschi e profumati ed un cocktail di benvenuto (idem per tutti gli altri hotel). L’hotel ha 30 piani, noi siamo in una stanza di 45 mq al 26° piano, con piscina al 14°. Negli hotel c’è tutto, bagnoschiuma, rasoi, pettine, accappatoi, ciabatte, qualsiasi cosa per la cura del corpo, e negli hotel al mare ovviamente i teli mare. Il tempo di arrivare in camera, mettere abiti estivi, e via alla scoperta della città. Per prendere lo Sky Train, una monorotaia comodissima ma con un’aria condizionata freddissima, compriamo l’abbonamento One-Day-Pass a 120 Bath (quando siamo stati noi il cambio era 1€=47Bath), che non comprende la metropolitana, ed andiamo al Siam Centre. Negozi e mercati aprono alle 11. Mentre guardiamo la cartina un signore si ferma e ci dà indicazioni su dove fare shopping per risparmiare, ma qui ognuno dice la sua, perciò un posto vale l’altro, costa tutto pochissimo. Ogni poco ci fermiamo a bere, troviamo ottimi i succhi Soontra, che si trovano solo nelle stazioni dello Sky Train. Alle 12.30 partiamo con un tour prenotato dall’Italia (€12); il tour Città e Templi è davvero bello, visitiamo un po’ la città tra China Town e quartieri divisi per settori merceologici, poi visitiamo il Wat Po, con il Buddha sdraiato, il Wat Trimir che ospita il Buddha d’oro, ed il Wat Beanchambophit con il Buddha di marmo. Il traffico è davvero caotico, sarà anche l’impressione strana della guida a destra come gli inglesi, ma tra taxi di colori sgargianti, tuk tuk, e motorini ovunque, e nonostante semafori con conto alla rovescia, il caos è notevole. Nell’ora di punta, verso le 18 stiamo rientrando in hotel, ad un certo punto la polizia ferma il traffico ,tira delle transenne, e passa il treno!!!!! Mentre passa, tolgono le transenne, ed appena il treno è passato, con porte aperte e persone “appese”, il traffico riparte. In questo hotel abbiamo la mezza pensione, meno male, non ho voglia di andare a cercare un ristorante, ed alla cifra di 8 € ceniamo con ostriche, aragoste, gamberoni, cibo thai, cinese, australiano e giapponese, tutto a buffet, con piano bar e violinista. Dopo cena, proprio fuori dall’hotel c’è una piccola festa della birra, allora me ne bevo una fresca (60BH); alle 22 tocco il letto e svengo. 26/12/09 Questa mattina andiamo a visitare il Grand Palace. Prima prendiamo lo Sky Train per avvicinarci alla città vecchia, e visto che né Sky Train né metro servono questa porzione di città prendiamo un tuk tuk. Viaggiare su un tuk tuk per il centro di Bangkok in mezzo al traffico ed all’inquinamento è un’esperienza da fare, ci porta in stradine strettissime guidando a volte contromano, ma ci porta a destinazione per poco più di 100 Bath (ovviamente contrattati prima, sempre!!). Al Grand Palace il caldo è tremendo, 35° verso mezzogiorno, poi con i pantaloni lunghi obbligatori si sente ancora di più, però è davvero impressionante. Torniamo in hotel per cambiarci ed andiamo verso il Week End Market utilizzando sempre lo Sky Train, ultima fermata Mo Chit, poi basta seguire la folla. Questo mercato è il delirio, enorme, pieno di gente, la parte coperta è un dedalo di viuzze e negozi anche di soli pochi metri, e trovi di tutto a prezzi irrisori, con pochi euro riempi la valigia (consiglio di partire con la valigia semi vuota, si compra tutto, proprio tutto, in loco), e con pochi euro riempi la valigia con abbigliamento, intimo, maglie, pantaloni di ogni genere, abbigliamento di ogni genere, scarpe, souvenir, e non possono mancare le bancarelle con fiori e cibo. Rientrando ci fermiamo al seven eleven, una catena di mini supermercati aperti 24h in tutta la Thailandia, davvero comodi, trovi di tutto, prodotti internazionali e prodotti simili thailandesi che costano 10 volte meno e sono buoni, compriamo un cornetto, più economico che in Italia, acqua e sigarette (75bath al pacchetto). La sera relax in hotel, domani mattina sveglia presto per il trasferimento a Chiang Mai. 27/12/09 Ore 4.30 suona la sveglia, colazione al sacco nella hall dell’hotel, ed alle 5 il nostro autista ci aspetta per portarci all’aeroporto (anche alle 5 fa un caldo notevole!). Dopo 55 minuti circa di volo atterriamo a Chiang Mai, i voli Thai sono puntualissimi. Qui il clima è ottimo 25° circa, fresco e ventilato; ci aspetta la nostra guida thailandese che si fa chiamare Tonino, ed incontriamo gli altri partecipanti del tour Triangolo d’Oro. Con il nostro autobus andiamo al nostro hotel, il Chiang Mai Plaza, è spettacolare! Una hall enorme, corridoi lunghissimi, marmi, statue, fiori, giochi d’acqua, da rimanere a bocca aperta. Stessa scena di Bangkok, giù le valigie, e via alla scoperta della città, ovviamente altri acquisti. Pranziamo a pochi passi dall’hotel, troviamo un piccolo ristorantino dove mangiamo solo cibo thai, è molto buono, alcuni piatti però sono molto speziati, arriva il conto…. 7,50 € in due!!!! Iniziamo il tour visitando alcuni templi, nei quali si entra sempre senza scarpe; consiglio, non usate i calzini, ma camminate scalzi, si rischia di scivolare e farsi davvero male. La sera torniamo nello stesso ristorantino, ci sfondiamo di cibo, due piattoni a testa, birra gigante, acqua e caffè e passiamo la soglia dei 10 € in due! E’ incredibile quanto è cordiale la gente, sono tutti gentilissimi. Dopo cena giriamo per il mercatino ed ovviamente ancora acquisti, è la patria del tarocco. 28/12/09 Questa mattina andiamo a visitare il tempio Doi Suthep su una montagna, siamo a 1600 metri ed il verde della natura ci avvolge con prepotenza. Al pomeriggio, iniziamo con il visitare un mercato dove vendono alimentari, con 10 Bath compriamo una borsa di bananine, quasi mezzo casco! Visitiamo i templi Bo Sang e San Kam Phaeng, poi visitiamo alcune fabbriche, di gemme, argento, ombrellini e ventagli, seta, cashmere, ed ovviamente qualcosa si compra. La sera, come da programma, cena tipica thailandese, non mi entusiasma, si mangia in fretta mentre c’è qualche balletto, troppo turistica! Chiang Mai è davvero bella, meriterebbe qualche giorno in più. 29/12/09 Sveglia ore 6.30, oggi ci spostiamo a Chiang Rai. Prima fermata Orchid Farm. Arriviamo a Mae Ping dove assistiamo allo spettacolo, un po’ triste, degli elefanti al lavoro, giocano con la palla, fanno vedere come spostavano tronchi e catene, e poi li fanno addirittura pitturare, sicuramente sensazionale, ma fa un po’ circo!! Chi vuole può fare un giro sugli elefanti, io passo, alcuni del gruppo lo fanno, ma non sono troppo entusiasti. Dopo di che saliamo su delle zattere e scendiamo per un’oretta il fiume immersi nella fitta vegetazione; trasmette molta tranquillità questo paesaggio, durante il percorso vediamo elefanti, cascate, piante di licis e bamboo gigante. Arriviamo al fiume Mae Kok, dove saliamo su delle piroghe in direzione Chiang Rai. Risalendo il fiume ci fermiamo in un isolato villaggio di pescatori, nemmeno la nostra guida thailandese capisce la loro lingua. Durante la risalita scorgiamo alcuni bufali d’acqua che si abbeverano. Il viaggio verso il Dusit hotel dura circa tre ore. Fortunatamente eravamo muniti di giubbotto antivento perché sul fiume dopo il tramonto è decisamente fresco. La risaliti è bellissima, trasmette emozioni fortissime, viaggiamo ai bordi dell’imponente foresta, siamo a pelo d’acqua su queste lunghe piroghe, e dietro di me il barcaiolo ogni poco butta fuori acqua con un secchio improvvisato, meglio non farci caso!!!! Ci godiamo il tramonto sul fiume e con la sola luce della luna piena che ci guida tra la rocce e le anse del fiume attracchiamo all’isola che ospita il nostro hotel. Il Dusit hotel è a dir poco fantastico, 5 stelle pienamente meritate. La hall è impressionante, la stanza si affaccia sul fiume, sul letto due cigni fatti con gli asciugamani e la vasca con i petali di rosa. Decidiamo di non cenare in hotel, usciamo con la navetta, siamo in sette, e troviamo un ristorantino thai in centro. La città è molto bella e lussuosa, peccato aver poco tempo per vederla, domani mattina partiamo presto. Dopo cena torniamo in hotel con due tuk tuk che viaggiamo come dei pazzi, e ci lasciano a fianco a delle super car, tra cui una Ferrari, bella differenza dai nostri tuk tuk! 30/12/09 Facciamo una colazione luculliana mentre ci godiamo l’alba sul Mae Kok. Ultimo giorno di tour. Sulla strada che ci porterà verso il triangolo d’oro ci fermiamo a comprare dei mini ananas tipici della zona, ed arriviamo all’appuntamento con i pick-up che ci porteranno al villaggio delle donne giraffa. Nel villaggio ci sono, come sempre molti bambini, e qui vediamo le donne giraffa, una di loro, la più anziana, ha 25 anelli ed un collo davvero lungo, poi altre donne con enormi buchi ai lobi delle orecchie, antesignane dei nostri pearcing. Qui vendono manufatti in bamboo e sciarpe. In tarda mattinata, dopo aver visitato l’ennesimo tempio, arriviamo nella famosa zona del triangolo d’oro, dove tempo fa c’erano solo coltivazioni di oppio, ora tramutate in coltivazioni di arance. Saliamo su di una barca e, dopo aver messo i visti sul passaporto (secondo me falsi), navighiamo brevemente il fiume Mekong, siamo sul confine tra Thailandia, Birmania (Myanmar) e Laos, dove sbarchiamo per visitare un villaggio dove vendono polo Lacoste taroccate a 2/3 euro; assaggio anche una grappa locale, poi scopro che la bottiglia conteneva un cobra, non è un gran che. Visitiamo il museo dell’oppio, e dopo aver pranzato su di una terrazza godendosi il panorama del triangolo d’oro, andiamo all’aeroporto, e verso le 15 concludiamo il nostro tour. Con due voli di un’ora ciscuno arriviamo a Phuket. Usciti dall’aeroporto il caldo si fa subito sentire, incontriamo il nostro referente e con il pulmino arriviamo in circa un’ora al Seawiew hotel di Patong Beach. Arriviamo in camera, l’aria condizionata è al massimo, da prendersi un accidente, cosa che ho prontamente fatto, due giorni dopo, un bel raffreddore! E’ quasi mezzanotte, siamo stanchi; esco su balcone per fumare una sigaretta, e scambio due punti luminosi strani per stelle, poi per aerei, che colore strano. 31/12/09 Dopo colazione partiamo all’esplorazione di Patong Beach. C’è di tutto, negozi di tutti i tipi, un po’ più cari che al nord, ma sempre economicissimi; ti fermano ad ogni metro per offrire tuk tuk, taxi, tour dell’isola, massaggi, sport acquatici, di tutto insomma. Sembra Rimini, ci sono un sacco di italiani. Il pomeriggio ci godiamo un po’ di relax in piscina tra sole, jacuzzi e cascate massaggianti. La sera cenone di capodanno con ogni cosa che si possa desiderare. Alzo gli occhi al cielo e rivedo le luci che la sera prima ho scambiato per aerei, ma sono troppe, dopo poco capisco cos’è, abbasso gli occhi, e sull’altro lato della strada, in spiaggia, vedo che “decollano” questi aggeggi ben augurali, sono cilindri fatti con carta di riso, sotto i quali viene acceso un fuoco, e per effetto mongolfiera, fluttuano in aria, e salgono decisamente in alto. Sono a migliaia in cielo. Alle 21 iniziano i fuochi d’artificio, ed alle 2 stanno ancora sparando, ma è a mezzanotte l’apoteosi, da ogni parte ti giri vedi fuochi d’artificio, sei completamente circondato. Noi eravamo in un punto a sud di Patong Beach, perciò ci siamo goduti uno spettacolo magnifico avendo la visuale dell’intera baia. 01/01/10 Mini colazione in camera, piscina, poi maxi colazione a buffet visto che oggi la servono fino alle 12. Prendiamo un tuk tuk (decisamente più lussuoso rispetto a Bangkok) ed andiamo a Kata Beach per 400 Bath, la strada si inerpica su salite e tornanti, Phuket in thailandese significa montagna, ora capisco il perchè; noleggiamo due lettini per 200 Bath, il mare è molto bello, la spiaggia tranquilla. La sera ceniamo in un ristorante italiano “Roma da Mauro”, un antipasto di pesce, un bel piatto di spaghetti allo scoglio, birra e caffè (1000 Bath, ovviamente in due). 02/01/10 Ultimo giro per Patong in mattinata per gli ultimi acquisti. Il pomeriggio in spiaggia a Patong, due lettini ed ombrellone (160 Bath), ma il mare non è il massimo, oltretutto in Thailandia c’è molta differenza tra alta e bassa marea. La sera ci buttiamo verso il centro di Patong e troviamo un ristorante a buffet, ottimo. 03/01/10 Sveglia ore 6. Si va a Phi Phi Island. Ore 7 il pulmino ci porta in 20 minuti al porto, ed alle 8.45 la nave veloce lascia il porto; rallenta per farci vedere Phi Phi Lee dove Di Caprio ha girato il film il film The Beach, sembra Rimini, tra barche, persone ed ombrelloni non si vede nemmeno la spiaggia, da evitare in questi periodi. Dopo poco ci fermiamo in mezzo al mare e ci spostiamo su un’altra barca. Costeggiamo Phi Phi Don e vicini al molo saliamo su un barchino che ci porterà a riva. Arriviamo al molo, e sulla spiaggia ci aspetta un mezzo strano tra pick up e fuoristrada, ci carica, attraversiamo l’isola, saranno 300 metri, ed arriviamo sull’altra spiaggia, spostano alcune barche per farci passare e ci scaricano di fronte all’ Holiday Inn Resort, senza nemmeno toccare la sabbia. Alle 12 stiamo sorseggiando il cocktail di benvenuto in questo angolo di paradiso terrestre. Aspettiamo un’oretta e ci danno il bungalow n°400 al fondo del villaggio. Il posto più bello e tranquillo del resort; dalla finestra vedo il mare, misura la distanza tra il bungalow e la spiaggia, sono 40 passi, giusto lo spazio di oltrepassare il giardino. La spiaggia è costellata di mangrovie giganti e palme, un sogno. Giusto il tempo di mettere le valigie in camera e via in spiaggia. La sera ceniamo a buffet nel ristorante del resort (1800 Bath). 04/01/10 Giornata di relax, sole e mare. Maxi colazione, rubo due panini e due frutti per merenda. Facciamo una bella passeggiata in spiaggia e scopriamo un villaggio di pescatori con un negozietto che vende bevande ed un bar ristorante proprio a fianco dell’Holiday Inn, decisamente più economico che il negozio del resort. Nel pomeriggio mentre faccio scorta di acqua e bibite vedo scaricare cassette di pesce appena pescato nel ristorantino dei pescatori adiacente. Non ce la facciamo dire due volte e la sera siamo a cena proprio li, al Jasmin reataurant, mangiamo praticamente sulla spiaggia un pesce freschissimo spettacolare; lo puliscono a fianco a noi e via sulla griglia, altri tre piatti thai, birra ed acqua per 1010 Bath! 05/01/10 Sempre al villaggio dei pescatori affittiamo un long tail boat, la tipica imbarcazione thailandese, e per 1300 bath ci porta a Ton Sai Bay, ovviamente solo noi due, il resort ne chiede 1500 ma vai con altri. Mezz’ora di navigazione ammirando le imponenti scogliere di Phi Phi Don, e siamo al paesino centrale dell’isola. Si scende e si sale direttamente sulla spiaggia. La spiaggia di Ton Sai Bay è bellissima, il mare di color verde smeraldo. Ci addentriamo in paese, è pieno di locali, hotel e negozi, ma sinceramente preferisco la tranquillità della nostra spiaggia; ovviamente la sera qui c’è un gran fermento e si può venire in barca come abbiamo fatto noi, ma è un po’ più avventuroso, perché le barche non hanno luci, e quando sia arriva (ci hanno detto) c’è bassa marea e molti coralli taglienti sul bagnasciuga. In paese fa decisamente caldo; sul lato opposto c’è un’altra baia piena di barche ed un sacco di gente. Finalmente facciamo un bel massaggio di un’ora per 300 bath a testa, fantastico, in un ambiente fresco e rilassante con vista sulla baia. Facciamo ancora quattro passi e ci dirigiamo verso la spiaggia dove abbiamo appuntamento con il nostro barcaiolo, ma prima ci fermiamo ad un chiosco sulla spiaggia, 2 birre Singha ed una Coca per 160 bath, evviva l’ happy hour!! Riprendiamo la barca per il villaggio, il tutto è durato poco più di 4 ore. Arriviamo giusto in tempo per salvarci dal solito acquazzone pomeridiano. Ceniamo al solito Jasmin Restaurant sulla spiaggia, ce ne siamo innamorati, ogni sera mangiamo sempre più e spendiamo sempre meno, al ristorante del villaggio non ci vedono più!!! 06/01/10 Altra giornata dedicata al relax ed al sole, con tanto di idromassaggio in piscina. Verso sera andiamo al Sunset Bar del villaggio in cima alla collina, dove gustandoci un aperitivo ammiriamo il tramonto a picco sulle scogliere; incontriamo altri turisti italiani conosciuti all’arrivo e ci raccontano che sono andati a fare immersioni nelle vicinanze, e nonostante mi fossi accorto che il mare era davvero caldo, mi raccontano che non c’è barriera corallina ma le scogliere continuano in profondità, bello comunque, e ad un profondità di 20 metri la temperatura dell’acqua era di 29 gradi!!! La sera torniamo al Jasmin Restaurant, mangiamo sempre più e spendiamo sempre meno; incontriamo il nostro amico barcaiolo e gli chiediamo di andare l’indomani a Bamboo Island e Mosquito Island, posti ideali per lo snorkeling, li ci presenta un amico che ci porterà. 07/01/10 Oggi niente gita, piove! Nel pomeriggio il tempo si apre perciò ci buttiamo in spiaggia, e dopo l’aperitivo al Sunset Bar ultima fantastica cena al ristorantino sulla piaggia.
08/01/10 Oggi si parte, alle 11 lasciamo in nostro bungalow, solito trasferimento con tre passaggi di barca verso Phuket, ,volo per Bangkok, e poi Bangkok – Milano, dopo 12 ore atterriamo a Malpensa alle 7 del 09/01/10, e dopo un totale di 27 ore siamo a casa, ancora con negli occhi i sorrisi della gente e nel cuore il ricordo di una meravigliosa vacanza. NOTE:
- Prese elettriche vanno bene con le spine italiane, le prese a norma con due lamelle piatte più lo spinotto per la terra (a triangolo per capirci) le ho trovate solo a Bangkok, altrove solo due lamelle piatte, ma tutte con entrata per la nostra spina senza terra, perciò gli adattatori di corrente non sono utilizzabili ovunque.
- Dappertutto ci sono banche o cambi
- Meglio portare un po’ di contanti, a volte ci sono difficoltà a prelevare con il bancomat, e con la carta di credito costa troppo.
- In tutti gli hotel a disposizione ogni giorno due bottiglie d’acqua naturale offerte
- L’acqua gasata costa ovunque tantissimo
- Fare attenzione ad attraversare la strada, non si fermano, anche se siete sulle strisce
- Consiglio di comprare in loco una scheda SIM, io ho preso la 12 CALL, senza lasciare documenti, costa molto meno chiamare in Italia, e per conoscere il credito residuo comporre *121#, le ricariche si fanno al seven eleven, fanno tutto loro.