Natale in Sri Lanka e Capodanno in barca alle Maldive

Tour dello Sri Lanka con i 1200 gradini di Sigirya ed una meravigliosa crociera alle Maldive
Scritto da: gigimarika
natale in sri lanka e capodanno in barca alle maldive
Partenza il: 23/12/2011
Ritorno il: 06/01/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Diario di viaggio scritto a quattro mani da Gigi e Marika.

Dopo un anno rieccoci pronti a partire. Un anno fa eravamo praticamente con le valigie in mano quando un grave malore colpì Luigi, però dobbiamo ringraziare AnM che ci rimborsò quasi completamente il viaggio nonostante la disdetta una settimana prima di partire.

Ma il visto? E sì, inizia così questo racconto, il dilemma del visto. La nostra coordinatrice Federica manda un’e-mail dove il referente in Sri Lanka parla del visto attivo dall’01/12, dopo poco scopriremo che non si tratta dell’1 dicembre ma di gennaio 2012; inizia il delirio di mail, si fa, non si fa? Alla fine alcuni di noi fa faranno il visto gratuito per ora on-line (da marzo costerà 50$ on-line o 75$ fatto in loco); non servirà però a nulla visto che basterà compilare il modulo di ingresso all’arrivo. Fortunatamente, per pochi mesi, abbiamo risparmiato dei dollari! Ma ora iniziamo con il racconto…

Sri Lanka: il paese delle scale – 23 dicembre

Ore 12.45 partenza con la SriLankan Airlines (che gentilmente ci ha concesso due posti comodi anche per il ritorno visto i problemi alle gambe di Luigi), scalo a Roma e via verso Colombo. Le hostess sono eleganti nei loro abiti tipici e con la pancia scoperta! A Milano conosciamo Simona, poi in volo Francesca, Sarah, Luigi, Mary e Paolo. Dopo lo scalo a Roma, Francesco, Sandra, Mirella, Riccardo, Pierluigi, Antonella, Elena e non ultima la coordinatrice Federica.

24 dicembre

Dopo 9.45 ore di volo da Roma, alle 5 ora locale atterriamo a Colombo in perfetto orario.

Dopo la lunghissima coda per il visto e il controllo passaporti ci dirigiamo verso l’uscita e cambiamo 100 € per 14.500 rupie in due che ci basteranno per l’intera settimana per tutti gli extra e regali vari. Fuori ci attende Dana la nostra guida. Fa caldo ma pensavamo peggio, anche se l’impatto si sente, siamo partiti sotto zero! Carichiamo i nostri bagagli su un furgoncino che ci precederà in ogni tappa, e noi saliamo su un mini pulmino dal pungente odor di naftalina. Partiamo per Polonnaruwa seconda capitale cingalese. Facciamo il biglietto cumulativo dei siti – Round ticket full (50 $). Per pranzo ci fermiamo per strada in un locale tipico mangiamo riso con verdure e pollo. Si spende il corrispondente di 1,50 € a testa. Ci fermiamo alla Old Town a vedere i resti del Royal Palace. Vediamo l’audience hall, il quadrangle con vatadage e i nostri primi 4 Buddha. Nei luoghi sacri, non solo templi si entra scalzi. Spesso si cammina su terra. Fate attenzione ai vetri! Con l’altissima umidità muschi e licheni sono onnipresenti creando colorazioni verdi splendide! Con il pulmino ci spostiamo al Gal Vihara un santuario con quattro Buddha enormi scavati in unici blocchi di granito. Quello in piedi è alto 7 metri, quello seduto più grande 6 m e quello sdraiato ben 14 metri. Sono veramente imponenti! Arriviamo al Giritale hotel che si trova su una collina con vista lago; siamo immersi nel verde lussureggiante; tutto intorno è pieno d’acqua e risaie, il tutto intervallato da palmeti.

Visto che è la vigilia di Natale in hotel hanno organizzato il cenone, un po’ caro per gli standard dello Sri Lanka. Il cibo è buono, iniziamo a prendere confidenza con i cibi tradizionali cingalesi, davvero buono il tacchino con le salse. L’hotel è carino ma la stanza è decisamente umida e la doccia fredda, prerogativa degli hotel di AnM!! C’è un problema con le prese elettriche, le nostre spine/adattatori sono più grandi delle prese, quindi, usiamo il vecchio trucco di inserire una matita nel buco più grande ed utilizziamo le nostre spine anche se un po’ traballanti.

25 dicembre: Buon Natale!

Ore 7 partenza verso Anuradhapura. Prima tappa a Aukana per Raja Maha Viharaya con un Buddha scolpito nella roccia di ben 12 m (biglietto d’ingresso 500 Rs). Ci colpisce la devozione dei fedeli locali che portano in omaggio numerosi fiori di loto. Procediamo per Mihintale Rajamaha Viharaya un luogo sacro su una collina rocciosa. Ci aspettano 900 gradini, ma noi ne faremo meno perché arriviamo più vicini con il nostro bus. Saliamo alla stupa al grande Buddha bianco mentre saltiamo la sela Chetiya una roccia chiusa da ringhiera e piena di bandierine. Dall’alto si sovrasta una splendida foresta! Il verde ci circonda! Il caldo umido è davvero pressante. Lungo il viaggio verde, foreste, risaie, uccelli, mucche, scimmie e tanti cani per strada (sono tutti uguali!). Tappa al supermarket e pranzo (x 2 giorni 800 Rs.) spilucchiamo frutta e snack. Compriamo anche boccioni d’acqua per riempire le bottiglie di tutti così si risparmia! Procediamo per Jetavanaraha una dagoba di ben 122 m. Nell’antichità era terzo edificio al mondo per altezza dopo le piramidi egizie. La stupa è tutta piena di mattoni! Con i laterizi usati si potrebbe fare un muro alto 3 metri spesso 30 cm e lungo da Roma a Milano.

Proseguiamo per Ruvanvelisaya Dagoba, una stupa bianca molto imponente ornata a festa con una bandiera lunghissima dei 5 colori del buddismo. Del luogo sacro ci colpisce prima il muro di cinta con effigiati molti elefanti poi le celebrazioni religiose con musica, colori e offerte. Che fortuna, questa festa c’e’ solo una volta al mese! Proseguiamo a piedi per il grande Bo Tree. E’ un albero di 2000 anni ottenuto da una talea dell’albero sotto di cui Buddha ricevette l’illuminazione in India.

Andiamo al Randia Hotel Anuradhapura, doccia calda ma anche qui si sente odore di muffa. Ceniamo a buffet all’aperto e gustiamo panettone e cantucci. Ci sentiamo un po’ a casa! Il caffè, invece, e’ sempre un problema! In terra sconosciuta si rifiuta di salire! Qui scoppia la polemica sui ritardi e itinerario ma si risolverà concordando per i prossimi giorni gli orari di ogni visita.

26 dicembre

La giornata inizia con partenza per Sigirya e salita alla rocca del Leone. Prima dell’arrivo al sito tra il verde vediamo un monolito che svetta. Sarà la nostra meta, precisamente si tratta di una fortezza naturale di 200 m con in cima resti di una fortezza. Si parte con un verde giardino, vasche e canali. Si procede con gradini stretti di roccia e scale di ferro anche a chiocciola fino a un anfratto a strapiombo con affreschi su roccia: molto belli e colorati rappresentano donne a seno nudo che offrono cibo e fiori. Proseguendo si raggiunge Lion’s Paws: una piazzetta con enormi zampe di leone che affiancano la rampa di scale… ancora scalini, ed al n° 1200 si è arrivati. Ne vale la pena, vista a 180 gradi sulla vallata. Peccato i troppi turisti!

La salita è lunga anche per le tante soste di coda dei turisti, però fanno bene perché spezzano un po’ il ritmo e permettono di riposare. Farla tutta di seguito sarebbe più dura, comunque, in meno di due ore, con varie tappe, si è in cima. Conviene portare con se un paio di bottigliette d’acqua. La discesa è più rapida, in 20 minuti si arriva al parcheggio dove ci si può ristorare con qualche bibita fresca.

Proseguiamo con il viaggio con lunghi trasferimenti. Percorriamo strade davvero brutte, strette e piene di interruzioni. Il traffico è rallentato dalle curve, dalle moto, dai tuk tuk, autobus e camion. Guardare davanti attraverso il parabrezza è davvero un incubo; oltre la guida a destra, il nostro autista, come tutti gli altri, ha una guida spericolata ed affronta sorpassi in curva e sui dossi! Sembra di vivere in un video game, un po’ troppo pericoloso! Al parcheggio ci sembra di essere a Gardaland. Rocce finte, un grande drago con fiori e numerosi fedeli di cera che si avvicinano al grande Buddha alto 30 m (Golden Temple). Set moderno ma al tempo stesso finto! Dopo un’altra mezz’ora di scale però rimaniamo stupiti: arriviamo al tempio e visitiamo le sale scavate nella roccia sono bellissime e riccamente ornate di dipinti e statue. Più di 150! Fino ad ora la giornata più impegnativa ma sicuramente la più bella.

Partiamo per Kandy e dopo 45 min facciamo tappa allo Spice garden. Un piccolo giardino tropicale dove vediamo la pianta del cacao, pepe, cannella, noce moscata, l’albero della gomma, la radice di curcuma, zenzero, ecc… Qui alcuni di noi vengono anche massaggiati con oli e balsamo d’erbe. Le facce si rilassano e la stanchezza si alleggerisce!

Buona parte del gruppo era titubante circa la visita ma massaggi, piante e spezie li hanno fatti ricredere. Dopo poco arriviamo al Devon Hotel a Kandy (Ampitiya road), bello e confortevole. Ceniamo in centro città al Kandy Muslim Hotel gustandoci piatti tipici (2€ a testa). Dopo cena facciamo una passeggiata ma alle 22.30 è già quasi tutto chiuso. Ci accorgiamo di essere seguiti da un gruppo di ragazzi, quindi, ci dirigiamo verso il lago nei pressi di un incrocio presidiato dalla Polizia. Decidiamo di tornare in hotel con i tuk tuk, come sempre, non si parte se non si e’ almeno in 4 (250 Rs.).

27 dicembre

Kandy è piena di gente, quindi, cambiamo l’hotel e ci trasferiamo al Peak Residence. Da questo hotel sovrastiamo la città e dal terrazzo in lontananza tra il verde si vede un’enorme statua di Buddha.Tra gli hotel questo è il nostro preferito anche se c’è la doccia fredda. Al mattino visita al Dalada Maligawa: tempo del Dente. Per entrare sia uomini che donne devono avere pantaloni sotto al ginocchio e spalle coperte. A Luigi hanno fatto qualche problema per entrare perché troppo scoperto, quindi, Marika gli ha prestato un pareo, prontamente nascosto in borsetta. Qui sono veramente molto rigorosi! Vediamo una subito la torre ottagonale con il tetto d’oro che copre il reliquario. Nel palazzo reale bella la biblioteca e l’antisala dove in una dagoba d’oro con gioco di matrioske è contenuto il dente. Aspettiamo la puja e osserviamo le donazioni dei fedeli. La cerimonia e’ accompagnata da suono di trombe e rullio di tamburi. L’atmosfera è coinvolgente! In tarda mattinata visitiamo il Botanical Gardens, del gruppo rimaniamo solo noi due, il parco si trova a 15 Km dal centro (1100 Rs.). Ne vale la pena! Vediamo molte piante secolari di dimensioni enormi. Ci colpisce la pianta del pane, il coco de mer (il cocco gigante delle Seychelles), le aiuole variopinte, le piante di spezie e la casa delle orchidee. Qui vediamo varietà nuove anche rispetto alle numerose viste in Thailandia. Il parco si presta bene per passare alcune ore di relax anche con bambini.

Alle 13 si torna in centro a Kandy dove mangiamo in un localino rice and curry (2 piatti, acqua e coca cola per 300 Rs). Buono, ma ancora più piccante degli altri giorni! Le labbra si infuocano! Dopo inizia lo shopping. Cerchiamo una fabbrica di Batik. Facciamo Km a piedi tra il traffico e smog. Quando stiamo per desistere ci affianca una guida che si presta ad accompagnarci. Prendiamo l’autobus locale. Alla partenza sto già per cadere: guidano come matti e inchiodano bruscamente! Le porte sono sempre aperte e si scende al volo! Finalmente arriviamo alla fabbrica (Art Lanka Batiks – 951 Peradenya road – Kandy) e compriamo il piccolo batik con elefante per 2700 Rs. La guida e’ stata proprio gentile e non ha voluto neppure nulla! Con tuk tuk torniamo al clock tower e proseguiamo per vie stracolme di negozietti di spezie, riso, frutta e oggetti vari!

Per la città pochissimi turisti bianchi. Siamo in netta minoranza!

Passeggiamo lungo il lago e poi acquisti di snack locali (papadam, hoppers) e frutta (bananine, mini mandarini, passion fruit e rambutan) per la sera. La frutta e’ dolcissima e gustosissima! Si torna in hotel per relax, doccia (fredda!) e dopo cena ci si ritrova con il gruppo.

28 dicembre

Partiamo per Nuwara Eliya. Prima tappa cascata di Ramboda poi ci fermiamo alla fabbrica del the ”Mackwoods”. Ci offrono un the nero che ci colpisce subito per il colore arancione. Buono! Visitiamo sommariamente la fabbrica con il ciclo di produzione (raccolta, essicazione, premitura delle foglie, fermentazione, tostatura, selezione, confezionamento) ed ovviamente compriamo del the BOP (Broken Orange Pekoe – adatto per consumo senza latte). Scendiamo nella piantagione e qui facciamo alcune foto tra il verde. Che fascino! Abbiamo viaggiato e viaggeremo ancora per ore nella Hill Country tra curve e colline immersi tra le accuratissime piantagioni di the dal verde intenso. Tutta la zona è costellata di meravigliose cascate. Qua e la si vedono le donne mentre raccolgono le preziose foglie.

La migliore qualità si ha sopra i 1000 m. Qui raggiungono anche i 2000 m.

Arriviamo a Nuwara Eliya dopo ore di strade strette, curve e tutto un buco. La cittadina è di vecchio stile inglese a quota 1893 m. Ci perdiamo tra le bancarelle e il bellissimo mercato. Qui solo cingalesi che fanno gli acquisti quotidiani. Non possiamo non comprare diversi tipi di riso tra cui quello rosso. Bancarelle ordinate con frutta, verdura, pesce essiccato e carne appesa veramente poco invitante. Sandra compra dei pesciolini essiccati ma l’odore pungente ci spinge a declinare l’offerta di assaggio. Oltre al mercato tipico c’è il mercato del tarocco: abbigliamento tecnico, magliette, giubbotti, zaini, ecc. tutto di buona qualità. Come per tutti gli acquisti bisogna contrattare! Ancora breve tappa alla Tea Castle dove c’e’ più assortimento di the aromatizzati e misti per assaggi. Arriviamo alle 18 ai piedi dell’Adams Peak a Nallathanniya, hotel Punsisi, decisamente modesto ed abbastanza sporco come anche il piccolo paesino, fuori dalle rotte del turismo di massa. In giro tante bancarelle e qualche punto di ristoro. Almeno qui doccia calda, però prima Marika si improvvisa idraulico per una riparazione al tubo dello scaldabagno. Dalla finestra della stanza si vede il percorso illuminato della salita. Da qui partono i pellegrini per salire i 5200 gradini per raggiungere la sommità dopo oltre 1000 m di dislivello. Alcuni di noi partono, noi dormiamo!

29 dicembre

I temerari partono a mezzanotte e raggiungono la vetta in meno di 4 ore. Attendono al freddo l’alba poi dopo un po’ di coda iniziano la discesa alle 7 e dopo circa 2 h e 30 arrivano all’hotel. Dopo colazione noi facciamo una passeggiata ed incontriamo i nostri amici “pellegrini“ un po’ provati ma molto soddisfatti! Consigliano di portare vestiti spessi, cappelli e giubbotti antivento poiché lungo il percorso e in vetta fa molto freddo e il vento è intenso! Ci fanno vedere le foto scattate all’alba hanno colori bellissimi! Oggi è una giornata con tempo magnifico il sole brilla senza alcuna nuvola. Alle 10 si parte per Pinnawela a vedere l’orfanotrofio degli elefanti.

Tappa per pranzo in una bancarella di frutta super assortita con banane di ogni tipo. Finalmente assaggiamo quelle rosse, non sono molto diverse dalle nostre! Per entrare a Pinnawela costa 2000 Rs. Andiamo a vedere gli elefanti mentre fanno il bagno, ci sono anche tanti piccoli… mentre intanto che scattiamo alcune foto alcuni grandi elefanti accompagnati dai guardiani salgono sulle rocce e tornano al parco. Poi ci spostiamo parco anche noi. L’ambiente naturale è bello ma si vedono solo alcuni elefanti legati che mangiano. Peccato perché la struttura è bella ma mal gestita e il prezzo per cosa si vede è veramente caro! Proseguiamo per Negombo, per strada incrociamo alcuni treni che sono veramente iperaffollati: le persone sono appese alle porte rigorosamente aperte! Pericolosissimo! Arriviamo al Paradise Village, un mini appartamento con piscina. Il clima è caldo e molto umido. Decidiamo di non cenare in hotel, ma cerchiamo un ristorante lungo la strada. Qui è decisamente più caro rispetto al resto del paese: è una località turistica! Nonostante il paese sia pieno di turisti anche qui i ristoranti sono piuttosto sporchi ma finalmente mangiamo pesce e perlopiù non speziato!

Maldive: snorkeling! 30 dicembre

Ore 4,30 partenza per aeroporto di Colombo, direzione Maldive. Dopo un’ora e mezza si atterra in una lingua di terra mare a destra e sinistra. Per il volo chiedete lato finestrino così potete vedere bene gli atolli. Il mare dall’alto è fantastico, ha dei colori splendidi. Non vediamo l’ora di fare un bagno! Si raggiunge Male con un barchino poi attendiamo la consegna della barca che ci accompagnerà nei prossimi giorni. In porto vediamo diverse barche un po’ di tutte le dimensioni e forme. Quando affianchiamo il Bounty – Ensis Cruise – non ci crediamo! È proprio la nostra barca? Rimaniamo increduli… Su internet avevamo visto alcune foto ma dal vivo è ancora piu’ bella ed imponente. È un caicco di 28 metri, tutto in legno color naturale, può ospitare fino a 16 persone. Ha due cabine doppie e quattro triple. Bellissime stanze in legno, super equipaggiate con maxi doccia; ci sono le prese elettriche con gli adattatori per ogni tipo di spina. A noi viene data una stanza doppia è fantastica! La barca è sempre accompagnata da un Dhoni per snorkeling e diving e da un Dingy per raggiungere la spiaggia. Il capitano è anche istruttore di diving, ci affascina l’amore e la conoscenza che ha del mare. La crociera di una settimana prevede South Male Atoll e Felidu Atoll. Il tour a forma di 8 parte a Nord Ovest e termina con risalita a Nord Est. Si inizia con l’atollo Male Sud, primo snorkeling in acqua profonda per poi ammirare la barriera corallina. Prendiamo confidenza con pinne e maschere! Vediamo pesci chirurgo blu/pentaidrato, unicorno, flauto e la tridacna dal colore blu intenso. Serata con ottima cena e poi nanna in cabina. Con l’aria condizionata, accesa giorno e notte, la temperatura è perfetta.

31 dicembre

Partenza in barca ore 6, colazione e poi snorkeling arrivo alla prima spiaggia. Bianchissima, sembra borotalco! Diventiamo dei gamberetti, il sole picchia davvero forte! Spostamento verso l’atollo di Felidu. Visita di Fulidhoo Island, paesino sulla punta nord dell’atollo. La spiaggia è fantastica e non c’è nessuno! L’isola è abitata da soli maldiviani e noi siamo gli unici turisti. Paese semi deserto con moschea e qualche negozietto. La spiaggia è spettacolare, ma fa molto molto caldo. Dopo pranzo ancora snorkeling, va solo Marika, Luigi si è po’ scottato (non usa mai la crema!) e ha battuto il piede su un corallo ferendosi, ma nulla di grave. Il mare sembra un acquario. Abbiamo visto un sacco di pesci in branco con colori bellissimi: i pesci chirurgo e balestra sono i più abbondanti! Solitario anche un pesce damigella dall’onda con cresta blu fosforescente. La sera il capitano organizza uno snorkeling notturno, ma solo 8 possono partecipare. Noi non andiamo, ma chi si tuffa ritorna con l’adrenalina a mille perché si vedono squaletti e pesci che di giorno dormono.

Si cena con piatti locali addobbati con decorazioni floreali. Poi l’equipaggio allestisce la barca con bandierine e luci. Siamo tutti cotti dopo una giornata intensa ma Paolo, iperattivo, anima la serata e ci tiene svegli fino a tardi! A mezzanotte veniamo omaggiati con due ottime torte. Happy New Year!

1 gennaio

Al mattino spostamento in barca direzione sud e poi snorkeling. Già prima di scendere dalla barca l’acqua ci mostra una vista stupenda! Ci immergiamo e vediamo coralli a forma di ombrello, coralli con punte bluastre, anemoni, una murena e pesci pagliaccio. Nuotiamo circondati dai pesci farfalla, damigella e idolo moresco. A pelo d’acqua vediamo i pesci flauto. Ci colpisce il maculato giallo e nero pesce grugnitore orientale. Nuotiamo nella corrente che trasporta il plancton, alcune particelle blu sono davvero strane e riflettono magnificamente la luce però, a contatto con la pelle, ci irritano un po’ il viso. Qui il mare è veramente fantastico! Quando fate snorkeling ricordatevi di indossare sempre una t-shirt, l’ideale è quella sportiva tipo surf.

Dopo pranzo si raggiunge l’isola disabitata di Rakeedhoo per bagno a pelo d’acqua. Scattiamo foto da cartolina! Ciascuno del gruppo fa il book per il 2012! Tornando sul Bounty vediamo in lontananza saltare i delfini! In barca solito tea time, con biscotti e caffè; siamo viziati e coccolati da tutto l’equipaggio. Tutti si fanno in quattro per renderci la vacanza più che confortevole, ci rifanno le stanze due volte al giorno, lavano e puliscono cabine e bagni. Tutto qui è perfetto! Non ci manca veramente nulla! Prima del tramonto si parte per la pesca con Francesco e Shafy (captain). 4 a 0 per le Maldive. Nel frattempo ci godiamo, come tutte le sere, lo splendido tramonto che ci regala sfumature rosso-arancione ineguagliabili. Dopo cena la volta celeste ci offre uno spettacolo impareggiabile: migliaia di stelle riempiono i nostri occhi!

2 gennaio

Colazione e poi il capitano chiama tutti per lo snorkeling, sta diventando un lavoro, non ci si ferma mai! I fondali ci colpiscono per i coralli dalla colorazione gialla intensa. Nuotando sentiamo i richiami dei delfini; vediamo pesci scatola veramente buffi! Alcuni pesci chirurgo a strisce blu, pesci balestra blu e a denti rossi, pesci farfalla a muso lungo. Sul fondo un bel pesce balestra pagliaccio con chiazze maculate nere e bianche. In una piccola grotta escono le lunghe antenne di un’aragosta. Ci colpisce anche un pesce pappagallo dal muso tondo. Ha colori verdi intensi e dimensione notevole! A pelo d’acqua un banco di pesci mezzobecco. Per un tragitto nuotiamo con loro. Quasi ad ogni immersione vediamo all’opera i pesci pulitori che fanno un po’ di “messa a punto” dei loro clienti. Qui l’acqua è meno pulita che nelle altre zone ma i colori del mare ci stupiscono ugualmente! Breve navigazione e poi sosta all’isola di Aanbara e’ la prima con il molo ma che noi non useremo. Il panorama è da cartolina: sabbia bianchissima e mare con mille sfumature dal turchese al blu. La sera ci trasferiamo sull’isola perché l’equipaggio ha organizzato la grigliata di pesce; il costo per approdare sul’isola privata è di 3 € a testa. La serata è impeccabile; sulla spiaggia anche squalo e manta di sabbia illuminati da candele! Una sensazione unica mangiare con piedi nella sabbia finissima, riviviamo la nostra prima vacanza in Thailandia.

3 gennaio

Sveglia alle 6:45 per fare snorkeling già di prima mattina mentre Francesca fa l’immersione. I colori sono già belli vivi! Nel corso della giornata faremo ancora altre due nuotate e snorkeling, come sempre, in zone diverse. In profondità vediamo il pesce napoleone e’ bellissimo e veramente grande, i pesci farfalla dalla lacrima, i pesci angelo reale, tantissimi fucilieri lunari dal blu cangiante e calamari di reef. La barriera ci mostra corallo nero, anemoni, porifere, madrepore e lombrichi di mare.

Negli spostamenti con il Bounty rivediamo, un po’ in lontananza, delfini, una tartaruga e pesci volanti. Oggi cominciamo ad accusare un po’ di stanchezza… All’ora del tramonto si riparte per la pesca, anche questa sera un bel bottino! Dopo cena vediamo foto e video, fatte dal capitano, delle immersioni. Oggi si e’ immersa anche Sandra e la tour leader Federica ( dal video ha un che di cagnolino!) Trascorriamo la notte ancorati nell’area di Kandu.

4 gennaio

Colazione con vista manta dal ponte. Dopo pochi minuti ci immergiamo con loro e nuotiamo insieme. Sono enormi: hanno un’apertura alare di alcuni metri e una lunghissima cosa. La grande bocca vista di fronte ci incute un po’ di paura. Vediamo anche una tartaruga e altri del gruppo uno squalo. L’atmosfera fantastica però è interrotta da una mandria di turisti italiani che ci raggiunge e comincia a “pinnarci” addosso. Peccato! Risaliamo sul dhoni e ci spostiamo un po’; dopo qualche minuto riavvistiamo le mante e ci tuffiamo nuovamente; ognuno per la sua strada, le mante girano in tondo, quindi, ognuno le vede benissimo, Luigi addirittura nuota con due di loro. Proseguiamo la giornata con un paio d’ore di navigazione per giungere a Gulhi. Facciamo ancora due sessioni di snorkeling vediamo: tartarughe, pesce leone, stelle marine, tante conchiglie e una cernia enorme. Nuotare in questo paradiso trasmette una pace enorme. Colori, forme e suoni ci lasciano senza parole… Alle 18 scendiamo sull’isola. Una moschea, scuola e alcuni negozi di souvenir. Ci godiamo il tramonto sulla sabbia. Con il ritorno a riva tutti patiamo il mal di terra, mezz’ora e si ritorna sul Bounty!

5 gennaio

Raggiungiamo il Male Sud Athol. Facciamo l’ultimo bagno e snorkeling, Luigi vede uno squalo poco distante; cerchiamo di goderci al meglio questo ultimo spettacolo della natura per imprimerlo nella memoria. Nuotare tra 1000 pesci colorati e tra i coralli è davvero uno spettacolo! E’ ora di risalire sul dhoni, ma il mare delle Maldive ci fa ancora un regalo, a pochi metri dalla nostra barca un branco di delfini nuota placido; non potevamo aspettarci un finale migliore. Ore 16 visita di Male: traffico e motorini fanno da padroni. Una guida ci porta alla scoperta della città: attraversiamo il mercato del pesce (mare molto sporco in porto ma vediamo tonni enormi pronti per essere spediti chissà dove), visitiamo inoltre il mercato della frutta e non ultimo facciamo un po’ di shopping. Torniamo in barca per i preparativi per la partenza, la cassa comune ci restituisce 70$, abbiamo risparmiato parecchio visto che con la cassa è stata pagata anche la tassa di soggiorno e la tassa di uscita di 25$. Lo staff ci prepara panini dolci, salati (come sempre con la cipolla cruda in abbondanza), tea, caffè e biscotti. Nel frattempo iniziano a caricare i bagagli sul dhoni ma un intenso acquazzone di circa mezz’ora (l’unico di tutta la vacanza) ci trattiene in barca, poco male abbiamo tante ore prima del volo di rientro. Alle 20 siamo in aeroporto. Spendiamo gli ultimi 100 $ della cassa comune per comprare, per tutto il gruppo, qualche bibita, acqua e patatine fritte. Qui tutto è carissimo, mi chiedono 5 $ per un pacchetto di patatine che mi rifiuto comprare.

6 gennaio

È l’1:30 e il nostro volo parte in orario, scalo a Colombo (con meticoloso controllo passaporti) e via verso l’Italia. Siamo già un po’ tutti malinconici ed assonnati, però felici di aver visto posti unici ed aver conosciuti tanti nuovi amici. Quasi dimenticavo la frase coniata dalla capogruppo Federica durante il “duro” soggiorno alle Maldive… “ che vita di m…” .

PS: chiaramente anche in questo viaggio sono nati alcuni soprannomi; ovviamente alcuni ne hanno un paio e non sono abbinati volutamente ai nomi delle persone, a voi scoprire di chi si tratta… ciao!

Gigolò, The Mask, Santa Subito, Pisolo o Pisolino, Ice, Sampei, Thatcher, Il Che, Foto Click, Terminator, Beautiful, Gioppina, Manzotta, Gaia, Mammina, Belli Poppi, Barbara d’Urso, Gioppino, Brontolo, Il Buono e Il Tronista.

Le Maldive in barca ci hanno talmente affascinato che, anche se normalmente non torniamo in un Paese già visto, penso che faremo di tutto per tornarci!



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