Natale in Messico

Vacanze invernali tra spiagge caraibiche e piramidi immerse nella giungla
Scritto da: Rudy72
natale in messico
Partenza il: 23/12/2014
Ritorno il: 08/01/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Con una sveglia davvero drammatica alle 2.30 del mattino inizia la nostra vacanza invernale con destinazione Messico. Avevamo prenotato a febbraio la partenza per il 24 dicembre ma la compagnia aerea United ha fatto un po’ di confusione con gli orari e ci siamo ritrovati a partire un giorno prima, per di più da Linate (il ritorno è rimasto a Malpensa). Con l’ottimo servizio di InTaxicar arriviamo a Linate e prendiamo il primo volo della giornata, destinazione Francoforte. Il successivo volo ci porta a Houston, dove purtroppo arriviamo in ritardo e dobbiamo correre per ritirare il bagaglio, come previsto dalle procedure doganali americane, e prendere l’ultimo volo di questo viaggio, destinazione Cancun. Atterriamo verso le 19 e con un taxi collettivo (Yellow shuttle) raggiungiamo il Mayambe Private Village, che sarà la nostra base per i successivi 4 giorni. Al primo impatto quello che ci colpisce è il caldo umido e il vento. Dalla nostra camera si accede, attraverso una porta finestra, direttamente alla spiaggia. Questo è forse l’aspetto migliore di questa sistemazione, per il resto molto modesta e trasandata. Andiamo subito a dormire perché sono oltre 24h che siamo svegli.

24 dicembre

Il jet lag si fa sentire e alle 6 siamo già in piedi. Facciamo una rilassante colazione sulla spiaggia e, prendendo un collettivo, arriviamo in centro per ritirare l’auto da Alamo. Finalmente indipendenti, andiamo a Puerto Morelos dove abbiamo prenotato per le 13 uno snorkeling tour con Wet Set. L’esperienza si rivela veramente divertente e abbiamo la possibilità di vedere splendidi pesci colorati. Sembra di nuotare in un acquario. Al termine del tour noleggiamo ombrellone e sdraio e ci rilassiamo con un cocktail sulla spiaggia. Ceniamo con un’ottima Paella d’asporto presa nel ristorante Flamingos proprio vicino al nostro appartamento, che normalmente non è aperto per cena.

25 dicembre

Sveglia ancora prima alle 5 per uno snorkeling a Isla Cozumel, che avevamo già prenotato. Prendiamo il catamarano delle 8 da Playa del Carmen e alle 9 siamo già sull’isola. Scopriamo purtroppo che, nonostante la bella giornata, il mare è molto mosso e quindi la capitaneria di porto ha vietato le uscite turistiche. Non ci scoraggiamo e noleggiamo un “sgarrupato” scooter da Shark Rider e giriamo l’isola. Ci fermiamo a Playa Palancar dove prendiamo ombrellone e sdraio e passiamo qualche ora di assoluto relax. Pranziamo in spiaggia e nel pomeriggio concludiamo il nostro giro dell’isola. Cotti dal sole, torniamo in albergo per una veloce doccia e svogliatamente andiamo a cena al ristorante indiano Elefanta. Romantica location sulla baia, ma cibo al di sotto delle nostre aspettative.

26 dicembre

Questa mattina ci svegliamo con un’incessante pioggia. Arriviamo al Marina Scuba per scoprire che anche il tour che avevamo prenotato per oggi per Isla Contoy è stato cancellato. Optiamo quindi per Isla Mujeres visto che il tempo sta migliorando. Alle 9.30 siamo sulla famosa isola e splende un caldo sole. Noleggiamo due mountain bike (messe ancora peggio del motorino di ieri) e facciamo il giro completo dell’isola in poco più di 2 h. La costa est è decisamente la più suggestiva. Ci fermiamo a Playa Norte e anche oggi passiamo qualche ora in spiaggia. L’acqua è davvero cristallina anche se la corrente è decisamente forte. Oggi rientriamo prima in camera e abbiamo modo di rilassarci un po’ prima di andare a cena nell’ottimo ristorante giapponese Irori. Non possiamo che confermare le positive recensioni lette su TripAdvisor.

27 dicembre

È giunto il momento di lasciare Cancun ed esplorare un po’ la penisola dello Yucatan. Arriviamo a Rio Lagartos, piccolo e grazioso paese di pescatori, per mezzogiorno. Pranziamo al caratteristico Macumba e per le 14 iniziamo il tour prenotato con Rio Lagartos Adventure di Diego Nunez. In quasi 3 ore di giro nella laguna abbiamo la possibilità di vedere numerosi pellicani, cormorani, aironi di diverse specie, aquile e i fenicotteri rosa per i quali la zona è conosciuta. Vediamo anche un piccolo coccodrillo e un tenero procione che dorme su un albero. Il panorama è davvero bello con le numerose mangrovie che delineano le sponde. Soddisfatti dal tour rientriamo in albergo. Abbiamo scelto l’Hotel Villa de Pescadores, indubbiamente la migliore struttura del paese. La nostra camera è graziosa e pulita, con un’ottima vista sulla laguna. Per cena optiamo per il ristorante Isla Contoy, veramente molto buono.

28 dicembre

Lasciamo Rio Lagartos e in poco più di due ore siamo a Chichen Itza. Se potete arrivate anche prima perché il sito è letteralmente preso d’assalto dai turisti. Facciamo giusto in tempo ad entrare senza fare la coda, ma quando veniamo via c’è una lunga coda all’ingresso nonché di macchine e bus in arrivo. La cosa è comprensibile poiché si tratta di una delle 7 meraviglie del mondo moderno. El Castillo è la piramide principale, imponente e ben tenuta. Interessanti anche le altre rovine. Purtroppo il caldo afoso e le innumerevoli bancarelle di souvenir per turisti non ci permettono di godere appieno del posto. Per le 12 sia a Ik Kill, un grazioso cenote a pochi km da Chichen Itza. La struttura è ben organizzata con docce, spogliatoi e armadietti per riporre i propri effetti. Ovviamente anche qui il numero di turisti è impressionante, ma riusciamo comunque a goderci una mezz’ora di rinfrescante relax nelle limpide acque popolate di pesci. Pranziamo al ristorante del posto con un buon menu a buffet. Arriviamo nel tardo pomeriggio a Merida e facciamo una breve passeggiata per le vie del centro. Ci colpiscono subito il traffico caotico e la quantità di gente che si riversa per le strade dove, essendo giorno di festa, ci sono bancarelle e musica per ballare. La nostra sistemazione per questa notte è Casa Alvarez Guesthouse, graziosa pensione a conduzione familiare. La sera purtroppo diluvia e non riusciamo a vedere altro della città. Ci rifugiamo per cena al Bistrola 57 che propone deliziosi piatti fusion.

29 dicembre

La prima tappa di questa giornata è Uxmal dove caldo e umidità ci mettono a dura prova. Nonostante ciò riusciamo ad apprezzare meglio questo sito archeologico rispetto a Chichen Itza: non ci sono bancarelle e anche se la presenza dei turisti é importante, si riesce a girare con tranquillità tra le splendide rovine popolate di iguane. Pranziamo al ristorante El Chac Mool a Santa Elena Per metà pomeriggio siamo a Campeche graziosissima cittadina dalle case colorate e con una bella passeggiata sul lungo mare . Il centro storico è tenuto decisamente meglio rispetto a Merida. Il nostro albergo è l’Hotel Socaire, davvero carino anche se la nostra camera è veramente minuscola. Per cena consigliamo l’ottimo Marganzo.

30 dicembre

Il nostro tour prosegue alla volta di Iguana’s Cabana a Isla Aguada. Per le 11 siamo al nostro alloggio e subito ci mettiamo all’opera per organizzare la giornata. La gestrice dell’albergo ci aiuta a contattare uno degli operatori per un’escursione in barca sulla laguna: potete anche trovarli direttamente al molo turistico. Il nostro giro in barca dura circa due ore e prevede l’avvistamento di delfini, una sosta all’isola delle conchiglie dove si può fare il bagno e un breve passaggio davanti ad alcune isolette dove stanziano pellicani bianchi e altri uccelli. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata a Ciutad del Carmen, vivace cittadina sul Golfo del Messico.

31 dicembre

La nostra tappa di oggi è Palenque nello stato del Chiapas. Poco prima di pranzo siamo a Villa Mercedes dove lasciamo i bagagli e andiamo subito a visitare il sito archeologico poco distante. Delle rovine visitate fino ad ora queste sono quelle che abbiamo preferito. Il contesto della giungla partecipa a renderle molto suggestive, anche se l’umidità ci sfinisce. Nel pomeriggio sfruttiamo brevemente la bella piscina del nostro albergo. Essendo l’ultimo dell’anno preferiamo non avventurarci al di fuori del resort e abbiamo prenotato il cenone in albergo. Nonostante qualche fraintendimento con il receptionist sull’orario dell’inizio della cena, la serata si rivela piacevole. Condividiamo il nostro tavolo con una famiglia di Città del Messico e una coppia del Lussemburgo. È sempre interessante fare quattro chiacchiere con persone di culture diverse.

01 gennaio

Ci alziamo un po’ più tardi del solito, visto che la giornata di oggi prevede solo il trasferimento a Puerta Calakmul, un resort di 15 cabanas nella giungla. Il posto è immerso nella Reserva della Biosfera di Calakmul. Nel pomeriggio ci resta il tempo per visitare le vicine rovine di Balamku, sito piccolo ma interessante ed apprezziamo il fatto di essere gli unici visitatori.

La cena è ovviamente al ristorante del resort visto che il paese più vicino dista 50 km. Il menù, seppur non vastissimo, ha opzioni di carne, pesce, nonché piatti per vegetariani.

02 gennaio

Puerta Calakmul è l’alloggio più vicino che potrete trovare al sito archeologico di Calakmul, sebbene distinti comunque più di un’ora di macchina. Dedichiamo 3 ore alla visita di questo grande sito immerso nella giungla e saliamo sulle due costruzioni principali dalle quali si gode una bella vista sulla vasta riserva. Ovviamente il caldo e l’umidità sono costanti. È importante quindi avere delle buone scorte di acqua e cibo, anche perché all’interno del sito non vi sarà possibile acquistare nulla.

03 gennaio

La prima destinazione della giornata è il Forte che si affaccia sulla Laguna Bacalar. Si tratta di un piccolo museo dedicato all’epoca coloniale e alla pirateria. Facciamo un salto al cenote Azul, ma nonostante sulla Lonely Planet ci fosse scritto che l’accesso era gratuito, per visitarlo bisogna per forza passare da un ristorante con obbligo di consumazione. Torniamo quindi alla laguna e paghiamo 10 dollari messicani per accedere al Balneario. Mentre parcheggiamo inizia a diluviare. Diamo comunque un’occhiata al posto ma restiamo un po’ delusi perché non si tratta di una spiaggia, ma di un piccolo stabilimento stile lago, senza sdraio, ma con tavolini. Decidiamo quindi di rimetterci in viaggio alla volta di Chetumal. Il nostro albergo è il moderno Fiesta Inn. Facciamo un giro verso Calderara, ma anche qui non ci sono spiagge e oggi l’umidità è davvero troppo pesante per passeggiare. Ci rifugiamo, alla ricerca di un po’ di refrigerio, nella piscina situata sul tetto dell’ albergo.

Per cena, per cambiare un po’, optiamo per il Taj Mahal, buon ristorante indiano.

04 gennaio

Ci svegliamo di buonora e alle dieci siamo già in spiaggia a Mahahual. Sebbene non di strada per Tulum vale comunque la deviazione in quanto si tratta della spiaggia più bella che abbiamo visto in questa vacanza. La località è famosa per le attività snorkeling e diving nella vicina barriera corallina. Decidiamo quindi di fare un uscita con un operatore trovato sul posto: il lungomare è punteggiato di numerosi esercenti che offrono questi servizi. Il giro di un’ora e mezza ci offre la possibilità di ammirare coralli e pesci colorati. Pranziamo in spiaggia e nel pomeriggio ci rimettiamo in viaggio verso Tulum. Arrivamo quindi a Playa Xcanan, nella zona hotelera: sistemazione composta da cinque capanne sulla spiaggia gestite da un cordialissimo proprietario italiano. Sebbene la sistemazione non sia lussuosa come altre nella zona è veramente accogliente. La sera ci rechiamo in centro città dove vi è una vasta scelta di locali dove cenare, e scegliamo quindi il El Capitan dove assaggiamo delle ottime fajitas.

5 gennaio

Come prima cosa ci rechiamo a visitare il famoso sito maya di Tulum, per evitare il prevedibile assalto di turisti. Le rovine sono infatti in una posizione magnifica che le rende protagoniste di innumerevoli fotografie (come per esempio la copertina della nostra guida!) e quando arriviamo c’è già una discreta folla. Il posto è veramente suggestivo grazie alla splendida vista sul mare caraibico. Prima di pranzo ci rimane il tempo per un bellissimo snorkeling al Gran Cenote, vicinissimo a Tulum. Si tratta di un’esperienza incredibile dove si ha la possibilità di nuotare in una vera propria grotta con tanto di stalattiti e stalagmiti. Ci sono anche gruppi di sub che si immergono nelle oscure profondità del cenote. Torniamo quindi verso la zona delle rovine per passare il pomeriggio in ozio a Playa Paraiso, dove pranziamo. La sera ceniamo nuovamente in centro allo storico ristorante Don Cafeto.

6 gennaio

E’ l’ultimo giorno effettivo e ci regaliamo una splendida avventura con un snorkeling a Akumal, un vero paradiso popolato da gigantesche tartarughe marine. Arriviamo in paese abbastanza presto e subito ci informiamo per i tour. Possiamo quindi partire subito con la guida ed un’altra coppia di ragazzi per uno snorkeling di un’ora che ci permette, a pochi metri dalla spiaggia, di vedere splendidi pesci, calamari e le maestose razze. Oltre ovviamente diverse tartarughe che tranquillamente brucano sui bassi fondali. Dopo pranzo torniamo a Cancun per l’ultima notte, questa volta presso casa Naranja, un b&b a conduzione familiare. Ci resta giusto il tempo di restituire la macchina e tornare per cena al giapponese Irori. Andiamo quindi a dormire presto perché il giorno dopo il taxi, prenotatoci gentilmente dai proprietari di casa, passa a prenderci alle 3.00. Il volo di ritorno infatti parte da Cancun alle sei e dopo gli scali a Houston e New York arriviamo a Milano la mattina dell’otto gennaio.

Alla fine nonostante i quasi tremila chilometri percorsi è stata una vacanza anche rilassante essendo riusciti a ritagliarci dei momenti di relax sulle incantevoli spiagge della Riviera Maya. Avendo percorso tanti chilometri in auto possiamo affermare che le strade non sono così disastrose come molti ci avevano raccontato: certo si incontrano tanti dossi artificiali anche sulla statale per far rallentare le auto, ma tutto sommato le strade principali sono ben tenute. Lungo le strade ci sono svariati controlli della polizia ma abbiamo sempre incontrato agenti molto gentili e onesti, è comunque consigliabile viaggiare durante le ore diurne. A meno che non siate amanti del caldo e dell’umidità estrema suggeriamo, se ne avete la possibilità, di visitare questi posti durante l’inverno dove comunque la temperatura era di circa 28 gradi.

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