Natale in Messico 2
Anche qui mi devo ricredere, ad aspettarci c’è un servizio taxi che si paga al banco dei check in con tariffa prepagata. Perfetto! arriviamo alla Ceiba alle 23.00 bell’hotel con piscina ma con prezzi decisamente occidentali. La piccola città è un gioiello coloniale affacciata sul fiume da cui si parte per l’escursione al Canyon del Sumidero, i pochi turisti che rimangono la sera la rendono incantevole e familiare, unico problema che essendo poco turistica i ristoranti chiudono alle 18.00…ci si deve quindi affidare senza timore alle Cucine economiche come abbiamo fatto noi, uscendone soddisfatti! Il Canyon è molto suggestivo, peccato per la quantità di plastica proveniente da Tuxla che la nostra barca è costretta a schivare lungo il percorso. Nel pomeriggio ci lanciamo alla ricerca della Sima de las Cotorras…purtroppo non riusciamo a raggiungerla dopo un estenuante giro a piedi per Tuxla città calda e caotica, vero centro commerciale della regione. I collectivos servono perfettamente la città con i piccoli centri urbani, sono frequenti ma non velocissimi in quanto i conducenti si fermano appena possono a caricare persone… Con un collectivos raggiungiamo il giorno dopo San Cristobal de las casas, bella città anche se il turismo di massa incomincia a lasciare i segni nella via pedonale con caffè e ristoranti per soli turisti, compreso il Centro culturale dell’EZNL – Tierra Dentro, un bel ristornate in cui servono pizza e spaghetti ai frutti di mare, molto lontano dalla povertà dei campesinos del Chiapas. Il nostro albergo si chaima Posada de la Media Luna, bella posizione centrale in una casa tipica con patio all’interno. Da li partiamo con i collectivos per San Juan Tamula, paese di una comunità per nulla integrata con il resto del Messico. La chiesa centrale in cui non si possono fare fotografie, è molto suggestiva per gli aghi di pino sparsi sul pavimento e le mille candele accese da ogni parte. La visita è però consigliabile farla con una guida, la popolazione molto molto povera non vede di buon occhio i turisti anche se la principale fonte di sostentamento. Molto bello l’artigianto locale, consiglio di effettuare qui gli acquisti, sulla costa tutto sarà triplicato nel prezzo. Il giorno dopo visitiamo le cascate di El Chiflon meta dei messicani per il tradizionale pic nic del primo gennaio, quindi visitiamo con la guida anche i laghi di Montebello al confine con il Guiatemala che però non ci entusiasmano…Il giorno dopo partiamo per Palenque in Autobus, viaggio perfetto in mezzo alla giungla, peccato per la quantità di topes, i dossi, per rallentare la velocità disseminati praticamente ogni 500 m che rallentano non poco il viaggio. Le rovine di Palenque sono molto affascinanti, clima però molto umido e caldo e con frequenti rovesci anche in inverno, decidiamo quindi di prendere l’autobus per Tulum la sera stessa. Da notare che i depositi bagagli alle stazioni sono efficienti e assolutamente sicuri. Il nostro autobus arriva con 3 ore di ritardo…poco male, appena saliti dormiamo benissimo fino al mattino dopo. Arriviamo la mattina a Tulum Pueblo, una cittadina non degna di nota in quanto si sviluppa ai bordi della statale, per raggiungere la spiaggia e gli hotel bisogna assolutamente prendere un taxi. La nostra Cabana si chiama Hamaca Loca, praticamente l’ultima struttura lungo la spiaggia a 8 km dal centro. Visto che di inverno fa buio alle sei ci ritroviamo immersi nel buio senza luci e senza strutture per poter mangiare…per fortuna i taxi passano frequntemente. Una corsa in taxi fino al centro costa 100 pesos, noi abbiamo usato qualche volta l’autostop modo economico e divertente per conoscere tanta gente da ogni parte del mondo! conviene comunque prendere una cabana più vicina al centro per risparmiare tempo energie. Spiaggia molto bella ma non altrettanto il mare, che non invoglia a tuffarsi visto il vento e le onde dell’oceano…da visitare i cenotes e la riserva della Biosfera di Sian k’han. La nostra guida del Sian khan community tour è molto brava e appassionata. buono il pranzo e la frutta che ci vengono offerti sulle rive della spledida laguna, deludente invece il piccolo giro nella foresta in cui ci sono poche speranze di vedere animali…ci spostiamo quindi volentieri verso la nostra ultima meta, Isla Mujeres un’isola caraibica con spiaggie bianche e mare cristallino. Il nostro Hotel è il Villa Kiin direttamente sulla magnifica Playa Norte, non si tratta proprio di Cabana come a Tulum ma le camere si affacciano su un bel giardino pieno di amache. Peccato per l’orrendo hotel che hanno costruito proprio in fronte…una pena per gli occhi in mezzo a quella meraviglia. Per cena invece consigliamo il poco turistico ( si fa per dire) Ristorante Poc – Chuc, molto meglio che i locali nell’affollata e rumorosa via centrale. Isla mujeres è un ottima scelta rispetto a Isla Cozumel, troppo frequentata e piena di orrendi palazzi. L’isola è comunque invasa dagli americani…bisogna sopportarli… Il primo giorno abbiamo noleggiato le bici per un giro panoramico, in modo da non vedere solo il lato turistico ma anche l’altra costa affacciata sul mare aperto e decisamente più vera…da andare assolutamente alla spiaggia dell’Hotel Castilla Garrafon (invece che al costoso e super americano parco di divertimenti Garrafon) per vedere anche a riva splendidi pesci (barracuda, razze e mante…) complici i propietari dell’hotel insiema al noleggio dell’attrezzatura danno il magime! Il secondo giorno ci siamo buttati per un giro in barca sulla barriera corallina con snorkelling e pesce alla griglia per comida compreso, chiunque vi offrirà per strada questo servizio, quindi non preoccupatevi…Isla Mujeres è adatta per rilassarsi in vista del rientro nella fredda Italia, ma purtroppo non si tratta del vero Messico che troverete ovviamente all’interno. Siamo rimasti colpiti comunque dall’efficienza dei trasporti (topes permettendo) e dal senso di sicurezza che abbiamo respirato per tutta la vacanza! Che dire di più…è stata una vacanza meravigliosa!