Natale e Capodanno in Iran… fai da te
In ordine sparso: Persia, Islam, Bazar, Ciro, Dario, Alessandro Magno, via della seta, deserto, montagne, laghi salati… persone affabilissime e gentilissime. L’Iran è un paese bello, sicuro (sicurissimo! ci tengo a sottolinearlo), facilissimo da girare in autonomia, adatto sia a giovani che per famiglie. Infine il budget è ridottissimo
INTRODUZIONE
La diffidenza generale e la (poca) difficoltà nell’ottenere il visto scoraggiano molti viaggiatori. Ma poi guarda caso chi torna da un viaggio in Iran rimarrà soddisfatto, di questo sono sicuro al 100% (probabilmente vi sarà già noto se avete letto altri diari/recensioni. Se così non fosse vi sfido a trovarne uno insoddisfatto…)
Mettiamo subito in chiaro una cosa (la domanda più frequente che vi faranno amici e parenti quando gli direte che avete acquistato un volo….): l’Iran è tra i posti più sicuri al mondo che io abbia mai visto (e ne ho visti parecchi finora…)
CULTURA: Alla faccenda del velo ci si abitua presto. Soprattutto se siete uomini. Le donne ci metteranno un po’ di più (e qualche volta si sbaglieranno) e sarà probabilmente un sospiro di sollievo toglierlo non appene saliranno sull’aereo del ritorno! Però mi sembra il minimo avere il rispetto per questa consuetudine. La vostra religione, qualsiasi essa sia (purchè ci SIA), verrà rispettata. Anzi potrebbe suscitare domande su come funziona etc etc. L’ospite da queste parti è sacro, ovunque vi fermeranno per chiedervi da dove venite (leggi sotto) e per augurarvi uno stentato Welcome (a volte con due elle) con tutto l’inglese che possono.
LINGUA: non si parla inglese praticamente da nessuna parte. Giusto un po’ negli alberghi organizzati e nei posti molto turistici. I numeri in farsi sono facili e possono aiutare, qualche altra parolina regala sempre il sorriso delle persone. Calcolate che la prima domanda che vi faranno tutti sarà di dove siete (koo-jast), quindi mediamente potete azzardare a rispondere italia anche se non avete capito 🙂
SOLDI: Come avrete probabilmente letto altrove, si usano i Rial ma quasi tutti ragionano in Toman. Poi alcuni in campo turistico trattano i dollari. Se aggiungiamo che poi pochi parlano inglese, e che anche in questo caso i numeri non li sanno bene, per stare più sicuri (soprattutto quando si paga posticipato) è sempre meglio chiarire subito. Soprattutto i primi giorni esibite la banconota che intendete pagare per essere sicuri onde evitare spiacevoli discussioni.
TELEFONO e INTERNET: tutti gli alberghi offrono telefonate in Italia per circa un’euro al minuto. Internet è diffusissimo ormai con la WI-Fi ovunque. Si possono acquistare anche schede locali ma quelle poche telefonate locali che servivano le abbiam fatte dall’hotel, quindi non mi sembra necessario (a meno che non dobbiate essere sempre reperibili dall’Italia per qualche motivo). Noi per chiamare usavamo skype senza problemi.
HOTEL: essendo inverno (=bassa stagione) si può arrivare direttamente in città e girare senza problemi. Gli alberghi segnalati dalla lonely planet sono tutti buoni, ma se si ha intenzione di andare in questi è meglio telefonare per prenotare il giorno prima. Immagino in alta stagione ci voglia un po’ più di anticipo ma non credo troppo. Mi pare inutile e ossessivo dover prenotare tutto dall’italia: i piani possono cambiare facilmente (vedi festività).
TAXI: sempre ovunque facili disponibili ma contrattare bene. Le persone sono cordialissime e disponibilissime. Se ti fermi a bordo strada per più di 30 secondi di sicuro accosta qualche macchina per chiederti di accompagnarti. Non serve chiamare (o prendere) i taxi ufficiali, andate tranquilli che nessuno vi farà mai nulla di male. Contrattare sempre il prezzo prima (a volte, per tragitti brevi e posti non turistici neanche hanno voluto essere pagati, ma insistete almeno un paio di volte)
FESTIVITA’: giovedì e soprattutto venerdì è festa, molte cose chiudono (tra cui i bellissimi bazar, inutile andare in questi giorni!). Inoltre ci sono tantissime altre festività non segnalate nella guida, chiedete sempre in giro perchè potrebbe capitare di trovare chiuso persino PERSEPOLIS (noi lo sapevamo e abbiamo posticipato ma altri viaggiatori sono andati invano…). Inoltre moschee, palazzi, musei hanno orari particolari e tutti diversi: la lonely planet prova a riportarli e più o meno sono corretti ma non sempre. Ad ogni modo quando pianificate la giornata controllate sempre che sia coerente con gli orari, altrimenti vi ritroverete a girare a vuoto.
CIBO: Noi abbiamo mangiato qualsiasi cosa, ovunque e comunque. Considerate sempre le normali procedure di igiene, nel 99% dei casi ci siamo trovati benissimo. Il prezzo del cibo, se riferito in euro, è ridicolo. La marmellata di carote a colazione alla lunga stanca ma mediamente ci sono tante altre cose!
Non starò qui a dirvi come e cosa mangiare, provate tutto! Un gusto particolarmente buono (sarà forse anche a causa della peculiarità del piatto….) ha avuto la carne di cammello (provata in vari ricette diverse, sempre ottima!). Unica nota (positiva) da sottolineare: a differenza di tanti altri paesi, in Iran NON c’è nessun problema a mangiare frutta fresca, a lavarsi i denti e addirittura in qualche occasione abbiamo anche bevuto dal rubinetto (in hotel, la notte, era finita la bottiglia) senza alcun tipo di disturbo.
TOUR: in genere quasi tutti gli alberghi organizzano tour. In alcuni casi ci siamo affidati, in altri casi abbiamo contrattato con gente conosciuta per strada: assolutamente c’è da fidarsi delle persone, nessuno vi farà mai del male. Alla peggio sarà un po’ ostico farsi capire in inglese ma ad esempio il tour di Persepolis ci chiedevano 45 dollari a persona (in albergo) e noi abbiamo pattuito con un tizio che si è proposto in mezzo ad una strada per… 50 dollari tutta la macchina… quindi fate vobis.
FOTOGRAFIA: riporto questa sezione perchè è la parte che mi interessava di più. Se volete evitare scocciature state attenti ai luoghi religiosi (chiedere sempre prima) e militari (non chiedere proprio: non si possono fare). Per quanto riguarda le persone io personalmente amo chiedere. Ok qualche foto rubata con lo zoom di nascosto senza farsi capire, ma se state fotografando esplicitamente una persona chiedete prima. Molti vi diranno di sì (soprattutto se c’è stato un minimo di dialogo precedentemente), molte donne vi diranno di no (soprattutto se siete uomini). Attenzione che per dire sì molto spesso muovono la testa che sembra un no!
Ah, “fotografia” in farsi si dice “ACS”
SPOSTAMENTI: efficentissimi i BUS, ne partono in continuazione e per ogni destinazione da tutti i terminal. Normalmente si possono prenotare facendo telefonare dall’hotel. Esistono fondamentalmente di due tipi: normali e VIP. Quelli VIP hanno semplicemente in più una prolunga per le gambe. Purtroppo non sono comodissimi, io ci ho fatto un paio di notti ma si arriva la mattina dopo abbastanza sbidonati (niente a che vedere con i bus comodissimi del sud america e sud-est asiatico dove ho dormito come un re). I bus normali vanno bene per spostamenti di giorno, sono grandi comodo ed economici, non vale la pena prendere un VIP se non si deve dormire.
TRAGITTO: Il tragitto classico prevede atterraggio a Tehran dove di veramente bello da vedere c’è solo il museo dei gioielli e il bazar. Al massimo un altro giorno per il golestam e altre menate, ma non sarà sicuramente la cosa più bella del viaggio.
Dopo aver fatto ciò, di mattina si parte poi in bus verso Kashan. In realtà quasi tutti si fermano a Qom, vanno a visitare la grande e importante (e bella) moschea, dopodichè continuano per Kashan dove si arriva in serata. La tappa a Qom è fattibilissima in quanto all’ingresso della moschea c’è un deposito gratuito per i bagagli.
Kashan è proprio bellina, si può vedere in un giorno solo strapienissimo dalla mattina alla sera, oppure diluire se si ha più tempo. Noi ci abbiamo aggiunto una gita (con taxi privato trovato per strada) di una giornata per vedere la città sotterranea (una cagata, si può tranquillamente evitare, the blue shirne di Aran (molto bello), e soprattutto le dune del deserto ed il deserto salato di Namak. Ci siamo fermati poi a dormire in un caravan serraglio in mezzo al deserto. Beh il deserto e fa sempre un certo effetto, ma non è stata la cosa più bella (soprattutto in inverno fa un freddo boia). Inoltre ho visto che organizzano spedizioni nel deserto anche dalle parti di Yadz, valutare l’alternativa.
Da Kashan in genere ci si sposta con la macchina, in modo da passare per Abianeh, Natanz, ed arrivare in serata ad Isfahan. Il tragitto è piacevole e occupa meno di una giornata. Si possono sfruttare le prime luci della giornata per finire di visitare Kashan oppure le ultime ore del pomeriggio per vedere le prime cose di Isfahan.
Isfahan è piena di attività, se si vogliono stringare vanno bene due giorni pieni. Sulla guida è segnalato anche il quartiere armeno, che però non è poi così emozionante, se vi avanza proprio tempo.
Normalmente a questo punto rimangono Yazd e Shiraz. Entrambe gli spostamenti sono di 7-8 ore, quindi si può fare il notturno (ma si arriva la mattina stanchi, vedi sopra) oppure partire verso le 17:00 (tanto la maggiorparte dei siti chiude tra le 16 e le 18, inoltre di inverno è già buio ed è sempre una parte della giornata morta) e arrivare verso mezzanotte. Certo si spende una notte in più, dipende anche dal budget (cmq i prezzi sono bassi).
Entrambe le città si visitano in un giorno pienissimo oppure più facilmente giorno e mezzo (+bus pomeridiano). Per Shiraz calcolate una giornata in più in quanto ci sta ovviamente la tappa su Persepolis. Due parole su questa giornata: in genere si associa l’escursione a Pasargade: a meno che non siate curiosi del sito dal punto di vista storico, qui c’è veramente ben poco considerando le ore in macchina in più necessarie per arrivarci (cercate le foto su internet e capirete). A due passi da Persepolis non mancate quello che viene chiamato dai tour locali come Necropolis: bellissime tombe costruite dentro una montagna.
Per Yazd vi suggerisco di calcolare anche un giorno in più per l’escursione a Chak Chak, Karangah, e Maybod, molto molto bella.
Se Shiraz è l’ultima tappa bisogna prendere un aereo per tornare a Tehran, oppure un lunghissimo bus (credo 14-16 ore). Noi abbiamo optato Yazd come ultima tappa in modo tale da prendere il solito bus delle 17 e arrivare in tarda serata nella capitale.
L’escursione a Kerman è sconsigliata durante l’inverno (troppo freddo, strade in pessime condizioni) e quindi noi – purtroppo – l’abbiamo dovuta saltare.
Ecco fatto, mi sembra sia tutto. Volendo stringare una dozzina di giorni pieni sono sufficienti per fare il giro classico, un po’ tirato. Poco meno se siete siete disposti a perdervi qualcosa, poco più se avete bambini a carico o comunque volete vedere tutto e fare più escursioni. Noi siamo stati in tutto 17 giorni, abbiamo fatto molte escursioni e ce la siamo presa abbastanza rilassata. Giorno per giorno sono state queste le nostre tappe: Tehran, Qom, Kashan, Namak, Abianeh, Isfahan, Isfahan, Isfahan, Shiraz, Shiraz, Shiraz, Yazd, Yazd, Karangah/Chak/Maybod, Tehran, Tehran.
Se siete curiosi di vedere qualche scatto altro fotografico che ho pubblicato di questo viaggio, vi invito a fare un salto sul mio sito:
Http://www.maraska.it/iran