Natale e Capodanno in Giordania
NATALE E CAPODANNO IN GIORDANIA
Dal 27.12.2013 al 6.1.2014
Indice dei contenuti
Eravamo in 2
Spesa approssimativa, € 1200 cad.
Alcune INDICAZIONI GENERALI prima di passare al racconto delle singole giornate:
1. In termini di sicurezza, non abbiamo mai avuto il minimo problema. E’ ovviamente opportuno seguire le regole indicate nelle guide turistiche, come ad esempio, evitare i campi profughi e mantenere un abbigliamento decoroso.
2. Il periodo da noi scelto è stato molto buono. Abbiamo trovato quasi sempre un tempo ed una temperatura accettabili.
3. In Giordania i prezzi sono più bassi rispetto all’Italia, con l’eccezione di Petra. Ad esempio, si riesce a cenare anche con 4 € ed una stanza doppia in un albergo carino costa sui 30 €.
4. Viaggiare in Giordania è stato facile. Abbiamo noleggiato un’automobile per una parte del tragitto e poi abbiamo preso dei passaggi in auto private. I giordani guidano esattamente come da noi (se questo sia un bene o un male, giudicatelo voi) e ci sono sempre indicazioni in inglese.
5. Quanto tempo occorre per visitare il paese? Nove giorni pieni sono stati adeguati per vedere le attrazioni principali e fare il bagno ad Aqaba. Se avete più tempo, troverete sicuramente altri posti da visitare.
7. Capitolo alberghi: il prezzo medio degli alberghi giordani è relativamente basso e la qualità elevata. Come al solito, incrociare i dati delle guide con i consigli degli utenti di Tripadvisor, si è rivelata una buona idea. Infatti, l’unico albergo scadente è stato ad Amman, dove non siamo riusciti a trovare un risultato convincente dall’incrocio dei dati.
8. Il cibo in Giordania è fantastico.
9. Le guide che abbiamo usato in questo viaggio sono state l’ottima Rough Guide, migliore della media ed una deludente Bradt.
11. Abbiamo stipulato un’assicurazione medica con la World Nomads, che, per un prezzo notevolmente inferiore rispetto alla Europassistance, offre un servizio più completo.
1° giorno
Partiamo da Milano Linate con Alitalia e dopo una sosta piuttosto lunga a Roma Fiumicino, arriviamo ad Amman verso le 19. Le formalità doganali sono rapidissime e arriviamo con un taxi in hotel (Palace Hotel, King Faisal Street, Tel.: 06 4624326; ca. 25 € la doppia con bagno. Da evitare: sporco e senza acqua calda). Facciamo un rapido giro delle rovine romane in centro e poi ceniamo all’Hashem: cibo di strada ottimo e prezzi ridicoli.
2° giorno
Abbiamo noleggiato un’automobile con Reliable Car , € 195 per tre giorni, con restituzione a Wadi Musa). Il simpatico addetto ci consegna l’auto in hotel e ci dirigiamo subito verso Jerash. Anche per noi italiani, ampiamente abituati a vedere splendidi resti romani, Jerash è una bellissima sorpresa: la piazza ovale, i due teatri ed il santuario di Artemide sono proprio meravigliosi. Al termine della visita andiamo nel deserto per visitare il Q’asr Amra, con delle splendide pitture del periodo islamico, precedenti al divieto di raffigurare la figura umana ed il Q’asr Al Harrana, molto suggestivo. Torniamo ad Amman e, dopo un giro nell’elegante Rainbow Strret , ceniamo nel non distante Abu Jbara, dove, spendendo pochissimo, ci abbuffiamo senza ritegno! Dopo essere tornati in Rainbow Street per una sosta in un bar a base di narghilè, torniamo in hotel.
3° giorno
Sveglia alle 7 perché la giornata che ci aspetta sarà molto lunga. Iniziamo con la visita di Madaba: i mosaici del periodo romano e le chiese bizantine sono molto belle. Alla bellezza dei monumenti si aggiungono un sole fortissimo ed un cielo limpido. Proseguiamo verso il Monte Nebo (il posto non è niente di che, ma se c’è bel tempo, il panorama su Giordania, Palestina ed Israele è splendido) e discendiamo verso il Mar Morto. La prima sosta è ad Amman Beach: c’è un po’ di vento, ma non resistiamo e ci tuffiamo nelle calde acque più salate del mondo: provare per credere. Dopo un paio d’ore di relax, saliamo al Dead Sea Panorama e poi costeggiamo il bellissimo lago: comincia ad apparire qualche nuvola ed il sole che spunta conferisce al posto un sapore biblico e non potrebbe essere diversamente. Arriviamo così in prima serata ad Al-Karak. Fortunatamente il nostro albergo è proprio carino (Cairwan Hotel, tel.: 03 2396122; € 25 la doppia con bagno). Ceniamo nel vicino quartiere universitario in un ristorante turco, molto buono ed incredibilmente economico e chiudiamo la serata in un baretto accanto al ristorante a fumare il narghilè tra gli sguardi incuriositi dei locali.
4° giorno
Al mattino visitiamo il castello crociato della città, interessante. Usciamo da Al-Karak diretti a sud e visitiamo il museo del posto più basso del mondo: niente di che, così come non si può definire memorabile il Santuario di Lot. Qui inizia prima a piovere e poi a diluviare, per cui non riusciamo a vedere né la riserva di Dana, né l’omonimo villaggio. Non tutto il male vien per nuocere, però: riusciamo ad arrivare presto a Little Petra, che si rivela una sorpresa molto piacevole e vi trascorriamo un paio d’ore, godendo anche di uno splendido tramonto. Il nostro hotel a Wadi Musa, l’ineffabile Cleopetra, è davvero carino ed il proprietario molto gentile (Main Street, Wadi Musa; Tel.: 03 215 7090; http://www.cleopetrahotel.com/; € 30 ca. la doppia con bagno e colazione). Qui facciamo la conoscenza con un ragazzo giordano che ha vissuto diversi anni in Italia e che adesso fa la guida a Petra. Cena del 31 dicembre presso l’Arabi (Tel.: 03 215 7761): a Petra i prezzi sono molto più elevati che nel resto del paese, ma perlomeno qui si mangia bene. I giordani non festeggiano il 31 e dopo una certa ora il paese diventa deserto, per cui stappiamo una bottiglia di birra analcolica in hotel.
5° giorno
Con un passaggio gratuito fornitoci dal Cleopetra, arriviamo poco dopo le 8 all’ingresso del sito di Petra. E’ inutile descrivere nei dettagli la giornata: Petra vale davvero una visita e tutta la stanchezza accumulata nel corso della giornata. Il tempo è stato molto bello e questo ha decisamente contribuito positivamente all’esperienza. Dopo una sosta rigeneratrice al rinomato Cave Bar, ceniamo all’ Al-Qantarah (Tel.: 03 215 5535; ca. 33 € in due), locale elegante con del buon cibo.
6° giorno
Due giorni sono davvero il minimo per avere un’idea del sito ed oggi facciamo davvero un po’ di fatica, spingendoci su fino all’High Place of Sacrifice prima ed al Monastero poi. Usciamo dal sito al tramonto e ci fermiamo a riposarci un po’ e poi a cenare bene presso il vicino Red Cave Restaurant (Tel. e fax: 03 2155599; ca. 45 € in due). Ci attende poi il tour “Petra by Night”. Noi avevamo avuto una pessima descrizione da una nostra amica, ma la ragione principale che ci ha portato lì è stata solo fare delle belle foto, per cui, non aspettandoci nient’altro, ci è piaciuto. Se però avete intenzione di assistere ad uno spettacolo interessante, lasciate perdere. Consiglio: arrivate presto e cercate di sedervi nelle prime file.
7° giorno
Con l’aiuto del Cleopetra Hotel approfittiamo di un passaggio per il Wadi Rum, dove ci aspetta un tour di due giorni organizzato con “Bedouin Adventures”, un’organizzazione professionale ed efficiente (www.bedouinadventures.com; Tel : +962 (0) 795 127 025 – Ahmed; ca. 55€ a testa). Abbiamo anche la fortuna di trovarci in auto con un ragazzo ed una ragazza galiziani molto simpatici. Il Wadi Rum è spettacolare e molto diverso da qualunque altro deserto che abbiamo visitato. L’highlight della giornata è senza dubbio un tramonto mozzafiato. Il campo dove ceniamo (benissimo) e trascorriamo la notte in tende doppie molto belle, è davvero gradevole: passiamo delle ore a riposarci bevendo tè con gli altri turisti ed i beduini.
8° giorno
Con un taxi raggiungiamo Aqaba, la cittadina sul Mar Rosso. Il nostro albergo è bellissimo (Cedar Hotel, Esbeliah Street, Tel.: 032030304; email: cedar_hotel@yahoo.it; € 38 ca. la stanza doppia con bagno e colazione) e centrale. Il proprietario, tra l’altro, è il console onorario italiano ad Aqaba ed è molto gentile. Iniziamo la giornata andando a South Beach; affittiamo le mute e facciamo un po’ di snorkeling (la barriera corallina è raggiungibile a piedi dalla spiaggia e ha poco da invidiare alla barriera corallina malese), ma il mare è mosso, per cui non vogliamo spingerci troppo in là. Torniamo dunque in centro e visitiamo la cittadina, carina e piacevole. Prendiamo un gelato discutibile in centro e scambiamo due chiacchiere con un ragazzo di 19 anni, studente in giurisprudenza a Damasco, che, allo scoppiare della guerra, ha dovuto spostarsi con la famiglia ad Aqaba e fare il cameriere per sbarcare il lunario. Ogni commento è davvero superfluo. Cena presso Al-Shami (Al Raghadan street; Tel.: 03 201 6107), molto buono e con panorama spettacolare sulla moschea, Israele e l’Egitto.
9°/10° giorno
Il tempo è bello per cui, dopo un giro dalle parti della bandiera, facciamo un tour in barca con l’agenzia Sinbad. Arriviamo a South Beach e facciamo un po’ di snorkeling presso i giardini giapponesi. Pranziamo in barca molto bene e torniamo prima del tramonto ad Aqaba in hotel. Qui facciamo la conoscenza del console, il quale è da poco tornato da un viaggio nel Salento. Guarda caso uno di noi è proprio di lì ed il console passa una piacevolissima ora con noi a parlare di Italia, Salento e Giordania. Ceniamo molto bene in un ristorante di street food vicinissimo all’hotel e poi prendiamo i bagagli e con un taxi arriviamo in aeroporto… per scoprire che il volo, in seguito una modifica non annunciata dell’orario (attenzione a verificare direttamente in loco gli orari dei voli Royal Jordanian) sarebbe partito nel giro di pochi minuti! Trafelati arriviamo all’aeroporto di Amman dove, dopo qualche ora di cibo e riposo nella sala VIP del Club Millemiglia, inferiore però al livello medio, torniamo in Italia, stanchi ma molto felici per aver passato qualche giorno in un paese davvero bello.