Natale ad Angkor

Il luogo numero uno da visitare
Scritto da: mrc1962
natale ad angkor
Partenza il: 21/12/2015
Ritorno il: 06/01/2016
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Siamo Marco Annalisa e la quasi maggiorenne Elena. E’ il terzo anno che per Natale veniamo da queste parti. Due anni fa solo Thailandia (http://turistipercaso.it/thailandia/71047/natale-in-thailandia.html ), l’anno scorso Malesia-Singapore-Borneo malese (http://turistipercaso.it/malesia/73939/natale-nel-sud-est-asiatico.html ). Quest’anno estendiamo la visita in Thailandia in qualche luogo non ancora noto ma soprattutto visitiamo l’area di Angkor.

Trasferimento 28 dicembre

Decidiamo di fare delle vacanze un po’ “on the road” per cui acquistiamo sul sito www.thaiticketmajor.com i biglietti da Bangkok a Siem Reap (20 euro a testa). Si parte alle 9.00 dalla Mochit 2 / Northeastern Bus Terminal di Bangkok e dopo 8 ore siamo a Siem Reap; volendo c’è anche una partenza alle 8.00. L’attraversamento delle frontiera a Poipet è un po’ lungo e purtroppo rubano (lato Thailandia) il cellulare dallo zainetto di Elena. Il visto elettronico https://www.evisa.gov.kh/ ha ben funzionato.

Resort

Siamo al www.bambooforest.villas/about.php che è un po’ defilato dalla zona centrale e se non fosse che stanno rifacendo il manto stradale, si raggiungerebbe in una decina di minuti. Il rapporto qualità prezzo non è male.

Visita

Queste sono le visite per le quattro giornate di permanenza:

29 mattino: Roulos Group: Prah Ko, Bakong Lolei

29 pomeriggio: Prasat Kravan, Bat chum, Banteay Kdei, Neak leang, Mebon east, Pre Rup

Il primo giorno è abbastanza “introduttivo” e ci permette di iniziare a prendere confidenza con l’area ed il clima

30 mattino: Angkor Thom. Il “maestoso” Bayon risulterà tra i più belli visti, ma anche il Baphuon ci colpisce per la sua “eleganza”

30 pomeriggio: Banteay Srei è un “gioiellino”

31 mattino: Beng Mealea lasciato al suo destino, da vedere

31 pomeriggio: Komplong Pluk il villaggio dei pescatori è sicuramente da vedere ma a caro prezzo (23 euro a testa)

1 mattino: Angkor Wat. Che dire, è il “cuore” dell’area. In qualche commento lasciato da altri si scrive che è sufficiente visitare Angkor Wat per comprendere tutto dell’impero Khmer … insomma non esageriamo. Che poi anche noi stiamo solo per quattro giorni e senza guida indica che non siamo “esperti” ma se la Lonely Planet mette l’area al primo posto tra i luoghi imperdibili al mondo, forse meglio fermarsi un po’ di più

1 pomeriggio: Preah khan, Neak pean (un altro “gioiellino”), Ta prohm (anche)

Trasporto

Ci muoviamo con un tuk tuk. Con il driver concordiamo 110 usd per i quattro giorni. Riteniamo il tuk tuk il mezzo di trasporto ideale perché nei vari trasferimenti si prende un po’ di aria e si resta più a contatto con i luoghi. Bellissima in particolare la strada che ci porta a Beng Mealea. Inizialmente siamo su una grossa strada ma poi una deviazione/scorciatoia (forse a Roka Kambot) ci permette di attraversare strade sterrate in mezzo a ad una zona rurale indimenticabile. Certo poi alla sera occorre una tripla doccia.

Il nostro driver accetta senza “batter ciglio” il tour con le tappe indicate e riportate su un foglio prestampato che abbiamo preparato e portato da casa.

Cena

Siamo al Marum (se la “bambi” non riesce a mangiarsi le sue solite patatine, che sono di zucca, ed il suo pollo allora non ci siamo … ), al Genevieve’s Restaurant (numero uno), al Maom (numero due), Khmer Touch Cuisine (numero due)

Testi

Il viaggio è stato preparato con il libro di Claudio Bussolino: “Angkor, un mondo perso nel tempo”. Ha anche un suo sito che consultiamo: www.claudiobussolino.com/it/index.htm. Amici ci prestano il “Angkor” della National Geographic che ha un grosso difetto: le pagine si staccano. Troviamo il libro di Bussolino anche più piacevole rispetto a quello “supertecnico” della National.

Conclusione

Trasferimento in taxi nella piacevole Ko Chang per qualche giorni di mare prima del ritorno a casa.



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