Natale a New York
Dopo nemmeno tanti minuti per sbrigare la trafila ritiro bagagli e controlli alla dogana (aspettatevi molti piu’ controlli se fate scalo a Dublino), ecco che finalmente la navetta arriva e da qui comincia l’avventura! (un consiglio: noi abbiamo preso la navetta, ma in realtà fuori dall’aeroporto c’è una fila interminabile di taxi il cui costo è piu’ o meno identico, sempre a seconda di dove dovete andare ovviamente, ma risulta più comodo per il ritorno, in quanto la navetta la dovete contattare da lì un paio di giorni prima della partenza. il taxi è decisamente meglio).
Dopo circa mezz’ora di auto, causa traffico, ma questo è una costante a qualsiasi ora del giorno e della notte (ricordatevi che siete a New York!), arriviamo al nostro Herald Square Hotel, un albergo molto carino che si trova a 50 mt dalla 5th avenue e a 400 mt dall’Empire State Building.
Ho prenotato la vacanza su internet, da aereo (www.AerLingus.com) ad albergo (www.booking.com), alla navetta e vi posso dire che ho comunque risparmiato molto rispetto ad un’agenzia di viaggi. E tenete conto che non so parlare l’inglese, quindi se avete un pò di spirito di iniziativa e volte risparmiare dei soldi, ve lo consiglio. E armatevi di New york pass (www.newyorkpass.com). Vi eviterà code interminabili.
Dopo una nottata rigenerante, la mattina successiva sveglia presto in direzione del Top of the rock, il palazzo che si trova di fronte all’Empire state building, ma che a differenza sua vi offre una magnifica vista a 360° su tutta la città, dal 70° piano.
Subito dopo, visita ” obbligata” al Rockfeller Center, che si trova subito dietro, per visitare la famosa pista di pattinaggio, che in realtà da più l’idea di essere grande in fotografia, ma che comunque ha il suo perchè. Pausa pranzo (non abbiate timore se siete un pò schizzinosi o avete esigenze particolari per il cibo, a New york tutto quello che cercate c’è), e subito diretti verso Times Square, la famosa piazza della “Palla” dell’ultimo dell’anno.
Giunta l’ora del tramonto ci dirigiamo verso l’Empire State Building. Vi consiglio di andare a quell’ora perchè vedere sotto di voi ( siete all’ 86° piano che raggiungerete con un ascensore in 1 minuto di orologio) la città con tutte le sue luci con il sole al tramonto, ti da un’ emozione che ti commuove. Preparatevi perchè la sopra tira un vento che ti porta via, ma credetemi ne vale la pena!
Non vi ho parlato di come arrivare in tutti questi posti, nè di quali mezzi prendere perchè dal nostro Hotel, la parte alta della città, l’abbiamo girata tutta a piedi. Se ne avete voglia e possibilità è preferibile, primo perchè vivere una città a piedi ti permette di vedere cose che sui mezzi, metro bus o taxi che sia, non riesci. E secondo perchè appena arrivate a New York, imparerete subito due cose:la prima è quella di conoscerla già, e secondo perchè è vero che li è tutto emorme e anche di più, ma le distanze non sono cosi proibitive.
Il giorno successivo ci dedichiamo alla scoperta della città nella parte più a sud. Dal nostro punto di partenza prendiamo la metro “linea gialla R” sulla 34st e in circa dieci minuti ci troviamo a Whitehall st, dove prendiamo il south ferry per breve incursione a Staten Island ( il traghetto è gratuito). Al ritorno decidiamo di prendere New York Water Taxi da Battery Park che si trova li vicino. Vi consiglio questa esperienza perchè avrete modo di vedere tutta la città dal fiume Hudson. Insomma New York da un’ altra visuale.
Pomeriggio dedicato alla visita al World Trade Center. Qui i commenti sono superflui. I segni ci sono e probabilmente rimarranno per sempre, una cicatrice che non si rimarginerà. Quello che ci ha lasciato un segno, è stato vedere, come al solo sentire il rumore di un’ aereo avvicinarsi, che tutti alzavano lo sguardo per vedere dove andava.La paura non è passata.
Siamo arrivati alla vigilia di Natale, e la mattina la dedichiamo ad un pò di shopping natalizio.. bè a tutte le donne posso solo dire che lì è proprio il paese dei balocchi. Cè tutto e di più per tutte la tasche, e visto che già siete lì, approfittatene, perchè rispetto all’Italia, (a parte i nostri marchi, di cui la 5th avenue è piena), costa tutto molto meno!
Nel pomeriggio direzione Brooklyn. Dove attraversare il famoso ponte è un’ altra tappa obbligatoria.
Il giorno di Natale, è il giorno di riposo. Andiamo a mangiare, da buoni italiani, in un ristorante italiano vicino alla Rockfeller Plaza. Eccellente. Mentre il pomeriggio lo dedichiamo alla scoperta di Central Park. Bè è come essere in uno dei tanti film in cui è lo sfondo protagonista. Benchè il passaggio dell’uragano Sandy ha lasciato il segno.Passeggiamo sulla 5th avenue con insieme a quelle centinaia di migliaia di persone che hanno deciso di trascorrere il natale proprio qui. Noi che amiamo in Natale, vi posso dire che l’atmosfera che si respira in questi giorni è veramente speciale.
E siamo arrivati al giorno della partenza. Mattina dedicata agli ultimi acquisti e ad un ultimo saluto alla città. E’ il momento di rientrare, e come siamo arrivati con le mille luci che ci davano il benvenuto, le stesse luci ci danno l’arrivederci. Eh sì, perchè mentre guardi aereo decollare, già sai che quello non è un addio, ma solo un arrivederci.
Non posso descrivervi New York nella sua totalità, semplicemente perchè New York è New York. Non si può spiegare, si può solo vivere. E solo adesso che siamo sull’aereo che ci riporta alla realtà, ci rendiamo conto di esserci veramente stati. New York è una città dai mille volti, dalle migliaia di persone di tutte le razze e tutte le età. Di tutti i negozi e di tutti i prodotti. New york in fondo è un pò la città di tutti. E’ una città che sembra soccombere ad atti terroristici, o ad uragani, ma che in realtà si rialza sempre. Non si arrende mai.
E credo che una volta nella vita vada vista.
Spero di essere riuscita a regalarvi questo viaggio virtuale come l’ho realmente vissuto io. Di essere riuscita a portarvi con il pensiero nel vostro viaggio dei sogni.