Natale a Barbados
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Il 22 dicembre sera si parte in perfetto orario 20.45 da Malpensa alla volta di Manchester e dopo un paio d’ore tranquille arriviamo all’aeroporto, dove tramite i telefoni di servizio presenti chiamiamo il nostro hotel a 400 metri che prontamente ci manda un bus navetta gratuito. Dopo una bella dormita facciamo colazione e con molta calma ci prepariamo per l’aeroporto il volo infatti è alle 13.20 con boing 747- 400 aereo a 2 piani molto stabile e con pochissime vibrazioni nonostante per tutto il sorvolo dell’atlantico abbiano incontrato solo nuvole. Ci viene offerto solo a noi e ad un’altra coppia anche dello champagne eravamo in economy (forse perchè mi sono iscritta al loro piano accumulo miglia) comunque un buon inizio!
Dopo 8 ore e mezza di volo tranquillo arriviamo a Bridgetown e piove. Il taxi prenotato dall’Italia tramite l’agenzia che ci ha affittato l’appartamento ci sta aspettando, in 10 minuti e con 20 dollari americani, siamo a Oistins al nostro appartamento. Facciamo un po’ di spesa al supermercato del paese grazie al passaggio di Mark, l’agente dell’appartamento che ci aspetta con pazienza. Prendiamo il minimo indispensabile anche perchè siamo stanchi e ci avevano già rifornito parzialmente il frigo; i prezzi comunque sono piuttosto alti consiglio a chi va in appartamento di fare come noi e portarsi pasta, creakers e qualcosa da casa. Chiediamo per un’auto da affittare per un paio di giorni visto che eravamo già vicino alla spiaggia, ma dopo aver contattato più gestori sembra siano finite (probabilmente essendo la settimana di Natale c’è parecchia gente nell’isola e le auto mi sa che non sono poi tante).
Il primo giorno andiamo alla magnifica spiaggia di Miami beach, dal nostro appartamento vista mare si attraversa la strada e dopo 200 metri a destra si è in spiaggia perfetto. La spiaggia di sabbia bianca è lunga un 300 metri da un lato dove ci sono piacevoli onde e alla fine inizia una piccola scogliera, dietro è costeggiata da alberi e palme con panchine e tavoli per pic-nic, dall’altra parte separata dalla guardiola del guardiaspiaggia, c’è una baietta tranquilla con poche onde e sabbia bianco rosata, frequentata soprattutto dai Locali. Il primo giorno comunque ho contato una ventina di persone in tutta la spiaggia, perfetto e nessun venditore che passa. Per uno spuntino c’è una roulotte Mr. Delicius che per 5 euro fa hamburgher e altri snack per uno spuntino. Nel pomeriggio i proprietari dell’appartemento ci avvisano che c’è il bollitore per l’acqua della doccia rotto e visto che alla vigilia di natale non lo ripara nessuno, ci cambiano l’appartamento con quello di fronte nuovo di zecca, che fortuna! La sera ovviamente andiamo a cenare al famoso mercato del Pesce di Oistins. La serata principale è il venerdì dove quasi tutti i turisti si riversano nel paesino, ma anche le altre sere i baracchini sono aperti. Andiamo da Uncle George come suggeritoci da Mark, con circa 12-15 euro si mangia il pesce e si beve una birra in baracchini tipo sagra paesana e al nostro tavolo conosciamo i primi italiani che vediamo a Barbados. Decidiamo di sentirci anche i prossimi giorni per girare Barbados assieme visto che loro avevano prenotato con molto anticipo l’auto e gentilmente ci offrono la loro disponibilità.
25 dicembre
Il giorno successivo, ossia il giorno di Natale, ci svegliamo con un cielo plumbeo e pioggia che non accenna a smettere. Ma non era la stagione secca! Qualche santo l’abbiamo spodestato quella mattina ma poi i nostri gentili nuovi compagni di viaggio ci vengono a prendere e giriamo l’isola sotto parecchi scrosci di pioggia. Ovviamente in questa giornata è tutto chiuso grotte (dove non si prendeva acqua), negozi, case coloniche, fabbriche di rum ecc. Andiamo verso nord e ci fermiamo alla foresta di Welchman Hall Gully chiusa anche questa, ma si poteva entrare dal cancelletto semi aperto e approfittando di una pausa acquazzoni passeggiamo in questo canalone (ex grotta crollata) dove ora verdeggia una bella vegetazione. Alla fine del percorso ritorniamo dalla foresta piuttosto che dalla strada e ci sorprende di nuovo la pioggia, così ci ripariamo in una parte di grotta ancora esistente (una piccola avventura per mio figlio di 5 anni e anche per noi). Poi si va a nord verso le scogliere di North Point che vista la giornata piovosa e ventosa ci ha offerto il suo meglio, onde altissime che si infrangono sulla scogliera e grotte in cui si incanala l’acqua uscendo poi con dei soffioni. Lungo la strada vediamo anche un mulino a vento intatto, naturalemente chiuso alla visita.
Poi ci dirigiamo verso Speightstown per pausa pranzo da Fisherman’s Pub uno dei pochi locali aperti a Natale. Tentiamo di andare in spiaggia a Mullins ma appena toccato l’arenile inizia a piovere, comunque è una spiaggia molto stretta e piccola, certo vederla con il sole sarà tutt’altra cosa, ma tutta la costa ovest a mio parere è troppo costruita, ci sono cae e hotel che non danno accesso al mare e si tratta sempre di calette molto piccole. Preferisco sicuramente le spiaggie a sud di Bridgetown molto più grandi. Visto che la strada è per niente trafficata decidiamo di visitare la capitale che è pressochè deserta, parcheggiamo in una piazzetta in centro, parcheggio tutto libero e facciamo un giro per la città, ovviamente i negozi sono chiusi (ma poco importa non sono venuta a Barbados per fare shopping!) Non c’è nessuno a parte noi, sembra surreale. Il Parlamento e il porticciolo sono belli da vedere per il resto non ci tornerei. Meglio stare in spiaggia tempo permettendo. Sosta a Carliste Bay che pur essendo la spiaggia della capitale è molto bella anche con il brutto tempo. Per la sera decidiamo di farci una cena in appartamento visto che i locali sono quasi tutti chiusi e una buona spaghettata rallegra la serata.
26 Dicembre
Il giorno dopo il tempo è migliore anche se le nuvole sono sempre in agguato. Comunque ci godiamo un pò la spiaggia a Miami Beach e poi andiamo ad Accra Bay (secondo me le spiaggie migliori dove alloggiare. Da Accra c’è una passeggiata su pontile di legno che per un km arriva a Hastings, pranziamo presso l’appartamento dei nostri compagni di viaggio al Rockley golf club, luogo molto bello dove alloggiare, e poi stiamo sulla spiaggia di Rockley. Immancabile l’acquazzone di pomeriggio con doppio arcobaleno al seguito, la sera riusciamo a vedere il primo tramonto con pioggia sullo sfondo. Dopo cena facciamo una passeggiata a St.Lawrence Gap, un pò di bancarelle e poca gente.
27 dicembre
Il 27 dicembre la giornata è decisamente buona la mattina. Partiamo alla volta di Bathsheba Beach. Lungo la strada ci femiamo a visitare Sunbury Plantation House solo dall’esterno visto che l’ingresso non era proprio economico. Poi tra canna da zucchero e piantagioni di banani arriviamo alla spiaggia di Bath sul versante est con le onde dell’Atlantico che si infrangono a riva, la sabbia è sul beige grigio non proprio caraibica il paesaggio è carino da vedere, poi andiamo a Bathsheba molto bella e suggestiva da vedere per il panorama ma il bagno non è molto facilitato. Nel dirigerci verso Bottom Bay ci fermiamo a vedere il Codrigton College con un bel filare di palme alte e ditte che accompagnano l’entrata. Bottom Bay è deserta le onde sono alte anche più di 2 metri e c’è parecchio vento ma il posto è incantevole, sabbia chiara, palme e scogliera alle spalle affascinante. Per chi ha sete c’è il venditore di souvenir che procura anche i cocchi. Alla fine della giornata arriviamo a Crane Beach, non passiamo dall’hotel, ma dalla parte opposta dove si può sostare con l’auto e dopo una breve discesa verso la spiaggia si passa su una passerella di cemento ricavata sopra gli scogli che porta gratuitamente alla spiaggia. Anche se il tempo si è un pò annuvolato la spiaggia è veramente una delle più belle dell’isola e anche poco frequentata, sabbia chiara tendente anche al rosa, acqua azzurra, mare un pò ondoso ma non impossibile da praticare. Il tramonto giusto per concludere il giro lo vediamo a Silver Sand, la spiaggia dei surfisti che sono già spariti tutti. Il vento qua è molto forte e il giorno successivo decidiamo di rivederla con il sole. Infatti appare gremita di windsurf e kite.
Il vento è troppo forte e in spiaggia non c’è spazio per la tintarella, ci dirigiamo verso nord a Sandy Lane. Proprio davanti l’omonimo hotel ci sdraiamo per rilassarci al sole, vicino alla palma dell’ingresso. Dalla spiaggia per 120 dollari parte un catamarano che a 400 metri dalla riva promette di farti vedere le tartarughe, ovviamente sono esagerati con i prezzi e mio marito raggiunge tranquillamente a nuoto il sito e guardacaso vede le tartarughe solo quando il catamarano torna a riva. Noi intanto ci gustiamo il trambusto che succede proprio dietro di noi visto che una qualche celebrità sta uscendo dal Sandy Lane e tutti con le macchine fotografiche in attesa di vedere dicono Rihanna. Dopo un’ora di attesa esce, proprio mentre inizia a piovere, con cappellone e occhiali e tutti a fotografarla, fa due passi in spiaggia e se ne ritorna in hotel. Ce ne andiamo anche noi ormai la giornata è giunta al termine. Alla fine la spiaggia migliore è decisamente Miami Beach. I giorni successivi ce la gustiamo con sole pieno.
Il volo di ritorno al 30 dicembre è alle 20.30 quindi ci siamo goduti la spiaggia fino all’ultimo. All’aeroporto nel duty free cerchiamo di prendere del rum ma visto che abbiamo uno scalo a Manchester ce lo sconsigliano.(infatti chi l’ha preso a Manchester ha avuto problemi a passare anche con i profumi). Non ci viene chiesta nessuna tassa di uscita all’aeroporto probabilmente era compresa nel volo. Il volo di ritorno è stato tranquillo e si è potuto dormire bene grazie a molti posti liberi, Manchester ha un aeroporto molto ben organizzato, ci hanno perfino accompagnato al terminal per il nostro volo per l’Italia. Devo dire in conclusione che è stata una bella vacanza, il tempo è stato l’unica pecca ma alla fine a parte il giorno di Natale che il sole non è proprio uscito, le altre giornate sono state piacevoli con qualche nuvola e pioggia ma niente di insopportabile. La gente è veramente molto gentile e disponibile, il posto è sicuro. Il clima è buono di notte si dormiva anche senza accendere il climatizzatore bastava la brezza marina e non ho visto zanzare nonostante abbia piovuto parecchio.
Come prima volta ai Caraibi mi è piaciuta, anche se certi mari dell’oceano Indiano sono decisamente migliori, senza contare la Polinesia, ma ogni posto ha la sua particolarità e merita una visita.
Gillo