Napule è…

Weekend nella capitale del Sud
Scritto da: ricc17
napule è...
Partenza il: 17/06/2017
Ritorno il: 19/07/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Dopo aver trascorso tre giorni nella città di San Gennaro posso affermare, con assoluta certezza, che il vecchio detto “Napule tre cose tene e belle… o’ mare, o’ Vesuvio e ‘e sfugliatelle” è decisamente riduttivo e non rende merito a questa straordinaria città.

Una città che, colpevolmente, ho evitato, snobbandola, per tanti anni preferendole altre mete (principalmente estere) sicuramente interessanti ma prive del fascino, della ricchezza artistico-culturale e del calore (o, se preferite, colore) umano che caratterizzano Napoli.

“Napule è”, la canzone forse più famosa dell’indimenticabile Pino Daniele, racchiude l’essenza vera della città: colori, paure, schiamazzi, indifferenza, sole, mare, tutto questo troverete in ogni angolo di Napoli. Vi basterà fare le cose più semplici come passeggiare per gli stretti vicoli del centro storico, sedervi in un bar per gustare il famoso caffè napoletano o una sfogliatella calda, contrattare sull’acquisto di qualche souvenir presso una bancarella e vi sembrerà di sentire in sottofondo Pino Daniele che canta la sua Napoli “Napule è mille culure, Napule è mille paure, Napule è a voce de’ criature che saglie chiane chiane… E tu sai ca nun si sule”.

La città fu fondata nell’VIII secolo a.c. dai Cumani e chiamata Parthenope; secondo la leggenda la sirena Parthenope e le sue sorelle, per l’insensibilità mostrata da Ulisse alla magia del loro canto, morirono suicide gettandosi in mare ed i loro corpi furono spinti dalle correnti in vari luoghi: quello di Parthenope giunse nel luogo dove oggi sorge Castel dell’Ovo. È stata una delle principali città della Magna Grecia, importante porto strategico e commerciale in epoca romana fino a diventare, alla fine del 1200, capitale del Regno di Napoli sotto il dominio degli Angioini. Ma è stato soprattutto in epoca borbonica che Napoli ha vissuto il suo massimo splendore divenendo a tutti gli effetti una delle grandi capitali europee.

Il nostro viaggio ha avuto inizio un sabato mattina, treno alta velocità da Roma Termini e arrivo in un’ora a Napoli Centrale. Breve sosta al Punto Informazioni Turistiche dove ci forniscono la pianta della città e ci danno le indicazioni per raggiungere a piedi – circa 30 minuti – il nostro B6B situato in Piazza San Gaetano (all’inizio di Via San Gregorio Armeno che tutti conoscono).

Dopo una brevissima sosta in albergo partiamo alla scoperta di Napoli seguendo un programma che avevamo preparato a tavolino e che ci porterà a visitare i principali luoghi di interesse. Il rientro è per lunedì pomeriggio, direzione Roma, dove torneremo con un bagaglio di conoscenza importante e la consapevolezza che in Italia c’è così tanto da fare e vedere che neanche ce ne rendiamo conto.

Durata e spesa: 3 giorni (2 notti), € 160 tra B6B (100) e treno (60).

Periodo e clima: 17-19 giugno, caldo ma sopportabile.

Viaggio: treno alta velocità Italo, puntuale.

Hotel: B&B San Gaetano, situato nell’omonima piazza, all’inizio di Via San Gregorio Armeno; posizione strategica, camera ampia, pulizia più che soddisfacente, arredi semplici ma confortevoli, buona insonorizzazione, un grazie di cuore al gestore Valerio molto simpatico e affabile.

Mangiare: ovunque buono ed economico, dallo street food (provate assolutamente “o cuoppo”, cartoccio con fritti vari), al ristorante di pesce, all’immancabile pizza. Porzioni generose!

Trasporti pubblici: ne abbiamo usufruito poco (una volta il bus e 2 volte la metro), direi che è andata piuttosto bene, buon servizio al prezzo di € 1,10 a corsa.

TOP TEN – LE 10 COSE DA NON PERDERE (IN ORDINE SPARSO)

1) Museo Cappella Sansevero (qui è custodita la statua del Cristo Velato);

2) Complesso monumentale di Santa Chiara;

3) Museo e Real Bosco di Capodimonte;

4) Santa Maria alla Sanità e Catacombe di San Gaudioso, il mercato del Rione Sanità;

5) i vicoli del centro storico, Via dei Tribunali, Spaccanapoli e San Gregorio Armeno;

6) Napoli sotterranea (portatevi una felpa);

7) la stazione della metropolitana Toledo (considerata una delle più belle d’Europa);

8) una passeggiata tra il quartiere Chiaia e il lungomare Caracciolo;

9) mangiare una sfogliatella da Attanasio (Vico Ferrovia, vicino alla stazione centrale);

10) parlare con le persone (al bar, al ristorante, in un negozio se fate acquisti, insomma ovunque vi capiti), i napoletani sono simpatici e cordiali.

IMPRESSIONI FINALI

Abbiamo trovato una città pulita, bella, accogliente, economica, sicura (il centro è ben presidiato dalle forze dell’ordine). L’unico aspetto negativo il continuo, incessante suonare il clacson da parte di automobilisti e scooteristi/motociclisti ma, a pensarci bene, anche questo fa parte del folclore descritto da Pino Daniele!



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