Napoli, Ercolano, Paestum e un assaggio di Cilento

Abbiamo viaggiato con mezzi pubblici, zaino leggero, abbigliamento da trekking e voglia di camminare
Scritto da: gioegiu
napoli, ercolano, paestum e un assaggio di cilento
Partenza il: 08/04/2013
Ritorno il: 13/04/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Raggiunta Napoli col treno, siamo rimasti un paio di giorni a Ercolano. Poi abbiamo raggiunto il sito archeologico di Paestum, passando (e visitando) Pompei. Abbiamo poi proseguito per Agropoli e raggiunto Castellabate a piedi nel parco. Bellissimo.

8 aprile 2013

Partenza con Italo da porta Susa verso le 8, arriviamo a Napoli con 20 min. di ritardo, verso le 13.30. Acquistiamo la “Campania Arte Card” (davvero conveniente) in stazione e usiamo subito il biglietto dei trasporti incluso per il bus per il B&B Santa Lucia 20, che si trova nella zona di Piazza Plebiscito. Il B&B si trova in uno stabile in ristrutturazione ma è pulito, la zona è bella, nella via ci sono negozi, bar ristoranti e percorrendola fino in fondo si arriva in 5 minuti a Castel dell’Ovo. Raccomandazioni anche dalla signora del B&B di fare attenzione ai borseggiatori e ripartiamo subito a piedi per il Museo Archeologico, lungo via Toledo. Dopo un po’ prendiamo anche la metro, per una fermata(?) (una di quella con opere d’arte, ma c’è molto sporco ovunque). Visitiamo il museo, non ci sono visite guidate e l’audioguida non è granché, ma qui ci sono tutti i pezzi più belli reperiti dagli scavi, davvero entusiasmante, purtroppo non valorizzato come merita.

Usciamo dopo un paio d’ore, l’aria è più fresca, entriamo anche in qualche negozio per scaldarci un po’ poi facciamo una sosta caffè sedendoci all’aperto, la sfogliatella è deludente. Ripartiamo fermandoci a guardare le scarpe (mi pare che i miei scarponcini da trekking siano troppo pesanti, poi invece andranno bene per il resto della vacanza) poi, dopo un giretto sino a Castel dell’Ovo, rientriamo anche perchè l’aria è davvero fredda. Usciamo per cena e ci fermiamo subito sotto all’albergo, in una pizzeria affollata. Pizza non eccezionale. Facciamo ancora 2 passi, ma non c’è molta gente in giro, ci sono invece molti poliziotti. Andiamo al caffe Gambrinus, per un babà, vediamo tazzine usate da Napolitano e consorte, con resti di caffe’, in mostra! Fa freddo. Rientriamo. Quando si va a Napoli non si può non pensare ai rifiuti e se e come il problema e’ stato risolto: qui in via Santa Lucia ci sono dei contenitori di rifiuti enormi e stracolmi, niente differenziata. I rifiuti vengono spediti in Olanda! Ma quanto ci costano?

9 aprile 2013

Colazione in un bar sotto l’albergo – pessimo, poco pulito, compriamo qualcosa al market per il pranzo e partiamo per Ercolano. Prendiamo il bus e parliamo con un signore che ci consiglia per l’ennesima volta di fare attenzione ai borseggiatori, soprattutto a quelli che attaccano discorso sull’autobus: come lui! Ci dà indicazioni per la fermata della circumvesuviana, salutiamo e arriviamo alla stazione. Treno sporco, pieno di gente, tra cui turisti francesi con bambini. Attraversiamo la periferia degradata di Napoli. Arrivo ad Ercolano, ci aspettavamo un bel paesino turistico e invece e’ una periferia. Alla biglietteria ci chiedono 50 euro per la visita guidata. Non sono programmate visite guidate di gruppo, come siamo abituati a fare a Torino. La guida, assai scortese, ci prende di sorpresa dicendo che o si hanno i soldi oppure bisogna contentarsi di leggersi il libretto. Poi se ne va prima che riusciamo a mandarla a quel paese. Così facciamo il giro aiutandoci con audioguida e guida. Visita molto suggestiva, con un bel sole non ancora troppo caldo. Pochi turisti, alcune scolaresche francesi. Sosta in un dehor con tavolini, sedie e distributori automatici per il pranzo. Noi e gli altri turisti buttiamo i rifiuti in alcuni bidoni, sparsi per il dehor, senza differenziarli. Quando ripartiamo scopriamo che sul retro dei bidoni c’erano le targhette: carta, plastica, etc.: bastava girarli e avremmo potuto differenziare i rifiuti e dato una impressione di civilta’ ai turisti che sono ormai abituati a farlo a casa loro. Rientro con la circumvesuviana. In stazione prendiamo la metro per arrivare alla partenza della funicolare per Castel dell’Elmo (chiuso il martedì) e la certosa di San Martino. Arriviamo al Vomero, è una Napoli un po’ diversa dalla periferia vista oggi, sulla funicolare c’è gente elegante. All’arrivo dovremmo prendere le scale mobili, invece ci sbagliamo, pensiamo ci sia un collegamento con altra linea della funicolare e ci ritroviamo ad una stazione in centro. Risaliamo e stavolta prendiamo le scale mobili e arriviamo. Visita alla certosa, chiesa, giardini, presepi, imbarcazioni reali del XVIII secolo. Sosta birra/caffè, (qui pasticcini ottimi) alla partenza del bus e ritorniamo con la funicolare in via Toledo. Siamo stanchi ma vogliamo ancora vedere i decumani: sono tre antiche strade di Napoli create alla fine del VI secolo a.C. durante l’epoca greca costituenti il cuore del centro antico della città (Wiki). Non abbiamo tempo di approfondire, ad esempio visitando il sottosuolo che pare essere interessante. Negozietti e brulicare di gente. Rientriamo in albergo. Cena da Marino, che ci aveva consigliato una ragazza in ascensore il giorno prima. Buona, però anche qui servizio conteggiato nel totale. Giro a piedi a Torre dell’Ovo, tra i bei locali (semivuoti) del porticciolo.

10 aprile 2013

Partenza per Paestum, oggi c’è sciopero dei negozianti contro la giunta contro ZTL e degrado, ma troviamo un bar aperto per la colazione. Prendiamo il treno e il nostro biglietto è valido anche qui! Nei pressi di Pompei decidiamo per una variazione del nostro programma e scendiamo. Prendiamo bus e arriviamo al sito, che visitiamo con le audioguide in un paio d’ore. Molta gente, caos, molte scolaresche in gita, e comincia a fare caldo. A me piace molto, però. Usciamo e evitiamo di fermarci lì fuori per il pranzo, dove il turista e’ braccato dagli “accalappia-turisti”. Camminiamo e dopo circa 1km(?) troviamo un bar tranquillo con un bel cortile dove mangiamo due piadine. Ripartiamo sempre a piedi per la stazione, distante un altro km circa e troviamo subito un treno per Salerno. Scendiamo a Salerno e scopriamo che è comodo arrivare a Paestum in treno, che partirà lì a poco, mentre dei bus non si capisce molto. Saliamo di corsa e arriviamo a Paestum in 10 minuti (sempre con la nostra “Arte Card”). Scendiamo in una stazione in mezzo alla campagna e non troviamo nessuna indicazione delle rovine, ma si intravedono delle mura e sappiamo dal navigatore che sono li’. Camminiamo a piedi per altri 5 minuti per un bella strada in mezzo ai campi e siamo arrivati! Sono le 5 e decidiamo di rimandare la visita al giorno dopo. Prenotiamo l’albergo che avevamo già individuato su internet, facciamo una sosta in un bar sempre affacciato sui templi e andiamo al vicino Hotel Dei Templi, davvero bellissimo. Ci danno addirittura camera con adiacente soggiorno! Cena al ristorante li vicino, consigliatoci dal signore dell’albergo. Sala un po’ fredda, qui tengono le porte spalancate ma cena ottima con primi a base di pesce. Giro attorno ai templi illuminati e ritorno. Fa freddo.

11 aprile 2013

Visita di Paestum, forse sarebbe stato meglio con le audioguide ma non ci abbiamo pensato. Scolaresche anche qui ma meno di Pompei. In questa stagione è tutto verde, davvero bello. Una città romana costruita su una città della magna grecia, ci sono, tra l’altro, tre templi greci che hanno resistito 2500 anni, perfettamente in piedi. Le mura sono molto più ampie dell’area riportata alla luce. Poi visita al museo ma velocemente, ormai siamo un po’ stanchi. Dopo la visita andiamo a prendere i bagagli in albergo e ci fermiamo al bar della sera prima per uno spuntino, non un granché i tranci di pizza ma il panorama è incredibile, abbiamo di fronte il tempio di Atena. Arriva anche una sposa per le foto. Giretto al book shop del museo che non avevamo guardato prima e ripartiamo. Prendiamoli treno per Agropoli. Arrivo ad Agropoli. Arriviamo sul lungomare, vediamo un albergo da dove sta partendo un pullman con una scolaresca (ecco dove vanno a dormire quelle che visitano Paestum) ma non ci piace ne’ l’albergo ne’ il posto e saliamo verso la collina. Arriviamo in un viale pedonale in salita e ci fermiamo per cercare in zona un albergo. Ricerca difficile, pare che li vicino, che a noi sembra l’unica zona decente di Agropoli non ci sia nulla. Finalmente su internet troviamo un albergo nei pressi e ci incamminiamo in direzione castello, e qui scopriamo un bel centro storico con punto panoramico. Anche qui però non ci sono alberghi così scendiamo verso il porto e troviamo le indicazioni per Il Saraceno(?) B&B decoroso e pulito, dove subito ci dicono di non aver posto, poi però controllano meglio e il posto c’è. Ci consigliano il loro ristorante ma non siamo decisi, usciamo e saliamo di nuovo verso il castello perché sta già facendo buio, sembra interessante per una visita ma a quest’ora è chiuso. Scendiamo in direzione dell’albergo ma poi vediamo una pizzeria da asporto su una piazzetta graziosa e ceniamo li. Pizze buonissime. Facciamo ancora un giro in centro ma i negozi sono chiusi, rientriamo.

12 aprile 2013

Ottima colazione al B&B, i proprietari si rivelano molto gentili. Il titolare ci fa anche vedere un dvd fatto da lui sulle bellezze del posto e ci dà indicazioni sul sentiero. Salutiamo e partiamo per Castellabate a piedi, dimentichiamo di prendere l’acqua, ma per fortuna dopo una mezz’oretta la strada costiera arriva a una bellissima spiaggia attrezzata ora che siamo fuori stagione chiusa ma il chiosco è aperto e fanno anche il caffè. Davvero fortunati. Ripartiamo, il sentiero è a tratti fangoso, siamo gli unici camminatori e forse a un certo punto non trovando più indicazioni ci infiliamo in una proprietà privata ma tutto va bene e dopo poco piu’ di un’oretta ci affacciamo sulla spiaggia che percorriamo scalzi. Dopo un’altra mezz’oretta di camminata in riva al mare arriviamo a Santa Maria di Castellabate, anche qui sembra tutto chiuso ma il posto è proprio carino. Vediamo anche il ristorante del film Benvenuti al sud (chiuso). Qui ci sono gli alberghi che abbiamo visto su internet e un paio di ristoranti aperti. Ci fermiamo in un ristorante/vineria sulla spiaggia, pranzo con antipasti di pesce e abbondante vino bianco del posto (buonissimo). Dopo una passeggiatina per la strada principale entriamo all’hotel Sonia, se non siamo gli unici ospiti poco ci manca e il personale si fa in quattro per noi. E poi la camera è affacciata sul mare e ha un bellissimo terrazzino (come quello di Montalbano). Peccato fermarsi solo una notte!. Facciamo ancora in tempo a prendere l’ultimo pullman della giornata per Castellabate, in alto sulle colline. Io dimentico sul bus uno zainetto con il giubbotto e comincia a fare freddo, visitiamo velocemente il castello. Chiediamo indicazioni per scendere a piedi a Santa Maria e dalle facce capiamo che qui a piedi non scende nessuno. Noi scendiamo, un po’ per le scale e un po’ per la strada e infine per un sentiero che ci porta in centro a Santa Maria, dove ci sono i negozi aperti e molta gente in giro, meno male perché ormai è buio. Rientriamo per cambiarci e usciamo per cena. Ora i negozi sono chiusi e anche qui poca gente per strada. Abbiamo ancora da smaltire il pranzo con tutto quel vino e ceniamo con gelato e tè.

13 aprile 2013

Partenza da Santa Maria alle 9.30 col pullman che, in un paio d’ore ci porta a Salerno. Il treno è alle 14 e riusciamo ancora a fare acquisti in una pasticceria vicino alla stazione e a pranzare in una rosticceria lì di fianco. Caffè in un bar sempre lì vicino e ripartiamo con il treno Italo. Un consiglio: se vi disturba viaggiare con neonati/bambini urlanti evitate la carrozza 8! Probabilmente si concentrano tutti lì. In definitiva una bellissima vacanza.



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