Namibia mon amour

Viaggio in Namibia in self drive, quattro amici e tanta voglia di vedere il mondo
Scritto da: FALCO
namibia mon amour
Partenza il: 06/05/2012
Ritorno il: 28/05/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
A ottobre 2011 cominciammo a pensare al viaggio in Namibia, una telefonata al nostro caro amico Mario e sua moglie Adriana e sì, loro ci stavano. Allora cominciammo ad informarci, a cercare su internet, a leggere i diari di altri viaggiatori, a sentire chi ci era già stato. Contattammo Emanuele di Granelli di sabbia – Namibia-Travel.it il quale ci preparò un programma delle cose da vedere e da fare in ventidue giorni di viaggio. Periodo migliore per visitare la Namibia maggio, ottobre, il clima è buono e non ci sono le pioggie. Scegliemmo di fare un self drive pur se con qualche timore ma Emanuele e Alessandro in team ci rassicurarono prevedendo ogni tipo di intoppo e un filo diretto con loro, che parlavano italiano, durante il viaggio (schedina telefonica namibiana). Ci prenotarono una macchina a noleggio che si rivelò essere una Toyota 4×4 con cassone dove ci stavano tutti i bagagli che ogni giorno dovevamo caricare e scaricare, doppia ruota di scorta (indispensabile), kilometraggio illimitato, assicurazione super cover, assicurazione personale, navigatore satellitare già impostato, più i pernottamenti nei lodge tutti di alto livello con cene e breakfast inclusi, più altri servizi che non sto ad elencare per la cifra di Euro 2950 ca. cad. Decidemmo di fare il viaggio dal 06 maggio al 28 maggio 2012 così fermammo anche il biglietto aereo con Air Berlin, volo diretto Monaco – Windhoek, avremmo raggiunto Monaco in macchina poichè abitiamo in Italia del Nord, prezzo del biglietto Euro 800 ca. cad. All’avvicinarsi della data prevista però Air Berlin cambiò il volo e ci fece fare uno scalo cioè Monaco – Berlino, Berlino -Windhoek, e va bè, pazienza ! Cominciava la nostra avventura in terra di Namibia. Arrivati alle sei di mattina, trovammo Marco all’aeroporto che ci attendeva e ci aiutò a sbrigare le pratiche del noleggio auto, ci accompagnò a Windhoek al nostro albergo e lì davanti ad un caffè incontrammo Emanuele con tutti gli strumenti per il viaggio (pila e burro cacao compresi). Dopo aver visitato la capitale, si fa presto perchè è a misura d’uomo, andammo a mangiare al Joe’s Beer House, ottimo ristorante consigliatoci.

Il nostro giro partiva da Windhoek verso sud, deserto del Kalahari, piccolo safari per prendere confidenza con gli animali e tramonto da favola sulle dune rosse. Fish River Canyon e trasferimento a Luderitz dove cenammo con una mangiata di pesce fantastica, aragosta crostacei e molluschi. Clima freddo poichè eravamo sull’Atlantico. Proseguimento per il deserto del Namib con le sue dune rosse uniche al mondo e paesaggi da favola. Sveglia alle cinque per essere al cancello del parco alle 6.15, ma tutto questo non ci pesò perchè ormai avevamo preso il ritmo della natura.

Molte strade sono sterrate e le gomme della Toyota non erano per niente in buone condizioni, già a Luderitz il benzinaio l’aveva notato e ci disse che non avremmo fatto molta strada. A Solitaire, un posto sperduto dove c’era un pasticciere “personaggio” che vendeva la sua torta di mele diventata famosa, i meccanici ci smontarono un pneumatico che aveva un chiodo inserito e lo cambiarono con uno nuovo. Gonfiaggio del pneumatico con la pompa da bicicletta! Raggiunta Swakopmund, moderna cittadina di ispirazione tedesca, il giorno successivo in programma c’era la gita in catamarano a Walvis Bay, qui le foche saltavano sulla barca, prendevano il pesce che veniva loro dato e si rigettavano in acqua. Miriadi di cormorani, pellicani, delfini, colonie di foche sulle spiagge. Nel pomeriggio gita con jeep e autista su e giù per le dune, esperienza unica da fare, ci è stato offerto anche il pranzo sulla sabbia con ostriche e prosecco del capo. A Swakopmund la Sig.ra Cerilise dell’Avis ci fece il cambio di tutti e quattro i pneumatici più quelli di scorta, tutti nuovi di zecca!

Ripreso il viaggio verso il Damaraland molto caldo ma mozzafiato, a Twyfelfontein visitammo le incisioni rupestri su rocce di arenaria rossa e le organ pipes cosiddette rocce suonanti. Altra tappa Opuwo, una incredibile città con le etnie più diverse, magnifico l’Opuwo Country Lodge. Ci accordammo con Qeen Elizabeth, la nostra guida presso gli Himba e gli Herero. Era buona cosa portare loro dei doni. Divertenti le conversazioni con questa gente sempre sorridente e tranquilla. Poi arrivammo ai bordi dell’Etosha Park, due giorni interi di safari per vedere gli animali abbeverarsi alle pozze. Paradiso terrestre! Leoni, elefanti, branchi di zebre, rinoceronti, giraffe, gnu, antilopi, orici ecc.. nel loro ambiente naturale. Fantastico! Ormai il viaggio stava per finire, ci rimanevano ancora le città del triangolo d’oro: Otavi, Tsumeb e Grootfontein. Qui visitammo l’etnia dei Sun che ci illustrarono la loro vita semplice nella savana.

Passando per il Waterberg Plateau Park riuscimmo ad incontrare anche i bufali, puntuali al tramonto ad abbeverarsi, non dimenticherò mai lo sguardo del capo branco, sapeva che eravamo lì nascosti e sentiva la nostra presenza, noi li vedevamo attraverso una fessura e stavamo in silenzio senza muoverci.

Non bastano queste righe per spiegare l’emozione provata durante questo viaggio a lungo sognato, di sicuro a casa noi siamo tornati diversi e continuiamo a pensare alla Namibia e a quello che abbiamo vissuto. Ora abbiamo un mare di fotografie da sistemare. Ci riteniamo molto fortunati, felici e soddisfatti per un viaggio che è stato al di sopra delle nostre aspettative.

Giulietta e Antonio



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche