Namibia mon amour
Il nostro giro partiva da Windhoek verso sud, deserto del Kalahari, piccolo safari per prendere confidenza con gli animali e tramonto da favola sulle dune rosse. Fish River Canyon e trasferimento a Luderitz dove cenammo con una mangiata di pesce fantastica, aragosta crostacei e molluschi. Clima freddo poichè eravamo sull’Atlantico. Proseguimento per il deserto del Namib con le sue dune rosse uniche al mondo e paesaggi da favola. Sveglia alle cinque per essere al cancello del parco alle 6.15, ma tutto questo non ci pesò perchè ormai avevamo preso il ritmo della natura.
Molte strade sono sterrate e le gomme della Toyota non erano per niente in buone condizioni, già a Luderitz il benzinaio l’aveva notato e ci disse che non avremmo fatto molta strada. A Solitaire, un posto sperduto dove c’era un pasticciere “personaggio” che vendeva la sua torta di mele diventata famosa, i meccanici ci smontarono un pneumatico che aveva un chiodo inserito e lo cambiarono con uno nuovo. Gonfiaggio del pneumatico con la pompa da bicicletta! Raggiunta Swakopmund, moderna cittadina di ispirazione tedesca, il giorno successivo in programma c’era la gita in catamarano a Walvis Bay, qui le foche saltavano sulla barca, prendevano il pesce che veniva loro dato e si rigettavano in acqua. Miriadi di cormorani, pellicani, delfini, colonie di foche sulle spiagge. Nel pomeriggio gita con jeep e autista su e giù per le dune, esperienza unica da fare, ci è stato offerto anche il pranzo sulla sabbia con ostriche e prosecco del capo. A Swakopmund la Sig.ra Cerilise dell’Avis ci fece il cambio di tutti e quattro i pneumatici più quelli di scorta, tutti nuovi di zecca!
Ripreso il viaggio verso il Damaraland molto caldo ma mozzafiato, a Twyfelfontein visitammo le incisioni rupestri su rocce di arenaria rossa e le organ pipes cosiddette rocce suonanti. Altra tappa Opuwo, una incredibile città con le etnie più diverse, magnifico l’Opuwo Country Lodge. Ci accordammo con Qeen Elizabeth, la nostra guida presso gli Himba e gli Herero. Era buona cosa portare loro dei doni. Divertenti le conversazioni con questa gente sempre sorridente e tranquilla. Poi arrivammo ai bordi dell’Etosha Park, due giorni interi di safari per vedere gli animali abbeverarsi alle pozze. Paradiso terrestre! Leoni, elefanti, branchi di zebre, rinoceronti, giraffe, gnu, antilopi, orici ecc.. nel loro ambiente naturale. Fantastico! Ormai il viaggio stava per finire, ci rimanevano ancora le città del triangolo d’oro: Otavi, Tsumeb e Grootfontein. Qui visitammo l’etnia dei Sun che ci illustrarono la loro vita semplice nella savana.
Passando per il Waterberg Plateau Park riuscimmo ad incontrare anche i bufali, puntuali al tramonto ad abbeverarsi, non dimenticherò mai lo sguardo del capo branco, sapeva che eravamo lì nascosti e sentiva la nostra presenza, noi li vedevamo attraverso una fessura e stavamo in silenzio senza muoverci.
Non bastano queste righe per spiegare l’emozione provata durante questo viaggio a lungo sognato, di sicuro a casa noi siamo tornati diversi e continuiamo a pensare alla Namibia e a quello che abbiamo vissuto. Ora abbiamo un mare di fotografie da sistemare. Ci riteniamo molto fortunati, felici e soddisfatti per un viaggio che è stato al di sopra delle nostre aspettative.
Giulietta e Antonio