Namibia: cosa non fare

Come per il viaggio raccontato da Mela intitolato “Namibia: consigli di viaggio”, anche noi abbiamo avuto problemi con Europcar di Windhoek. Solo un consiglio: NON NOLEGGIATE AUTO CON EUROPCAR!!!! Al termine del nostro viaggio abbiamo restituito l’auto facendoci rilasciare dall’addetto la ricevuta in cui si certificava che il mezzo era in...
Scritto da: jcpennyak
namibia: cosa non fare
Partenza il: 10/10/2006
Ritorno il: 25/10/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Come per il viaggio raccontato da Mela intitolato “Namibia: consigli di viaggio”, anche noi abbiamo avuto problemi con Europcar di Windhoek. Solo un consiglio: NON NOLEGGIATE AUTO CON EUROPCAR!!!! Al termine del nostro viaggio abbiamo restituito l’auto facendoci rilasciare dall’addetto la ricevuta in cui si certificava che il mezzo era in ottime condizioni e senza danni.

Un mese dopo ci sono stati sottratti dal conto corrente senza una nostra autorizzazione, senza che nessuno ci mandasse un fax, una e-mail, una telefonata o altro, 900 euro! Ancora oggi, assieme alla associazione dei consumatori, stiamo facendo l’impossibile per recuperare questa somma! Per il resto devo dire che la Namibia è un Paese con paesaggi stupefacenti e gente disponibilissima.

Noi abbiamo viaggiato da soli e per raccogliere informazioni o prenotare i parchi ci siamo serviti di Cardboard Box Travel Shop, un’agenzia del posto ben preparata ed efficiente.

Siamo partiti da Windhoek per trasferirci un paio di giorni al Waterberg Plateau. Fermarvi se potete al mercato di Okahandja per trattare l’acquisto di qualche oggetto d’artigianato. Tenete presente che non si tratta di manufatti namibiani, è una buona occasione per scambiare quattro chiccchiere con gente del posto.

Non abbiate fretta di avvistare animali. Non serve fare safari al Waterberg perché è una zona troppo vasta e l’escursione troppo breve per avvistare qualcosa di significativo. Conservate i rullini per l’Etosha. Sempre al Waterberg Plateau potrete fare una camminata piacevole in cima all’altopiano per godervi il tramonto sulla savana: spettacolo da non perdere.

Il quarto giorno ci siamo spostati all’Etosha National Park. Dopo la prima notte al Namutoni camp abbiamo percorso le strade polverose del parco fino al campeggio di Okaukuejo nella parte più ad Ovest, ricca di animali.

Qui avvisterete elefanti, rinoceronti, iene, leoni oltre che alle più comuni gazzelle, giraffe, zebre, gnu, ecc… La sera lo spettacolo è garantito grazie a potenti luci posizionate intorno alla pozza d’acqua. Durante tutta la notte assisterete al carosello di animali che giungono da lontano per abbeverarsi: suggestivo e surreale, sembra di vivere in un documentario del National Geographic.

Nei campeggi si possono utilizzare le proprie tende oppure prenotare un bungalow attrezzati con cucina. Dopo i parchi del nord siamo scesi lungo la C38 fino ad Outojo per poi prendere la C39 verso Khorixas. E’ bene fare rifornimento ad ogni occasione perché in questa zona non si trova carburante. L’area è particolarmente selvaggia e calda con punte in primavera di oltre 50°C. Il giorno successivo abbiamo raggiunto la bellissima Swakopmund percorrendo la Skeleton Coast. In città vi consigliamo di dormire al Seabreeze, un grazioso bed and breakfast sulla spiaggia gestito da connazionali molto gentili e disponibili.

Da ricordare che lungo tutta la costa si guida su strade di sabbia che richiedono prudenza; in compenso gli scenari hanno un fascino unico. ATTENZIONE: ci sono miniere di diamanti lungo il tragitto: non fermatevi a fotografare, nemmeno la natura, perché se vi vedono i guardiani armati vi puntano il fucile e vi bloccano come è accaduto a noi.

A Walvis Bay se potete, fate il tour giornaliero combinato barca + jeep che vi accompagna fino a Sandwich Harbour, ad esempio con la società Mola Mola Safaris. Avrete la possibilità di vedere pellicani, fenicotteri, delfini e foche, scendere in picchiata dalle dune ruggenti ed ammirare la costa da un punto di vista privilegiato.

Penultima tappa è stata l’attraversamento del deserto del Namib fino a raggiungere Sossusvlei. Partite la mattina all’alba perché le dune sono particolarmente rosse e la luce di taglio crea ombre intense che si smarriscono a metà mattinata.

Prima di raggiungere Windhoek abbiamo fatto tappa all’Amani lodge, una lussuosa tenuta in cui vengono protetti ghepardi e leoni. Con una modica cifra si può partecipare ad un tour che porta all’interno della riserva dove da appositi capanni d’avvistamento scatterete le vostre fotografie migliori. L’ambiente è molto particolare e curato, i lodge si affacciano sulla savana e la sera si possono sentire i ruggiti dei felini.

Da tener presente che la carta di credito non è accettata nella gran parte dei distributori di benzina.

Questo è il nostro itinerario, che è anche il classico giro che si riesce a compiere in un paio di settimane. Se volete altre informazioni scrivete pure.

Samy



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