Myanmar, stupendo viaggio indipendente

Ciao a tutti. Siamo Marco e Annalisa,e con grande entusiasmo vogliamo raccontarvi la nostra meravigliosa esperienza di viaggio in Myanmar,ex Birmania,avvenuto lo scorso Agosto 2006. Siamo sempre stati affascinati dall'idea di visitare questo paese,a detta di molti rimasto puro negli usi e costumi della sua meravigliosa ed ospitale...
Scritto da: max77
myanmar, stupendo viaggio indipendente
Partenza il: 04/08/2006
Ritorno il: 16/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Ciao a tutti.

Siamo Marco e Annalisa,e con grande entusiasmo vogliamo raccontarvi la nostra meravigliosa esperienza di viaggio in Myanmar,ex Birmania,avvenuto lo scorso Agosto 2006.

Siamo sempre stati affascinati dall’idea di visitare questo paese,a detta di molti rimasto puro negli usi e costumi della sua meravigliosa ed ospitale popolazione,nonche’ per il suo patrimonio artistico,ricchissimo di templi e monasteri antichissimi,conservati perfettamente.

Incoraggiati anche dalle positive segnalazioni presenti su questo utilissimo sito,abbiamo deciso finalmente di intraprendere il viaggio,e per nostra grande gioia,l’esperienza si sarebbe poi rivelata adirittura ben superiore alle nostre comunque entusiastiche aspettative! Abbiamo optato per un viaggio indipendente,prenotando solamente il volo per Yangon (ottimo e conveniente si e’ rivelato quello della compagnia del Qatar,con scalo a Doha).Infatti,cosi’ facendo ci sono svariati ed importanti pro:1)economicamente,mi sembra la soluzione migliore.2)Meno passaggi attraverso agenzie ci sono,meno si foraggia il governo militare.3)Cosa piu’ importante,la Birmania offre meravigliose occasioni di scoperta ed arricchimento interiore,grazie alla sua gente ospitale e amichevole e alla sua incontaminata (speriamo ancora per molto) atmosfera magica.Tutto cio’ non potrebbe minimamente venire apprezzato partecipando ad un viaggio organizzato,che porterebbe inevitabilmente ,per via della comitiva,alla chiassosa chiacchera banale e ad assumere un atteggiamento scontato,distaccato e non armonioso con la popolazione del luogo.

Appunto per questo,abbiamo deciso di affidarci ad una guida-autista locale,con la quale abbiamo pianificato insieme a grandi linee le tappe del tour,con la possibilita’ di eventualmente modificarle giorno per giorno in base alle nostre esigenze,in modo molto elastico. S. (il soprannome di tale guida),contattato grazie anche alle segnalazioni gia’ presenti in questo sito,si e’ rivelato una persona eccezzionale: premuroso,attento,disponibilissimo e professionale.Ma la cosa piu’ bella e’ che siamo entrati subito in sintonia con lui,grazie alla fiducia e serenita’ che ci ha trasmesso.Infatti,e’ stato un viaggio tra tre amici,piuttosto che tra due clienti con guida al seguito.

Siamo arrivati all’aeroporto di Yangon stanchi per il viggio e un po’ in ansia per la burocrazia e i severi controlli che ci aspettavamo da un paese sotto un regime repressivo e oscurantista.Inoltre,eravamo preoccupati sul fatto che S. Fosse davvero li’ ad aspettarci.

Con grande stupore,i controlli e le pratiche sono stati niente di piu’ che ad un qualsiasi altro aeroporto internazionale,e gia’ subito nella hall c’era S. Che ci aspettava col cartello in mano recante la scritta del nostro nome! Sciolte cosi’ tutte le tensioni,abbiamo legato subito,e come gia’ detto,abbiamo dato il via ad un viaggio stupendo in amicizia e rispetto.

Atterrati a Yangon di sera,ci siamo intrattenuti nella capitale solo per il pernottamento,dopo una cena in un grazioso ristorante stile pub (allegri brindisi a base di ottima birra locale).Preciso che da li’ in avanti (quindi sempre…),siamo stati a tavola tutti e tre insieme,sia a pranzo che a cena,divertendoci un sacco.Ci siamo permessi di offire i pasti a S. In ogni occasione,con grande piacere reciproco.Ci e’ sembrato quantomeno doveroso e segno di rispetto nei confronti di una persona che svolge con grande dedizione e onesta’ il suo lavoro.

La mattina seguente,svegli di buon ora,abbiamo trovato la citta’ allagata dal temporale.C’era da aspettarselo,in quanto ad agosto ci troviamo nel pieno della stagione delle piogge monsoniche.Ma devo dire che comunque le condizioni meteo non hanno minimamente ostacolato i nostri spostamenti,anche perche’ il grosso delle precipitazioni si abbate sulla ziona del delta dell’Irrawaddy,e il resto del paese non e’ poi troppo piovoso neppure ad Agosto.

Partiamo alla volta di Kyaiktyo,dove si trova la mitica e meravigliosa roccia d’oro. S. Ci avverte per correttezza che in quella stagione c’e’ serio rischio di piogge abbondanti,e potrebbe non valerne la pena,visto che bisogna affrontare un viaggio di tre ore di macchina,piu’un’ora di camion sul cassone,piu’ un’ora di camminata in salita…!Comunque,decidiamo di andare assumendoci in coscienza il rischio di una sfacchinata inutile.Il tempo ci e’ clemente,e dopo una bella sfacchinata,arriviamo ai piedi della mitica roccia:una meraviglia indescrivibile,sembra una cosa dell’altro mondo,il nostro stupore e’ grande.

Passata la notte in un grazioso albergo vicino alla roccia,ritorniamo al campo base alla volta di Taungoo,dove passiamo la notte,tappa intermedia per Kalaw,dove arriviamo la sera seguente ,grazioso paese di montagna, famoso per la pratica del trekking e per la villeggiatura.

La mattina seguente si parte alla volta delle celebri Pindaia Caves,grotte antichissime dove sono conservati migliaia di Budda votivi,davvero impressionanti.Nella zona,laboratori artigianali che producono i famosi ombrelli di carta tradizionali,da non perdere.

Si prosegue il viaggio fino al Lago Inle.Questo luogo d’incanto e’ famoso per i suoi accoglienti e lussuosi cotteges sull’acqua,formati da palafitte nello stile tradizionale e per la straordinaria popolazione che su tali acque vive,commercia,produce ,nonche’ per i celebri pescatori che remano con la gamba.Sulle spode del lago numerosi templi e rovine di giganteschi complessi di antichissime pagode.Sul lago si possono ammirare indimenticabili tramonti dorati e la mattina si svolgono svariati mercati galleggianti dove le popolazioni locali di varie etnie e dai costumi tradizionali s’incontrano per vendere beni d’artigianato locale,legna,pesce e quant’altro.Trascorriamo tre meravigliose giornate al lago Inle,ma e’ davvero un peccato lasciarlo…

Partiamo alla volta di Kalaw di nuovo,inteso come tappa intermedia per Mandalay,ed e’ comunque piacevole soggiornare nella graziosa cittadina montana.

Arrivati Mandalay,visitiamo i numerosi siti storici,tra cui il gigantesco complesso del palazzo imperiale all’interno delle mura,nonche’ le innumerevoli pagode e monasteri,tutti conservati alla perfezione e di grande bellezza.

La citta’ e’ caotica e disordinata,una piccola Yangon,ma comunque e’ certamente consigliabikle visitarla,oltre che per i siti che ho citato,anche per vedere l’attivita’ frenetica degli abitanti,i mercati e i ristoranti barbeque! Dopo due notti a Mandalay,partiamo per Bagan,sito archeologico principale del Myanmar.Una distesa di oltre 40 chilometri quadrati costellata di migliaia di enormi pagode millenarie.E’ una visione mistica,difficilmente descrivibile,specialmente al tramonto,dove le cupole rivestite di lamine d’oro puro riflettono i colori rosa del cielo e lo spettacolo e’ un’esperienza commovente,mistica ed eterna.Peccato solo per il fatto che la zona ,comunque comprensibilmente,si sia largamente sviluppata turisticamente,e se da un lato si possono trovare piacevoli e discreti alberghi con piscina (ad agosto c’erano 35 gradi,ma nella nostra primavera possono arrivare a 45 ! ) ben mimetizzati ai piedi del sito,d’altro canto sono frequeti gli arrivi di corriere che scaricano orde di turisti di mezza eta’,spesso caciaroni e maleducati,che si annidano sulle pagode per dire soltanto : io c’ero!La gente del luogo deve avere senza dubbio l’oppurtunita’ di vivere grazie anche al turismo,ci mancherebbe altro,ma questi torpedoni non hanno proprio senso e rovinano tutto,a maggior ragione li’ piu’ che in altri luoghi.

Comunque…,trascorsi 3 giorni a Bagan (S. Ci dissse che un suo conoscente collega,massimo esperto delle pagode del sito archeologico,ritiene che per poter visitare in modo completo la distesa occorra almeno un mese),ci dirigiamo alla volta di Pyay,piccola cittadina sulla rotta di ritorno per Yangon,che ospita la piu’ antica pagoda della nazione.

Arrivati A Yangon nuovamente,e’ chiara la percezione che il nostro viaggio sta finendo.La nostalgia si e’ impossessata di tutti noi e le nostre espressioni tradiscono i nostri sentimenti.Non vogliamo gia’ lasciare questo bellissimo paese cosi’ presto,e non vogliamo separarci da S. ,ne’ lui da noi…

L’ultimo giorno e’ dedicato alla visita di Yangon.

Il sito piu’ importante e’ la maestosa Swedagon Pagoda,maggior templio del paese.E’ davvero enorme,la cupola interamente ricoperta da foglie d’oro e’ sormontata da un enorme diamante,che e’ possibile veder brillare nei giorni di sole da grande distanza.Lo stupa principale e’ circondato da numerosissime pagode minori,formando un complesso grandioso.

Oltre ai templi,la citta’ e’ interessante per la zona dei mercati (cinese e indiano) e per le testimonianze della colonizzazione inglese,rintracciabili nelle varie residenze di stile coloniale.

Questo e’ in sostanza l’itinerario da noi intrapreso,in un periodo di 14 giorni,e che mi sento di consigliare a tutti senza esitazioni.Devo aggiungere che il litorale della Birmania non l’abbiamo visitato,perche’ durante la stagione coincidente alla nostra estate e’ colpito da forti piogge monsoniche.Comunque mi e’ stato detto che il mare e le spiegge sono molto belli ,soprattutto nella cittadina di Ngapoli (si pronuncia Napoli…!in effetti e’ cosi’ chiamata per via di un uomo napoletano che si e’ fermato da quelle parti !).

La mia descrizione del viaggio e’ solo un piccolo assaggio dell’esperienza che abbiamo avuto e si limita all’itinerario che abbiamo fatto.

In realta’ e’ impossibile spiegare le emozioni e lo stupore che ci hanno accompagnati e che conserveremo per sempre nei nostri cuori.E tutto sommato,non voglio dirvi di piu’ per non rovinarvi la sorpresa…! Durante i nostri spostamenti,abbiamo avuto occasione di vedere la vita reale della popolazione (per quanto ci era concesso,s’intende,visto il regime militare che tiene ben nascosto ed estrenei le situazioni piu’ disumane).Ci siamo imbattuti nei mercati dei vari paesini minori,abbiamo camminato per le strade dei villaggi di campagna,liberamente,senza fretta.Abbiamo potuto ammirare gli splendidi paesaggi campestri e i contadini al lavoro,stupiti della nostra presenza,i monasteri,chiaccherare amichevolmente coi monaci…

Tutto questo,secondo me ,e’ cio’ che e’ veramnte interessante ed unico in un viaggio in Birmania.Certo,i monumenti e i siti archeologici sono meravigliosi,ma il poter vedere una civilta’ pura,sorridente,che sembra essere riemersa da tre secoli fa,lo stupore della gente di varie etnie che ti sorride e ti guarda come fossi un extraterrestre,l’emozione di scambiare due battute con i monaci,semplici e avanti anni luce allo stesso tempo,e’ tutto questo che rende il viaggio un incancellabile arricchimento interiore.

Durante i nostri spostamenti in macchina su vie alle volte accidentate,ma spesso in buone condizioni,abbiamo potuto assistere a situazioni e vedere luoghi inaspettati,meravigliosi.Sta proprio qui’ il 90 % dell’esperienza in Birmania,i meravigliosi monumenti che abbiamo visto sono tutto sommato piccola cosa in confronto delle emozioni provate a contatto con la gente locale durante il percorso in macchina.

Tutto cio’ non sarebbe stato quindi possibile in un viaggio organizzato con trasferimenti interni in aereo,tantomeno in corriera,che si ferma solo in base a tappe prestabilite e dove si parla di calcio e politica piuttosto che contemplare le meraviglie di questa terra.

Percio’ posso solo consigliare di fare un viaggio indipendente in Myanmar,in qualsiasi stagione,prenotando solamente i voli e affidandosi a una guida locale che vi accompagni per il paese in macchina.Penso che questo sia l’unico modo in cui veramente si possa apprezzare appieno questo meraviglioso paese.

Se avete bisogno di ulteriori informazioni sulla Birmania,non esitate a contattarmi al mio indirizzi email : mlandini1@alice.It . Saro’ felicissimo di potervi dare una mano e rispondere alle vostre domande.

Cari saluti a tutti, Marco e Annalisa.

Spero tanto le mie informazioni vi siano di utilita’.Saremo lieti di risponde alle vostre ulteriori domande,contattateci pure all’indirizzo : mlandini1@alice.It Cordialmente, Marco e Annalisa



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