Myanmar 2011

Tour del Myanmar 2011 di Capogna Domenico
Scritto da: hansel
myanmar 2011
Partenza il: 17/01/2011
Ritorno il: 04/02/2011
Viaggiatori: 5
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Il viaggio in Myanmar si è rilevato un’esperienza mitica, le persone incontrate sono state splendide e le emozioni vissute difficili da raccontare, nonostante ciò eccomi qua pronto a farlo cercando di essere utile a quanti vogliano intraprendere la nostra stessa avventura, cominciando con alcuni suggerimenti che potranno esservi utili:

– Al momento attuale non esistono schede sim per i nostri cellulari in vendita nel Myanmar, si può telefonare solo dall’hotel o meglio ancora da call center, mentre i p.c. Sono lenti nella navigazione;

– Il cambio si aggira sui 830 kyat per dollaro con banconote da 100, 800 kyat con i diversi tagli e soprattutto banconote nuove; quando cambiate controllate le banconote che vi danno, se tagliate o rovinate fatevele cambiare perché non le accettano;

– Portatevi sempre con voi il passaporto, ci è stato richiesto più volte sia per il ritiro dei ticket degli ingressi nei siti che in hotel;

– Se andate a Ngapali Beach, ricordatevi che al vostro arrivo troverete fuori dall’aeroporto il personale dell’hotel da voi scelto che provvederà al ritiro dei bagagli e vi condurrà in Hotel;

– Ricordatevi di confermare i voli, se volate con air bagan vi è una sede in centro a Bagan mentre a Ngapali beach ha provveduto direttamente l’hotel.

– In alcuni posti tipo Bagan o Mingun verrete assaliti letteralmente da venditori che cercheranno di vendere i loro oggetti, se non siete interessati ripetete la frase Toby Cebuzè che significa no grazie; altre parole che userete con facilità sono Cebuzè (grazie) Mingalabar (salve) Ta Ta (ciao).

Se volete fare una buona vacanza contattate Teo o Mike, entrambi sono state persone eccezionali e non hanno deluso le nostre aspettative. Per ulteriori informazioni potete contattarmi hansel60@yahoo.it

Lun. 17.01.2011

Eccoci qui io, Fabio, Marco, Pino e Ruggiero, pronti per partire, finalmente il giorno è arrivato ed alle ore 10.55 decolliamo da Milano Malpensa con volo Qatar Airwais per Doha, dove arriviamo alle ore 18.30, cambio aereo e partenza alle ore 20.30 per Bangkok.

Mar. 18.01.2011

Arrivo a Bangkok alle ore 07.00 e dopo aver ritirato il biglietto aereo presso il banco della Bangkok Airwaiss decolliamo per Yangoon alle ore 09.15. Arrivo a Yangoon alle 10.05, all’uscita ci attende Teo che ci presenta il suo amico Mike che ci conduce preso la sua agenzia per il pagamento di quanto da noi stabilito in Italia. Mike possiede un’agenzia in centro ad Yangoon e ci riferisce che se vogliamo possiamo prenotare anche tutti gli alberghi, ma decidiamo di prenotare solo gli alberghi di Yangoon e del Monte Khaikhto oltre all’albergo di Ngapali Beach dove andremo io e Ruggiero. Mentre attendiamo che vengano fatte le prenotazioni degli alberghi e dei voli interni Mike ci riferisce che le fatidiche schede sim da 25 dollari che avrebbero dovuto far funzionare i nostri telefonini, dal 19 Novembre 2010 sono state abolite e perciò l’unica possibilità per telefonare rimane l’albergo (media 5 dollari al minuto) o qualche call center (vera alternativa). Si offre anche di cambiare i dollari in Kyat, ma reputiamo, erroneamente, che 820 kyat per dollaro siano pochi e perciò decidiamo di cambiare successivamente. Dopo che ci vengono consegnati i vari vouchet arriviamo all’hotel e dopo aver lasciato i bagagli iniziamo la visita della città cominciando dalla Sule Pagoda ( 2 dollari), proseguendo con la Botataung ( 2 dollari), la Chaukhtatgy (Buddha sdraiato) finendo con la Swedagon pagoda ( 5 dollari). Nei pressi della Sule pagoda effettuiamo il cambio dei dollari constatando che lo stesso si aggira sui 830 kyat per banconote da 100 dollari, 800 per gli altri tagli. Torniamo in Hotel ed alla reception ci consegnano i biglietti aerei dell’Air Bagan che Mike aveva prenotato in mattinata e dopo esserci ripuliti, il nostro autista ci porta ad un ristorante cinese nei pressi della Botataung per la cena (45.000 kyat).

Hotel Thamada 25 dollari la doppia 36 la tripla.

Mer. 19.01.2011

Dopo aver lasciato i bagagli nel deposito dell’albergo, partiamo alla volta di Bago, dove arriviamo dopo circa 2 ore di auto, visita dei templi della città con inizio al Kyaik Pun Paya, (10 dollari per la visita di tutti i monumenti) proseguendo con il Shwethalyaung Buddha), la Shwemawdaw Paya, la Mahazedi Paya, lo Snake monastery dove all’interno di una vasca vi è un pitone birmano lungo 5 metri di 118 anni, finendo la visita al Kha Khat Wain Kyaung. In quasi tutti i templi vi verranno richiesti 300 khyat per la macchina fotografica. Nel primo pomeriggio arriviamo a Kinpun e saliamo su un camion (1250 Kyat a persona) che ci porterà fino al Yatetaung terminal, base per l’inizio della salita al Golden Rock. Finalmente dopo che il camion viene riempito in modo impressionante di gente, partiamo per i 45 minuti più allucinanti della vacanza. Arrivati alla base del Golden Rock pensiamo che il peggio è passato ed invece il bello comincia adesso, ci attende un’ora circa di salita ripida per giungere finalmente a destinazione dove fatte alcune centinaia di metri paghiamo 6 dollari a persona per l’ingresso (tenete la macchina fotografica nello zaino così eviterete di dare 2 dollari al regime, tanto nessuno controlla chi scatta foto nel complesso). Dopo aver lasciato gli zaini in hotel iniziamo la visita della roccia d’oro, un masso in bilico su di un dirupo molto venerato nel Myanmar, dove secondo la leggenda lo stesso starebbe in equilibrio grazie ad un capello del Buddha.

Cena al ristorante dell’hotel per 55.000 Kyat.

Hotel Kyaikhto 50 dollari la doppia, 70 dollari la tripla.

Gio. 20.01.2011

Di primo mattino, dopo aver fatto colazione, iniziamo la discesa del monte pensando a quanto ci aspetta al Yatetaung terminal, dove saliti di nuovo sul fatidico camion percorriamo l’ultimo tratto pregando che non si spacchino i freni. Finalmente arriviamo a Kimpun e contenti saliamo sul nostro furgone per tornare ad Yangoon. Poco prima di giungere ad Yangoon ci fermiamo a Taukkyan dove vi è un cimitero contenente 6374 tombe di soldati alleati caduti durante la seconda guerra mondiale. Dopo cena andiamo in un call center, dove con meno di 3000 kyat telefoniamo tramite Skype in Italia.

Ven. 21.01.2011

Partenza da Yangoon alle ore 06.00 con volo air Bagan, arriviamo a Mandalay alle 07.25 ed ad attenderci c’è Joe che sarà il nostro autista fino a Bagan e si rivelerà una persona splendida per tutto il viaggio. Trasferimento in hotel ed inizio della visita dei templi con la Sandamuni paya, Kuthodaw Paya, lo Shwenandaw Kyaung (monastero in tek) dove paghiamo i fatidici 10 dollari per tutti i templi di Mandalay. Nel pomeriggio proseguiamo visitando la Kyauktawgy Paya e la bellissima Mahamuni Paya per finire con la salita alla Mandalay Hill da dove osserviamo il tramonto. Cena al Shwe Khaing Barbecue, locale all’aperto dove in un cestino mettiamo i vari spiedini che vogliamo mangiare e dopo averli cotti al barbecue ce li portano al tavolo per una spesa totale di 25.000 Kyat comprese le birre.

Hotel Unity 25 dollari doppia, 30 dollari tripla.

Sab. 22.01.2011

Prima della visita dei dintorni di Mandalay, Joe ci porta a vedere la lavorazione delle foglie d’oro e successivamente cominciamo la visita di Amarapura dove attraversiamo a piedi l’U Bein’s Bridge (il ponte in tek più lungo del mondo) giungendo al villaggio di Taungthaman dove visitiamo la Kyauktawgyi Paya. Tornati al furgone proseguiamo alla volta del Maha Ganayon Kyaung, dove assistiamo al pranzo dei monaci. Proseguiamo alla volta di Sagaing dove visitiamo la Kaunghmudaw Paya, l’Umin Thounzeh e la Soon U Ponya Shin da dove si vede una veduta panoramica dei vari templi della città. Velocemente ci portiamo all’imbarcadero dove attraversato il fiume arriviamo ad Inwa e dopo aver concordato il noleggio di due calessi per la somma di 11000 Kyat visitiamo i monasteri di Maha Aungmye Bonzan e Bagaya Kyaung (scordatevi di farlo a piedi, i due monasteri sono lontanissimi). Ritorno a Mandalay in hotel e cena al Bar B.Q. Per 31.000 kyat (stesso discorso del primo ristorante). Tornati in hotel troviamo ad attenderci Teo, il quale essendo in città con un’altra coppia, è venuto a trovarci per sincerarsi che fossimo contenti del trattamento ricevuto.

Dom. 23.01.2011

In mattinata Joe ci porta direttamante al porto di Mandalay, dove prendiamo la barca per Mingun. Risaliamo baldanzosi l’Irrawady, ma poco dopo la partenza ci rendiamo conto di aver fatto la cazzata di non avere con noi indumenti pesanti o Kway, l’aria infatti è fredda. Arrivati a Mingun, dopo circa un’ora, iniziamo la visita con la Settawya Paya, dove troviamo un ragazzo di nome Ton Ton che si propone come guida. Ton Ton parla un po’ l’italiano e ci conduce per sentieri sconosciuti ai turusti, alla Hsimbyume Paya, alla Mingun Bell (la più grande campana integra del mondo), finendo, dopo aver pagato il solito obolo di 3 dollari, con la solita scalata alla Mingun Paya dove dalla cima osserviamo il panorama di Mingun. Ton Ton è un ragazzo straordinario, ha 23 anni ed alterna un anno di guida per pagarsi gli studi universitari l’anno dopo. Lo guardo e non posso far a meno di pensare che questo ragazzo, magari 18 anni fa, quando sono giunto a Mingun era uno di quei bambini che tenevo per mano mentre visitavo i siti. Congediamo Ton Ton dandogli 5000 kyat e mentre gli altri vanno a visitare il Mingun Sanatarium donando 5000 kyat dalla cassa comune, io attendo alla base della Mingun Paya venendo attorniato da ragazzine che vogliono vendermi ventagli.

Alla fine per disperazione ne prendo 5 per 9000 kyat.

Torniamo alla barca e scopriamo che l’equipaggio ci ha preparato un rinfresco con banane e caffè, cosa alquanto gradita. In serata cena al Shwe Khaing Barbecue 34000 kyat compreso birre e Rum di Mandalay.

Lun. 24.01.2011

La mattina presto partiamo per visitare Pyin U Lwuin, che dista circa 2 ore di auto da Mandalay. Poco prima di giungere alla città ci fermiamo al villaggio di Anisakan per visitare le cascate. Scendiamo per un sentiero ripido pensando a quanto sarà faticoso il ritorno ed una volta giunti in uno spiazzo ci troviamo di fronte queste belle cascate. Dopo fotografie con gente del posto ed esserci riposati un po’ decidiamo di tornare prendendo una scorciatoia, guidati da due venditrici di bibite che ci conducono per sentieri impervi sulla montagna dove in breve tempo io vedo apparire il Buddha, vari santi ed alla fine Gesù Cristo che mi dice che sono un pirla, scherzi a parte, capisco perché nessun gruppo di turisti viene a visitare queste belle cascate.

Giunti al furgone congediamo le nostre due guide pagando 7000 kyat per bevande e mance e proseguiamo il tragitto per le Pwe Kauk Falls, altre cascate in programma, sperando che non vi siano altre salite altrimenti alzo bandiera bianca.

Il posto si rivelerà un’autentica delusione (500 kyat a persona l’ingresso), turistico con cascatelle, nulla di straordinario, pranziamo ad un ristorantino limitrofo per la modica somma di 8500 kyat.

Appena usciti dalle cascate ci fermiamo all’Aung Htu Kan Tha Paya per vedere una statua del Buddha del peso di 17 tonnellate che cadde da un camion diretto in Cina e visto il fallimento dei vari tentativi di recuperare la statua, si decise di costruire la pagoda sul posto.

Dopo aver visitato il mercato di Pyin U Lwuin torniamo a Mandalay e dopo aver visitato il Mandalay Palace andiamo a vedere il quartiere dei marmisti sito vicino alla Mahamuni Paya.

Cena al solito ristorante per 33.000 kyat.

Mar. 25.01.2011

Lasciamo Mandalay per Monywa, fermandoci a Sagaing per visitare il Tilawkaguru, tempio ricavato in una grotta risalente al 1672, dove all’interno vi sono alcuni dipinti a mano visibili con torce essendo buio l’interno. Poco prima di giungere a Monywa ci femiamo a vedere il Bodhi Tataung dove vi è un’incredibile raccolta di circa 1000 Buddha e su una collina poco distante una statua del Buddha in posizione eretta dell’altezza di m. 127, che naturalmente col piffero ci sogniamo di salire. Finita la visita, giunti nei pressi della città visitiamo la Thanboddhay Paya, bellissima pagoda dai mille colori al cui interno vi sono centinaia di statue del Buddha. Salendo su una torre vicino abbiamo scattato meravigliose foto del complesso. La pagoda è visitabile gratuitamente, solo se vi si accede all’interno si pagano i 3 dollari governativi, ma francamente non vale la pena essendoci statue tutte uguali del Buddha. Giungiamo alle 15.00 in hotel e dopo aver depositato i bagagli nel bungalow assegnatoci andiamo a pranzo in una locanda poco distante, dopodiché ci infiliamo nel mercato per visitare i vari banchi. Essendo gli unici occidentali, veniamo presto avvicinati dalla gente la quale ci chiede di fare fotografie, cosa che facciamo on molto piacere.

In serata, mentre io resto in hotel a rilassarmi, gli altri cenano al Su restaurant per la modica somma di 14.000 kyat.

Hotel Monywa bungalow con doppia 30 dollari e tripla 35 dollari.

Mer. 26.01.2011

Partenza in mattinata per Pakokku, drante il tragitto ci fermiamo a visitare le grotte di Shwe Ba Taung (2 dollari) e le Hpo Win Dao Caves (2 dollari), le ultime veramente belle, le visitiamo con una ragazza che ci fa da guida e come al solito la scelta è stata ottima in quanto ci ha fatto vedere cose che altrimenti sicuramente avremmo perso. Dopo aver dato 5000 kyat, salutiamo e partiamo per Pakokku, percorrendo una strada accidentata, arrivando all’imbarco del traghetto alle 13.00. Dopo un’ora di navigazione siamo di nuovo in marcia alla volta di Bagan, dove arriviamo dopo meno di mezzora e dopo aver depositato i bagagli in hotel, iniziamo la visita dei templi della piana. Visita della Nan Paya, Manuha Paya, Thatbyinnyu Patho e finendo per osservare il tramonto sulla terrazza della Shwesandaw Paya. Tornati in hotel congediamo Joe che essendo di Bagan finalmente potrà passare la notte a casa sua, mentre noi ci rechiamo al Queen restaurant, sito vicino all’hotel, per la cena (30.000 kyat). Pensiamo che almeno a Bagan nessuno ci chiederà il solito ticket, ma in hotel ci avvisano che l’indomani dovremo far vedere alla recption il biglietto che dovrà essere da loro registrato.

Hotel Golden Express 35 dollari la doppia, 35 dollari la tripla.

Gio. 27.01.2011

Alle 8.00 Joe ci viene a prendere e dopo averci portato a pagare il biglietto (10 dollari), iniziamo l’intensa giornata dedicata alla visita dei templi di Bagan cominciando dalla Shwezigon Paya proseguendo con il Kyanzittha Umin, Wetkyi in Gubyaukgyi, Buledi, Htilominlo Pahto, Payathonzu, Nandamannya Pahto, Thambula Pahto, Leimyethna Pahto, Dhammayazika Paya Seinnyet Nyma Paya, Abeyadana Pahto, finendo per vedere il tramonto su una terrazza di un tempio consigliatoci da Joe, il quale per l’unica volta, ha preso una cantonata. Nel corso della giornata troviamo anche il tempo per visitare una fabbrica di lacche. Pranziamo in un locale sotto una tettoia a pochi passi da alcune mucche, locale molo bucolico. Cena al Queen restaurant (28.000 kyat) e ritorno all’hotel dove facciamo vedere il ticket che il personale della reception registra.

Ven. 28.01.2011

Altra intensa giornata dedicata alla visita dei templi di Bagan iniziando dall’Upali Thein, proseguendo con Ananda Pahto, Shwegugyi, Bupaya, Gawdawpalin Pahto, Mingalazedi Paya, Gubyaukgyi, Lawkananda Paya, Dhammayangyi Pahto, Sulamani Pahto, Pyathada Paya (sarebbe stata ottima per vedere il tramonto), Thabeik Hmauk. Nel corso della giornata ci fermiamo al mercato di Bagan per comprare la carne come regalo per l’invito a cena di Joe, pranzando presso il ristorante Golden Emperor (14.500 kyat) sito vicino all’hotel. Il tramonto decidiamo di vederlo sul’Irrawady alla Bupaya e poco dopo torniamo in hotel, dove alle 20.00 circa Joe ci torna a prendere per portarci a casa sua per la cena dove facciamo la conoscenza di tutta la sua famiglia.

Sab. 29.01.2011

Appena Joe arriva gli diamo 50 dollari come segno di gratitudine per quanto da lui fatto nei giorni trascorsi insieme e poco dopo giunti in aeroporto lo salutiamo calorosamente e ci infiliamo nella sala d’aspetto. A questo punto il gruppo si divide, mentre io e Ruggiero prendiamo il volo per Thandwe, gli altri decolleranno con altro volo per Yangoon. Il nostro volo parte alle ore 07.55 con Air Bagan per Thandwe, con scalo ad Heho ed arrivo alle ore 10.00 circa. All’esterno dell’aeroporto troviamo il personale dell’hotel Thande Beach che ci aspetta e dopo aver caricato i bagagli ci porta il albergo, dove dopo aver sbrigato le pratiche, ci vengono consegnate le chiavi di uno splendido bungalow e subito in spiaggia per relax. L’hotel dispone di teli mare, piscina ed ombrelloni con relativi lettini. In serata cena presso il Myu Thu restaurant (17000 kyat), situato poco distante dall’hotel.

Thande Beach Hotel bungalow 94 dollari

Dom. 30.01.2011

Intera giornata di relax in spiaggia, cena al Moonlight restaurant sito di fronte all’Amata Hotel (21500 kyat)

Lun. 31.01.2011

Intera giornata di relax, cena al Myu Thu restaurant (18000 kyat).

Mar. 01.02.2011

Intera giornata di relax, nel pomeriggio la reception ci informa che ha provveduto alla conferma del nostro volo di rientro, cena al Myu Thu restaurant (14000 kyat).

Mer. 02.02.2011

Mattinata in spiaggia, decido di andare a visitare il villaggio di Jade Taw, dove i pescatori mettono il pesce ad essiccare su stuoia di Bambù e dopo aver fatto l’ultimo bagno, nel primo pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza alle ore 16.25 con volo Air Bagan per Yangoon, dove arriviamo alle ore 17.15. In aeroporto grazie all’interessamento del nostro autista, confermiamo il volo del giorno dopo della Bangkok Airwaiss. Trasferimento all’hotel Thamada e cena al Santino restaurant (16000 kyat).

Gio. 03.02.2011

Trasferimento in aeroporto e partenza alle ore 10.55 per Bangkok, arrivo alle ore 12.50. Ci attendono sette ore in aeroporto, ma il tempo passa in quanto vi sono varie postazioni di computer per navigare su Internet messe a disposizione gratuitamente. Partiamo alle ore 20.50 con volo Qatar Airwais ed arrivo a Doha alle ore 23.55.

Ven. 04.02.2011

Cambio aereo e partenza alle ore 00.50 per Milano Malpensa dove arriviamo alle ore 06.00



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche