Musica e sole… a stelle e strisce

Sulla via della musica inseguendo il Mississippi, poi nella soleggiata Florida
Scritto da: Giulia Vanucci
musica e sole... a stelle e strisce
Partenza il: 19/08/2017
Ritorno il: 03/09/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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19/08

Finalmente ci siamo: le nostre tanto desiderate ferie sono arrivate! Quest’anno optiamo per un viaggio itinerante: da New Orleans a Nashville sulla strada della musica, e una settimana di relax nella soleggiata Florida.

Il volo di andata sarà lungo, ma poco importa: siamo in vacanza!

Primo volo Partenza: Milano Linate ore 06:25 con scalo a Berlino. Arrivo: Miami International ore 13:55 (ora locale, con il fuso orario si guadagnano un po’ di ore!)

Usciamo quindi dal terminal di Miami international per prendere alle ore 16:00 un transfer Bus che ci porterà all’altro aeroporto di Miami, Fort Lauderdale: con il traffico, ci vorrà circa un’oretta. Arrivati all’aeroporto di Fort Lauderdale, non ci rimane che rilassarci un po’ nei (pochi) shop e ristorantini dell’aeroporto in attesa del prossimo volo.

Secondo volo Partenza: Fort Lauderdale ore 21:56. Arrivo: New Orleans ore 22:49

Premetto che sconsiglio a tutti di fare una sfacchinata del genere; noi ci siamo lasciati intimorire, in fase di prenotazione voli, dalla mancanza del “bagaglio incluso”; pensando che fosse una cosa difficile poi aggiungere il bagaglio in aeroporto, abbiamo optato per scelte con bagaglio incluso. Niente di più sbagliato: in USA l’aereo è come l’autobus e aggiungere il bagaglio in aeroporto è automatico e semplicissimo.

Arriviamo stanchissimi a New Orleans: erano ormai un giorno e mezzo che eravamo in piedi, con fuso orario e trasferimenti, ed il piccolo ritardo dell’aereo ci ha fatto rischiare di non riuscire a prendere la macchina al rent a car dell’aeroporto. Tuttavia, con una certa velocità, siamo riusciti ad uscire dal terminal e abbiamo raggiunto l’autonoleggio. Eravamo probabilmente gli ultimi della giornata ed era rimasta a disposizione solo una macchina di categoria superior, con tutti gli optional, che ci hanno dato al prezzo di una economy (un colpo di fortuna notevole!). Non facile da guidare, almeno all’inizio: cambio automatico e freno che funzionava con una leggerissima pressione sono stati un po’ complicati nei primi 100 metri di strada.

Stanchi, nervosi e assonnati, ci dirigiamo verso il nostro hotel, il “Blake Hotel”; comodissimo e con un ottimo rapporto qualità /prezzo. Da casa avevamo anche già prenotato e pagato il parcheggio (Premium parking, P376, 75 $ per 2 gg e 10 h), proprio di fronte all’hotel, che ti permetteva di non impazzire per cercare posto.

Finalmente, check-in, doccia e una bella dormita!

20/08

Primo giorno a New Orleans e fuori splende un sole fantastico: usciamo subito per fare colazione e perlustrare la zona. Ok, eravamo un po’ affamati dopo il lungo viaggio del giorno prima, ed essendo anche domenica, decidiamo di concederci un Brunch nel bellissimo Willa Jean; ci concediamo 1 Piatto “Avocado”, 1 piatto “Salmone affumicato” e 2 caffè americani, al prezzo (onesto, per l’altissima qualità di quello che ci avevano servito e considerato che era anche il nostro pranzo) di 45 $. Come ci piace questo primo assaggio della città!

Ci incamminiamo verso il French Quarter, fino a Frenchman street, e facciamo un giro sul Tram St. Charles per vedere i vecchi e signorili quartieri della città. Non dimenticate di farvi un foto sul Mississippi; la barca da crociera sul fiume regala anche dei piccoli concertini che non dimenticherete facilmente! In centro, tantissimi artisti di strada ci deliziano con musica jazz.

È tutto molto bello (sicuramente il tempo a nostro favore ha giocato un ruolo chiave) e, tornando indietro nel French Quarter, ci fermiamo a bere una birra in uno dei tanti pub su Bourbon street.

Torniamo quindi in hotel per una doccia e, per cena, decidiamo di provare il famoso “Coop’s”… tuttavia, questo ristorante ci ha deluso parecchio, non mi sentirei di consigliarvelo. Assolutamente sopravvalutato.

Un po’ delusi, decidiamo di bere qualcosa a Bourbon street: la serata al “Famous door” sicuramente ci risolleva il morale!

21/08

Oggi prima gita fuori porta: abbiamo prenotato, sempre dall’Italia, un tour nelle paludi della Louisiana, dove fanno da padroni i coccodrilli ed altri piccoli animali selvatici, come i Racoon e i porcellini.

Abbiamo prenotato la gita con Airboat adventure, a Lafitte, scegliendo l’opzione della barchetta piccola da 4 persone; vi sconsiglio le barche grandi perché rimarreste nel fiume principale, senza addentrarvi nella palude. Per la gita, che dura fra tutto circa 2 orette, abbiamo speso 150 euro (in due). È stata bellissima: non dimenticheremo mai i coccodrilli che ci nuotavano al fianco, come se niente fosse! Riprendiamo quindi la nostra macchina e, vagando un po’ a caso tra le vecchie capanne dei pescatori di Lafitte, torniamo verso New Orleans. Per la serata, abbiamo deciso di fare un aperitivo nel romantico e suggestivo Carousel (un po’ caro-12 $ a cocktail – ma ve lo consiglio: è un carosello che gira all’interno di un hotel mentre vi gustate il vostro drink… dove vi ricapita?) e di cenare in stile americano nel frequentato Port of Call..che bella giornata!

22/08

Con calma ci alziamo: oggi trasferimento a Lafayette. Decidiamo per una tappa intermedia nella famosa (per la Louisiana) Breaux Bridge, patria dei gamberi di fiume: esatto, ci sentivamo un po’ Forrest Gump appena abbiamo messo piede in questa piccolissima cittadina, e non vedevamo l’ora di vedere se era vera la versatilità del gambero come ci avevamo mostrato nel famosissimo film. Il ristorante dove siamo andati è “Crazy ‘bout crawfish”, riconoscibile dalla gigantesca riproduzione di un gambero all’ingresso; decidiamo di provare una (gigantesca) padellata di gamberi al vapore e un piatto misto composto da: gamberi in salmì, torta di gamberi, alligatore fritto, pescegatto e gamberi fritti. Eravamo gli unici turisti, ma è stato bellissimo immergerci nella vita vera americana.

Pieni e felici, proseguiamo per Lafayette: il nostro obiettivo era vedere le vecchie abitazioni della comunità francese della Louisiana “Vermilionville”; purtroppo, non soddisfa le nostre aspettative. Era tutto finto e fatiscente: non ve lo consigliamo. Siamo venuti qui apposta, e ci è dispiaciuto un po’ aver preso “un granchio”. Checkin veloce nell’hotel Candlewood (85$ per un monolocale, pulito e molto grande) e cena al famoso “Randol’s” con musica dal vivo (35$ in due). Peccato piovesse tantissimo e non ci fosse nessuno. Questa tappa non è stata molto fortunata, per fortuna domani si riparte!

23/08

Partiamo presto in direzione Clarksdale, terra del blues, lasciando la Louisiana.

Facciamo una tappa nella graziosissima città di Natchez, che gode di una bellissima vista su Mississipi e di 668 dimore storiche, e nella vecchia stazione di benzina “The Onward store”, che diede nascita al famoso orsetto Teddy.

A metà pomeriggio arriviamo in quello che sarà l’alloggio più bello della nostra vacanza: Shack up inn, incredibile ristrutturazione di un’antica azienda di cotone. Vi consiglio di prenotare per tempo, non ve ne pentirete! Gli alloggi sono quelli dell’azienda originaria, tutti ristrutturati…è un po’ come essere dentro un film. Sempre nel pomeriggio, ci deliziano con un concerto nella parte comune dell’alloggio, accompagnato da ottima birra artigianale. Vicino alla hall c’è anche un fornitissimo shop: impossibile non comprare qualcosa! Ancora estasiati, ci facciamo un doccia e raggiungiamo il centro di Clarksdale, dove passiamo la serata al Ground zero Blues Club (47$ per cena e concerto dal vivo)

24/08

Purtroppo dobbiamo già ripartire: oggi ci trasferiamo nella famosa Memphis, patria del re del rock Elvis. Arrivati al nostro hotel “La quinta Inn & Suites Memphis Downtown” lasciamo le valigie nella lobby dell’hotel e ci dirigiamo ai Sun Studios, dove Elvis ed altri mostri sacri del rock hanno inciso i loro brani più famosi. Il giro è stato bellissimo; inclusa nel biglietto c’è anche la navetta per Graceland, la casa di Elvis. Noi, non essendo appassionati, non ci siamo sentiti di pagare l’eccessivamente alto (secondo noi) prezzo del biglietto.

Facciamo quindi un giro veloce nella vivace Bale street, la via principale di Memphis, fino ad arrivare alla nostra meta per il pranzo: “Gus world famous fired chicken”, per assaggiare il famoso pollo fritto ed i famosi pomodori verdi fritti. Tutto ottimo ed economico: solo 26$ in due.

Passeggiata digestiva sul lungofiume e rientro in hotel, per un po’ di relax prima di cena.

Per la cena, troviamo posto nel famoso “Rendez-vous”, dove assaggiamo forse le più incredibili BBQ ribs della nostra vita ($40 in due): non perdetevi questa tappa! Terminiamo la serata al Rum Boogie, su Bale street, per un concerto dal vivo da brividi.

25/08

Oggi ultima tappa sulla via della musica americana: ci trasferiamo a Nashville, patria della nostra amatissima musica Country.

Facciamo il checkin in Hotel (Best western plus, vicino all’aeroporto), doccia e via, per la nostra serata country al Grand Ole Opry; in questo teatro registrano un programma radiofonico con diversi ospiti dal vivo, e permettono agli spettatori di vivere davvero l’anima della città. La musica country, rispetto alle precedenti, è ascoltata solo dalla parte “bianca” della popolazione americana, e le persone girano normalmente per le strade e nei locali con stivali e cappello; questi americani sono davvero strani!

Usciti tardi dal teatro, prendiamo del pollo fritto da asporto da Prince’s hot chicken e lo mangiamo in albergo; giusto per informarvi, se vorrete andare li a prendere del pollo fritto (buono, senza dubbio), ricordatevi di mantenere un profilo basso. Il quartiere ed il locale sono frequentati da persone poco rassicuranti; vi dico solo che il dipendente che cambiava i bidoni della spazzatura era armato di pistola e giubbotto antiproiettile (!).

26/08

Oggi giro nella brulicante e viva Nashville; sarà che era il fine settimana, ma alle 11 di mattina la città era più frequentata del centro di Milano a mezzogiorno. I locali erano già in piena attività, ovunque addii al celibato e nubilato, musica dal vivo e spettacoli. Wow: ogni volta gli USA riescono sempre a stupirci.

Facciamo una visita al Country Music Hall of fame (25$ a testa: bello, ma forse un po’ caro) e uno stop al Central Honky Tonk per una birra… dimenticatevi un posto tranquillo, qui si balla canta e festeggia, a tutte le ore!

Per la sera, decidiamo di passare un paio d’ore al divertente Wild Horse Saloon, dove la fa da padrone la lezione oraria di Line Dance: impossibile rimanere fermi e non provare!

27/08

Oggi gita fuori porta alla fabbrica di Jack Daniel’s a Lynchburg; consiglio vivamente questa gita, anche se non siete amanti del famoso Whiskey, perché vi mostreranno la fabbrica e tutti gli step di produzione del whiskey , con assaggio finale di varie specialità (da 17 euro a testa, a seconda del tipo di tour che scegliete).

Ci fermiamo al ritorno in un grande market per prendere qualcosa per la cena: siamo stanchi e decidiamo di non uscire, se non per riconsegnare la macchina al rent a car all’aeroporto (la mattina seguente, useremo la navetta dell’hotel).

28/08

Oggi lasceremo Nashville e la musica per passare alla parte più rilassante della nostra vacanza: Florida, arriviamo! Ci dirigiamo quindi all’aeroporto di Nashville e li prendiamo l’aereo per Miami. Partenza: Nashville airport ore 06:05 Arrivo: Miami International ore 09:32. Ricordatevi che le procedure di controllo per l’entrata e l’uscita dagli aeroporti sono molto più scorrevoli per i voli “locali”… non considerate le tempistiche della burocrazia tipiche dei voli internazionali.

Al rent-a-car dell’aeroporto prendiamo quindi la nostra macchina a noleggio e ci dirigiamo a Marathon, l’isola delle Keys che abbiamo scelto per un po’ di relax. Il tempo è bellissimo, come lo è stato per il momento e come lo sarà per il resto della vacanza, e non vediamo l’ora di metterci il costume per polleggiare un po’ a bordo piscina. Abbiamo prenotato nel bellissimo hotel Courtyard by Marriott, che consiglio a chiunque voglia trovare una soluzione di lusso (ma a prezzi onesti) tra Key west e Miami.

Passiamo quindi il pomeriggio in piscina e partiamo in seguito per vedere il famoso tramonto a Key West; non fate come noi, il tramonto arriva presto e rischiate di non arrivare in tempo se non correte… noi abbiamo corso non poco, ma alla fine siamo arrivati in tempo per goderci lo spettacolo. Ne vale la pena! Finito il momento, decidiamo di fare un giretto per la cittadina, che brulicava di luci e persone: come ci piacciono queste Keys! La cena la facciamo volante nello Shack delle conch frittes, le famose frittelle di pesce su Duval street ($32 per due).

29/08

La giornata passa in relax nella piscina del nostro hotel, tra cocktails, giro con la moto d’acqua ($55 per 30 minuti) e tintarella… ogni tanto ci fermiamo anche noi! Per la cena, optiamo per il Key fisheries, che offre ottimo pesce fresco su una baia dove girano indisturbati piccoli (e meno piccoli) squaletti e barracuda ($52 in due).

30/08-03/09

È arrivato il momento di lasciare le Keys per passare i nostri ultimi giorni nella vippissima Miami: qui le nostre giornate passeranno nella fantastica spiaggia di Miami beach e nelle turistiche vie del centro di sera.

Non sto a raccontarvi ogni singola giornata, ma mi sento di darvi alcune dritte:

– alloggio: abbiano alloggiato presso 751 Meridian Apartments, piccoli appartamenti con garage gratuito (cosa rarissima per Miami) a 10 minuti dalla spiaggia. Pulitissimi e silenziosi, sono dotati di ogni comfort.

– Locali dove fare l’aperitivo: ce ne sono tantissimi lungo Ocean Drive, scegliete quello che vi ispira di più… ovviamente in formato “maxi”! Per qualcosa di più “glamour”, mi sento di consigliarvi Area31 (nella zona “business” di Miami) e Juvia (in centro); pagate un po’, ma il rooftop è un’esperienza da fare!

– ristoranti: non abbiamo mai mangiato fuori, ad eccezione di una sera dove siamo andati al ristorante cubano “Versailles” (andateci presto, è sempre strapieno); per il resto, avendo l’appartamento, ci siamo sempre fatti la spesa per risparmiare un po’.

– se riuscite a prendere un alloggio vicino al centro di Miami Beach, la macchina non la sposterete mai, e non impazzirete per il parcheggio; pensateci al momento della scelta!

– personalmente, a parte la spiaggia ed i rooftop, Miami non mi ha fatto impazzire. Vi consiglio però di non perdervi la zona dei murales, Wynwood, raggiugibile facilmente con la vostra auto

È quindi arrivato il momento di tornare in Italia, giusto in tempo perché da li a 2 giorni sarebbe arrivato l’uragano Irma… Stati Uniti, ci rivedremo presto!



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