Muravera e Castiadas, Sardegna di meritato relax!

10 giorni con due bimbi nella zona di Muravera e Castiadas, per tanto meritato sole, mare e relax!
Scritto da: dhali16
muravera e castiadas, sardegna di meritato relax!
Partenza il: 17/07/2020
Ritorno il: 27/07/2020
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Vacanza prenotata in tempi non sospetti, quando parole come “Covid”, pandemia, mascherine, distanziamento… Non sapevamo nemmeno cosa fossero. Abitiamo in provincia di Milano, e purtroppo abbiamo vissuto duramente e sin dall’inizio tutte le restrizioni che questo periodo storico ci ha portato. Non nego che a un certo punto, verso fine marzo, ho temuto che potesse saltare tutto, ma ci abbiamo creduto fino alla fine e così, il 17 luglio (in barba alle teorie del venerdì 17 di un anno bisesto) ci siamo diretti a Malpensa per iniziare la nostra avventura in terra sarda.

La mia prima e unica volta in Sardegna risale a 8 anni fa, ancora fidanzata e senza figli ma volevamo troppo tornare, le foto di spiagge meravigliose ci chiamavano, e quindi a gennaio abbiamo prenotato tutto quanto… Partecipanti: io, mio marito, bimba di quasi 6 anni e bimbo di 14 mesi. Vi lascio il mio racconto, che spero possa darvi qualche spunto interessante

Il volo: Easyjet Malpensa – Cagliari. Ho fatto le ultime settimane a controllare in maniera spasmodica il sito della compagnia, quello dell’aeroporto di partenza e di arrivo, incrociare i dati, vedere se il volo restava schedulato da entrambe le parti.. E quando siamo arrivati a Malpensa (T1, il 2 “sede storica” di Easyjet è chiuso perché non riesce a garantire i distanziamenti dovuti alla parziale riapertura dei cieli), quasi non ci siamo accorti subito del clima surreale che aleggiava. Siamo abituati a vedere il T1 brulicante di passeggeri, tabelloni pieni di voli intercontinentali, gente che corre, una sorta di “caos”… Niente di tutto ciò. Termo scanner all’ingresso, igienizzanti ovunque, percorsi obbligati, mascherine, un check in ordinato e svolto in breve tempo… Al check in ci controllano subito il QR code scaricato insieme alla App di “Sardegna Sicura”, e poi la Compagnia fa compilare un foglio di autocertificazione sullo stato di salute (solo per i maggiorenni). All’imbarco una novità: non esiste più la priorità per le famiglie con bambini sotto i 5 anni, ma si sale a bordo chiamati per file, a noi comunque va bene perché siamo nelle centrali e saliamo per primi (sorvoliamo sul fatto che non ci sia il finger ma ci tocca fare le scale con passeggino al seguito, senza possibilità di usare l’ascensore). Due giorni prima della partenza, era cambiato ancora il regolamento per il bagaglio a mano, e quindi possiamo portare il trolley e metterlo nella cappelliera. A bordo, tutto normale, solo le mascherine segnalano il periodo in cui siamo. Lo sbarco avviene sempre per file, ci si può alzare solo quando quella davanti o quella dietro ha terminato

Autonoleggio: avendo bisogno di una macchina abbastanza capiente, avevo fatto una ricerca sui vari motori e alla fine ho optato per noleggiare con Ecovia. Ha sede appena fuori dall’aeroporto, circa 200mt dagli arrivi, tutti gli uffici di noleggio sono accanto al parcheggio multipiano. Avevamo prenotato una 500L ma ci viene data una categoria superiore, una Skoda Octavia SW. Per fortuna nel contratto c’era l’opzione del secondo guidatore, così passo le chiavi direttamente a mio marito… Come per tutte le compagnie di noleggio, consiglio sempre un bel check alla macchina con tanto di foto a eventuali danni già presenti, anche minimi, onde evitare sorprese alla riconsegna…

4 Mori Family Village: era dalla scorsa estate che lo avevo messo in wishing list, tra i consigli di un’amica che c’era appena stata e le varie opinioni lette qui… Che dire, tutto assolutamente perfetto! Ovviamente, a livello di animazione, non si possono fare paragoni tra quello che è stato negli anni passati, perché l’emergenza Covid impone logiche di distanziamento che tutti comprendono, quindi già sapevamo ad esempio che lo schiuma party, tanto famoso, non ci sarebbe stato, oppure che i bimbi dovessero tenere la mascherina nel fare certe attività “ravvicinate”, o che il baby club da 1 a 4 anni è partito solo dal 18 luglio perché prima non era stato possibile organizzarsi… Comunque gli animatori e tutto il personale sono stati splendidi e professionali nel far vivere a tutti una vacanza serena, senza pensieri (e in questo momento era quello che ci voleva!), senza far pesare le “regole” da rispettare… Ogni sera c’era l’immancabile baby dance, e a seguire lo spettacolo dell’animazione, dal Cabaret alla serata cinema, quella giochi (svolti tramite app per mantenere il distanziamento), il mago/comico… Per il divertimento dei bimbi, c’è anche una zona gonfiabili/tappeti elastici (a pagamento, 5€ mezz’ora), e una bellissima area giochi con scivoli e casette e pavimentazione morbida. Il villaggio offre tantissime soluzioni abitative, dal campeggio vero e proprio per tende e roulotte agli appartamenti, alle mobile homes, di diverse metrature e chiaramente prezzi. Noi abbiamo optato per una casa mobile Deluxe, la più semplice ma per noi è andata benissimo: una bella veranda coperta, soggiorno/cucina (con eventualmente un divano letto), camera matrimoniale con bagno completo, cameretta dei bimbi con letto a castello e letto singolo (che abbiamo fatto togliere per posizionare il lettino da campeggio di mio figlio), e anche qui bagno completo. Il villaggio si affaccia direttamente sulla spiaggia di Is Perdigonis, dove sicuramente non esiste il problema del distanziamento, visto che è chilometrica e ampissima! Qui i bambini hanno giocato tanto approfittando anche delle attività del miniclub, la spiaggia ha un “salto” prima di entrare in mare, dove si abbassa di colpo, ma poi l’acqua rimane bassa e gestibile per parecchi metri, non diventa assolutamente profonda.

– Portu S’illixi: 20 minuti d’auto dal nostro villaggio. La strada è perfettamente agevole, l’ultimo km è sterrato e un po’ pieno di buche ma, facendo attenzione, non ci sono grossi problemi. Si supera la deviazione per Feraxi (con l’omonimo stagno), la strada sale leggermente e poi si può lasciare la macchina a bordo strada (tratti liberi, non a pagamento). Si percorre in discesa un sentiero completamente assolato, pieno di buche e sassoni, per questo impossibile con il passeggino (via di marsupio o in braccio, come nel nostro caso con il piccolino), e dopo circa 5 minuti si arriva in un piazzale dove, dall’altro, si scorgono le due spiagge: Cala Sa Figu, più ampia ma anche più battuta dal vento, e S’illixi, dove ci dirigiamo, dopo un altro brevissimo sentiero in discesa. Bellissimo angolo di paradiso, spiaggia di grana grossa, assolutamente nessun servizio quindi attrezzatevi con tutto, mare dai colori stupendi, munitevi di occhialini o maschere perché il fondale è ricco di pesci. Il mare diventa profondo abbastanza in fretta, noi siamo rimasti fino al pomeriggio e la spiaggia non si è mai riempita.

– Porto Giunco: una delle spiagge “da cartolina”, che associ immancabilmente alla Sardegna. Ci si arriva attraversando il paese di Villasimius, i parcheggi sono a pagamento (5€ per tutto il giorno, con possibilità di spostarsi anche in altre spiagge del Comune) e si può scegliere tra 3 ingressi, visto che la spiaggia è davvero chilometrica. Noi optiamo (a caso) per l’ingresso 3, in corrispondenza del Delfino Club (bar, ristorante, noleggio ombrelloni e lettini – prezzi “fuori budget”, 70€ per la prima fila, 140€ il gazebo), ci sono due “spiaggette” separate da rocce dalle forme particolari, la sabbia è bianchissima e finissima, il mare dal fondale basso e talmente trasparente che risultare quasi accecante, paradiso per i bimbi che possono entrare in tutta tranquillità… Faccio una passeggiata con mia figlia lungo tutta la spiaggia, così ammiriamo i colori splendidi del mare, i lettini king size del blasonato villaggio Timi Ama, lo stagno di Notteri, dove pensavamo di ammirare i fenicotteri, ma la distanza è troppa e non ci si può avvicinare, essendo area protetta. – Santa Giusta: prima di arrivarci, si trovano tutte le indicazioni anche dei villaggi e campeggi che sorgono nei dintorni, dall’omonimo IGV Santa Giusta, al Tiliguerta, al Camping Capo Ferrato… Lasciamo l’auto nel parcheggio a pagamento nei pressi dell’ingresso della spiaggia, dall’1 luglio a settembre l’intera giornata per le auto costa 10€, mezza giornata (6 ore, considerando che dalle 13 alle 14.30 la sosta è gratuita) costa 6€, più eventuali frazioni da 50cents. Il pagamento si può fare solo tramite moneta, carta di credito o la app Whoosh (come abbiamo fatto noi). In pochi minuti si arriva a due calette di spiaggia libera, noi decidiamo di fermarci nella seconda, dove il mare ha dei colori spettacolari, il fondale è basso e sabbioso, ci sono alcune rocce da dove poter fare i tuffi… A piedi (senza passeggino, il sentiero è sconnesso) ci avventuriamo anche verso la spiaggia più grande, una prima parte è ancora libera e si può raggiungere il famosissimo Scoglio di Peppino; il secondo tratto di spiaggia è invece in concessione al villaggio dei Grandi Viaggi Santa Giusta, per cui non si può accedervi. Qui ho notato la presenza di tantissima posidonia… Nella spiaggia non ci sono servizi né docce, solo dei bagni chimici e un baracchino che vende bibite e panini prima di arrivare al parcheggio.

– Cala Sinzias: lasciamo l’auto nei pressi del Lido Tamatete, la prima parte di strada sterrata (lato sinistro) è con sosta gratuita, altrimenti il parcheggio (custodito) poco più avanti costa 8€ per tutto il giorno. La spiaggia è molto ampia e lunga un paio di km, sabbia bianca e finissima, acqua dai colori turchesi, rocce circondate da pesci di ogni dimensione e colore, abbiamo anche visto una razza! La giornata è stata parecchio ventosa, tra l’altro con aria calda abbastanza soffocante… C’è il bar/ristorante del Lido, che affitta anche lettini e ombrelloni, ma non ho visto i prezzi… Sulla strada di ritorno verso Muravera ci sono parecchi rivenditori di frutta e verdura a km 0, ne abbiamo approfittato per fare rifornimento…

– Sa Iba de Ziu Franciscu: ci siamo capitati per caso, la reale destinazione era Piscina Rei ma, seguendo le indicazioni, siamo arrivati in un parcheggio sterrato, gratuito e pieno di camper, esattamente di fronte alla spiaggia. Alla fine camminando sul bagnasciuga, si arriva a comunque a Piscina Rei, riconoscibile dal villaggio Veratour e dal Camping Le Dune (affitto di due lettini e ombrellone 12€). La spiaggia “normalissima”, per quanto possano essere normali le spiagge della Sardegna… Però la meno spettacolare di quelle viste in tutti questi giorni, anzi purtroppo il mare era anche leggermente sporco, con cartacce e sacchetti di plastica

– Note Covid: all’interno del villaggio, la mascherina è obbligatoria quando si entra al mini Market, al bar, al ristorante quando non si è seduti al proprio tavolo. Gli animatori la portano sempre e se la abbassano quando riescono a garantire il distanziamento; anche sul palco, durante gli spettacoli, fanno in modo da evitare contatti, e se ballano a coppie (rarissimo) hanno la mascherina. Al miniclub ogni bimbo ha il suo tavolino per le attività, altrimenti fortemente consigliata la mascherina sopra i 6 anni, idem per assistere agli spettacoli la sera (visto che tutti i bimbi tendono ad “ammassarsi” sotto palco, alla faccia del distanziamento).

– Note aeroporto di Cagliari e viaggio di rientro: non esiste la family lane, quindi tutti in coda “regolare” per la dogana. Sull’aereo, nonostante le raccomandazioni delle hostess, c’erano parecchie persone con la mascherina calata sul naso, e la hostess ha pure fatto la battuta: “Eh se la la gente non capisce, cosa ci possiamo fare”… Magari far rispettare le regole?! Per non parlare dell’atterraggio e del “Rimanete seduti finché la fila davanti o dietro non avrà terminato di prendere i bagagli dalla cappelliera”. Al mio segnale, scatenate l’inferno e tutti in piedi!

Anyway, questa seconda esperienza in Sardegna, stavolta con bimbi al seguito, è stata assolutamente positiva, grazie alle giornate spettacolari e alle sue spiagge stupende torniamo a casa rinfrancati e rigenerati, con una boccata di ossigeno visti gli ultimi mesi difficoltosi… E sicuramente l’idea del Camping Village ci è piaciuta tantissimo, con la sua libertà, i bambini che potevano muoversi liberamente essendo vietata la circolazione delle auto, il divertimento assicurato…



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche