Munchen, non solo Oktoberfest !

Tre giorni fantastici..., un'esperienza indimenticabile e mai più ripetuta, anche se ogni anno ci ritroviamo a dire : "si potrebbe tornare...". Ma ormai il lavoro soffoca e stritola i nostri velleitari desideri e la "libertà" di tempo che avevano quei quattro studenti universitari, protagonisti di quell'avventura non c'é più...; siamo...
Scritto da: Maurizio Fabbri
munchen, non solo oktoberfest !
Partenza il: 23/09/1995
Ritorno il: 27/09/1995
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Tre giorni fantastici…, un’esperienza indimenticabile e mai più ripetuta, anche se ogni anno ci ritroviamo a dire : “si potrebbe tornare…”.

Ma ormai il lavoro soffoca e stritola i nostri velleitari desideri e la “libertà” di tempo che avevano quei quattro studenti universitari, protagonisti di quell’avventura non c’é più…; siamo cresciuti, purtroppo o per fortuna, ma ricorderemo sempre quei momenti, che in quanto unici ed irripetibili, rimarranno “mitizzati” nella nostra memoria.

In maniera ridondante alla fine di ogni estate riaffiora nelle nostre discussioni quel ricordo e immancabilmente progettiamo, con straordinario masochismo (perché di questo si tratta, dato che sappiamo benissimo, che non lo faremo mai), di andare all’Ocktoberfest.

Altrettanto immancabilmente le ultime tre settimane di settembre e la prima di ottobre si susseguono veloci e superatici, svaniscono lontano…; allo stesso modo anche quel ricordo ritorna in un cassetto della nostra mente, pronto a riaffiorare l’anno successivo.

E’ un eterno flash-back, ma molto bello…; é innegabile che tutte le volte che penso a quei tre giorni mi compare un sorriso sul volto e mi ritrovo a sentire perfettamente le emozioni che provai allora.

Quell’avventura, perché di un’avventura si é trattata ci è rimasta nel cuore più di quanto possiamo immaginare e anche se col tempo abbiamo visto altri luoghi a loro modo fantastici, é solo quel ricordo a strapparmi un sorriso…

Forse mi sono intenerito e pensare a quando avevo qualche anno in meno mi fa bene al cuore e alla mente o forse é quel viaggio fu nel suo piccolo e nella sua straordinaria semplicità, perfetto.

Ricordo perfettamente che ero stato a Milano, all’ente del turismo tedesco, che all’epoca si trovava in una traversa di Via Montenapoleona, a reperire informazioni e avevo ottenuto quelle che cercavo : cartina di Monaco e piantina del parco dove si sviluppa la festa, con l’indicazione di tutti gli stand.

La scelta di andare durante la settimana, partenza giovedì e rientro sabato, si rivelò azzeccatissima ! Eravamo tra i pochi italiani presenti e evitammo la ressa del fine settimana, godendoci pienamente l’atmosfera dell’Ocktoberfest, senza le “contaminazioni” del turismo di massa, che caratterizza il week-end.

Mezzo di locomozione, la mitica UNO di Dino e Michele, con la quale affrontammo un viaggio, che sulla carta sembrava molto più impegnativo di quanto non si dimostrò in realtà : in 6 ore, con due soste e tre frontiere varcate, eravamo a Monaco.

Altra scelta brillante fu quella di dormire in campeggio…, anche se l’umidità era impressionante; il campeggio di Monaco é infatti sul fiume ! Grande la fortuna a trovare bel tempo : tre giorni di sole con temperature addirittura più alte di quelle che avevamo lasciato a casa ! Ricordo perfettamente che entrammo al campeggio con l’aria di Totò e Peppino, quando nel film “Malafemmina” arrivano alla stazione di Milano…

Eravamo bardati modello sciatore, ma a Monaco c’erano 15 gradi e gli inglesi giravano in maglietta…

Recuperare un posto tenda fu semplice, trovare lo spazio dove metterla…, molto meno; alla fine decidemmo di accamparci tra le tende anglosassoni e passammo due notti insonni ! Proprio così ! Non é facile spiegare ad una squadra di rugbisti ubriachi, che dopo le 24.00 c’é l’ora del silenzio…, soprattutto se hai affondato i picchetti della tua tenda in quello che credono essere il loro campo di gioco ! Il rischio minore che si corre é che utilizzino i tuoi bagagli come palla, quello maggiore é che preferiscano la tua testa…

Il campeggio é molto grande, pieno di stranieri di tutte le parti del mondo. Durante la settimana, gli italiani sono una minoranza impercettibile, ma il sabato mattina, quando ci alzammo per partire, avevo la sensazione di essermi risvegliato a Rimini, in pieno Agosto ! L’organizzazione urbanistica tedesca è incredibile : marciapiedi larghissimi e piste ciclabili, che percorrono l’intera città; non una macchina in doppia fila o fuori dagli spazi di parcheggio (ma quanto costerà una multa per divieto di sosta ?). Su tutte le vie, ad ogni incrocio, ci sono cartelli, che ne indicano il nome e i mezzi di trasporto ti portano ovunque, nella capitale della baviera.

La metropolitana é pressoché perfetta; copre infatti in maniera veloce praticamente tutta la città. A poche centinaia di metri dall’entrata del campeggio c’é la fermata del bus, che in pochi minuti vi porta alla fermata della metropolitana; da lì al centro si impiegano poco più di 10 minuti.

L’atmosfera che si respira all’Ocktoberfest é particolarissima, qualcosa di entusiasmante, ma al tempo stesso incomprensibilmente familiare; probabilmente l’aria di enorme sagra di paese che si respira, consente di trovarsi subito a proprio agio, immersi in questi sconfinati capannoni, pieni di tavoli, dove una marea di gente, mangia, canta e soprattutto beve.

Ricordo perfettamente lo stupore quando arrivarono le quattro birre che avevamo ordinato : misura unica per tutti, 1 litro ! Altro particolare indelebile e importantissimo per chi, come noi, era alla sua prima esperienza in quel di Monaco : la birra viene servita esclusivamente a chi ha un posto a sedere.

Il sapore é particolare, diverso dalle birre che si trovano nei nostri pub nazionali; sono meno gasate e di conseguenza scendono molto meglio.

Si rimane inevitabilmente contagiati dall’area di festa che alberga negli stand, al centro dei quali troneggia il palco dell’orchestra, che suona ininterrottamente, fermandosi soltanto per intonare il “prosit”, che diventa un invito/obbligo di brindare per tutti quanti.

Gli stand rimangono aperti sino a notte fonda, ma alle 23.00 cessano di servire la birra; quindi si si vuole continuare a bere bisogna farlo all’esterno. Per l’inevitabile effetto collaterale, che l’ingestione di un litro di birra e/o più provoca sull’organismo, non c’é alcun problema, almeno per i maschietti, che hanno a disposizione i “pissoir”, ovvero delle casette di legno, appena fuori dagli stand , caratterizzati da una canalina alla giusta altezza, nei quali liberarsi dello scomodo fardello.

Il problema della “birra a termine”, lo risolvemmo, inaspettatamente, giunti in campeggio; facemmo infatti amicizia con dei gallesi, che avevano un cartone di lattine…

Oltre alla festa molto bella é anche la città di Monaco, che visitammo il giorno successivo. C’é molto da vedere : chiese, palazzi, giardini, ma la cosa che mi ha colpito di più é sicuramente “Marienplatz”, la piazza centrale con il campanile il cui “carion animato” alle 17.00, attrae e costringe tutti i turisti a stare con il naso all’in sù.

Se vuoi vedere le foto di Monaco di Baviera e di questo viaggio vai sul mio sito NO PROFIT : http://members.Xoom.Virgilio.It/mfwebsite



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