Movida, cultura araba e i colori dell’andalusia

DIARIO DI VIAGGIO SPAGNA: MOVIDA, CULTURA ARABA E I COLORI DELL’ANDALUSIA Un Viaggio di Clementina, Flavio, Loredana e Paola AGOSTO 2006 Eccoci, un po’ in ritardo, per la verità, ma questo è il viaggio fatto nel 2006 alla scoperta della Spagna. Siamo di nuovo noi, gli stessi del viaggio in Scozia fatto l’anno scorso. E’ la seconda...
Scritto da: paola73
movida, cultura araba e i colori dell'andalusia
Partenza il: 14/08/2006
Ritorno il: 27/08/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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DIARIO DI VIAGGIO SPAGNA: MOVIDA, CULTURA ARABA E I COLORI DELL’ANDALUSIA Un Viaggio di Clementina, Flavio, Loredana e Paola AGOSTO 2006 Eccoci, un po’ in ritardo, per la verità, ma questo è il viaggio fatto nel 2006 alla scoperta della Spagna. Siamo di nuovo noi, gli stessi del viaggio in Scozia fatto l’anno scorso. E’ la seconda esperienza di viaggio ON THE ROAD, fatto insieme, siamo io, cioè Paola, Clementina, Flavio e Loredana. Il 13/08 ci incontriamo a Ciampino aeroporto alle 4.30 di mattina. Si parte per Girona, con volo Ryanair, alle 6.50. Costo del volo Euro 86,70 a persona. Arrivo a Girona alle 8.30. Prendiamo l’autobus che ci porta a Barcellona e in circa un’ora arriviamo. Dal capolinea dell’autobus prendiamo la metropolitana per raggiungere l’albergo. L’HOTEL DEL COMTE in Calle Deputaciò con due fermate di metropolitana molto vicine e comunque in 10 minuti si raggiunge Las Ramblas anche a piedi. Costo dell’Hotel 1 stanza doppia 58,00 euro a notte. Hotel moderno, pulito, stanza molto vivibile e con l’aria condizionata, prenotato dall’Italia prima di partire sul sito Booking.Com.

Dopo una breve sosta ci mettiamo in cammino verso il Barrio Gotico, molto bello. Ci mangiamo un panino e ci dirigiamo verso la cattedrale. Siamo stanchissimi vista la levataccia, quindi torniamo di nuovo in albergo per un riposino. Ci rivediamo in tarda serata e di nuovo torniamo verso il Barrio Gotico, ci fermiamo in un locale e ceniamo a base di tapas e crema catalana. Tutto buonissimo. Dopo cena ci facciamo una passeggiata sulla Rambla fino al porto e poi di nuovo indietro verso plaça Catalunya e poi a dormire.

14/08 Alle 10.00 siamo in strada in cerca della colazione, avevamo pensato a Starbaks, ma strada facendo, vicino all’Hotel, troviamo una pasticceria con dei dolci spettacolari e quindi … cappuccino (decente) e paste buonissime.

Ci dirigiamo verso Paseo di Graçia dove ci sono i particolari e bellissimi palazzi di Gaudì e altri architetti. Noi visitiamo solo la Pedrera, gli altri li ammiriamo da fuori.

La Pedrera è bellissima, la terrazza è un susseguirsi di scale e di camini che sembrano delle sentinelle messe a guardia del palazzo e si gode della vista dall’alto. Si può visitare anche uno degli appartamenti, ed è molto piacevole girare per le stanze inondate di luce. Finita la visita ci tuffiamo in un bar, ci sediamo al bancone e “spazzoliamo” non so quante tapas. Dopo pranzo ci dirigiamo verso la Sagrada Familia. La fila è Kilometrica quindi decidiamo di non entrare, facciamo un giro intorno e la osserviamo di fuori. Tutte quelle gru che la sovrastano danno a pieno il senso di un cantiere in fermento e non ci invogliano per niente ad entrare.

A questo punto vogliamo andare a Parc Guel, dobbiamo prendere l’autobus N. 24. Abbiamo qualche difficoltà e sbagliamo un paio di volte prima di riuscire a prenderlo. Tra un autobus e l’altro comunque ci concediamo anche un bel dolce ed un caffè in un bar di lusso. Alla fine raggiungiamo Parc Guel, un parco a nord di Barcellona che prende il nome dall’industriale che ha commissionato la realizzazione del parco … neanche a dirlo a Gaudì.

Il parco è molto bello, c’è una terrazza con una panchina circolare che si affaccia su Barcellona e sul mare. Molto piacevole passeggiare nel parco e infatti ci concediamo un po’ di riposo e la vista sulla città. E’ già un po’ tardi quando ci decidiamo a tornare in albergo, per fare prima sbagliamo autobus (… siamo quelli del secondo giro … non solo con la macchina!) e finiamo fuori città. Per fortuna al capolinea dell’autobus c’è la metropolitana e quindi riusciamo a tornare velocemente in centro.

Per la cena ci facciamo consigliare dal portiere dell’Hotel un ristorante non troppo lontano, quindi su suo consiglio andiamo in un ristorantino a due passi dall’albergo dove fanno cucina tipica catalana e ci godiamo una buonissima cena a base di pollo, pesce, maiale e verdure. Tutto buonissimo e spesa minima.

La permanenza a Barcellona è terminata domani si parte per il sud della Spagna, Barcellona è una bella città, 2 giorni sono pochi per goderne a pieno.

15/08 Io e Clementina ci svegliamo alle 9.00 e una volta pronte andiamo a fare colazione nella stessa pasticceria di ieri. Lory e Flavio intanto sono andati a ritirare la macchina, prenotata dall’Italia con AVIS, costo totale noleggio per 13 giorni Euro 479,18. Nella prenotazione avevamo chiesto una Scenic, perché l’anno scorso ci eravamo trovati benissimo … solo che non ricordavamo fosse una Scenic Megane … quindi ci tocca la Scenic berlina e le valige non entrano tutte nel bagagliaio. Siamo costretti a mettere qualcosa sul sedile posteriore, cosa che era sconsigliata dalla mia guida Routard per il pericolo di furti.

Finalmente partiamo in direzione Sud, verso la sognata Andalusia. Ci aspetta un bel tragitto oggi, l’obiettivo è di arrivare a Capo de Gata … 800 Km. Neanche a dirlo … siamo sempre quelli del secondo giro … quindi, per non smentirci, non imbocchiamo l’uscita per l’autostrada. Siamo costretti a tornare indietro, ripassiamo addirittura per il centro di Barcellona e ci riproviamo. Questa volta l’uscita per l’autostrada la troviamo MA… la imbocchiamo verso nord … NOI DOBBIAMO ANDARE A SUD!!!. Siamo un po’ “DE COCCIO”! Appena abbiamo la possibilità giriamo e FINALMENTE ci avviamo verso Sud. Il tempo da quando siamo arrivati non ci sorride molto, nuvole, un po’ di freddo e durante il tragitto ci becchiamo anche la pioggia.

Nei pressi di Valencia ci fermiamo in un autogrill dove per un panino e mezzo a testa spendiamo di più che per tutti i pasti fatti fino ad ora.

Ci rimettiamo in viaggio e finalmente troviamo il sole ed il caldo asfissiante di cui avevamo sentito parlare. Intanto facciamo due conti e ci rendiamo conto che per questa sera non riusciremo ad arrivare a Capo de Gata. Consultiamo la mia Routard e decidiamo di fermarci a Lorca, una cittadina nell’entroterra che la guida non tratta troppo male.

Chiamiamo una delle pensioni consigliate dalla Routard. Inizia la telefonata Lory in inglese poi in italiano … poi mi passa il telefono e la finisco io con il mio SPAGNOLO imparato con le “7” cassette del corso De Agostini. Non so come ma riesco a capire che ci sono 1 stanza doppia e 2 singole con bagno in camera per 15,00 euro a persona. Arriviamo a Lorca alle 7.30, non ci fa un buon effetto. Ci sono palazzi moderni, palazzi antichi, angoli curatissimi e altri assolutamente trasandati. La pensione è molto modesta ma è pulita e tutte le stanze hanno l’aria condizionata. Dopo una doccia andiamo a cercare un posto dove mangiare. Ci spostiamo con la macchina perché dobbiamo trovare un altro parcheggio e sembra un problema perché vediamo solo divieti di sosta e parcheggi riservati ai residenti e proprio in uno di questi la lasciamo alla fine. Troviamo un ristorante molto vicino alla ferrovia … praticamente il treno passa quasi dentro il ristorante, che si chiama il PESCAITO. La cosa, secondo noi bellissima, è che servono solo pesce e tu non puoi ordinare niente. Ti siedi al tavolo, i camerieri escono con i piatti di pesce cucinato e girano per i tavoli, se ti piace quello che portano ti fai lasciare il piatto sul tavolo. Quando non vuoi più mangiare chiedi il conto e il cameriere conta i piatti che sono sul tavolo che costano 5,00 euro l’uno più le bibite. Noi per una caraffa di Sangria e 4 piatti di pesce misto fritto e 1 piatto di verdure abbiamo speso 29,00 euro in quattro. Tornando alla pensione ci imbattiamo nell’ultimo tratto della processione della Madonna del Cenis, della comunità ispano-americana. E’ interessante e piacevole assistere ed osservare una devozione così diversa dalla nostra, un modo di pregare così caloroso: canti, grida di gioia ed alla fine tutti i fedeli si sono avvicinati alla statua della Madonna per toccarla, baciarla e prendere i fiori che erano alla base del baldacchino.

16/08 Alle 9.00 siamo già pronti a partire per il parco naturale di Capo de Gata. Dopo un paio d’ore di viaggio, attraverso un paesaggio molto bello, montagne e colline con poca vegetazione arriviamo a Las Negras, un piccolissimo paese di pescatori con il porticciolo e le case bianche. Il paese è molto trascurato e trasandato, ma io lo trovo molto bello perché non è ad uso e consumo dei turisti.. Che infatti non ci sono.

L’idea è di passare qualche ora sulla spiaggia e goderci il mare. Il paesaggio è bellissimo, il mare freddo e cristallino davanti, le montagne e le colline della riserva naturale dietro le spalle e queste due calette quasi deserte. Tira un vento incredibile, ci spingiamo verso il punto più lontano della caletta che sembra più riparata. Ci fermiamo, posiamo le borse, stendiamo i teli e quando ci sediamo ci guardiamo e ci sussurriamo … “E’ UNA SPIAGGIA DI NUDISTI”. Eh si, è una spiaggia frequentata anche da nudisti ma visto che loro non sembrano farsi problemi ad avere intorno persone vestite, e non li abbiamo neanche noi, ci stendiamo e cerchiamo di goderci il sole. Proviamo anche a fare il bagno ma l’acqua è troppo fredda. Restiamo poco però perché il vento diventa sempre più fastidioso, decidiamo quindi di fare un giro per il paese e di ripartire. Ci rimettiamo in macchina, rinunciamo all’idea di raggiungere il faro di Capo de Gata, dove probabilmente non avremmo trovato posto per dormire, e ci dirigiamo verso Granada. Durante il viaggio sulla E15, Lory si addormenta e io mi distraggo a leggere la guida (premessa, io e Lory siamo le mappine del gruppo) e … neanche a dirlo non becchiamo l’uscita per Granada. Stiamo andando verso Malaga. Ci fermiamo in un’area di servizio e dopo aver provato a pranzare nel ristorante, decidiamo di comprare salame sottovuoto, formaggio a cubetti, pane affettato, panini all’olio, dolcetti di conforto, ci mettiamo in macchina e pranziamo così.

Finito il lauto pranzo si riparte, torniamo sulla E15 e questa volta, con le MAPPINE sveglie e attente troviamo la A92 per Granada.

Lo scenario cambia di nuovo. Iniziamo ad attraversare la Sierra Nevada, le montagne diventano alte e con una vegetazione molto ricca. Arriviamo a Granada e dopo una serie di giri ed infrazioni ci ritroviamo proprio in Plaza Nueva dove si trova l’Hotel Macia, prenotato telefonicamente. Costo per una doppia euro 60,00 a notte, l’Hotel è CENTRALISSIMO, pulito e con l’aria condizionata. Andiamo alla biglietteria della Cappella Reale per cercare di acquistare il buono turistico, prezzo euro 22,50 che vale per una settimana e ti permette di prendere i bus turistici e di entrare nei siti più importanti. Quello che interessa a noi è l’ingresso all’Alhambra e ci dicono che con il biglietto si può entrare solo sabato, quindi lasciamo perdere … domani si fa la levataccia e si va a prenderli direttamente alla biglietteria.

Per la cena ci fermiamo in un locale vicino all’Hotel, molto turistico, dove mangiamo la Paella Valenciana che ci sembra buona.

17/08 Io, Lory e Clementina ci svegliamo alle 6.00, non accenna neanche ad albeggiare. Alle 7.10 scendiamo e proprio davanti all’Hotel troviamo pronto il bus che porta all’Alhambra, per fortuna perché andarci a piedi sarebbe stato un bel tragitto e tutto in salita. Arriviamo alle 7.25 e con orrore ci accorgiamo che c’è già un serpentone di centinaia di persone in attesa. Non ci resta che metterci in coda, alle 8.00 apre la biglietteria e dopo un po’ iniziano a dare degli annunci … ci scoraggiamo un po’ perché la fila sembra non scorrere e gli annunci dicono che i biglietti per l’ingresso della mattina sono terminati. Però resistiamo, nel frattempo anche Flavio ci raggiunge con cappuccini e cornetti. Alle 12.00 finalmente riusciamo a prendere i biglietti per l’ingresso pomeridiano.

Torniamo in città per pranzare e per prendere felpe e pantaloni lunghi … si perché … alla faccia dell’Andalusia, dei 40°, del caldo asfissiante, sta facendo un freddo boia.

Pranziamo alla Botega Castaneda, un piccolo bar, vicino l’Hotel, frequentato anche da cittadini locali, dove mangiamo le tapas più buone di tutto il viaggio.

Alle 14.00 siamo di nuovo all’Alhambra e … INIZIA A PIOVERE… così la prima parte del percorso è una sofferenza, acquistiamo degli impermeabili, ma la pioggia è fastidiosa. Alle 15.00 entriamo nei palazzi Nazaridi e lì va un po’ meglio, sia perché siamo al riparo dalla pioggia, sia perché i Palazzi sono MERAVIGLIOSI. Per me che non ho mai visitato paesi arabi e non ho mai avuto modo di vedere, conoscere l’architettura, l’arte e la cultura araba è davvero una scoperta. Una delle cose più belle che ho visto nella mia vita.

Finito il giro dei palazzi visitiamo i giardini del Generalife, è la parte più alta del complesso e c’è una bellissima vista su Granada. Intanto ha smesso di piovere, e quindi torniamo all’inizio del percorso e andiamo a visitare l’Alcazaba (la fortezza), c’è una vista meravigliosa sul quartiere dell’Albaicin (il quartiere Arabo di Granada) e sulla Sierra Nevada. L’Alhambra è davvero bellissima, è valsa la pena di fare la levataccia, di fare ore di fila al fredd, e di bagnarsi sotto la pioggia. I biglietti comunque si possono anche prenotare tramite internet dall’Italia o anche qualche giorno prima, direttamente in Spagna presso le filiali del Banco Bilbao (BBVA). Torniamo in città, doccia veloce, cena veloce e poi a nanna… siamo distrutti … giornata davvero intensa … soprattutto di emozioni.

18/08 Sveglia con calma, colazione e poi visita della Cattedrale, della Cappella Reale e poi passeggiata all’Alcaceira, il vecchio mercato Arabo. Ora è pieno di negozietti di souvenir, ha mantenuto però il fascino del mercato arabo. Dopo il mercato ci dirigiamo verso il Monastero di San Gerolamo, un’oasi di pace e tranquillità. Dopo il Monastero una bellissima passeggiata nel quartiere dell’Albaicin. Vicoli stretti, case bianche, piazzette graziosissime è il vecchio quartiere Arabo ed ha mantenuto l’impronta originale. Dopo l’Albaicin ci dedichiamo ad un po’ di sano shopping.

Cena al Cafè Central, locale consigliato dalla Routard, e anche questa volta la mia mitica guida non ci delude.

19/08 Oggi lasciamo Granada, bellissima città dove è ancora possibile vedere distintamente l’impronta e l’anima Araba accanto a quella Cattolica.

Abbiamo qualche difficoltà a ritrovare la macchina tanto che ad un certo punto temiamo che ce l’abbiano rubata ma per fortuna è un timore infondato. Partiamo diretti a Ronda. Arriviamo alle 13.00. La città è piccola ma davvero caotica. Traffico, negozi, locali, e tanta tanta gente! Troviamo l’albergo sempre prenotato telefonicamente, grazie al mio Spagnolo con 7 cassette corso De Agostini. HOTEL EL TAJO, trovato sulla Routard, costo una doppia euro 55,00 a notte + garage 10,00 euro. L’Hotel è carino, pulito centralissimo e le stanze sono comode. Facciamo una passeggiata a piedi e finalmente entriamo a visitare una Plaça de Toros … molto emozionante! Noi abbiamo deciso di non assistere ad una Corrida però eravamo curiosi di entrare, in qualche modo in contatto con questa tradizione, così importante e radicata in Spagna e devo dire che è stato emozionante camminare al centro dell’arena, sedersi sugli spalti, entrare nei corridoi dove vengono tenuti i tori prima della corrida.

Dopo pranzo riprendiamo la nostra passeggiata e arriviamo al PUENTE NUEVO, un ponte alto 100 mt che sovrasta il Guadalquivir e che collega le due anime della città, quella antica tipicamente araba e quella moderna. Anche qui troviamo il modo di spendere un po’ di soldi … ho comprato una bellissima tovaglia di lino ricamata a mano.

Dopo una doccia e un cambio d’abito ci concediamo una bella cena al ristorante di lusso PEDRO ROMERO dove mangiamo benissimo e tutto sommato non spendiamo molto.

La città intanto è diventata deserta e silenziosa, sembra impossibile che tutto quel caos e brulicare di gente sia terminato.

20/08 Ci svegliamo presto e dopo colazione partiamo diretti a Siviglia. Per quello che posso capire, visto il mal di testa lancinante, riprendiamo la strada fatta all’andata, una bellissima strada tutte curve che segue dolci colline dove il colore bruno della terra si alterna al giallo dei campi di grano… I COLORI DELL’ANDALUSIA. Per un tratto seguiamo da lontano il Guadalquivir .. Questo specchio d’acqua che si insinua tra le colline … molto suggestivo.

Arriviamo a Siviglia e ci accorgiamo che la macchina ha qualcosa che non va ai freni, chiamiamo l’Avis per chiedere assistenza e lasciamo i nostri recapiti perché ci ricontattino. Intanto andiamo a cercare un posto dove dormire. Ci inoltriamo per il centro con la macchina ma ad un certo punto ci fermiamo, scendiamo io e Lory e andiamo a piedi alla ricerca di un Hotel. Ma il centro di Siviglia è un dedalo di viuzze e vicoletti dove è bellissimo perdersi … ma questo non è il momento ABBIAMO BISOGNO di un albergo. Alla fine chiamiamo una delle pensioni consigliate dalla Routard, la pensione Fabiola. Riesco a prenotare due stanze, la Signora mi dice che da dove siamo fermi con la macchina siamo vicini ma non sa spiegarmi di preciso come arrivare. Per fortuna un signore “gentilissimo” ci aiuta, prende addirittura carta e penna e ci traccia il percorso sia a piedi che con la macchina e ci indica anche il parcheggio a pagamento dove possiamo lasciare la macchina. Grazie alle preziose indicazioni giungiamo alla pensione che si trova in Calle Fabiola davanti al Consolato Italiano. La pensione è molto molto modesta ma pulita ed ha un delizioso patio intorno al quale sono distribuite le stanze … in pieno stile arabo. Dopo aver lasciato le valige usciamo in cerca di cibo e per iniziare a scoprire questa nuova città. Si inizia a sentire il caldo asfissiante di cui TANTO avevamo sentito parlare e che fino ad ora era stato un miraggio. Ci troviamo un po’ disorientati ma alla fine ci orientiamo nel dedalo di viuzze. Dopo pranzo visitiamo l’Alcazar, molto bella, un angolo di pace e tranquillità in mezzo a tanta vitalità, confusione e vita. Comunque credo che una volta che si è visitata l’Alhambra qualunque cosa impallidisca. Terminata la lunga visita dell’Alcazar facciamo una passeggiata fino al fiume dove ci sediamo e ci rilassiamo un po’. Richiamiamo l’Avis perché abbiamo ancora il problema della macchina che non va, finalmente ci accordiamo sul luogo e l’ora dell’appuntamento per il cambio auto. Rientriamo alla pensione. Doccia, cambio d’abito e poi a mangiare alla BOTEGA LAS TERESA, un piccolo bar con bancone in legno, pochi tavoli, JAMON SERRANO che pendono dall’alto, dove mangiamo e beviamo sangria. Usciti dalla Botega ci imbattiamo in un locale che vende cartocci di pesce fritto, che naturalmente non ci neghiamo e poi tappa in una cerveteria per una birra e poi passeggiata fino alla cattedrale che di notte, illuminata è davvero suggestiva.

21/08 La giornata inizia alla Sivigliana … con MOLTA CALMA. Dopo colazione visita della Cattedrale e della Giralda. Biglietto 7,00 euro. La Cattedrale è bellissima, ricchissima … enorme. E’ la cattedrale gotica più grande del mondo e per dimensioni è la terza al mondo dopo San Pietro e St Paul a Londra. La Giralda è la torre annessa alla cattedrale, che inizialmente era un minareto (la Cattedrale è stata costruita su una moschea). Dalla cima della Giralda, che si raggiunge, non con delle ripidissime e strettissime scale, bensì con una vera e propria rampa, concepita così perché il Mujaidin, quando doveva chiamare i fedeli alla preghiera doveva raggiungere la cima a cavallo, si ha il colpo d’occhio incredibile di questo reticolo di strade che è il centro di Siviglia.

Finita la visita un po’ di shopping, poi pranzo e visita della casa Pilates, una casa in stile arabo. Ci tratteniamo parecchio a goderci la tranquillità ed il fresco dei patii di questa casa.

Usciamo da lì e ci dirigiamo verso la pensione ma ahimè ci perdiamo nel labirinto dei vicoli, ma come spesso ci accade perdendoci incappiamo in qualcosa di inaspettato e piacevole, ed infatti finiamo dritti davanti l’ingresso dell’Hammam. Sono giorni che Lory cerca di convincerci a fare questa esperienza, quindi trovandoci proprio lì, entriamo e chiediamo informazioni. Prenotiamo l’ingresso ed il massaggio per le 20.00. All’inizio abbiamo qualche difficoltà a farci capire e a capire cosa dicono le ragazze dell’Hammam, ma alla fine … è stata una delle esperienze più piacevoli del viaggio. L’ambientazione è perfetta, è un antico bagno arabo, luci e musica soffusa. La sala dove prendere tè e tisane, le vasche di acqua tiepida, calda e fredda, la vasca idromassaggio, le docce aromatiche, la sauna, il bagno turco la vasca per il bagno in acqua salata e poi 10 minuti di massaggio rilassante… BELLISSIMO!! La permanenza a Siviglia è finita, domani si parte e questa è la città Spagnola che più mi resterà nel cuore.

22/08 Si parte per Cordova, come al solito ci mettiamo un casino di tempo per uscire dalla città ma alla fine ce la facciamo.

Cordova non è molto lontana e la raggiungiamo in breve tempo, ma facciamo il GRAVISSIMO errore di inoltrarci nel centro con la macchina. Se i vicoli di Siviglia sono piccoli qui lo sono il doppio. Dopo vari tentativi ritorniamo con la macchina sulla strada che costeggia il fiume, io Lory e Clementina scendiamo e a piedi cerchiamo la pensione che abbiamo prenotato per telefono ma non riusciamo a trovarla. Siamo stanche, affamate e inoltre fa veramente un caldo asfissiante, quindi entriamo nel primo Hotel 2 stelle proprio davanti la Mezquita, 1 stanza 70,00 euro a notte. Ci fermiamo, portiamo i bagagli in stanza e dopo aver trovato parcheggio per la macchina, un po’ lontanto per la verità, ma nel centro è praticamente impossibile, alle 16.00 con molta calma si va a pranzo. Dopo pranzo visita della Mezquita… ed eccoci qui ancora una volta di fronte ad una meraviglia.

Resto senza fiato in mezzo ad una foresta di colonne e di archi. E’ la prima volta che entro in una moschea, è la prima volta che vedo il Mihrab, la parte sacra di una moschea, dove viene conservato il Corano, per me una esperienza emozionante. All’interno della moschea è stata costruita una Cattedrale Cattolica… uno scempio in realtà, però per un attimo, guardando simboli della fede cristiana e simboli della fede musulmana, così vicini mi viene in mente che in fondo, in nome di Dio dovrebbe essere semplice, naturale la pacifica convivenza ed il rispetto reciproco e mi ritrovo ad immaginare musulmani inginocchiati davanti al Corano accanto a cristiani inginocchiati davanti alla Croce, ognuno esprime e vive la sua fede, ognuno prega il suo Dio e invece di scannarsi a vicenda per la supremazia, la diversità diventa fonte di ricchezza… ma questo è un altro “viaggio” … sto divagando! Dopo non so quanto tempo in contemplazione, siamo costretti ad uscire, devono chiudere.

Passeggiata per la Juderia poi cena.

La sera Cordova è MOLTO MOLTO MOLTO … MOOOLTOOO TRANQUILLA, quasi impossibile trovare anche un bar per un caffè, alla fine però lo troviamo e dopo a dormire.

23/08 Visita alla Torre di Calahorra dove è stato allestito un museo dell’Islam e della storia di Al Andalus. In ogni stanza ci sono strumenti di lavoro, plastici, filmati che descrivono la grandiosità e la ricchezza del Regno di Al Andalus. Le audioguide non sono in Italiano però ci sono le guide scritte. Finita la visita, un panino, dolcetto, caffè e di nuovo in macchina direzione Toledo. Avevamo preventivato 2 giorni interi a Cordova ma alla fine abbiamo deciso che un giorno e mezzo era sufficiente.

Toledo dista 350 Km, ma arriviamo presto, alle 18.30 siamo già lì. Andiamo all’ufficio turistico dove ci danno mappa della città e lista degli Alberghi ma alla fine decidiamo di cercare a piedi quello che ci ispira.

Toledo è come Cordova, la sera, negozi e molti locali e bar sono chiusi.

24/08 Intera giornata a Toledo, visita della Cattedrale che per grandezza in Spagna è seconda solo a quella di Siviglia, e poi vaghiamo per la città. Per le stradine acciottolate, i palazzi … una deliziosa città tipicamente medievale … Ma negli occhi e nel cuore sono rimasti i COLORI ed il CALORE dell’Andalusia … ed ora è difficile apprezzare a pieno questa realtà così simile alla nostra realtà.

Niente visita all’Alcazar, è stata distrutta e ricostruita per intero, praticamente non resta nulla di ciò che era in origine. Ci godiamo però dalla terrazza sottostante la vista del Rio Tajo … il fiume che bagna la bella Lisbona. Vaghiamo per la città visitiamo la sinagoga S. Maria la Blanca e della Ternera.

25/08 Partiamo per Madrid, sono pochi Km, come al solito l’ingresso in città è un po’ complicato, arriviamo sulla GranVia, fermiamo la macchina, Lory e Flavio vanno a cercare una pensione. Io e Memy restiamo in macchina in una delle viette dietro la Gran Via. Memy propone di scendere perché in macchina fa caldo ma io dico … meglio di no.. Non mi piace molto la zona. Bene nel giro di 10/15 minuti, all’angolo della strada si forma un capannello di prostitute … avremo la possibilità di verificare anche in seguito che nelle vie adiacenti la Gran Via non è inusuale fare certi incontri.

Finalmente tornano Flavio e Lory e ci spostiamo per andare alla pensione. Le stanze sono minuscole con bagno ancora più piccolo, sono al 5° piano di un palazzo e le nostre finestre affacciano proprio sulla Gran Via. La pensione è quello che è ma la vista da lassù è incredibile. Questi meravigliosi, enormi ed elegantissimi palazzi che si susseguono, questo brulicare continuo, incessante di voci, rumori, clacson, grida … Pranziamo da Mc proprio davanti la pensione e poi ingresso al Prado … ci restiamo tutto il pomeriggio.

La sera appuntamento in Plaça Major con il mio amico Francesco che è di passaggio a Madrid e andiamo a cena nel ristorante più antico di Madrid. Il ristorante si chiama Botin, e si trova in una delle traverse dietro Plaça Major. Mangiamo revuelto e porcellino al latte … tutto buonissimo.

26/08 Sveglia con molta calma e poi visita del Museo Thissen … SPLENDIDO.

Ci passiamo tutta la mattina e parte del pomeriggio, poi dopo aver pranzato , siesta in camera e nel tardo pomeriggio, docciati e cambiati ci dedichiamo una passeggiata fino al Palazzo Reale. Al tramonto c’è una luce e un’atmosfera molto suggestiva. Ceniamo in un locale sulla Gran Via … una cena da dimenticare. Locale turistico dove mangiamo molto male.

27/08 Questa mattina visita del Palazzo Reale … niente di entusiasmante.

Dopo un po’ di shopping riprendiamo la macchina dal parcheggio a pagamento … Avevamo pensato che fosse caro quello di Siviglia … questo lo è ancora di più! Ci dirigiamo verso l’aeroporto … volo di ritorno con la compagnia Vueling costo volo 67,46 euro a persona arrivo a Fiumicino aeroporto. Anche questa vacanza è finita ma come sempre … IL VIAGGIO CONTINUA … nelle emozioni e nei ricordi che riaffiorano! La vitalità di Siviglia, i colori caldi dell’Andalusia, la grandiosità dell’Alhambra, l’emozione della Mezquita di Cordova, il mare ed il vento sulla spiaggia di Las Negras … queste le immagini, i suoni, le sensazioni della Spagna che porterò sempre con me.

Al prossimo viaggio!!



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