Mosca, un’altra volta… di segue

8°: BACK IN THE USSR ! Un giorno qualunque su un’ “Elektrìchka”, treno elettrico delle linee extraurbane, nella regione di Mosca . Passa il controllore, tutti i passeggeri hanno il biglietto tranne due . Situazione antipatica su qualsiasi mezzo pubblico, e in Russia ancora di più (provare -meglio di no- per credere) . I due “Zàizi” propongono al controllore un accordo fra gentiluomini: loro canteranno una canzone . Se piace al controllore e agli altri passeggeri, bene, altrimenti, pagheranno la multa senza fiatare . “Poyèkhali”, d’ accordo . I due cantano, successo generale, niente multa . Domanda: cos’ hanno cantato ? Risposta: l’ inno dell’ Unione Sovietica (che poi sarebbe quello che c’ è, col testo “vecchio”: soyùz nerushìmi svobòdny resbublikh, ecc. Ecc. Ecc. Ecc.) . Non è una barzelletta, è successo davvero . Maggio 2004 .

9°: RUSSKY HUMOR Tre atti unici visti a teatro . Normale appartamento moscovita . Due signore . Una è la padrona di casa, l’ altra è della Domupravlenye . 2a signora: – Buon giorno, sono della Domupravlenye . Lei è ci ha scritto per lamentarsi della signora Kusnetsova ? 1a signora: – Sì ! 2a signora: Leggo qui che la signora Kusnetsova, non sò come, le ha messo del sale nel Borsh ? 1a: – Esatto ! 2a: – E le avrebbe avvelenatio il gatto ? 1a: – Sì ! Non il gatto: LA gatta ! La mia gatta ! 2a: – E l’ ha chiusa nel bagno per una giornata intera ? 1a: – Proprio così ! 2a: – Bene…A questo punto devo sentire la signora Kusnetsova . Me la può chiamare ? 1a: – No ! 2a: – Come no ? Non abita qui ? 1a: – Sì ! 2a: – E’ uscita ? Se no, me la chiami ! 1a: – No, vede…La signora Kusnetsova sono io ! 2a signora (dopo un pò, stupefatta): – Lei ? 1a: – Sì, io ! 2a: – E ci ha scritto, per lamentarsi…Di sè stessa ? 1a: – Beh…Per lamentarmi . 2a: – Ma perchè ? 1a: – Vede, io adesso vivo in questo appartamentino, tutta sola, prima stavo in una kommunalka…

2a. E si lamenta ? Non è più in coabitazione, dovrebbe essere contenta…

1a: – Ma che contenta, ragazza mia ! Prima eravamo sei famiglie, una cucina con sei fornelli, sei tavoli, era il pa-ra-di-so ! 2a (sempre più stupefatta): – Il paradiso ? 1a: – Ma certo ! sapevo tutto di tuttim, chi si sposava, chi divorziava, chi andava a letto con chi, chi ce l’ aveva con chi, chi ce l’ aveva con ME ! E quelli che ce l’ aveva no con me potevo metterli l’ uno ciontro l’ altro ! Adesso sono sola, è triste ! E non posso neanche leggere la posta ! 2a:- Non può leggere la SUA posta ? 1a:- Ma la mia posta NON E’ INTERESSANTE ! Io voglio leggere quella degli ALTRI ! 2a – E per questo lei si è messa DAVVERO del sale in più nel borsh ? 1a: – Si ! 2a: – Ma perchè ? 1a: – Perchè a QUALCUNO dovevo metterlo ! 2a: – E ha avvelenato la SUA gatta ? 1a: – Sì ! La mia povera gatta ! 2a: – Perchè ? 1a: – Perchè QUALCUNO dovevo avvelenare ! 2a: – E si è chiusa nel…Beh, lasciamo perdere…In ogni caso non possiamo fare niente per lei ! 1a: – Non potete rimandarmi in un appartamento in coabitazione ? 2a: – No .

1a: – Ma io SOFFRO qui ! La mia sofferenza non è un motivo per aiutarmi ? 2a (più decisa): – No ! (esce e chiude la porta) .

1a signora (al pubblico) – Gente, brava gente, io DEVO trasferirmi in una Kommunalka ! Propongo un cambio di appartamento ! Chi vivwe in coabitazione ? Lei ? Quante famiglie ? Due ? Mi dispiace troppo poche, monimo…Ah, lei sei famglie, di cui una numerosa ? Facciamo subito il contratto !